a history of violence regia di David Cronenberg USA 2005
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a history of violence (2005)

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locandina del film A HISTORY OF VIOLENCE

Titolo Originale: A HISTORY OF VIOLENCE

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiViggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 2005
Generethriller
Tratto dal libro "A history of violence" di John Wagner e Vince Locke
Al cinema nel Dicembre 2005

•  Altri film di David Cronenberg

•  Link al sito di A HISTORY OF VIOLENCE

Trama del film A history of violence

Tom Stall vive felice con sua moglie e i loro due figli in una piccola cittadina dell'Indiana. Una serà però la loro esistenza idilliaca verrà a mancare quando Tom sventa un tentativo di furto nel suo ristorante uccidendo i due ladri...

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Voto Visitatori:   7,10 / 10 (392 voti)7,10Grafico
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Voti e commenti su A history of violence, 392 opinioni inserite

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Elfo Scuro  @  28/07/2024 10:52:57
   8 / 10
Il miglior adattamento cinematografico che la DC (Vertigo nel dettaglio) abbia mai avuto per un suo fumetto. Cronenberg dimostra la sua versatilità autoriale (prendendosi anche una pausa dal surrealismo) elaborando un thriller drama molto forte, dalla regia solida dal fare distaccato e con la solita atmosfera tetra/malsana. Gran cast: Mortensen, Maria Bello, Ed Harris e William Hurt sono tutti dentro personaggi che regalano emozioni e anche il resto degli attori si trova sul pezzo grazie alla direzione di Cronenberg. Se la storia non è nulla di nuovo, quella di un uomo con un'altra identità celata, l'approccio di Cronenberg risulta efficace negli aspetti tipici del suo cinema come la violenza e il sesso, senza tralasciare l'impostazione drammatica ottimamente riuscita.

Scuderia2  @  23/05/2023 13:30:59
   4½ / 10
SPOILER

Prima presenza da gangster di Viggo con Cronenberg; prestazione che convincerà il regista a riproporlo tatuato, nudo e russo in Eastern Promises.
Qui parliamo di un ex gangster, per la verità.
Un ex criminale che dice di aver passato dei giorni nel deserto per cambiare, ma che in realtà si è cambiato solo il nome, e l'indole malsana emerge prorompente quando le situazioni quotidiane richiedono un po' di polso.
Sceneggiatura ondivaga, con Viggo che secca 5 persone in pochi giorni e dopo la prima missione alla tavola calda premiata in pompa magna alla tv, non si capisce come sia stata gestita la carneficina nel giardino di casa.
Tra l'altro con un minore che ha sparato alla schiena a una persona.
Sceriffo: sei sicuro non sia tu quello che cercano?
Viggo e moglie: no no.
A posto così.
Interessante anche la corsa verso casa col piede infortunato.
Scene di sesso, buchi in testa e ennesimo tentativo di redenzione, stavolta in acqua.
Silenzi.

Filman  @  17/09/2021 12:21:35
   7½ / 10
Prova di versatilità o ricerca di nuovi stimoli, per David Cronenberg questo A HISTORY OF VIOLENCE segna un ritorno al cinema di genere ma anche uno stand-by del suo impeto surrealista e horror. Dalla psicologia al cambiamento del corpo umano ognuno ci può trovare tutte le analogie che vuole con i film d'autore più estremi e contorti del regista, ma quello che funziona in questo film è proprio la sua semplicità e linearità, guidati dalle direttive del nuovo neo-noir, con protagonisti a doppia faccia divisi tra bene e male, tra mondo della criminalità e vita comune, con un passato che ritorna.
Questa pellicola parla della realtà sotto i nostri occhi come tenda sul vero mondo degli uomini e lo fa con i ritmi e l'estetica giusta, matura per i tempi dello stesso genere.

DogDayAfternoon  @  31/05/2018 14:03:48
   6 / 10
Un film molto freddo, che non coinvolge e non tiene incollati allo schermo come ci si potrebbe aspettare dalla trama.

Per carità si lascia guardare bene, ma scorre via lasciando ben poca traccia, lo considero un film trascurabile. Troppa poca suspense per il genere e sparatorie davvero poco credibili.

