la tigre e la neve (2005)

La "recitazione" della Braschi è davvero....ehm....imbarazzante.
Voto 5.

un sequel della vita e bella....un occasione per criticare la guerra...un occasione per riflettere

Grande film, poesia in immagine e sceneggiatura unica. Devo dire che cmq un po' mi ha delusa, non mi è piaciuto molto il soggeto della Braschi e il finale un po americano, per il resto poi, tra citazioni e riferimenti dotti Benigni si conferma il genio che è.

Bel film anche se non è all'altezza di ''La vita è bella.''
Il voto(che sarebbe 7.5) è la media tra il 6 della prima parte e il 9 della seconda.
Il primo tempo,pur essendo gradevole, rischia infatti di essere un po' melenso in quanto Benigni rinuncia alle sue solite gag esilaranti,concentrandosi sulla figura del poeta sognatore.
Il secondo tempo invece,ambientato in Iraq è un vero capolavoro, dove un grande Benigni riesce a farci divertire nonostante il dramma della guerra.
La sua bravura sta nel fatto che lo fa senza mai mancare di rispetto a un tema così importante, e ciò non era per niente facile.
Il suo messaggio è chiaro: con la forza dell'amore si può sconfiggere tutto, anche gli orrori della guerra. Forse è un messaggio un po' azzardato, ma lui inguaribile ottimista e sognatore la vede così.

Davvero bello, complimentoni a Benigni! grande attore, buon regista. Divertente e commovente. CONSIGLIATISSIMO

un film piacevole....benigni è sempre benigni!!!

Molto simile a "La vita è bella", quindi non male. Che lo scenario sia l'olocausto o la guerra in Irak, poco cambia. L'inno alla vita, all'amore, alla volontà di non arrendersi mai, è sempre lo stesso. Così come sono gli stessi gli interpreti, con l'aggiunta di un discreto Jean Reno. E' vero che Benigni ricorda Chaplin. In più di un'occasione.
Il film, molto fluido e scorrevole, gode di un bel finale "surprise", che lo mette in salvo dal rischio di uno scontato happy-end.
L'unica cosa che mi è parsa un pochino affrettata ed approssimativa è la sequenza dell'estremo gesto dell'amico Fuad (Reno), poco motivata e poco percepibile.
Insomma, discreto film all'insegna del "crederci sempre, mollare mai".

Molto bello... un 8 soprattutto a Jean Reno e ai dialoghi che come in tutti i film di Benigni sono al solito splendidi!
Benigni è un grande nel riuscire ad unire il comico al tragico.

io odio benigni...insomma non lui nel modo che recita ma gli attori che sceglie!! bisogna capire perchè c'ha sempre fra i ******** quella moglie di *****!!!! NON SA RECITAREEEEE!! almeno l'ha tenuta in coma per più della metà del film...ho dato 5 solo perchè c'è il mio amore: JEAN RENO!!

indubbiamente benigni ha saputo fare d meglio, ma una media d 7,3 x la tigre e la neve m sembra ridicola!!film pieno d citazioni,la migliore è quella implicita in tutto il film: luci della città di charlie chaplin..peccato ke al posto d virginia cherrill c sia un'inespressiva nicoletta braschi

Un bel film, Benigni non sabglia un colpo!
GRANDE

una spanna sotto "la vita è bella",e,anche se non ha a che vedere con i primi film di benigni,scorre piacevolmente con le solite gag e le solite vicende carine..

Diciamo che mi aspettavo molto di più. Il film cerca chiaramente di riproporre la formula vincente de "La vita è bella", ma con risultati questa volta non del tutto convincenti. Benigni è comunque sempre bravo, la Braschi come al solito non si può sentire....
Cmq un film positivo, se non altro perchè molto delicato, e per quanto mi riguarda la sufficienza la raggiunge...però un po' di delusione c'è...

X QUANTO SE NE SIA PARLATO E X ESSERCI BENIGNI SIA DIETRO CHE DAVANTI ALLA TELECAMERA IL FILM MI HA UN PO' DELUSO.
E' riscontrabile nel film un ritorno alla vita e bella, l'umorismo e l'amore x la vita su uno sfondo drammatico, molto mal riuscito. Cosa è mancato?? Prima di tutto la spontaneità classica di tutti i film di Benigni.
In molte scene si possono notare forti forzature sia dal punto di vista comico che dal punto di vista poetico.
Tutto sommato il film è molto gradevole e sicuramente da vedere, l'unico problema è che chiamarsi Benigni è un compito carico di responsabilità e crea mille aspettative. E se fai un buon film e non un capolavoro tutti sono pronti a saltarti addosso.
UN VOTO IN PIU' X LA SUA SINCERITA' E L'AMORE X LA VITA!!

dunque..
gli attori italiano non sanno recitare....
il militare americano che ha tre battute recita molto meglio delle figlie!!
però benigni mi piace,narra in maniera esemplare...
e nicola piovani è un dio...

