sostiene pereira (1995)

Dal bellissimo testo di Tabucchi, Faenza trae un buon film con un sempre grande Mastroìanni, in una delle sue ultime pellicole.
Una sorta di apologo sulla necessità di non restare indifferenti, Pereira incarna l'indolenza del quieto vivere che lascia sorgere mostri, ma anche la ribellione di chi apre gli occhi sull'ingiustizia.

Ottima interpretazione di Mastroianni. Film legato alle vicende storiche del Portogallo negli anni '30. Trama discreta anche se a tratti risulta noioso mentre ci pensa Mastroianni a tenere viva l'attenzione.

Marcello Mastroianni non deve sforzarsi ad impersonare un uomo anziano; gli basta essere se stesso, in questo film che denuncia una dittatura militare. Il protagonista riscatta se stesso mandando all'aria il suo lavoro inutile presso un giornale, che non informa sulla realtà circostante, parlando di cose futili e letterarie.

Mi è piaciuto davvero moltissimo questo film di Roberto Faenza, che conoscevo soltanto per "Alla luce del sole" con Luca Zingaretti e che comunque mi aveva molto colpito precedentemente. Un Mas*****nni a dir poco straordinario è il protagonista di questo film, affiancato dalla scelta (a dir poco GENIALE!) di farlo recitare assieme ad un giovane e carismatico Daniel Auteuil. La recitazione fine e pastosa di Mastroianni, a contatto con quella lineare e dolce del francese è veramente di livello; anche Dionisi non è poi male, in fondo. La sceneggiatura non annoia mai e fa il suo mestiere; Faenza se la cava molto bene; bella storia e ottime le musiche del fido Morricone.
Un piccolo gioiello.

Ad eccezione del grande Mas*****nni e di una sceneggiatura anche fin troppo fedele al capolavoro di Tabucchi, stupiscono i ruoli affidati a Nicoletta Braschi e Stefano Dionisi, che si rivelano davvero inadeguati e fanno della pellicola un'occasione purtroppo in parte sprecata!

premettendo che il vero capolavoro è il libro abbiamo (siamo in due) molto apprezzato il film. molto fedele, forse anche troppo, riesce a riportare tutte le cose importanti trattate dal libro (cosa assolutamente non facile). Nicoletta Braschi non adatta ad un ruolo del genere, ci aspettavamo una ragazza più dinamica, giovane e sognatrice. Nota positiva fra il cast, casca a pennello il personaggio del direttore del Lisboa.
Monteiro Rossi pessimamente interpretato, assolutamente non rilevante, se non ci fosse (a parte che morendo porta allla maturazone del nuovo Io-Egemone di Pereira) non se ne accorgerebbe nessuno.
Basta elogi a Mas*****nni, sapevamo già della sua bravura.
Va soprattutto dato merito a Tabucchi di aver creato un personaggio meraviglioso come Pereira..
Dopo aver seguito iper-super-fedelmente il libro, il tutto si conclude con un'enorme esagerazione: l'articolo in prima pagina, anche troppo.
Eliminare la Nicoletta Braschi sarebbe una buona idea.
concludendo: leggete il libro e non guardate il film prima di aver letto il libro.

è un bel film,fedelissimo fino all'eccesso al romanzo di Tabucchi e che restituisce appieno tutto quello che vi è scritto (vecchiaia,rendersi conto di far parte di una storia e di una coscienza civile,ribellione alla violenza). Davvero,vedendo il film si potrebbe leggere passo passo il romanzo e ci si accorgerebbe che poco o nulla è stato cambiato in questa buona trasposizione che forse però svolge un compito facile: il romanzo di Tabucchi ha la sua forza nella semplicità,un gioco da ragazzi portarlo al cinema.
Discorso a parte per Mastr0ianni,vera arma in più che interpreta un Pereira grasso,anziano e simpatico che lentamente e senza accorgersene vive un mutamento interno che lo porterà alla ribellione contro un Sistema violento e prevaricatore,bravo nel non esagerare in atteggiamenti troppo gigioneschi pur incarnando un personaggio estremamente positivo. Sempre grande classe la sua,attore immenso.

