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6,63 (209 commenti)L'INCREDIBILE HULK

Noodles71 @ oggi alle 00:59:37

6½ / 10

Il secondo film del MCU è dedicato al gigante verde, già portato sul grande schermo nel 2003 da Ang Lee. La trama segue la versione "Ultimate", nuove riedizioni aggiornate di alcuni personaggi famosi della casa Marvel. Edward Norton scelto per impersonare il protagonista "Bruce Banner" ed il suo alter ego non aggiunge molto al suo personaggio, per divergenze con la produzione sarà sostituito in futuro da Mark Ruffalo. Nel cast William Hurt nei panni del generale "Thunderbolt Ross", Liv Tyler in quelli della figlia "Betty" e in parte sprecato Tim Roth come "Emil Blonsky", anche se riesce a dare spessore al cattivone di turno. Buoni gli effetti speciali, la parte migliore è quella iniziale nelle favelas brasiliane, poi diventa un fuggi fuggi dove le sequenze più septtacolari sono naturalmente quelle con l'entrata in scena di "Hulk". Scontro finale contro "Abominio" dove "Hulk Spacca". Il mitico Stan Lee sempre presente con i suoi graditi camei. Lo "S.H.I.E.L.D." dopo aver assunto Tony Stark, cerca altri "Vendicatori"...

6,33 (18 commenti)THE GRANDMASTER

alex94 @ 12/09/2025 21:31:28

6½ / 10

Una buona pellicola,bellissima esteticamente e curata sia nelle coreografie dei combattimenti sia nei momenti più calmi e riflessivi.
Peccato che la storia non riesca a risultare del tutto coinvolgente a causa di dialoghi tutt'altro che incisivi e a causa di una serie di tagli che hanno portato sul mercato ben tre versioni dalla durata differente... ( Oltre alla leggenda di una versione della durata di oltre 4 ore).
Buona la caratterizzazione dei personaggi, abbastanza carismatico Tony Leung come protagonista.
Mi sentirei di inserirla tra le opere minori di Wong Kar-Wai, d'alta qualità ma non in grado di competere con gran parte dei lavori di questo grande regista.

8,12 (114 commenti)RISVEGLI

iron klad @ 12/09/2025 21:19:09

7½ / 10

Bel film, personaggi un pò stereotipati e anche la storia segue certe classiche forme hollywoodiane.
Comunque non disturbano troppo e il film si concentra prevalentemente sulla compassione e forza d'animo.
A mio parere da vedere anche per l'ottima interpretazione di Robert.

7,20 (348 commenti)IRON MAN

Noodles71 @ 12/09/2025 20:23:36

7 / 10

Debutto assoluto per il "Marvel Cinematic Universe", il media franchise USA che inizia a produrre i film dedicati ai supereroi della epica "Marvel Comics", tutti i film saranno ambientati in un universo condiviso. Il primo personaggio è "Iron Man" che non ha poteri sovrumani ma deve la sua forza all'armatura creata dalla geniale mente di "Tony Stark". Robert Downey Jr. perfetto nella parte del miliardario donnaiolo, amministratore delegato delle "Stark Industries", azienda che produce armi da guerra. La trama ripercorre l'incidente in cui è coinvolto il protagonista, la prigionia, la fuga e la sua volontà di chiudere per sempre la creazione di armi mortali. Jon Favreau esordisce nel MCU, dirigerà anche il secondo di "Iron Man", comparendo come attore in molti film del franchise. Villain principale il grande Jeff Bridges che non delude nella parte di "Obadiah Stane", il vecchio socio del padre del protagonista, che tenterà di distruggere il suo avversario con la sua armatura "Iron Monger". Buon debutto del franchise, siamo arrivati nel 2025 al 36° film...

7,75 (2 commenti)NARCOS: MESSICO - STAGIONE 3

Oskarsson88 @ 12/09/2025 16:00:39

7½ / 10

Locandina del film NARCOS: MESSICO - STAGIONE 3

Buon livello anche se non ti accalappia come altre stagioni.

6,17 (3 commenti)HELLBOY: L'UOMO DEFORME

topsecret @ 12/09/2025 14:09:08

6½ / 10

Locandina del film HELLBOY: L'UOMO DEFORME

Cambia l'ambientazione, rispetto ai primi capitoli, e ci si immerge in una sfera marcatamente horror, tra streghe, demoni, morti risvegliati e ragni giganti. Non manca l'ironia al personaggio di Hellboy, questa volta interpretato da Jack Kesy, anche se non sempre evidenziata, ma L'UOMO DEFORME sembra riuscire a mitigare le mancanze nella caratterizzazione dei personaggi con più azione e più pathos nelle locations e nell'atmosfera ricreata.
Nè meglio nè peggio del capitolo precedente.