kafka62  @  13/05/2018 16:08:28
   8 / 10
"A history of violence" è una lucida e approfondita metafora sul tema della violenza contemporanea. All'interno di una solida struttura narrativa (basata su un romanzo thriller), che è la più convenzionale mai affrontata da Cronenberg nel corso della sua carriera, il film offre lo spunto per molteplici riflessioni che la trascendono. La prima, e più ovvia, è che la violenza alligna e prospera come un cancro sotto la superficie dell'american way of life, sebbene la si tratti ufficialmente come un fenomeno eccezionale e nient'affatto di massa, contenuta entro limiti tutto sommato fisiologici. E invece, se si analizza attentamente la situazione al di là dell'Atlantico, la si può considerare addirittura uno "status" in qualche modo istituzionalizzato, se è vero che la difesa dei principi su cui si fonda il modello di vita americano prevede sistematicamente il ricorso alla violenza, sia a livello nazionale (l'America-poliziotto del mondo, che si arroga il diritto di dichiarare guerra agli stati-canaglia per difendere il proprio territorio dagli attacchi terroristici) sia a livello individuale (prova ne è il possesso di armi da fuoco da parte di una grande percentuale di cittadini americani, favorito – come aveva già dimostrato Michael Moore in "Bowling for Columbine" – da una legislazione estremamente permissiva in materia). La seconda, meno ovvia, riflessione, è che la violenza sembra fare ormai parte del DNA dell'americano medio, forse retaggio (ma non mi avventuro oltre in spiegazioni che potrebbero rivelarsi semplicistiche se non addirittura fuorvianti) di una costruzione della nazione americana troppo recente e pionieristica per poter consentire una rimozione completa del substrato di sangue e di delitti che l'ha accompagnata. Tutto questo lo aveva raccontato, per fare un solo esempio, John Ford in "L'uomo che uccise Liberty Valance"; in un'ottica diversa, ma sostanzialmente complementare, Cronenberg ce lo ripropone attraverso la rappresentazione (da leggere soprattutto a livello simbolico) di un personaggio dalla doppia personalità (tra l'altro del tutto congeniale, se si va al di là delle apparenze, alla propria estetica di autore, dal momento che di sdoppiamenti, mutazioni e contaminazioni il regista ha fatto nel tempo la propria ragion d'essere). Tom Stall-Joey Cusack non è un dottor Jekyll-mister Hyde, non è cioè un mostro dalla personalità abnorme e patologica, ma, tutto al contrario, è un uomo che porta alle estreme conseguenze il discorso fatto poc'anzi, che cioè è possibile (come già i protagonisti de "Il promontorio della paura" e di "Cane di paglia") essere un cittadino modello, un padre di famiglia esemplare, un individuo gentile e benvoluto da tutti, e allo stesso tempo, insospettabilmente, nascondere un'inclinazione alla violenza che, per quanto abilmente dissimulata, può fuoriuscire in qualsiasi momento (e mi sembra significativo che una metamorfosi speculare a quella di Tom si verifichi nel figlio, il quale per ribellarsi ai soprusi e alle angherie subite dai compagni di scuola è costretto a ricorrere a sorpresa alle maniere forti). Ciò porta all'ultima riflessione, che è un po' anche la morale del film, e cioè che la violenza, per quanto condannata ed esorcizzata, è tutto sommato tollerata dalla collettività, purché non alteri le regole base della convivenza. Quando la moglie di Tom, pur sconvolta dalla scoperta della doppia vita del marito, si schiera apertamente con lui durante il colloquio con lo sceriffo, e quando la famiglia riunita a cena riaccoglie nel proprio seno, senza fare alcuna domanda imbarazzante, l'uomo appena tornato dalla sua sanguinosa resa dei conti a Philadelphia, capiamo che, come in un film di Chabrol (inevitabile il riferimento almeno a "Stephane, una moglie infedele"), ciò che in ultimo conta davvero è il ristabilimento dell'ordine borghese.

Strix  @  21/02/2018 02:36:39
   6½ / 10
Parte bene ma poi delude.

Non si capisce dove la trama voglia andare a parare, e quindi c'è il preludio a chissà quale tempesta, e invece tutto è dritto e telefonatissimo.

Le scene del


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sono la prima insensata, la seconda illogica. E purtroppo sono 2 scene madre.

Deluso

ciucio  @  08/02/2018 22:16:48
   9 / 10
questo e' un gran bel film, diretto magistralmente

C_0_  @  30/12/2017 16:09:03
   7½ / 10
Buon film. Qua Cronenberg abbandandona il suo vecchio stile horror/splatter per girareun thriller quasi noir abbastanza canonico ma buono che sicuramente rientra molto di più nei miei gusti. La tensione c'è abbastanza e Mortensen è molto in parte. Bravo come al solito anche Harris.

Buba Smith  @  07/09/2016 00:26:27
   5 / 10

Un filmetto piuttosto insipido con una trama altrettanto scondita, e qualche sparatoria piuttosto banale.

NON consigliato.

Spotify  @  20/11/2015 23:03:36
   7½ / 10
Gran bel thriller di Cronenberg, semplice ma davvero ben fatto. Non siamo al massimo dell'originalità, però il regista canadese con pochi elementi, tira fuori un film che prende, che fa respirare suspense e che lascia molto soddisfatti alla fine della visione. Innanzi tutto un grosso plauso va ad un cast stellare: Mortensen a livelli cosmici (grandissimo doppiaggio di Pino Insegno), forse un po' stereotipato il personaggio, però è talmente bravo che fa passare in secondo piano il difettuccio. Certi sguardi e certe espressioni sono uniche. Gran interpretazione anche di Maria Bello, molto versatile nel passare dalla classica moglie felicemente sposata alla partner tormentata e piena di dubbi. Poi abbiamo i due gangster, vale a dire Ed Harris e William Hurt, tutti e due non fanno una piega, in particolare il primo che ci regala alcune espressioni fantastiche. Cronenberg dimostra di saper essere un regista molto abile con i generi, infatti nella sua prima parte di carriera aveva sfornato diversi horror fantascientifici però andando avanti nel tempo si è dimostrato molto dotato a spaziare fra diversi generi e anche in questo caso non tradisce le aspettative: qui non ne abbiamo uno preciso, si va dal thriller al noir, dal drammatico fino al gangster movie moderno. Insomma, può soddisfare diversi palati. Grande regia, non molto virtuosa, però solida, diretta e in un certo senso fredda. La storia è narrata benissimo, e nonostante, arrivati ad un certo punto, si potrebbe pensare che le idee comincino a latitare, il regista sa come continuare a trasportare lo spettatore nella semplicità si, ma allo stesso tempo nella suspense e nell'interesse per la storia. Inoltre la suddetta semplicità è anche giustificata nel titolo stesso che è molto semplicemente "Una storia di violenza". In tutto questo il ritmo è ottimo, è anche vero che sono solo 90' di durata però tiene bene a non ci si annoia mai. Il regista canadese è uno che il vizio del sangue nei suoi lavori non l'ha perso e infatti qui possiamo assistere a 2-3 scene veramente toste, nulla di estremo, però molto dure. C'è una strepitosa direzione degli attori, e da tutti si ottiene il meglio. Interpreti credibilissimi e fedeli al regista che si diverte a lavorarseli per bene. Anche la caratterizzazione è niente male. Il finale è di alto livello: abbiamo prima l'epico scontro finale e poi un'ultima scena di forte impatto emotivo dove Cronenberg dimostra tutta la sua bravura. Mamma mia, forse la scena migliore dell'intera pellicola. Poi in generale c'è una gran bella atmosfera, molto tetra e angosciante. Buonissima la sceneggiatura, scorrevole, avente un impianto narrativo molto fluido e una straordinaria stesura dei personaggi. Lineare e diretta, non gira intorno alle scene ma va dritta al punto. Tuttavia sono i dialoghi a fare la differenza, azzeccatissimi e sempre al momento giusto. Quelli che più personalmente mi hanno colpito sono quelli di Fogarty. Bellissime le musiche, molto drammatiche e cariche di emotività. La scenografia non è nulla di speciale però nel complesso fa la sua figura. La fotografia non mi ha convinto molto, un po' insipida e non di grande impatto. Sotto questo punto di vista mi aspettavo molto meglio, però vabbè, non si può sempre pretendere tutto. E poi non è orrenda, assolutamente no, ho visto molto, ma molto peggio, però è uno dei pochi punti deboli del film. Cronenberg è molto bravo a tenerci nascosta la vera identità del protagonista, sinceramente il movente centrale di tutta la pellicola non me lo sarei per niente aspettato. Il regista tratta un tema sicuramente non originale, però riesce ad essere così efficiente nel svilupparlo che alla fine la non originalità non ce la fa sentire per niente.