Il film è veremante emozionante...profondo e pieno di significato.L'ho visto due volte. Sono riandata perchè volevo notare tutte le piccole cose che magari nella prima visione mi erano sfuggite. La scene in cui Benigni, parla con la moglie in coma, la lezione all'università, il dialogo con le figlie, la comparsa della tigre sotto la neve, il finale...stupendi davvero! La poesia è resa in maniera nuova, coinvolgente. Da notare le citazioni, i volti dei grandissimi poeti che compaiono nel suo sogno. Le ambientazioni sono buone, e gli attori di grande qualità. E' inutile che diciate che la Braschi non è in grado di recitare, trovo che sia invece una delle poche attrici italiane che abbia elaborato un suo stile! Forse egualia addirittura la vita è bella. E anche questo è bello davvero!

A me questo film è piaciuto molto.....Benigni è un grande in questo genere tragicomico. Ha saputo trattare un tema così delicato come la guerra con ironia ma nello stesso tempo con molta serietà non esagerando con la comicità. E' un film da vedere, lo considero un piccolo capolavoro......

Un film scorrevole con un Benigni in gran forma (che, da un punto di vista registico però, presenta ancora diversi limiti).
Molto ambizioso, tratta diversi temi senza approfondirne davvero nessuno.
Nicoletta Braschi inespressiva come sempre.
Jean Reno una presenza discreta e di classe.
Tom Waits divertente (e divertito).
Sceneggiatura altalenante ed un finale veloce e sbrigativo, che ridimensiona il risultato complessivo.

Gli attori Italiani che hanno intrpretato questo film recitano in maniera veramente pessima.
La Braschi purtroppo nemmeno in questo film riesce ad ottenere una sufficienza come attrice.
Jean Renò unico attore insieme a Benigni che recitano bene, ma cè da considerare il fatto che la figura dell'attore francese è totalmente inutile in questo film.
Il film poteva essere fatto in maniera molto ma molto migliore, e il finale è scontatissimo.
Pessima la recitazione delle due figlie in "La tigre e la neve".
Mi dispiace ma questo film secondo me, avevo solo l'idea di base molto bella, ma il film è stato sviluppato malissimo.
Non me la sento di dare un voto superiore all'1.

Ottimo come film....Roberto Benigni continua ad essere il migliore!!!!1

Forse sono tra i primi stranieri a vedere questo film, ma secondo me dovrete essere fieri italiani di un film e` di un regista talmente meraviglioso. Magari ci fosse un regista come Benigni nel mio paese, che trasmette talmente tanta energia per la vita e sopratutto per l'amore! Brava anche la Braschi e Jean Reno!

E se ce la fate, smettete di paragonarlo con La Vita E` Bella.!! Sono due creazoni diversi, che meritano di essere apprezzati individualmente.

Un po' deludente per essere Benigni. Mi è parso un po' campato per aria, senza una "meta" precisa.
Come diceva qualcuno: inutile prendersela con la Braschi...prendetevela con Benigni che continua a farla recitare!

Un film da vedere!!!Per persone sensibili,intelligenti e che notano i particolari!!

un film bello e commovente .la vita e bella rimane capostipite fisso di questo genere,ma non fa niente.benigni (c tengo a dirlo)non e un grande ,ma e un genio quindi vi dovete vergognare di dare 3 , 2 ,1 a un regista che sa unire comicita e dramma,che hanno lo stesso abbinamento dell'acqua col fuoco.e poi basta criticare la braschi avete rotto le palle nel vero senso della parola. e ci tengo di nuovo a sottolineare che benigni non è un grande , o forse si è un GRANDE GENIO

Mi meraviglio fortemente per i voti così alti espressi per un film assolutamente deludente, banale e che nulla ha a che vedere con La vita è bella. Inutile prendersela con la povera Braschi, che non ha mai avuto velleità di grande attrice. Qui è proprio Benigni che delude! La storia è campata in aria, semplice, superficiale. Nessuno spunto interessante (salvo leggermente il finale). Il fatto che sia ambientato in parte in Iraq non gli attribuisce nessun valore aggiunto: poteva essere ambientato ovunque, tanto non presenta nessun approfondimento né sulla sulla realtà locale né sul tema della guerra. Quasi di cattivo gusto nella scena in cui Benigni viene scambiato per un kamikaze. Che Benigni abbia la pancia piena? Forza Benigni... i grandi registi fanno più di un solo grande film! Sforzati un po' di più!

Pensavo che le poesie si potessero solo leggere o ascoltare, invece mi sono dovuta smentire, perchè con Benigni le poesie si possono anche vedere...

Ero partita un po' prevenuta, vista la delusione che avevo avuto con Pinocchio, ma stavolta Roberto ha rifatto centro: il 10 no solo perchè La vita è bella è insuperabile, ma un 9 questo film lo merita in pieno, anzi 9 e mezzo!

A chi invece lo denigra, consiglierei di rivederselo, soffermandosi sulla scena della lezione all'università che tiene il protagonista: è quello il fulcro dell'opera, il significato, il senso della pellicola e della storia...cavoli, ci fossero più persone e più professori come lui!

E' divertente, tragicomico, poetico, romantico, commovente...questo ed altro per un film che se si nota meglio ricalca un po' le caratteristiche di quello che ha dato l'oscar a Benigni: in uno scenario di guerra e sofferenza, l'amore riesce sempre a vincerla...o non era questo il messaggio de La vita è bella? Il titolo non sta a significare proprio quello? Il messaggio è lo stesso, portato però in un contesto attuale: è retorico? E' trito e ritrito? Bhè se vi siete stufati dell'amore, allora sono cavoli vostri!!!

