estraneo a bordo (2021)

Rimangono dei punti interrogativi.
Scene dello spazio veramente belle.

Mi è decisamente piaciuto, nel suo svolgersi lento. Ben fatto, con pochi mezzi.

Discreto film di fantascienza. La trama non è originale però è girato bene e non annoia. Non male il film. 6

Perchè un 8?
Perchè di solito in questi film ci si aspetta..

SPOILER
Per il resto merita comunque un 7.

Su di un' astronave in viaggio verso Marte , i tre cosmonauti trovano un passeggero in più .... Beh , in effetti in questo film l' unica situazione che si potrebbe considerare di vera fantascienza è proprio questa : trovare un intruso a bordo di una nave spaziale , che dovrebbe essere ultra controllata , per tacere della sua sopravvivenza al lancio . Ed infatti , più che un film di sci fi , questo è un dramma a sfondo scientifico , in cui conta solo la questione etica che si instaura tra i passeggeri della navicella . L' azione passa in secondo piano ed è solo la conseguenza dell' imprevista situazione di emergenza e non è causata da computer impazziti o da feroci mostriciattoli alieni . La pellicola infatti sceglie una spettacolarità sobria , fin dalle belle scene del lancio spaziale , vissuto dall' interno dell' astronave , e sino all' estenuante e drammatica passeggiata esterna finale . Come già detto , al centro del film ci sono i temi morali del valore della vita umana , di chiunque essa sia , e della difficile scelta del cosiddetto " male minore " . Il regista Joe Penna ci mostra le dinamiche che nascono tra i vari personaggi , ben caratterizzati e tutti umanamente coinvolti nel dramma , dal pilota al medico di bordo e dal biologo all' involontario clandestino . Cast ridotto ai quattro protagonisti , ben interpretati da Toni Collette , Anna Kendrick , Daniel Dae Kim e Shamier Anderson . In definitiva , si tratta di un film magari un po' lento ma che riesce a non annoiare e , magari , anche a fare pensare ... Ragion per cui si merita un incoraggiante 6,5 .

Film discreto che pone la questione etica, in tutto il suo dilemma, nel giusto modo, riuscendo a trasmettere sensazioni ed emozioni del caso senza sbrodolare in eccessi lacrimevoli, pindarici voli filosofico-esistenziali o verbosi blablabla iper-concettuali.
La trama c'è eccome; la tensione è pura e palpabile ed il bello è che scaturisce da un'invidiablie sobrietà narrativa.
Gli interpreti se la cavano bene nei panni di personaggi credibili e ben delineati.
Gli eventi si susseguono ben cadenzati, con equilibrio e verosimiglianza.
Fotografia all'altezza, effetti non necessariamente specialissimi ma opportuni, sceneggiatura facilmente fruibile e credibile.
Non succede molto ma succede bene. Questo è il modo che preferisco di dimostrare di saper fare cinema.

Affascinante il tema e la situazione; la tensione è mantenuta ma certamente trama e dialoghi lasciano a desiderare. Comunque accettabile il risultato finale.

A Nick Cave muor'il figlio, gli dedica una trilogia e i critici la considerano un capolavoro. Ad Angel Olsen finisce la relazione, mentr'è depressa compone canzoni, il produttore ne ascolta il demo e decide di pubblicarlo: "In un'epoca storica di massiva depressione cronica, quest'album andrà a ruba." "Stowaway" segue tal'idea omeopatica. Auguri.

Mauro Lanari

La sufficienza è raggiunta grazie al fatto che l'intero film non annoia e anzi presenta degli spunti interessanti sull'etica, la sopravvivenza e il sacrificio. Purtroppo si deve tenere conto anche della sceneggiatura che presenta delle imperfezioni e delle forzature che non possono non essere notate, vanificando, almeno parzialmente, tutto il buono del film in termini di verosimiglianza.
Il cast è di nome ma non tutti si dimostrano ben calati nel ruolo, la Kendrick, personalmente, è quella che convince meno, mentre la parte visiva ha una sua importanza nell'autonomia della storia.
Storia che purtroppo ha un finale che sa troppo di sensazionalistico, atto a colpire a tutti i costi.

Ennesima trasposizione sci-fi del racconto breve The Cold Equations di Tom Godwin.

La prima ora del film, per me, è piuttosto gradevole. La premessa intrigante e il conseguente "dilemma del clandestino" porta lo spettatore a riflettere ed interrogarsi sul cosa fare in una situazione così delicata.. Insomma una buona prima metà nonostante il ritmo non elevato ed un paio di evidenti buchi di sceneggiatura riguardo "l'estraneo"

SPOILER

La seconda parte, mah, mi è sembrata la solita roba vista e rivista nei film di fantascienza.

SPOILER

Ottima la prova degli attori, effetti speciali mediocri (il confronto con la maggior parte dei film di genere sarebbe umiliante), finale frettoloso..

Fantascienza verosimile ed ispirata alla realtà.
Nonostante il film sia abbastanza lento, rarefatto (ed essendo ambientato nello spazio in effetti ci sta pure) non annoia neanche per un minuto: si resta incollati alla poltrona dall'inizio alla fine.
Son stati molto bravi a saper catturare l'attenzione e far risaltare ogni più piccolo evento, ogni minima situazione.
Interessante lo sviluppo del dramma che vivono i protagonisti e delle scelte che son costretti a fare, con qualche scivolone nel melodrammatico.