Un thriller umile, possente, semplice e diretto. Cronenberg, con pochi mezzi, riesce a stupire. Bello!

Zarco  @  12/11/2015 00:24:24
   8 / 10
ferzbox  @  29/07/2015 19:25:55
   7 / 10
Il film di per se non è male,si segue bene nonostante la trama sia ormai svalutata alla grande; di pellicole concentrate sul passato oscuro del protagonista con vendette annesse se ne sono viste tantissime....tuttavia il film ha un buon ritmo ed è girato bene; il problema è chi c'era dietro la macchina da presa; da David Cronenberg non mi aspettavo uno sviluppo drammaturgico così anonimo(perchè diventa anonimo con un nome del genere di mezzo)....alla fin fine non ci sono scene significative,ne elementi che discostano quest'opera da tante altre simili....quindi sono rimasto un pochino a bocca asciutta.....
Un film come tanti altri.....pure dimenticabile purtroppo.......se penso a "Gran Torino" di Clint Eastwood(tanto per citarne uno...) stiamo in un altro pianeta in fattore drammaticità....cacchio,qui parliamo di Cronenberg....bho....

eruyomè  @  15/07/2015 18:27:45
   7 / 10
Niente male, ma Cronenberg sa fare sicuramente di meglio.

Alcune scene veramente ok, pesanti, dure. Emotivamente da pugno nello stomaco. Violente. Come da titolo, giustamente.

Convincente Viggo Mortensen, che si cala nella parte come altri pochi attori a parer mio.

Filmaster95  @  07/05/2015 10:35:54
   7 / 10
Un film molto particolare secondo me, anche se non si vedono litri di sangue sparsi fra le scene della pellicola, la violenza è sempre presente e non solo per le uccisioni.
Viggo mortensen è calato appieno nel suo personaggio in cerca di pace e tranquillità dopo un'adolescenza sempre vissuta fra crimini di ogni sorta.

Mi ha molto colpito la scena finale con il suo ritorno fra la paura della sua famiglia, sapendo la strage da lui causata poche ore e prima e per questo devo fare un plauso alla regia di cronenberg.

Project Pat  @  17/03/2015 03:24:34
   6½ / 10
Un Cronenberg che si da al thriller. Sceneggiatura non originale (sempre il solito discorso, è tratta da un fumetto), ciononostante troppo banale per comporre un'opera recante la firma del suddetto, il quale da sempre ci ha abituati a tutto fuorché alla semplicità (ed indubbiamente, il film in questione lo è, considerando tra l'altro che le varianti apportate all'intreccio originale, quello del fumetto, sono insignificanti e non è che facciano proprio saltare dalla sedia). Con ciò non voglio dire che "A History of Violence" è un film brutto, bensì che è un film che si segue dignitosamente dall'inizio alla fine ma nulla di più, una storia come tante altre, realizzata con una buone dosi di impegno ma poca inventiva. Sarebbe un prodotto da sette, ma voglio dare sei e mezzo: vuol essere una sorta di penalizzazione? Sì.

NickGatsby  @  26/02/2015 00:52:08
   6½ / 10
Rivisto oggi dopo parecchio tempo mi è piaciuto. Storia ben sviluppata che offre abbastanza spunti per essere godibile. L'unico difetto forse è l'assenza di tensione che non è presente mai nel corso della pellicola. Bravo Mortensen e anche Maria Bello.
NIENTE MALE.

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Ultima risposta 06/01/2016 11.42.39
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-Uskebasi-  @  13/11/2014 03:15:43
   7½ / 10
Un urlo nella notte. Il sogno si interrompe bruscamente, arrivano i mostri.
L'istinto guida l'animale. La violenza esplode e chiude ferite aprendone altre.
C'è una cena muta prima di riaddormentarsi.
Torneremo a fare lo stesso sogno?

markos  @  08/10/2014 12:57:37
   6 / 10
Rivisto ieri su Rai 4 e mi ha entusiasmato meno della prima visione. Buone alcune scene di violenza, ma a mio avviso resta poco da vedere dalla trama.
Lo consiglio per una visione.

Nic90  @  28/07/2014 14:25:18
   6 / 10
Non mi ha impressionato più di tanto questo "A history of violence" di Cronenberg,molto lineare,parte molto bene ma procede a rilento.
Tuttavia guardabile.

alescar84  @  27/07/2014 11:48:13
   5 / 10
Nonostante il promettente inizio, il film si rivela presto piuttosto noioso. Un po' troppo parlato. Francamente l'ho trovato ben poco coinvolgente.

