la battaglia dei demoni (2016)

The Ring vs The Grudge, o per meglio dire Ring vs Ju-on essendo la versione nipponica. Che dire, occasione a dir poco persa. Un film che non riesce a coinvolgere in nessun modo, piatto, privo di tensione, a parte qualche buona ripresa ma davvero poca roba. Comportamento fin troppo stupido dei personaggi, una sceneggiatura mal gestita, che per creare quest'intreccio narrativo per far affrontare Sadako e Kayako non convince per niente. Qualcosa di interessante verso il finale ma bisogna attendere veramente troppo tempo, ci si arriva già abbastanza stanchi e frustrati che pur volendo si fa fatica ormai ad apprezzare qualsiasi cosa. Peccato. Tremendo no, però a mio parere è un brutto film.

Sadako contro Kayako, ovvero lo scontro tra le due saghe horror-cult giapponesi: Ring contro Ju-on. Cavoli, una manna per gli appassionati. Le premesse per un film epico c'erano eccome...purtroppo però i nipponici non ci riescono. Non del tutto almeno; la pellicola infatti funziona a metà. Comunque ha una buona atmosfera e la tensione non manca, si lascia guardare tranquillamente ma al di la del ritmo un pò lento (ormai abbiamo capito che è una caratteristica degli horror asiatici e non ci facciamo più caso), non riesce a calarsi del tutto nello spirito dei due film originali e le scene di paura alla fine sono un insieme di cose già viste,tanto da far sentire la nostalgia dei jump-scare americani. Nel finale però la storia si riprende ed è interessante e coinvolgente sia la giustificazione dello scontro tra i due demoni sia la battaglia in se. Alla fine gli dò la sufficienza anche per l'affetto nei confronti dei primi, irripetibili, Ring e Ju-on!

A quanto pare anche i giappi si sono lasciati coinvolgere da quella triste abitudine d'oltreoceano di prendere due icone caratteristiche del cinema horror ed infilarle all'interno della solita pellicola a mazzolarsi per bene.
i giapponesi utilizzano quelli che sono i loro fantasmi (o demoni) più celebri e cioè Sadako e Kayako rispettivamente i cattivoni di The Ring e Ju-On.
La trama si compone di due fili narrativi che ovviamente andranno ad incrociarsi tra di loro,da una parte abbiamo due studentesse che con l'aiuto del loro professore tentano di sfuggire al triste destino a loro riservato dopo che hanno trovato e visionato la pellicola maledetta,dall'altra parte seguiamo la vicenda di una tizia che si trasferisce con la sua famiglia proprio accanto alla casa infestata da Kayako.
La sceneggiatura per qualche motivo inspiegabile preferisce concentrarsi sulla vicende che vedono coinvolta Sadako,mentre il povero Kayako viene messo in secondo piano,tanto che gli eventi che lo vedono protagonista assumono nel complesso un importanza soltanto secondaria,questo almeno fino al prevedibile scontro finale (che nonostante non risulti realizzato male manca del giusto coraggio per poter essere ricordato).
Anche passando sopra a questo la pellicola lascerà sicuramente con l'amaro in bocca gli amanti del genere,le incongruenze nello sviluppo della storia non mancano e a tratti risulta anche poco approfondita e tirata via,si poteva forse osare una durata maggiore per approfondire meglio alcuni dettagli.
Dove la pellicola si distingue dai suoi fratelli americani è nella realizzazione tecnica,Kōji Shiraishi è un buon regista e lo dimostra a pieno,sopratutto quando è il momento di mettere in scena l'orrore,girando alcune sequenze piuttosto tese ed inquietanti,aiutato in questo anche dall'ottima fotografia.
Come intrattenimento la pellicola funziona abbastanza,nel suo (sotto) genere è sicuramente superiore alla media.

Se gli americani ci hanno divertito con il crossover tra Freddy Krueger e Jason Voorhees, i giapponesi ci fanno scompisciare con questo SADAKO VS KAYAKO...e non è una cosa positiva.
La banalità dei dialoghi unita al ridicolo involontario che suscitano alcune scene riescono a mandare in vacca, in un colpo solo, due miti del j-horror (e non solo) come THE RING e JU-ON.
Il livello tensivo è abbastanza basso per essere un horror che contempla non uno ma ben due demoni di una certa caratura, quello recitativo è ancora meno convincente e la regia non sembra garantire quel guizzo tale da permettere una visione tesa e coinvolgente da meritare la sufficienza piena.
Da guardare solo se si è indefessamente curiosi.