sex and zen 3d - extreme ecstasy (2011)

Vorrebbe essere una risposta hongkonghese al Decameron. Finisce con il somigliare alle nostre commediacce scollacciate peggiori, dall'umorismo becero, di noia molesta e ben poco erotiche malgrado la bulimia di nudi più o meno integrali. Nel 2021 (o 2011, se si vuole considerare la data d'uscita) non se ne può più di una rappresentazione caricaturale degli orientamenti sessuali, non se ne può più delle estetizzazioni "romantiche" dello stupro, non se ne può più delle stantie e denigratorie battute sulla micropenia. E non se ne può più di un 3D la cui utilità si limita al dare "dignità" economica alla mediocrità.

Tolte le bellezza al naturale non rimane altro da sottolineare in questa erotica commedia made in Hong Kong dove non si ride mai e dove una stupidissima serie di scenette e dialoghi senza grande costrutto imperversano per quasi due ore senza concludere a nulla.
Discrete le scene di nudo ma poi il nulla cosmico.

tra i più trash e brutti che io abbia mai visto. tant'è che non ho mai dato 2 a nessun film. anzi voto 1, ma 1 in più solo per le gnocche arrapanti (è raro vedere gnocche orientali con dei seni perfetti, una motivazione che mi ha spinto a vedere il film per intero altrimenti avrei già staccato dopo i primi 20min).

Io non ho parole! oscenità ne ho viste tante nella mia vita ma questo film le batte tutte!
Qalche risata la strappa... ma sono più risate di imbarazzo che altro!

Da evitare come la peste

Film pessimo senza capo nè coda!

Spinto dalla curiosità con gli amici, sono andato a vedere questo chiaccherato fil erotico in 3D..il risultato? Un'autentica porcata, se sapevo li avrei risparmiati i soldi, film senza trama, banale, non dice nulla, qualche tetta qua e là ma in compenso un film pessimo!

Incredibilmente deludente: senza sceneggiatura, stanco, noiosissimo, tirato troppo per le lunghe e senza le genialità, la freschezza e il divertentissimo coinvolgimento dell'originale. Manca la ludica innocenza del primo capitolo, che elaborava la sessualità in toni quasi apocalittici, in grado di sfidare le leggi della fisica e di scatenare risati e riflessioni.

Lo sguardo simpatico di Hayama non è, comunque, in grado di eclissare il volto tonto e ingenuo di un Lawrence Ng dei tempi d'oro, e tutto si risolve in esibizionistiche rincorse di amplessi, peni volanti e proiettili sparati contro il pubblico. Una baracconata kitsch che perde l'ingegno a cui molto cinema di genere dell'ex colonia ci ha abituati, e non basta un po' di cupo sadismo per risollevare un po' la pellicola, che pare più un luna park per arrapati.

Eccellente, comunque, la mano registica dell'esordiente Cristopher Sun Lap Key, dotato di un raffinato e ricercato senso dell'inaquadratura e che, se risolleverà un po' lo standard del suo cinema, potrebbe far strada.

Notevoli le zinne che bucano lo schermo, comunque.

Ammetto di essere uscito prima della fine della proiezione.
Nella prima ora di spettacolo si assiste a un susseguirsi di battute di basso rango, probabilmente di così difficile traduzione da costringere il doppiaggio italiano a ricorrere a termini quali "fava" "mazza" "uccellino". Ancora probabilmente una buona potatura della pellicola originale porta a gap narrativi che lasciano perplessi lo spettatore. Recitazione ai minimi storici e intreccio quanto mai superfluo e pretestuoso.
Certo, alcune scene sono un piacere per gli occhi, un balsamo per la pelle, alcune riprese denotano un gusto estetico e scenografico anche interessante, sebbene una fotografia troppo ricca e satura stanchi abbastanza presto.
In generale, sensualità ai minimi storici, pur considerando la quantità smodata di seni perfetti e visi da fata. Un film goffo e imbarazzante.

Pronto a essere smentito dai coraggiosi che sono arrivati alla fine di questo faticoso viaggio visivo. Forse nella seconda metà viene demolita criticamente la prima e io son cascato in un brutto scherzo cinematografico.