8,99 (45 commenti)LE NOTTI DI CABIRIA

stratoZ @ 12/09/2025 12:59:23

9 / 10

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Quello che ritengo il primo capolavoro di Fellini, anche se effettivamente i suoi anni 50' sono stati così di alta qualità che film come "La strada", "I vitelloni" ed "Il bidone" per me gli stanno molto molto vicino, possiamo anche considerarlo il film che sancisce la fine del periodo più aderente al neorealismo per il regista, prima del grande salto nel suo mondo surreale e onirico, ma effettivamente "Le notti di Cabiria" è ancora uno splendido affresco realista dell'Italia del dopoguerra, si nota tantissimo la collaborazione di Pasolini alla sceneggiatura, basta guardare i punti in comune tra questo film e le sue due opere prime "Accattone" e "Mamma Roma", a partire dall'ambientazione, quella di una Roma degli ultimi, la camera non si muove tra lussuosi attici sul Colosseo o Piazza di Spagna - Fellini rimedierà tre anni dopo nel mostrarci le bellezze decadenti di Roma -, quanto tra degradati sobborghi, umili case, addirittura grotte che diventano dimore di alcuni dei personaggi, un ritratto impietoso della vita di strada, nel bel mezzo della disperazione in cui i gloriosi monumenti romani fanno capolino soltanto saltuariamente e vengono utilizzati solo come punto di riferimento dalle donne della notte per indicare i luoghi strategici dove andare a lavorare. Altro importante elemento in comune col primo cinema pasoliniano è quello del cosiddetto salto di ceto, come Accattone, come Mamma Roma, la protagonista, Cabiria, è un personaggio che aspira a quel tanto desiderato salto di ceto, cercando di migliorare il suo status, sia a livello economico che sociale, sposando un uomo facoltoso e trovando stabilità e rispettabilità, ma finirà per scontrarsi con una realtà più amara del previsto.

E da qui Fellini ci introduce ad una narrazione simil episodica che ci mostra le avventure di Cabiria, una serie di tasselli che mettono in risalto il suo carattere, ormai temprato dalle avventure di strada, i suoi sogni ed i suoi desideri, come non citare la lunga sequenza riguardante Alberto Lazzari, divo del cinema che litiga con la fidanzata e decide di portare Cabiria con sé tra i locali lussuosi ai quali non è abituata - e soprattutto con riguardi ai quali non è abituata - ed il suo appartamento, facendo come vivere un sogno ad occhi aperti alla protagonista, che già brama e si illude di un rapporto col divo che le farà cambiare totalmente vita, ma finirà per passare la notte nascosta nel bagno per via del ritorno della fidanzata di Alberto, scena particolarmente straziante, quasi umiliante, che fa provare una grande empatia per la protagonista.

O ancora, tutta la sequenza di Cabiria e le sue colleghe che vanno al santuario della ******* a chiedere la grazia, che mostra la disperazione di fondo dei personaggi coinvolti e quanto il loro gesto non dipenda sul serio dalla fede, ma diventa il mezzo ultimo e più disperato per raggiungere una migliore stabilità, avere una vita migliore, la religione diventa una sorta di superenalotto, usata come ultima spiaggia da un popolo disperato e che toglie tutto il valore di fondo alla fede.

E poi tutta la sezione riguardante Oscar, uomo che vuole sposare Cabiria, con un posto statale che sembra poterla sistemare per sempre, ma in realtà si rivelerà l'ennesimo fumo negli occhi della donna, volendola solo sfruttare per i suoi soldi, le sequenze finali, dal pranzo alla passeggiata nei boschi, creano una tensione emotiva incredibile, preoccupando sempre di più lo spettatore, Fellini è bravo nell'aggiungere piccoli elementi ambigui che alimentano il dubbio nei confronti delle reali intenzioni del personaggio, fino ad arrivare alla finalissima sequenza, quella della sfilata degli allegri musicisti, l'ennesima rinascita per un personaggio costantemente messo alle strette dalla vita, che riesce comunque a sorridere ed andare avanti, ancora una volta.