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Ultima risposta 30/12/2015 19.23.34
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bood  @  20/01/2014 12:44:13
   9 / 10
nel suo genere un capolavoro per me , un thriller noir con elementi di azione , crudo essenziale e forte , senza eccessi pero' . mix offerto da pochissimi altri film mai visti .

crimal9436  @  19/09/2013 17:13:54
   5 / 10
Non mi ha per nulla entusiasmato! Non decolla, non sorprende, non racconta chissà quale storia straordinaria, e, nella banalità della storia, tutto si adatta: la regia è sciapa, il cast non impressiona, le musiche non colpiscono.
Delusione!

Domius  @  04/09/2013 11:42:23
   5½ / 10
No regà non ci siamo, troppo inverosimile cioè non regge.

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Ultima risposta 30/12/2015 19.24.24
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keisersoze  @  03/09/2013 11:41:22
   6½ / 10
Non male, nonostante la semplicità della trama riesce comunque a coinvolgere fino alla fine. Personalmente mi è piaciuto il contrasto tra l'atmosfera di apparente tranquillità e le scene violente che si sviluppano fino ad un certo punto quasi inaspettatamente. La sensazione è però che manchi qualcosa per poter dire "wow!".

cicatesta  @  12/08/2013 23:28:38
   9½ / 10
Bellissimo questo A history of violence, massiccio e inc4zzato, Mads Mikkelsen tostissimo e trama sostanziosa. Mi è davvero piaciuto molto.
Il ½ punto che manca al 10 pieno è perché poteva anche durare un'altra mezz'oretta.
Almeno un altro paio di mascelle fratturate o un inserto supplementare sulla famiglia o sul figlio e le sue risse a scuola Cronenberg poteva metterle.
Masterpiece.

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Ultima risposta 12/08/2013 23.32.55
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Eddie993  @  23/07/2013 21:06:27
   9 / 10
Un evento violento in una cittadina che rappresenta in pieno la tranquillità e la pace, solo apparente, del sogno americano, sconvolge la vita di un uomo, costretto a confrontarsi col proprio passato, e della sua famiglia.
Una ennesima riflessione di Cronenberg sulla violenza insita nelle persone e in ogni aspetto della loro vita.

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La violenza è esplicita, gratuita e, forse, esagerata, ma sempre ben calibrata e funzionale al messaggio di fondo.
Da "eXistenZ", Cronenberg sembra aver voluto abbandonare le mutazioni del corpo per concentrarsi esclusivamente su quelle della psiche, e questo "A History Of Violence" è forse ad oggi uno dei migliori esempi del "nuovo corso" intrapreso dal regista canadese.
Ottima interpretazione di Viggo Mortensen che riesce a trasmettere con la sua recitazione tutte le ambiguità del (complesso) personaggio.
Film imprescindibile per gli amanti di Cronenberg, e consigliatissimo a chi ancora non ha avuto a che fare con questo grandissimo regista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  17/07/2013 18:06:46
   7½ / 10
Che sorpresa! non mi aspettavo di assistere ad un film così duro e cattivo!
Un thriller molto convincente, Cronenberg realizza un film di per se molto violento con una critica molto forte alla societa americana! riesce con un viaggio ricco di colpi di scena e studiato molto bene, a far conoscere allo spettatore la reale identità di Tom, che riemerge a seguito del doppio omicidio per difesa nel ristorante di sua proprietà.
La vita della tranquilla famiglia di Tom viene letteralmente compromessa, una normale e tranquilla famiglia si scontra con i fantasmi del passato del capofamiglia, facendo deteriorare il rapporto tra lui, sua moglie e il figlio.
Grandissimi gli attori,Viggo Mortensen realizza una prova convincente nella parte di Tom, bravissimi anche il resto del cast con una bellissima Maria Bello!
Gran bel thriller, ricco di colpi di scena e realizzato molto bene, con un finale senza eroi e senza vinti! peccato solo per i primi 20 minuti (molto noiosetti) e per la lunghezza del film: a mio avviso un film così doveva durare qualcosina in più! Da vedere!

Xzibit  @  03/07/2013 21:49:56
   6½ / 10
Un film discreto.
Il sogno americano che fallisce, la violenza che la fa da padrona. Come da titolo.
E' un peccato perchè la storia era molto interessante ma si perde nel finale

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MonkeyIsland  @  16/06/2013 23:07:46
   7½ / 10
Dura critica alla società americana.
Film molto violento e ben recitato come al solito.
La trama è semplice ma coinvolge in pieno.

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Stebre  @  04/06/2013 19:40:07
   8½ / 10
Fantastico mix fra stile fumettoso e di critica sociale. Un affresco, forse caricaturato, della società e del sogno americano che va in frantumi. Grande Viggo e grande Cronnie.

Paolo70  @  19/05/2013 18:03:24
   8 / 10
Un film che tiene in attenzione fino alla fine con alcuni colpi di scena. Ad una famiglia tranquilla iniziale si contrappone la vita del passato con un altra identità da parte del protagonista. Non adatto per i bambini.

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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  11/05/2013 15:33:39
   8½ / 10
Folgorante. Meno morboso, ma come sempre lucidissimo nell'indagare le pieghe dell'animo umano corrotto dalla violenza e dal piacere di infliggerla, Cronenberg confeziona un thriller atipico, implosivo, senza nessuna soluzione ovvia, ma con un rigore morale della visione insuperabile.

Tutte le esplosioni di violenza non hanno nulla del pulp facile di quegli anni (e ora va anche peggio), ma sottointendono una visione amara della vita, e uno schiaffo alla seconda chance americana, tra menzogne e segreti che prima o poi ti trascinano a fondo. Bellissimo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/04/2013 11:21:56
   8½ / 10
L'occhio quasi cieco di Carl Fogarty che riesce tuttavia a leggere dietro le apparenze di Tom capofamiglia che è il classico ritratto edificante tipicamente americano insieme agli altri componenti del nucleo. Cronenebrg con A history of violence va oltre quindi l'apparenza che mostra il corpo, ma scava nei meandri dell'identità nascosta, che una volta riemersa contagia e diffonde il suo virus nel microcosmo familiare creando un cortocircuito in cui la repulsione si mescola con l'attrazione verso la violenza (basta vedere le due scene di sesso molto diverse tra loro e il cambiamento profondo nel comportamento del figlio di Tom). Un Cronenebrg senza inutili fronzoli, disturbante nella asciuttezza della messa in scena, diretta ed essenziale. Un finale sospeso da brividi, uno dei migliori del regista canadese.

