monstrosity (1987)

Penultimo film per quello che era definito come l'altro Ed Wood Milligan,regista gay attivo da inizio anni'60 a fine anni'80,e scomparso per l'AIDS nel'91.Una rilettura di Frankeinstein scombinata e maldestra per svolgimento e confezione ma con un suo spirito freak e certe idee che spiazzeranno chi è convinto di doversi sorbire la classica piattezza imperante...Comincia come un revenge movie alla Charles Bronson(con capo-teppista che pare un Gordon Ramsay dei poveri versione delinquente)per poi proseguire con l'omaggio a Shelley che vede il mostro(dal look spassosamente improbabilissimo e con braccio e gamba di gorilla) creato per uccidere l'assassino della fidanzata di uno dei tre creatori,tontolone di buon cuore e innamorato (e ricambiato)di una punk svampita la cui morte scatenerà la vendetta contro i tre che nel mentre sono diventati i cattivi della situazione.A una certa spunta pure l'angelo custode del mostro,e nel finale appaiono cast e troupe come in "La montagna sacra" di Jodorowsky.Trovate assurde che però aggiungono quel tocco in più.L'ironia(sia volontaria che non)c'è,e anche un pochino di gore.Certo l'amatorialità si fa sentire al massimo(specie negli stacchi di montaggio a caso e nei passaggi da una vicenda all'altra)e si tratta di un prodotto per cerchie assai ristrette ma l'ingenuità generale e la visione bambinesca del classico mondo crudele con mostro gentile suscitano innegabilmente simpatia.Quindi gli amanti del trash dovrebbero concedergli una visione.