Bellissimo a livello visivo, con un bianco e nero suggestivo ed una regia estremamente immersiva, una camera che vaga tra le strade di una Roma in penombra, con quella che ritengo la migliore interpretazione di Giulietta Masina, col suo personaggio grezzo ma vitale, che trasmette una forte empatia e si dimena continuamente tra le difficoltà della strada e quella voglia di stabilità, causata anche da una società che continuamente, le chiede di sposarsi ed avere figli - interessanti al riguardo le sequenze di incontro col frate ad esempio - verso la quale, la protagonista sembra non riuscire a rispettare le aspettative.

Film strepitoso.

6,50 (1 commenti)THE SMASHING MACHINE

The Gaunt @ 12/09/2025 12:56:04

6½ / 10

The Smashing Machine gioca sul genere sportivo, ma attuando un percorso inverso alle pellicole di questo genere. Infatti non racconta la nascita di un campione quanto l'inizio della sua china discendente. Mark Kerr è una macchina schiacciasassi sul ring e non lascia scampo a nessuno. Siamo alla fine degli anni 90 quando si stavano sviluppando le arti marziali miste ed i compensi non erano certo milionari come oggi. Un'epoca pioneristica dove la figura di Kerr mostra anche l'altro lato della medaglia e non solo della popolarità. Per mantenersi a certi livelli diventa dipendenti degli oppiacei e degli antidolorifici, rischiando la vita. Il graduale sviluppo della disciplina, con cambi di regole repentini lo colgono spiazzato. Malgrado la figura fisicamente imponente, Kerr è una persona molto cordiale e gentile, pesando bene le sue risposte nelle interviste. Non perde mai il controllo e quando lo perde, a causa di una moglie bellissima quanto irritante a livelli supremi, ben interpretata dalla Blunt, il danno lo subisce una porta di casa. Sicuramente un film fatto su misura per Dwayne Johnson, alias The Rock, che riesce ad infondere un buono spessore al personaggio, segno che l'attore stesso vuole svincolarsi, almeno parzialmente, dai blockbusters e puntare magari agli oscar. Solida la regia di Safdie, ma da qui a dargli il Leone d'argento per la miglior regia ce ne passa.

8,00 (1 commenti)ARCA

The Gaunt @ 12/09/2025 12:54:47

8 / 10

Arca è un cortometraggio affascinante, molto curato nella fotografia e con inquadrature ricercate come per comporre dei veri e propri quadri, adattandosi a scenografie interne che ben si sposano con un contesto di fantascienza post apocalittica. Tutto nasce da un'intervista ricostruita con l'IA di Hitchcock, che insieme ad altri suoi colleghi, tramite il progetto Arca si prefiggeva custodire in una singola particella tutto lo scibile dell'arte cinematografica mondiale. Il racconto si muove su epoche diverse: la prima mostra un futuro prossimo con un mondo desolato ed agonizzante ed un'unica donna che da un rifugio cerca di sopravvivere, mentre due millenni voto la Terra ormai disabitata viene visitata da un alieno che scopre la particella e viene bombardato dalle immagini dei film racchiusi in questa particella. Bello il montaggio, specie nel finale e buon corto di un regista giovanissimo che mi piacerebbe alla prova di un lungometraggio, magari partendo da questo soggetto molto buono.

6,50 (1 commenti)STRAIGHT CIRCLE

The Gaunt @ 12/09/2025 12:54:20

6½ / 10

Un posto di frontiera condiviso fra due soldati di due nazioni che hanno appena firmato un cessate il fuoco dopo una guerra che durava da chissà quanto. Una panorama desertico, di nulla che non può far altro che rimandare al Deserto dei Tartari buzzatiano, convivenza forzata tra due individui che cordialmente si detestano per una visione dell'esistenza agli antipodi. E' un film che mette in gioco molti elementi e che gioca su tonalità molto differenti anche se di fondo il grottesco prevale. Commedia e riflessioni non solo di ambito bellicistico, ma anche una perdita progressiva di identità derivata dalla situazione assurda. Abbastanza confusionario nel complesso, probabilmente perché le pietanze sono troppe da digerire, tuttavia non manca di affascinare. Film promettente, considerando che il regista è un esordiente.