Crazymo  @  20/01/2013 01:19:54
   8 / 10
Non ho letto il fumetto di origine ma questo film è uno spettacolo, in primis per gli occhi, un Cronenberg d'annata, a partire dal bellissimo piano sequenza iniziale, fino allo scambio di sguardi finale fra i vari protagonisti, veramente di classe, soprattutto la coppia protagonista, Mortensen da paura (in tutti i sensi) e la grandissima Maria Bello; però c'è da dirlo, la cosa che più colpisce del film è il significato: Mortensen ha una vita praticamente perfetta, il sogno americano, con la sua casa, la sua famiglia felice e il suo bar, bar nel quale avverrà il cambiamento nella sua vita, un cambiamento che lo farà

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Questo cambiamento, questo capire il mondo, è forse un bene o un male? Certo, non è che si debba per forza passare per l'avventura che ha compiuto "Tom". Filmone da paura, un ora e mezza piena di significato, compressa al massimo, con un ritmo che non cala mai, da vedere tutto d'un fiato, veramente un film stupendo.

Zanibo  @  14/01/2013 01:30:27
   8 / 10
Nel suo genere (ed e` pure abbastanza originale) e` un film perfetto.

OldBoy  @  04/01/2013 22:58:56
   8½ / 10
La vita perfetta di una famiglia americana travolta e distrutta dalla violenza.Questo è A history of violence. Film davvero bello diretto da Cronenberg con un grande Mortensen i quali formano un duo che ha prodotto anche La Promessa del'Assassino(2007) e A Dangerous Method(2011). Assolutamente consigliato.

vieste84  @  04/01/2013 18:56:30
   8 / 10
Forse il film di Croneberg che ha avuto più successo che però allo stesso tempo è riuscito a mantenere i vecchi fans e un buon esito dalla critica. Il film è veramente accattivante, con le scene di violenza ben fatte e Mortensen perfetto in entrambi i ruoli.....che regista cronenberg, un motivo in più per vederlo è che è l'unico film del regista che ha preso 5 stelle dal Morandini (oppure Mereghetti non ricordo)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  28/12/2012 12:16:24
   6½ / 10
Non il film memorabile che mi sarei aspettato ma di sicuro una pellicola solida e ben girata nonostante sia sostenuta da un soggetto troppo esile per poter veramente appassionare.

Andrea Cisonkik  @  18/11/2012 02:43:49
   7 / 10
film adrenalinico,con un Viggo Mortensen bravissimo.un film senza quelle scene assurde o meglio quelle "americanate".da vedere con piacere per gli amanti dell'azione

Mr. Threepwood  @  16/11/2012 05:42:45
   6 / 10
Parte bene ed ha anche un bel ritmo che sostanzialmente si estende fino alla fine. Purtroppo però non sono riuscito ad apprezzare del tutto questa pellicola perchè a mio vedere la storia verso tre quarti del film diventa piuttosto banale e si conclude in modo direi fin troppo scontato.

7219415  @  12/11/2012 18:25:01
   7½ / 10
Niente male questo cronenberg....anche secondo me media troppo bassa...tuttavia mezzo voto in meno perchè

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER boh queste cose non mi hanno convinto molto

Oskarsson88  @  12/11/2012 10:45:12
   8 / 10
Molto bello è coinvolgente questo film di Cronenberg che abbandona finalmente lo stile delirante di altre sue opere anche se in un paio di scene non rinuncia al trash violente quando viene fatto fuori qualcuno. Convincente dall'inizio alla fine, intenso, sicuramente da vedere...non capisco la media così bassa.

turisalvo  @  08/10/2012 18:27:52
   8 / 10
Ottima pellicola di Cronenberg che in questa come in altre tenta di mettere a nudo la psiche umana. Il film è interpretato e diretto magistralmente e riesce a tenere incollato lo spettatore alla poltrona per tutta la durata del film.

BlueBlaster  @  31/08/2012 02:13:58
   8 / 10
Bellissimo e con un Viggo Mortensen strepitoso..la regia di Cronenberg è decisamente buona e la sceneggiatura avvincente e toccante!

Greengoblin  @  27/06/2012 00:40:48
   8½ / 10
Questo film merita veramente,la trama è coinvolgente e la recitazione e il dramma del protagonista è veramente a livelli sublimi. Mezzo punto in meno per la durata infima del film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  14/06/2012 11:26:18
   8½ / 10
Come da titolo, una storia di violenza e su come la violenza porti altra violenza, un film drammatico più che un thriller vero e proprio.
"A History of Violence" è probabilmente il film più riuscito del Cronenberg del nuovo corso, e forse uno dei suoi più belli in assoluto, tanto che molti spunti verranno ripresi anche nel successivo "Eastern Promises" (non solo la presenza di Mortensen ma anche il mondo violento, la figura del protagonista tutt'altro che chiara e benevola con l'oscuro passato che viene a lentamente a galla) con risultati molto meno soddisfacenti però.
Mortensen, ormai diventato il feticcio di Cronenberg, si dimostra grande attore una volta di più interpretando un ruolo non facile, quello dell'apparente normalissimo padre di famiglia gestore di una piccola tavola calda ma con un passato oscuro di cui cominciano a riaffiorarne la ombre non a caso a seguito di un episodio di violenza, la stessa violenza che ha caratterizzato la gioventù di Tom Stall. Il ritmo rimane sempre lento ma non per questo c'è meno coinvolgimento da parte dello spettatore che si sente invece assorbire dalla spirale che ha come vertice il passato di Tom.
Oltre al bravo Mortensen fanno una gran bella figura anche Ed Harris e William Hurt, Maria Bello è come sempre stupenda ma continua a non convincermi del tutto.

mauro84  @  13/06/2012 16:18:25
   7 / 10
mi son reso conto tardi che avevo visto un film di Croneberg.. e solo ora dp anni che seguo con passione i film.. cerco di veder anche quelli meno commercializzati.. quelli li dove gli attori nn portan nomi importanti mi son reso conto come questo film del 2005 merita molto.. lo avevo visto al cinema.. bella storia.. vendetta.. una bella mattanza pox dire. lo rivedrei volentieri.