...o volete criticare anche La vita e bella?

La trama sembra prevedibile, ma ha degli ottimi risvolti, rimanendo interessante fino alla fine; Benigni rimane il mattatore per tutto il film, mentre la Braschi non è che sia inesistente, semplicemente è se stessa, come in tutti i suoi film...!; forse il montaggio ha qualche pecca, mentre le musiche sono azzeccatissime.

Io lo consiglio alla grande, a chi sa ancora ascoltare (col cuore e con la testa) ma soprattutto, magari, a chi si tappa occhi e orecchie e usa solamente la bocca...

Benigni è un grande è il film è fantastico,commovente e divertente in tutto e per tutt.da vedere

benigni avrebbe girato il film cosi se invece della tunisia dove lo ha girato, fosse andato realmente in iraq??..per favore, la favola, la favola, benigni vai in iraq e poi ne riparliamo..braschi, limitati a produrre i film di tuo marito e stai a casa, è meglio!!!!

Forse rimarrà un capolavoro senza eguali.Mi dispiace un pò per coloro che non riescono a viversi le gioe emotive di questo film,per coloro che sono vincolati ed inibiti da una visione agghiacciante della vita riconducile alla materia:il viaggio che si narra...non è un viaggio in Iraq,bensì un viaggio nell'anima del poeta...
Benigni è unico come ognuno di noi,eppure sono convinto che lui sia ancora più unico...

w la vita è bella.....
questo film nn merita proprio
scontatissimo!

Il film, è assolutamente irreale, non è che uno entri in Iraq e faccia quel che ha fatto in qualche giornata (non dico niente per rispetto di chi lo ha visto). Ma comunque rimane un film piuttosto bello, all'inizio palloso perchè is parla solo di poesia, troppo lento. Tuttavia, quando succede il fattaccio alla Braschi (ho detto per fortuna anche, vista la sua pietosa recitazione), il film inizia a piacermi, anche se la parte di John Reno poteva essere scritta meglio.
Per concludere motivo il 7 perchè:
- Il film è incentrato praticamente solo su Benigni che sa gestire 1:50 circa di riprese piuttosto bene; 8
- La Braschi, più che inesistente, è stata pessima, sembra impossibile, anche nel lettino da ammalata;5
Sarebbe un 6.5, tuttavia alla fine gli do 7

Ma che palle... Che vorrebbe dire benigni co sto film? Che l'amore vince su tutto e su tutti? Forse sarà pure vero, ma sicuramente non nel modo che si vede qui. Si può essere romantici quanto volete, ma sto film è fantascienza. Le scene di vanzina sono molto ma molto più verosimili e impeccabilmente realistiche al confronto. Sembra quasi uno schiaffo morale a tutti quelli che hanno perso la vita combattendo in Iraq. Invece arriva il buon roberto, senza armi e senza mezzi (ma con la forza dell'amore... Altro che Skywalker...), e entra a bagdad come se niente fosse, fa come gli pare e nessuno dice niente. La scena degli americani al posto di blocco è aberrante. Io credo che se dovesse vederla Donald Rumsfeld riderebbe a crepare fino al giuorno dopo. Uno straniero che si avvicina al posto di blocco imbottito di pacchi e scatole lo fucilano a vista (forse benigni non ricorda quello che è successo a un certo nicola calipari...). Per non parlare del modo in cui riesce ad arrivare a destinazione... E per non parlare di nicoletta braschi... non parliamone va che già è troppo. Vabbè va, volemose bene... La sufficienza è per il finale a sorpresa molto poetico, romantico e tutto quello che volete. Per il resto il è tutto un inutile quanto ridicolo e infantile contorno alla storia (che cmq si risolve solo nel finale). Povero Jean Reno....

ma proprio nn riuscite a votare il film???commenti politici sono poco adatti alla poesia di questa opera...fatta si da un uomo di sinistra,ma per il cuore di tutti!Tutti noi vogliamo la pace e lottiamo per essa,magari in modi differenti,ma le critiche e le frecciate restino fuori dai cinema perfavore...non odiate con pregiudizio,odiate con inteligenza,e sopratutto come ultima ratio....

"Fate l''amore non fate la guerra"!è la frase centrale del film!INCHINATEVI ALLA MIA SAGGEZZA!

semplicente con questo benigni ha veramente toccato il fondo. ineguagliabile( in senso di bruttezza)

Non aspettatevi un capolavoro anzi, aspettatevi proprio ciò che pensate. C'è tutto il bello e il brutto di Benigni, la solita Braschi inespressiva, il solito buffo Benigni e le solite scene esilaranti (quella dei militari è bellissima). Un film dedicato alla poesia, davvero carino...

A me è sembrato molto bello. Intenso, commovente, poetico....