5,25 (4 commenti)UNA PALLOTTOLA SPUNTATA (2025)

stratoZ @ 12/09/2025 12:54:13

4 / 10

Locandina del film UNA PALLOTTOLA SPUNTATA (2025)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Devo ammettere che mi aspettavo anche di peggio, ma in ogni caso è un brutto film, che mi ha fatto ridere tre volte in croce, ora elenco le tre scene divertenti: quella dell'uomo che spia Frank e Beth con gli infrarossi mentre stanno facendo tutt'altro e sembra stiano provando le pratiche sessuali più estreme, coinvolgendo anche il cane, ecco lì mi stavo ammazzando dalle risate.
La seconda è la scena in cui Frank al locale di Cane parla col barista, che lo accusa di aver sparato al fratello, facendo la scrematura per quante persone ha ucciso sparandogli alle spalle mentre fuggivano, una cinquantina dice Frank, poi gli specifica che è bianco e allora Frank indovina subito il nome, momento grandioso.
E poi per qualche battuta basata sugli equivoci, tipo all'inizio quando chiedono "ubriaco?" riferito al guidatore che era andato a schiantarsi fuori strada, con Frank che risponde si è fatto qualche drink prima, ovviamente gag ripresa dai vecchi capitoli e dal leggendario "sex frank?"

Per il resto, nulla, ho poco da dire, Neeson non è Nielsen e si vede fin troppo, quella faccia, quelle espressioni, non riesce minimamente a replicarle o andarci vicino, ma più che l'attore il problema sono le gag, spesso troppo infantili e poco divertenti, alcune proprio da bambini delle medie, che non fanno ridere e spesso risultano patetiche, come alcuni dialoghi con i doppi sensi tra Frank e Beth che risultano proprio banali, o la scena al locale di Cane in cui Beth si mette a fare versi strani al microfono continuamente per far prendere tempo a Frank, boh, imbarazzante, o ancora il combattimento finale, che sembra uscito dalle peggiori parodie di Friedberg e Seltzer, o ancora la scena in cui Frank si lamenta del collegamento ad internet del suo dispositivo nel quale c'erano le puntate di Buffy, iniziando a frignare, vorrei capire cosa ci sarebbe da ridere, e via dicendo, potrei stare qui ad insultare queste sequenze una dietro l'altra, una comicità che spesso risulta forzata, poco fresca, puerile, e quando è riuscita è solitamente una copia delle vecchie gag -

Ovviamente, siamo di fronte all'ennesimo sequel non necessario, grazie Hollywood.

7,00 (1 commenti)KIM NOVAK’S VERTIGO

The Gaunt @ 12/09/2025 12:53:54

7 / 10

Commovente l'episodio finale di questo documentario quando quasi inaspettatamente, credendolo di averlo perduto nell'incendio di due sue abitazioni, trova in uno scatolone l'abito grigio originale di Vertigo. Perché è proprio da Vertigo che il documentario di Philippe parte, incrociandolo con la vita reale della Novak che si racconta in questa lunga intervista come se fosse un lascito prima di morire. Oggetto del desiderio di Jimmy Stewart e di un'intera generazione, pur non mancando altre pellicole di ottima qualità. Colpisce la lucidità della Novak, splendida ultranovantenne, che racconta l'Hollywood di una volta e dei suoi perversi meccanismi che l'hanno portata ad un graduale e precoce ritiro dalle scene per dedicarsi al disegno ed alla pittura. Ritiro molto simile alla Garbo, figura centrale per la Novak, proprio per la sua capacità di essere libera ed indipendente.

6,28 (25 commenti)FRACTURED (2019)

the saint @ 12/09/2025 11:17:50

6 / 10

si lascia guardare come thriller

8,17 (26 commenti)ANATOMIA DI UN RAPIMENTO

BigHatLogan91 @ 12/09/2025 10:35:48

8 / 10

Locandina del film ANATOMIA DI UN RAPIMENTO

Mi è piaciuta più la prima parte della seconda, ma siamo davanti a un ottimo film.

6,00 (1 commenti)CALMA RAGAZZE OGGI MI SPOSO

Testu @ 12/09/2025 00:47:48

6 / 10

Locandina del film CALMA RAGAZZE OGGI MI SPOSO

Terzo capitolo dell'esalogia dei gendarmi che si poggia ormai sulla familiarità (ipotetica) coi personggi e sul cercare di mettere una base solida a Funès per una accettabile (tradita) conclusione.

Tralasciando un paio di montaggi fallati in cui si notano differenze di illuminazione, i tempi narrativi sono migliorabili. Dopo i primi 10 minuti da commando di sgangherati, tutto rallenta fino all'ultima mezzora, per cercare di dare importanza alla figlia e alla nuova fiamma di Funès. Cosa buona e giusta, ma per quanto la Grad sia deliziosa e Gensac solida, non è una parentesi interessante e il poco di buono è dovuto all'intromissione dei subalterni del gendarme. Appare evidente che Girault deve essersi sforzato di far rientrare tutto nei limiti previsti, dato che un certo cambio viene vanificato subito e il tutto si riduce bruscamente in una corsa a rotta di collo con un Funès che ha il plot-armor della rivelazione magica e della comprensione fulminea.