Non all'altezza del libro

Il voto lo si deve all'interpretazione di Mastroianni bravo nella sua lenta e costante presa di coscienza nei confronti della dittatura. Il film tende ad appiattirsi troppo e manca di personaggi di contorno pienamente convincenti.

A me Faenza non piace il suo cinema è troppo autoriale, prolisso e pesante.
In Sostiene Peirera devo dire che dà veramente il meglio di se, un film veramente ben girato dove la regia riesce a restituire in pieno le sfumature e le ambientazioni della fascinosa decadenza portoghese.

Altro punto forte del film è l'eccezionale Mas*****nni, i segni della malattia sono evidenti ma proprio l'affaticamento fisico aiuta a rendere un Peirera di straordinario realismo.
Un personaggio portato in scena in tutte le sue mille sfumature che rende onore a uno dei più grandi attori del cinema italiano che pure in vecchiaia ha saputo donare delle splendide interpretazioni (Stanno tutti bene).

Il punto debole è la sceneggiatura che risulta essere troppo fedele al libro, riportando tutte le discussioni presenti nel testo, si appesantisce oltremodo la visione facendo predere di dinamicità al film.
La mezz'ora centrale è sicuramente mal rappresentata, così come le interpretazioni della Braschi e di Dionisi.

Comunque nel complesso un bellissimo film che sarebbe potuto essere addirittura un capolavoro.

bellissimo film! molto simile al libro anche se ho preferito quest'ultimo. bella l'interpretazione di Mas*****nni ma anche quella di Daniel Auteuil.

buon film.fedelissimo al libro. la scelta di qualche attore (tra i non protagonisti) è discutibile.. ottimo mastroianni.

bellissimo film!è estremamente fedele al testo di Tabucchi e rispetta piacevolmente l'intercalare, tramite una voce fuori campo, "sostiene pereira che..." e ciò rende molto affascinante il tutto. eccellente Mas*****nni che con la sua favolosa interpretazione (credo che sia anche stata l'ultima della sua carriera) rende piacevolissima la visione come nessun altro sarebbe riuscito. un film molto curato sotto ogni punto di vista, che non delude anzi incanta per la scelta degli attori (Auteuil, la Braschi, Dionisi, ma anche quello che fa Manuel il barista e quello che fa il direttore del Lisboa), le musiche magistrali di Ennio e gli ambienti incredibilmente realistici. un grande film per un grande libro, da vedere.

Vedi recensione

"Sostiene Pereira" affronta il tema, innumerevoli volte trattato, della dittatura della resistenza a quest'ultima e, quindi, della guerra civile, attraverso, questa volta, gli occhi di un giornalista il cui percorso giunge ad un bivio; acquistano rilevanza, dunque, quelle che sono le sue emozioni, i suoi dubbi, e i suoi obiettivi.. ed in tal modo il film assume i connotati di una realtà filtrata dal pensiero e dal modo di essere dello stesso protagonista; ciò è reso possibile grazie anche alle belle atmosfere che caratterizzano il film, atmosfere che poggiano sulla bellissima colonna sonora a cura di Morricone.
Ottima interpretazione di Marcello Mastr. che in parte compensa quella sicuramente molto meno valida della Braschi.

Premetto di aver letto prima il libro:un romanzo stupendo che coinvolge il lettore come pochi;come il più delle volte il film non entusiasma come il romanzo.Questo accade semplicemente perchè è difficile far coincidere una rappresentazione,ricca di elementi oggettivi come un film, con un romanzo che mette in moto reazioni soggettive molto diverse in funzione del lettore.Per quanto deluda rispetto il romanzo,il film ha una buona regia ed una magnifica interpretazione di Mas*****nni.Per quanto la fisionomia dell'attore non coincida con quella proposta da Tabucchi per il suo personaggio,questo limite viene abilmente superato grazie all'interpretazione dell'attore.Ci sarebbe da ridire sulla scelta di Nicoletta Braschi come interprete di Marta e di Dionisi come interprete di Monteiro.Inoltre mi sarei aspettato un'ambientazione migliore avendo letto il libro.Comunque 7 per il coraggio di aver scelto di mettere in scena un romanzo così bello,per la regia e per l'interpretazioni di Mas*****nni e Auteuil.