Niente di eccezzionale.
Storia appena "carina" con qualche trovata divertente e molte lacune.
Mi ha dato spesso l'impressione di trascinarsi a stento,dedicando troppi minuti a situazioni che ne richiedevano molti di meno.
Alquanto inspiegabili alcuni avvenimenti e comunque troppo banale il fatto di improntare l'intera vicenda sull'ossessione maniacale di un uomo per la donna che ama,usando come sfondo un contesto che poi ai fini della storia c'entra ben poco...
Avevo contestato qualche messaggio fà chi criticava aspramente la Braschi solo perchè a mio parere lo facevano un pò tutti quelli che commentavano questo film,ma devo chiedere scusa e rimangiarmi le parole...effettivamente è proprio una sagoma e l'unico momento nel quale si sopporta è quando "dorme",diciamo così.
Mi aspettavo decisamente meglio e quando alla fine del primo tempo ho sentito l'uomo affianco a me dire che il film era più bello di "La vita è bella",avrei avuto voglia di mandarlo a quel paese :-))

Il peggior film di Benigni...sottotono, troppo smielato, in alcuni momenti perfino irritante. Completamente privo di quella intensità emotiva che aveva caratterizzato la Vita è bella, il film non decolla mai. Una favola davvero tiepida e banalotta, con scene stucchevoli come quella di una "romantica" Baghdad illuminata dal fuoco dei bombardamenti di notte...completamente fuori luogo, irreale, fastidiosa. Un velo pietoso sulle gag riciclate e sulla imbalsamata Nicoletta Braschi, a cui ormai ci siamo abituati. Deludente....

Mi è piaciuto veramente tanto. Sembra una favola, dove risate e sentimenti e dramma sono miscelati benissimo. Grande Benigni!!!

Dopo l'insuccesso di Pinocchio si può dire che Benigni è tornato come quello della vita è bella, realizzando un film con un misto tra commedia e dramma. In questo film però si ride di meno (ormai dobbiamo cominciare ad abituarci all'idea che film come "Johnny Stecchino" e "Il mostro" Benigni non ne farà più). Qui viene evidenziato l'amore di un uomo che cerca di salvare la propria donna in fin di vita in Iraq.
Dopo l'olocausto, anche in questo film, Benigni fa ritrovare i protagonisti nel mezzo di una guerra che rappresenta il lato drammatico della vicenda.
Il film è sicuramente bello, certo però non aspettatevi un capolavoro come "La vita è bella". Secondo me l'unica pecca è che non riesce mai a decollare del tutto rendendo il film a tratti un po' pesante, ma nonostante ciò lo giuduco discretamente.
Sicuramente questo film sarà scelto per rappresentare l'Italia ai prossimi Oscar; io dico che la candidatura l'avrà, ma non penso che questa volta Benigni possa farcela (sta avendo molto successo "la rosa bianca" per la germania). Io glielo auguro sia per lui sia per il cinama italiano.

Film veramente banale, Benigni deve tornare a fare film come faceva una volta, quando lavorava con Troisi o alla Johhny Stecchino, tanto per intenderci, il genere stucchevole melodrammatico non fa per lui ... La Braschi inesistente come il resto del cast. Ha recitato praticamente solo Benigni.

Devo ammettere che è difficile commentare un film come questo perchè si può cadere nel banale, nel detto e ridetto nello scontato.
Proviamoci.

Il film si divide in due parti nettamente distinte, come ne "la vità è bella":

la prima parte propedeutica, ma anche abbastanza lenta e noiosa in cui Benigni parla di poesia, risultando anche stucchevole. Un inizio in cui c'è poca azione e quella che c'è, è vista e rivista, tanto che si rischia seriamente di annoiarsi e si pensa "ormai Benigni i flm li fa così...lui che insegue la Nicoletta "faccia da schiaffi", lei che non ne vuole sapere, lui che è innamorato perso (?!!), lei che lo respinge"

nella seconda parte ci si tuffa in un baleno, senza tante spiegazioni di come si riesca ad arrivare in Iraq così facilmente(...lasciamo perdere va!!), si finisce in guerra, una guerra raccontata in maniera comunque soft, Benigni riesce a inventarsi cose miracolose in quella terra disperata e allora ci si deve sforzare di prenderla così come una favola, solo questo può essere... la realtà in quelle zone è un altra cosa suppongo.

E se si legge come favola il film regge, Benigni se ne "la vita è bella" giocava con la fantasia di un bambino, qui gioca con la morte, ci parla, ci scherza, ci piange sopra.... fa cose mirabolanti, alcune sono divertenti, alcune sono amare, ma si ha la sensazione comunque di un film poco approfondito, che non decolla mai.

Lo salva un finale prima tragico e poi bello che mi ha colpito e me lo ha fatto in linea di massima valutare comunque positivamente.

Sui protagonisti diciamo che la scena è tutta di Benigni nel bene (alcune scenette nel deserto si fanno apprezzare) e nel male (troppo smelenso e zuccherato da sembrare finto), la Braschi è la solita (penso solo in "Mobbing" abbia avuto un sussulto di recitazione), Reno è amarissimo come personaggio, ma poco definito e approfondito purtroppo.