C.Spaulding  @  02/06/2012 02:37:18
   9 / 10
L'unico film di Cronenberg che mi è piaciuto (Insieme alla Mosca). La storia è interessante e ti incuriosisce dall'inizio alla fine. Una spirale di violenza incontrollata.Con un grande Mortensen.

Sbrillo  @  02/06/2012 01:42:11
   5½ / 10
se si pensa alla morale del film, alle metafore di esistenza e bla bla questo film si potrebbe anche lodare...ma nella realtà dei fatti, questo film risulta ed è risultato un "macigno sui ********" ...di una lentezza e pesantezza unica!
per non parlare di alcune scene che sfiorano il ridicolo e che si potevano benissimamente evitare..
NOIOSO!! non lo stronco pesantemente con un voto inferiore a 5, perchè mi dispiace non premiare la prestazione di mortensen, che ho davvero apprezzato!

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  18/05/2012 11:46:44
   6½ / 10
Il finale di un film ne determina pesantemente il giudizio finale. Peccato percio', avrebbe potuto meritare ben altro voto. La prima parte è ottima davvero.

Goldust  @  15/05/2012 10:44:53
   9 / 10
Cronenberg esplora il male di tutti giorni, quella violenza familiare che rischia di avvelenare la vita e gli affetti perchè è quella che affiora da un passato ingombrante, quella che sfocia negli screzi con un bullo a scuola, quella che si manifesta perfino nei sogni di un'innocua bambina. Lo fa ovviamente a modo suo, con uno stile asciutto e dolente, rigoroso ma mai moralista, confezionando un finale ambiguo aperto ad una duplice interpretazione e allestendo un cast magnetico perfettamente in parte. Un bellissimo film.

AMERICANFREE  @  29/04/2012 10:58:50
   7 / 10
condivido la media di filmscoop! l'inizio e' molto promettente ma nella seconda parte tutto diventa piu' prevedibile ! peccato avrei approfondito di piu soprattutto il finale!

Darksyders77  @  07/04/2012 20:38:32
   7 / 10
Buon thriller,la trama è interessante e gli attori sono piuttosto bravi,solo il finale,a mio giudizio,un po' frettoloso..nel contesto ne consiglio la visione-

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  17/03/2012 16:24:29
   8 / 10
Semplice sin dal titolo, esplicativo che più non si può: una storia di violenza.
Cronenberg però non è cambiato, il suo cinema sui cambiamenti nemmeno: certo, si lascia alle spalle l'horror con cui avevamo imparato a conoscerlo, ma mai l'orrore. è sempre lui, sono sempre le sue storie che però entrano nella vita di tutti i giorni, quella degli uomini "normali".

La trama è quindi stringata,i personaggi caratterizzati in modo essenziale cosi come la storia del protagonista e i suoi trascorsi che lentamente veniamo a scoprire. Sta tutta qui la bellezza di quest'opera, ovvero nell'essere cosi dannatamente asciutta da colpire sempre e comunque.
Grazie alle sue doti innate, Cronenberg confeziona un prodotto da molti erroneamente considerato "commerciale" quando di mainstream proprio non ha nulla, neanche Viggo Mortensen che riesce a scrollarsi di dosso Aragorn con un interpretazione misurata, pacata e sottilmente furiosa.

Di scene di violenza al cinema ne abbiamo viste a iosa, credo, alcune più esagerate di quelle contenute in "A History of Violence"; nonostante ciò il regista riesce a renderle non solo mai gratuite ma essenziali allo svolgimento e comprensione del film, ma anche disturbanti come raramente se ne vedono. Indugia sui dettagli, sulle facce, sulle reazioni e le conseguenze della violenza, sul sangue schizzato, i volti devastati, le (re)azioni animali, gli spazi stretti in cui lottano uomini che di lì a poco decideranno la loro sorte in una gara dove sopravvive solo il più forte.
Smaschera la vita passata del capofamiglia di un nucleo familiare della tranquillissima middleclass americana, insinua sospetti, poi li fa ricongiungere nel finale (dico, in tutti i sensi; e con entrambe le famiglie...).
Da ricordare anche il personaggio di Harris, dura poco ma diventa indimenticabile la sua maschera distorta e le sue molestie.

Da segnalare ovviamente sono le scene di violenza e quelle di sesso, unite da un filo conduttore animalesco di certo non nuovo per Cronenberg. Che si rinnova ma resta sempre lo stesso: un Autore con la A maiuscola. Disturbante, sempre e comunque. Dovremmo solo ringraziarlo per questo.

