sua eccellenza si fermo’ a mangiare (1961)

Divertente commedia degli equivoci che se da una parte non racconta praticamente di nuovo dall' altra riesce ugualmente a regalare diverse risate e sorrisi,merito di un gran cast nel quale oltre al solito Totò,troviamo nomi del calibro di Vianello,Tognazzi,Lisi....
Non un capolavoro ma una discreta commedia che riesce ancora a divertire e ad intrattenere.

Non è uno film più citati della sconfinata filmografia di Totò, ma pur non avendo spunti degni di nota, questa commedia degli equivoci, fra allusioni e doppi sensi, riesce molte volte a divertire e non solo grazie al comico napoletano, ma anche e soprattutto grazie alla presenza azzeccata di buoni comprimari come Tognazzi e vianello per non aprlare del dialogo in veneto fra lo stesso Totò e Mulè. Da riscoprire.

Davvero divertente con un Totò nei panni per lui "classici" di ladro e ricattatore, il film scorre via come un lampo. Memorabile la scena in cui Vianello sta inaugurando un monumento ma non sa cosa si sta inaugurando. Alla regia Mattoli, sicuramente tra i migliori director di quel tempo.

Ambientato nel 1923, a Roma, film che mette molta nostalgia, di quando ci si divertiva in modo sano, senza alcuna volgarità e di quando carrozze cavalli erano il miglior mezzo di trasporto.

"Bona sera, brigadiere, mi sapete dire l'ora per piacere?".
"Le 3 e 5. Ora da ladri".
"Ah no. Voi questo non lo potete dire.
"E perché?".
"Ma voi dimenticate che i tempi sono cambiati!? I treni arrivano in orario, finiti gli scioperi, finiti i ladri. In Italia i ladri non ci sono più".

Ma quante panzanate gli uomino raccontano alle proprie mogli. Ok, ok, anche alcune donne.
Ma tu guarda le coincidenze, il Dr. Biagio Tanzarella. Ahahah.
"Perché fai quella faccia da stupido?".
"E' la sua faccia".

Totò è nei panni di un truffatore,ricattatore e furbacchione per eccellenza. E lo sa interpretare molto bene, ovvio, è mica la prima volta. :)
Uh, le suocere altolocate, che danno...
"Con una moglie così bella, lo sai cosa sei tu? Un fetentone!".

Non mi dilungherò nel riportare conversazioni, il film è certamente da vedere, come quasi tutti i film di Totò. E poi c'è Tognazzi, un pilastro del cinema italiano.

Gradevolissima commedia degli equivoci,dal ritmo incalzante e dal cast super: forse il punto debole è l'ambientazione negli anni '20 (non proprio azzeccata), ma è un peccato trascurabile e comunque funzionale allo sviluppo della storia. A mio avviso Totò è di gran lunga il migliore in campo, ma la scena più esilarante, quella della cerimonia di inaugurazione, ce l'ha Vianello.

Non male come film.Totò domina il film anche in partecipazione.Bravi Tognazzi & Vianello

simpatica commedia cn totò risalente al lontano 1961....
come ogni in ogni film di totò le trovate comiche e gli imprevisti nn mancano......
lo consiglio a tutti!

Con un cast del genere si sarebbe potuto fare di più. Totò, Tognazzi e Vianello sono molto simpatici oltre che bravi (ovviamente), ma il film non presenta grandi momenti di comicità esilarante come ci hanno abituati a vedere in altri lavori.
Comunque è una commedia gradevole che permette di passare una serata leggera e simpatica.

Come non citare la famosa scena dell'inaugurazione del monumento....dove sua eccellenza Vianello deve fare il discorso e non sa cosa si sta inaugurando!
Un cast d'eccezione per una commedia tutto sommato convenzionale, ma con diversi espedienti ed una regia briosa. Consigliato.

Gradevole commedia interpretata dal principe della risata.
Storia ambientata durante il periodo del fascismo, dove uno scambio inconsapevole di persona (il ladruncolo che si spaccia per il dottor Tanzarella, di cui ignora essere il medico personale del Duce), fatto per lenire i sospetti e le gelosie della moglie del nostro protagonista, genera una serie interminabile di equivoci e divertenti gag ..il racconto vive di alti e bassi, andando ad incasellare di tanto in tanto dei dialoghi e delle situazioni paradossali, tutto poggiato sulla grande capacità comica del grande attore napoletano ..la pellicola vorrebbe dare una rilettura in chiave satirica del ventennio, le contraddizioni, le leggerezze dei suoi personaggi (il ministro, il medico, il commissario), ma alla fine risulta totalmente inoffensivo.
Così la narrazione viaggia su più binari, ovvero le problematiche di coppia del fedifrago Ernesto, quelle del ministro incappato in un compromettente flirt con l’amante del protagonista, e poi ovviamente quella del ladruncolo che cerca di volgere a proprio favore tale situazione ..le scene più divertenti sono quelle che vedono Totò alle prese con la malattia di un malcapitato paziente durante il viaggio in macchina per giungere alla villa, i continui fraintendimenti, il discorso del ministro (..chi è Maria Pocchinoni..?), i duetti con i diversi protagonisti, oltre ad un simpatico finale (..la telefonata, prima di iniziare il pranzo, con un suo complice, spacciandolo per il Duce).
Oltre al grande Totò, che ruba inesorabilmente la scena a tutti, vi è anche la simpatica coppia Tognazzi-Vianello, una bellissima Virna Lisi e la bravissima Lauretta Masiero ..buona la regia di Mario Mattoli, nel film che segna la rottura del sodalizio artistico con il grande principe della risata.
Film non molto noto, con qualche limite di sceneggiatura, ma che nel complesso risulta cmq gradevole ..da vedere!