Comunque da vedere con gli occhi un pò finti che l'amore e la poesia possono tutto pensando che spesso la vita è altro modo di comportarsi....

ma il cinema deve far anche sognare e questo film nel suo piccolo un pò ce la fa.

devo ammettere che ero piuttosto scettica quando sono andata a vedere questo film, dopo la delusione di Pinocchio..e invece è stata una bella sorpresa, è carino e scorrevole, simpatico e con un bel finale. Una buona idea anche la partecipazione di Jean Reno, e anche Nicoletta Braschi mi è piaciuta, ha interpretato bene il suo personaggio. ciao!

Oddio... niente di che. Non è neanche lontanamente paragonabile a La Vita è Bella, anche se risulta comunque essere un film mediocre. Non molto scorrevole (in alcuni tratti si impantana e ci scappa qualche sbadiglio), confusionario (come è nello stile di Benigni) ... boh, io non l'avrei candidato all'oscar ... va a finire che glielo tirano dietro. Poteva fare molto, molto meglio.

Non attribuisco mai voti così alti a film che non lo meritino, ma quando ti trovi dinanzi ad un capolavoro del genere non puoi far veramente altrimenti.

E' l'esempio vivente della poesia nel mondo d'oggi. Denigrata, apprezzata, derisa o esaltata. Mezzo per realizzare sogni, indice di illusione per pochi. Non smetterà mai di rappresentare il mondo con le sue metafore o similitudini, con allegorie o simbologie di vario genere.

Benigni compie un'opera a dir poco colossale, riuscendo a fondere la realtà contemporanea, triste e violentata dalla guerra, con la faccia gioviale e candida di un bimbo alle prese con la poca esperienza di vita. La poesia è questo, c'è chi può capirla e chi no. In entrambi i casi ti lascia sensazioni e pensieri.

Un film da vedere assolutamente. Il genio di Benigni ancora una volta è trasceso ai massimi livelli.

Un film inconsistente, con una pessima sceneggiatura.
Le situazioni e gli accadimenti sono veramente attaccati 'con lo sputo' e a nulla vale la presenza del mitico Tom Waits in un episodio dove Castellani (il vero regista del film) rifà, non riuscendoci, il verso a Kusturica.
Per non parlare di alcune macchiette degne dei film di serie B anni cinquanta -quali il direttore dell'aeroporto- utilizzate al solo scopo di 'legare' gli episodi tra loro. Tutta la prima parte sembra un pretesto finalizzato a trovare un 'modo' per ambientare il film a Baghdad. Me lo immagino Benigni con 'Cerume': 'facciamo un film ambientato a Baghdad! Dimostriamo, come dice Tonino Guerra, che l'ottimismo è il sale della vita! Che l'amore trionfa! Sì ma come ci finisce a Baghdad? Ah ecco.. lui fa il poeta... e ha un amico poeta iraqueno.. e via a ritroso, fino ad arrivare, ferruginosamente, ai titoli di testa.
Infine gli attori: che nessuno consigli Benigni di provare a fare un film senza la moglie? E' veramente imbarazzante vedere un uomo che perde la testa per una donna simile; si dirà per le qualità interiori, vabbè ma al cinema queste assolutamente non emergono. La Braschi è di una bruttezza e legnosità tali, da far considerare questo, il film in cui la sua recitazione viene esaltata: è in coma per tre quarti film.
Jean Reno appare sprecato nel recitare un personaggio piatto e stereotipato (mi fa venire in mente un mio amico che classifica le persone per stereotipi, tipo : 'l'amica' 'il genio' ' lo strano' e via dicendo) che poteva essere rappresentato con ben altro spessore e non solo catalogato come 'il pessimista', destinato a fare una brutta fine.
Infine Roberto 'l'ottimista', il clown, l'amante della vita.
Riempie il film con la sua verve e un paio di risate le strappa comunque.
Troppo poco.

Dopo aver visto mi sn chiesto che emozioni ho provato...............nessuna sorrisi davvero tirati ..........Begnini come regista nn vale un granche' la moglie di Benigni(senza dire il nome che e' meglio) nn sa neanche che significa recitare..........ma nn poteva rimanere in coma pre tutto il film. Dopo la vita e' bella Begnini nn ha saputo ripetersi................consiglio di vederlo solo se nn avete nulla da fare

Marco (UDINE)
Il film offre sicuramente emozioni forti. Ricco, emozionante, originale, mai scontato, tenero, dolce, ironico,... sono solo alcuni degli aggettivi che possono essere utilizzati per descrivere un altro dei grandi capolavori che il nostra GRANDE Benigni ci ha saputo offrire. Un cinema questo povero di effetti speciali, ma ricco di grande sostanza.

è accorgersi improvvisamente che il sogno è realtà

Carino, ma non è di certo un capolavoro. Benigni ha creato solo una storia d'amore colma di buonismo ma a conti fatti priva di contenuti davvero signifivcativi. Non è un brutto film, lo si guarda volentieri, e ci si fa anche quattro risate, ma nulla di più.

Il film non mi entusiasma perchè Benigni resta molto distante dal fenomeno dissacrante che si è dimostrato in passato, dilungandosi troppo in facili e sterili buonismi. Un voto in più perchè il suo amore per la vita, nonostante tutto, traspare e contagia.