baskettaro00  @  25/01/2012 19:23:04
   7 / 10
un cronemberg diverso dal suo stile,ma comunque convincente,una trama che non brilla in originalità ma abbastanza interessante.
inutili le parentesi del figlio vittima del bullismo e il nudo integrale della bello.. quest'ultimo gradevole,per carità,ma inutile ai fini del film.
nel finale scade un pochino.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  18/01/2012 18:49:16
   9 / 10
A volte si riesce a cancellare un passato scomodo, a rimuoverlo con l'utopia di un'altra vita. Un'esistenza nuova, serena quanto basta e le nubi di quello che è stato di dissolvono, i raggi di sole attraversano anche i cuori più aridi, tutto intorno è quiete.
Accade qualcosa, di terribile, contemporaneamente una bambina si sveglia nel cuore della notte gridando, ha fatto un brutto sogno, lo racconta al papà appena accorso: dei mostri entravano nella sua cameretta terrorizzandola, non c'è niente di più docile dei mostri che popolano i sogni dei bambini, i veri mostri sono altri ed hanno le fattezze umane, per chi aveva trovato serenità con la nuova vita inizia a cambiare qualcosa, l'idillio finisce.
Violento, come un temporale improvviso che lascia bagnati e infreddoliti, il destino irrompe nella nuova vita di Tom Stall e mescola le carte della sua esistenza.
Quando il male, in una qualsiasi delle sue molteplici forme, si (re)impossessa di un elemento, anche chi gli sta vicino ne viene contagiato, Cronenberg con una semplicità mostruosa descrive l'esponenziale propagare della violenza là dove prima c'erano sorrisi e baci, è così lineare il percorso di questo mutamento che fa rabbrividire il pensiero della facilità con la quale una determinata condizione possa cambiare drasticamente nel tempo di un battito di ciglia. Un fatto violento è sempre preceduto da una parvenza di tranquillità, è una costante di molti film iniziare con la descrizione della famiglia felice, distante dalle brutture della vita reale, chiusa in un' ampolla di quotidiana serenità, questo serve ad enfatizzare il contrasto, dove prima c'era il bianco ora c'è il nero, un passaggio dal grigio al nero non sortirebbe lo stesso effetto, più un cambiamento è radicale tanto più destabilizza, ne sa qualcosa Edie, la moglie di Tom, ed anche il figlio, carattere tranquillo ed educato, entrambi non riusciranno a rimanerne fuori.
Senza cercare metafore là dove forse non ce ne sono, ci si limita a giudicare il film di Cronenberg come una pentola di acqua sopra un fornello acceso, se la osserviamo all'inizio è calma, immobile, fin quando comincia a bollire così da diventare tumultuosa, vivace, è il calore a renderla così, un fattore esterno che incide su quell'immobilità così come avviene per Tom, nel suo animo non c'era più violenza, gli è stata indotta, per questo, forse, è così spietata.
Un film straordinario, tra i migliori del regista, se vogliamo lontano da quell'universo cinematografico a cui ci ha abituato, qui non ci sono mutazioni, contagi, ibridazione dei corpi, allucinazioni della mente, c'è una storia lineare di indicibile violenza, quella che fa rabbrividire perché non fa parte di un mondo immaginario, fa parte del nostro.

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Ultima risposta 29/01/2012 19.32.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  16/01/2012 19:41:22
   8 / 10
Una casualità innesca un'incrinatura, poi una crepa, ed ecco che il passato si ripresenta sfacciato a chiedere il conto, irrompe nel presente sgretolandolo irrimediabilmente sotto la forza dei colpi sferzati dalla violenza riemersa da lontano.
Forse era illusoria quella pace conquistata e forse non era così vera la serenità di quella famiglia, forse non era tanto vera nemmeno la felicità di quella porzione di società americana, in fondo il figlio deve vedersela con la sopraffazione dei bulli e la figlia sogna mostri nascosti nel buio.
Ma data la stura, il sangue scorre e tutto ne viene travolto, i rapporti si fanno brutali, si lacerano, sgorga un'ostilità inaspettata, ci si vendica o solo si deve porre fine a quell'incubo.
La pace non sarà più la stessa, Joey scalza Tom segnandone la disfatta.

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Ultima risposta 16/01/2012 19.54.00
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giraldiro  @  16/01/2012 16:50:22
   6½ / 10
Parte abbastanza bene e lascia presagire uno sviluppo con parecchi risvolti, ma nel momento in cui la trama comincia a incentrarsi subentra un improvviso calo di ritmo che fa affievolire il film completamente. Peccato perchè con una maggiore azione e qualche idea in più sarebbe potuto essere da sette e mezzo.

Bono Vox  @  12/01/2012 22:27:18
   6½ / 10
Il regista con questa pellicola intende dimostrare come l'equilibrio di una famiglia possa essere stravolto da un momento all'altro. La versione del padre killer, un pò troppo esagerata, abbassa la media del voto.

harlan  @  10/01/2012 13:15:10
   7½ / 10
film dal ritmo lento, eppure decisamente coinvolgente.
la vita tranquilla di ordinario cittadino viene scolvolta dal ritorno dei suoi fantasmi del passato...tanti interrogativi per i protagonisti, trasmessi poi allo spettatore: l'immedesimazione è dietro l'angolo.
splendide le ambientazioni, ottima la regia e lo stile adottato, mai sopra le righe, anche nelle scene più cruente. ciò contribuisce ad identificare la pellicola nei suoi aspetti più drammatici ed è questo alla fine che la distingue da un banale action movie.
avvincente.

Junipher  @  10/01/2012 00:43:07
   5½ / 10
Il peggior Cronenberg

Burdie  @  10/01/2012 00:34:39
   6½ / 10
...purtroppo scema dopo i 3/4

gantz88  @  06/01/2012 11:23:24
   7½ / 10
ricordo che quando l'ho visto ho pensato ma già è finito? 1 ora e 30 nemmeno lo senti xkè a mio parere sono 2 i motivi finale troppo affrettato, e anche xkè preso dal film non ti rendi conto del tempo

Edredone  @  21/11/2011 10:53:40
   6½ / 10
Ben girato e recitato ma gli manca qualcosa per entusiasmare....

Lory_noir  @  28/10/2011 20:21:32
   7 / 10
Un film valido. La prima parte mi è piaciuta molto, un po' meno la seconda.

Nightmare97  @  24/09/2011 15:10:53
   7½ / 10
buon film...non sapevo se dargli 8 o 7/5 ma alla fine ho optato per quest' ultimo...film ben fatto e con parecchi colpi di scena...forse dovevano aggiungerci qualcosina in più ma resta comunque un film eccellente...