La suora sprint non ha il volto giusto, ma fa sorridere.

5,00 (4 commenti)NIGHTBITCH

Noodles71 @ 11/09/2025 23:25:29

4½ / 10

Film che risulta difficile da inserire in un genere preciso e che spreca malamente l'idea originale e particolare di base, sicuramente non è un horror ne tantomeno un thriller. Migliore la prima parte comedy ma con l'inizio della trasformazione della protagonista, una metafora sullo stato della maternità e dei sacrifici che una madre deve fare per accudire ai propri figli, "Nightbitch" perde gradualmente di interesse e sinceramente mi ha annoiato, non vedevo l'ora che finisse. La metamorfosi della pur brava Amy Adams per raccontarci la maternità ed il riscatto verso la completa emancipazione da una vita monotona e priva di passione per giungere ad un finale all'acqua di rose. Noioso e senza mordente.

7,00 (3 commenti)IO, DUE FIGLIE, TRE VALIGIE

Testu @ 11/09/2025 21:33:05

6½ / 10

Locandina del film IO, DUE FIGLIE, TRE VALIGIE

Commedia valida, anche se devo dire che preferisco la versione di Landis e non solo perchè l'ho vista molto prima.

L'imprenditore Barnier è un buon diavolo, abbaia ma non morde, anzi è molto più conciliante dei soliti personaggi di Funès e non fa mai timore, la piega gangster di Stallone dava più pepe al tutto e faceva sentire meno antiquato il peso genitoriale sulla figlia. Ci sono poi differenze sull'uso degli spasimanti, il corrispettivo di Curry qui è ben diverso e la casa con quello stile vintage non è proprio il massimo per ambientarci l'intera pellicola. Riguardo i comprimari, Claude Rich come perno del caos ha una faccia troppo da schiaffi, Madame Gensac lavora bene con Funès ma stavolta è molto limitata, mentre Préboist che è ancora più familiare, nel suo piccolo fa come sempre onestamente il suo dovere.

6,75 (4 commenti)LA MIA PISTOLA PER BILLY

Italo Disco @ 11/09/2025 21:12:22

7 / 10

Locandina del film LA MIA PISTOLA PER BILLY

Stiamo al crepuscolo della prateria e ormai il meglio è passato. Genere e personaggi stanno quasi per scomparire. Rimane un orizzonte di speranza fatto di amore interrazziale. Delicato anche se fin troppo umile nel filmare una storia di vera amicizia; i salari di Clouzot e Friedkin, anche se appartenenti ad un altro genere, sono molto lontani. Non mancano scene puramente avventurose e antagonisti pittoreschi, come gli indiani glam-rock. Secondo me valido, pur essendo a volte sfilacciato.

6,30 (20 commenti)LA PECORA NERA

Jumpy @ 11/09/2025 21:06:50

7 / 10

Piuttosto semplice nella struttura e narrazione, all'inizio prende, riesce a coinvolgere, dopo però si perde, cinematograficamente non riesce a reggere neanche per l'oretta e mezza di default, nonostante ce la mette tutta usando la leggerezza e i toni della (apparente) commedia per presentare situazioni così tragiche e drammatiche.
Il voto relativamente alto? E' una visione che comunque merita perché basato su un lungo lavoro di ricerca personale di Celestini per riscostruire la realtà degli ospedali psichiatrici e poi Maya Sansa è un'attrice che mi piace da sempre.

7,17 (64 commenti)C'E' ANCORA DOMANI

rain @ 11/09/2025 20:56:05

8 / 10

Un film esplicitamente, fortemente e sinceramente femminista, bello non solo nelle intenzioni ma anche nella realizzazione: girato bene ed interpretato meglio. Merita tutte le lodi la Cortellesi che prima era conosciuta soprattutto per i suoi ruoli comici ma qui dimostra tutto il suo talento anche nelle parti drammatiche e dietro la macchina da presa dove è esordiente. A onor del vero si lascia andare a qualche virtuosismo non necessario (la danza a "coprire" le botte del marito, il sempre bravo Mastandrea) ma si perdona facilmente. Altra cosa che non mi ha convinto del tutto è il personaggio del soldato americano, divenuto debitore verso Delia ben più di quanto le circostanze direbbero. Ma queste sono veramente minuzie di fronte ad un'opera prima di grande spessore. Ora la domanda che desta curiosità è se questo sia stato un fuoco di paglia o se la Cortellesi vorrà e saprà ripetersi a questi livelli: vedremo!

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