Un film molto bello. Un gradino sotto la vita è bella.

bello pieno di poesia...

Comincio col dire che non è un film da buttare, ma è cmq molto deludente...Prima di tutto non provoca emozioni; non fa ridere ( provoca solo qualche sorrisino compiaciuto), nè riesce a commuovere...
La regia è misera, ma è noto che come regista Benigni non è granchè, e l''interpretazione di Nicoletta Braschi penosa.
Io l''avrei fatta rimanere in coma per tutta la durata del film :))
Inoltre Benigni sembra voler ricalcare, pur con i dovuti distinguo e senza riuscirci, la vita è bella (capolavoro inarrivabile), spostando il baricentro dalla seconda guerra mondiale a quella in Iraq. La guerra cmq resta in secondo piano, perchè il film è fondamentalmente una storia d''amore....Peccato che le buone intenzioni non bastino a fare un ottimo film....Qui la storia è un po'' pasticciata e superficiale. Come ho detto all''inizio , non tutto è da buttare...C''è molta poesia ( o poeticità) , il Benigni attore domina la scena e c''è anche qualche bella immagine, però da lì a considerarlo un capolavoro, ce ne passa.....Non vorrei che i giudizi estasiati di taluni fossero condizionati dall''appartenenza ad una determinata parte politica.....
MAX ^__^

GRANDE ROBERTO! E' L'UNICO ATTORE-REGISTA A POTERSI PERMETTERE DI FARE UN FILM TRAGICOMICO CON SUCCESSO...
IL FILM E' DOLCE, POETICO E PIENO D'AMORE ANDATE A VEDERLO!

Film bellissimo, dolce e poetico, e se vogliamo anche un po egoistico nel far risaltare una tragedia personale sullo sfondo di una tragedia ben più grande. La citazione delle canzoni di Paolo Conte è irresistibile... credo che tornerò a vederlo.

a me qst film è piaciuto molto ma soprattutto mi ha emozionato... benigni è proprio bravo!

Per quanto le intenzioni fossero ottime, per quanto l'idea di base( i contrasti, l'uomo-poeta etc. etc.) sia originale, il film nn mi è piaciuto molto. L'ho trovato poco efficace, recitato male dalla braschi e montato frettolosamente. Nn è per andare controcorrente ma nn mi ha emozionato per nulla

Un film fiacco e sottotono, melenso, troppo pieno di buoni sentimenti, in certi momenti opportunista...sicuramente un Benigni meno comico del solito, molto lontano dall'intensità di un film come "La vita è bella". La sua carica dirompente si sta esaurendo.....deludente.

Gran bel film e un grande benigni... alla faccia di chi dice che è finito!!!!
un film dove il binomio uomo-poeta è forte e dove le metafore della vita assumono un carattere fiabesco a cominciare dalla scena iniziale... un sogno rakkiuso in una scenografia fantastica e magica ke sa di onirico...
la grandezza di benigni sta nel farti sorridere anke nei momenti più tristi, riesce sempre a trovare la battuta giusta per ogni cosa, ma lui in fondo è proprio così, è gioviale, godereccio e amante della vita come poki e riesce a fartela godere tutta nei suoi film dando spazio a tutte le sue immaginazioni, le sue paure e soprattutto alla sua allegria...
vorrei spendere una parola x la braschi ke tutti ne parlano male, è vero... non sarà una grande attrice ma al fianco di benigni la trovo perfetta, si compensano entrambi, lui x la sua spavalderia, la sua irrequietezza... lei x la sua calma e la sua pacatezza. E poi la colonna portante dei film di benigni è proprio benigni e recitando al fianco di una grossa attrice la catalizzerebbe in un mondo ke non le appartiene facendola passare in secondo ruolo...
e poi volete mettere la complicità che c'è fra loro due? la si nota anke durante i film come si guardano negli okki e come questi ultimi brillano d'amore...
In sostanza questo film mi ha fatto capire molte cose... e spero ke lo stesso vale per voi!!!

Un film che divide nel giudizio: capolavoro o menata pazzesca. Io, per distinguermi, dò "6" così non scontento nessuno.

. Per quanto riguarda il film: Benigni HA VOLUTO OSARE ma purtroppo HA PRETESO PIU' DI QUANTO POTESSE FARE. Infatti ha cercato qualcosa di veramente originale, quasi eccezionale: fare un film dove l'intera struttura, a partire dalla trama, è solo funzione di un messaggio ONIRICO-POETICO.

. La tecnica emozionale utilizzata è quella del CONTRASTO, quasi una messa in pratica della teoria degli opposti; sogno-realtà, poesia-quotidianeità, dramma-comicità, violenza-umanità, fatalità-determinazione...

. La dualità più evidente è quella SOGNO-REALTA'; in molte scene, a partire dalla primissima (quella del matrimonio fra Benigni e Braschi), l'aspetto onirico e reale si mischiano insieme e lo spettatore rimane sempre sospeso nell'incertezza che ciò che sta vedendo sia lo svolgersi reale della trama o piuttosto una parentesi onirica. E' il poeta che entra nel sogno per trovare una via di uscita alla realtà o invece il sogno che entra nella realtà per darle il colore della poesia?