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  17/09/2011 22:33:56
   9 / 10
Tragedia di inquietante ordinarietà, durissimo colpo inferto ad una nazione che è cresciuta col mito della seconda chance che porta, se non al successo, al perfetto integramento socioculturale. E invece Cronenberg, partendo dal più abusato dei filoni gialli (l'uomo col passato nascosto), tira fuori uno spietato apologo sulla violenza che genera violenza, sul passato che ritorna e sulle conseguenze che devono essere pagate. La costruzione di un perfetto incubo del remoto è magistrale, il malessere del protagonista procede di pari passo col senso di oppressione dello spettatore. "A history of violence" celebra il fallimento dell'uomo che ha peccato e che è chiamato a rendere merito della propria brutalità nei confronti di una vita che sembrava averlo perdonato, ma a pagarne il prezzo saranno anche i suoi famigliari.
Agghiacciante e allo stesso tempo straziante perché ci si identifica nel lindo protagonista dell'inizio e non lo si riesce ad accettare nelle svolte seguenti, neanche quando il regolamento di conti sembra terminato.
Un film su cui riflettere a lungo, un superbo trattato sulla mistificazione dell'umano, realizzato divinamente dal suo regista ed interpretato da un gruppo di attori memorabile: l'eccezionale cast di contorno (da manuale le prove di Harris e Hurt, intensissima la Bello) fa da corona ad un Mortensen in perenne espressione estatica decisamente funzionale al ruolo.
Grande cinema, violento ma mai gratuito.

BuDuS  @  30/08/2011 15:55:33
   7 / 10
Non male, anche se poteva essere fatto meglio.
Comunque va oltre la sufficienza, merita una visione.

Nudols85  @  21/06/2011 12:05:43
   6 / 10
La storia è carina...ma secondo me poteva rendere meglio...in alcune parti è noioso cm quelle in cui si parla della vita del figlio...e poi i combattimenti tipo quello quando và dal fratello sn poco reali !!!..l'idea era bella...cm è stato girato e interpretato il film molto meno!!!

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Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  20/06/2011 11:38:27
   7 / 10
Ben diretto, ben interpretato. Non ci si annoia di certo. E soprattutto nelle scene di azione violenta non sconfina mai nella retorica patetica figura dell'invincibile schivapallottole che in troppi film troviamo. Per me è da 7 e mezzo, ma tolgo mezzo voto perchè tutta la sequenza finale (quella dal fratello) risulta inutile. Si poteva pensare a qualcos'altro.

Manu90  @  20/06/2011 09:47:39
   7½ / 10
Il tocco di Cronenberg è ineguagliabile. Film che parla della violenza, e nonostante una storia in fin dei conti piuttosto banale, ti tiene incollato allo schermo per tutta la sua durata. Diretto veramente bene, e la figura di Mortensen l'ho trovata perfetta. Da vedere.

Marga80  @  19/06/2011 16:35:52
   6½ / 10
Il tocco di Cronenberg c'è ed è inequivocabile.
Il film pare diviso da una profonda cesura: una prima parte è drammatica e a tratti mielosa mentre la seconda lascia di stucco per la sovrabbondanza di violenza e immagini cruente...

albert74  @  15/06/2011 22:39:00
   8 / 10
film asciutto, schietto, senza fronzoli, senza eccessi di alcun tipo, perfettamente lineare, racconta una realtà di violenza, una violenza senza alcuna retorica.
Denso di significati è un ottimo film

gemellino86  @  13/06/2011 09:26:58
   10 / 10
Il thriller per eccellenza. Cronenberg fa un film disperato con uno stato di dolore e angoscia nel protagonista. Alcune scene sono molto crude ma non poteva essere diversamente. Mortensen offre una prova eccellente nel suo personaggio. Per me è un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  06/06/2011 18:28:04
   8 / 10
Chi ha percorso e apprezzato i labirinti ossessivi delle precedenti opere di Cronenberg, rimane deluso, stupito, ma non può non riconoscervi una scelta artistica ben precisa. E' come se il regista si fosse imposto di tracciare una sola via, con stile nuovo, a costo di sembrare banale, un unico lineare corridoio senza, questa volta, cedere alla tentazione di entrare nelle porte d'incubo che tuttavia si presentano, su tutti i lati: sta allo spettatore, se vuole, aprirne qualcuna e guardarvi dentro.
Si scende, a ritroso, giù nella parabola, da Tom a Joey, dalla tranquillità della famiglia americana fino al sangue, alle liti, alla violenza, al passato incancellabile. Basta un episodio: e il sangue ritorna a galla, e la violenza s'insinua, tra padre e figlio, nel momento di sesso con la moglie, ritrasformando l'uomo, riscrivendo l'intera storia della famiglia.


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3 risposte al commento
Ultima risposta 03/07/2011 09.18.35
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TheLegend  @  29/05/2011 21:29:50
   7 / 10
Un buon film sotto tutti i punti di vista.
Merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  28/05/2011 14:06:18
   9 / 10
“Crediamo di cambiare, in realtà siamo sempre uguali” Todd Solondz, Palindromi, 2004

kako  @  12/03/2011 14:17:09
   7 / 10
Un buon prodotto del Cronenberg recente dove la violenza e le scene crude, dirette che accompagnano tutto il film non sono mai gratuite e non risultano fastidiose

alan  @  04/03/2011 01:49:33
   4 / 10
Mi stupisce davvero vedere questi voti così alti per un film del genere, non mi ha lasciato davvero nulla, eppure mi ci ero accostato con aspettative abbastanza alte. Insipido

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/09/2016 00.29.50
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Larry Filmaiolo  @  02/02/2011 15:54:50
   8 / 10
Una fig.ata assurda....grandissimo thriller sfornato dal nuovo vecchio Cronenberg. Impressionante e crudele.

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