. Interessante anche il dualismo FATO-DETERMINAZIONE: Vittoria (la Braschi) è destinata a morire. Le medicine non ci sono ed ormai il suo destino è così segnato che è già stata coperta; solo le sue scarpe, il segno più banale dell'identità di una persona, rivelano che il corpo in coma abbandonato in un corridoio dell'ospedale è proprio quello della giornalista. E in opposizione, la follia di Attilio (Benigni) che si batte fino all'ultimo per spingere all'indietro, verso la sorgente, il corso del fiume destinato a portare fino alla foce la vita di Vittoria.

. Notevole anche il dualismo UOMO-POETA: un uomo è completamente tale soltanto se possiede in sé ha un aspetto di poesia. Attilio catturato dagli Americani è solo un corpo che si aggira in mezzo a figure anonime gridando di continuo "sono italiano!" ma riceve solo i vaffa di chi vuol dormire. Ed è solo quando viene riconosciuto dal militare come "IL POETA" che recupera la propria identità.

. E poi vi è il dualismo GUERRA-AMORE, AMORE-AVVENTURA AMOROSA, ecc. ecc.

. Il tutto con la Braschi assunta a livello SIMIL-BEATRICE DANTESCA: simbolo di luce, di sole, di amore fisico-platonico (bello il momento in cui Attilio declama che il mondo, senza Vittoria, per lui è solo una messinscena).

. Perché allora ho dato "6" invece che "10"? Perché Benigni non riesce a concordare tutti questi elementi in un tutt'uno ma IL FILM PROSEGUE IN ORDINE SPARSO, con le scene che si uniscono senza che lo spettatore abbia idea dove il tutto voglia andare a parare. In effetti, IL FILM NON VUOLE ANDARE A PARARE DA NESSUNA PARTE: non è anti-militarista, né d'amore né d'avventura... ma questo è ciò che benigni vuole, in quanto il suo obiettivo è di CREARE UN FILM DI POESIA che parli solo con la poesia delle immagini e delle emozioni.

. Un'ottima idea, peccato che però alla fine il risultato è quello di un film sconclusionato, che zigzaga senza una meta.

. A molti è piaciuto tantissimo? A quanto pare, essi sono più portati a ricevere emozioni da un messaggio poetico di quanto lo sia io.

. Ad altri il film ha fatto pena? Sono spettatori che preferiscono ricevere un messaggio organico piuttosto che un sequel di spezzoni.

Ad ognuno il suo...

Questo film è stato molto bello da molti insegnamenti. E' UNA POESIA. Andate a vederlo è bello

Mi hanno quasi costretto a vederlo ieri al cinema...se devo dirlo nn sono tanto amante di questo genere di film ma devo dire ke mi ha colpito molto!!è fatto davvero bene...una storia molto complessa nella semplicità in cui Benigni la fa apparire!!

Bellissimo film e' pura poesia.... bravo Benigni sei sempre positivo e vedi la vita nel modo giusto!
Ok!

La Tigre e la Neve è ben lontano da scalfire il cuore con le emozioni di La vita è bella...una comicità tenera ed ingenua, un film di bassa intensità emotiva che non riesce nè a commuovere, nè a emozionare, nè a divertire. Per non parlare della graffiante satira che ormai è solo un lontano ricordo....insipido.

BENIGNI non sbaglia un colpo...........e' l'unico che riesce a farti sorridere trattando argomenti molto difficili.
Non paragoniamo pero' il film a "la vita e' bella" perche' quello rimane il capolavoro dell'attore toscano , e quindi va a sminuire gli altri suoi film

Un film sulla scia del bellissimo "La vita è bella", ancora una volta la morte e la guerra trattate in modo comico e poetico da un insuperabile Benigni....un uomo di cultura in mezzo alla standardizzazione e alla volgarità dei film all'italiana..........ma anche stranieri.........
Certo non eguaglia il precedente successo ma è comunque una produzione molto apprezzabile, una bellissima storia d'amore contornata da poesia, comicità e tragedia..........bravo Benigni!!

Devo ringrazziare qualcuno dei ragazzi con la spillina tricolore al petto, grazie norberto e gufo, grazie..ero tentennante se andare a vedere il film o meno visto il caro prezzi dei biglietti .....mi sono buttato in giro per vedere cosa si diceva del nuovo "Benigni"! Tanti voti altissimi ed alcuni bassissimi!e allora giu` a leggere divertito(le cattiverie divertono..no??)...non ho resistito sono corso senza pensarci piu`!!
e caro acido norberto ho trascinato 2 macchinate di amici!!!
Il Film e` bello ,pieno di forza di poesie e di sogni....benigni fa i film per vendere...ma si`...di film che non vendono e` pieno e noi italiani siamo gia` primi per quello!!
Un paradosso alla toto`"ma se i film non si vedono (vendono) come si fa a vedere questi film...
ottima l`ambientazione a Roma, quasi magica la scena del tram, la canzone di Tom Waits e` splendida e commovente allo stesso tempo!
molto toccanti e commoventi anche Jean Reno e la Braschi!!!!
Alcune scene hanno la stessa magia che filtra dai film di Fellini
Meno male che c`e` Benigni, il solo peccato e che faccia un film ogni 2-3 anni!!
Consigliato a chi piace il cinema italiano,sconsigliato naturalmente a chi non gradisce
la coppia Benigni-Braschi, o vuole vedersi un film con tette nude e inseguimenti di macchine!!!
Un gran FILM!!!!!

una favola bellissima.

Film pieno di banalita', melenso e ipocrita. Troppo facile farsi scivolare tutto addosso perchè innamorati.
Il povero Beningni ormai è finito, ha dato tutto quello che gli era rimasto ne " la vta è bella ".
Rimpiango film come " piccolo diavolo " per non parlare del mitico spettacolo " tutto benigni 94/95" . Ormai è solo schiavo di questa sinistra che lo ha strumentalizzato, usato e poi addirittura accusato . Mentre una volta cercava di strappare un sorriso alla gente ( anche con satira politica sempre tendenzialmente di sinistra ) , ora è solo a caccia di consensi il che lo rende arido e non piu' l'eclettico brillante di una volta.
Caro Roberto 2 consigli. PRIMO : se proporio devi continuare a far film, o fai fare un corso di recitazione e dizione alla tua cara nicoletta, o al limite falla almeno doppiare. SECONDO : andare in giro per le varie trasmissioni tv con quel solito ghigno, facendo casino e saltando sulle sedie come alla notte degli oscar, non ti fa passare piu' come il geniale eccentrico pazzoide comico di un po' di anni fa, oramai rischi solo di passare per Fesso !!.
REINVENTATI !

P.S.
MI CHIEDO PERCHE' DIAMINE CONTINUATE A CANCELLARE IL MIO COMMENTO....
ALMENO DATEMI UNA MOTIVAZIONE !!

Un film di una comicita' geniale,Benigni strepitoso sembra un bambino pronto a tutto pur di salvare la sua donna amata andate a vederlo.

Il solito grande, magnifico Benigni. Un' altra perla
da aggiungere al suo repertorio. Come ne "la vita è bella"
riesce ad unire lo stile comico a quello drammatico. Per coloro
che criticano Nicoletta Braschi: è vero forse non sarà il massimo
ma meglio lei che un' oca messa lì solo per la sua bellezza
(eventuali riferimenti alla Bellucci non sono puramente casuali,
vedi la sua interpretazione in matrix ).

Il film personalmente mi ha lasciato un po con l amaro in bocca,Benigni come sempre eccelso (al contrario della moglie Nicoletta Braschi) con la sua comicita raffinata e mai volgare riesce a far divertire il pubblico nonostante la drammaticita del contesto della pellicola.Il film secondo me pecca di brillantezza altalenando momenti di risate a momenti di vero e proprio stallo in cui praticamente quasi ci si annoia.Il confronto con "la vita è bella" è automatico e,come avrete capito,questo "la tigre e la neve" ne esce sconfitto di gran lunga.Forse la pecca piu grande è stata data anche dal fatto dalla spietata pubblicizzazione del film,che illude lo spettatore ponendolo davanti ad un "presunto capolavoro".Comunque da vedere

è un film pieno zeppo di citazioni e di omaggi all'arte e alla poesia. Niente è lasciato al caso. Forse meno emozionale e più trascendente rispetto alla vita è bella, ma senza dubbio un film che lascia qualcosa dentro. Mi è piaciuto molto anche se in alcune situazioni la poesia del film si riduce drasticamente vedi ad esempio le numerose inquadrature sfacciatamente pubblicitarie delle auto fiat, anche la parte finale in giardino ha un certo timbro che ricorda gli spot del mulino bianco. La guerra è solo uno sfondo, tra l'altro piuttosto neutro, non si vedono morti e l'unico bambino iracheno che ci mostra il regista è felice e gioca in un tranquillo cortile. Forse il benigno nazionale ha voluto risparmiarci gli strazi che tutti conosciamo attraverso i servizi dei telegiornali? All'inizio questa "censura" mi ha dato un pò di fastidio ma ripensandoci probabilmente Benigni ha fatto bene.

e ke dire...spettakolare!"
Il buon Benigni si è fatto perdonare il passo falso di "Pinocchio" kon un film davvero imperdibile ke alterna comicità e tragedia nelle stesse scene.
Ottima interpretazione anke della Braschi.

Roberto Benigni non si smentisce e costruisce un film di poesia e di amore. Certo non ho versato fiumi di lacrime come nella Vita è Bella, ma è comunque un film che ti lascia un senso di pace dentro.

A me il film e' piaciuto molto,anche se la trama col passare dei minuti prende risvolti troppo assurdi...cmq il tutto e'salvato da un Benigni in ottima forma e dalla moglie stesa sul letto e completamente fuori dai giochi(FINALMENTE!!!)

la classica storiella messa in piedi per sperare di vincere premi...vomitevole

Che l'ha detto che un film per essere bello deve per forza "spaccare"? Qualcuno lo definisce favoletta.. beh, anche una favoletta merita di essere vista e giudicata per quello che è. Non sta scritto da nessuna parte che Benigni deve fare il giullare di corte in ogni fotogramma; è una bella storia, dolce, di un uomo che sogna ad occhi aperti.