training day (2001)

Un film eccessivo e sicuramente distante da ogni forma di realta'. Non e' un film per me, non e' una tipologia di trama che puo' attrarmi, ma dico questo consapevole di essere io il problema in relazione a questa tipologia di pellicole. Detto questo considero improbabile e troppo ruffiano l'inizio, ovvero la conoscenza fra i due. Troppi luoghi comuni portati all'eccesso in un improbabile miscela di sequenze, dal principio alla fine. Un Denzel Washington, un ragazzo che ammiro e stimo come attore, bellissimo, bravissimo ad entrare nel ruolo di un fantascientifico ed antipatico negativissimo agente speciale; Alonzo ( fortuna che non fosse in Italia, pena inevitabili commenti al nome, sulla base del modo di essere s... - quando ero ragazza io andava di moda questa censuratissima parolaccia in rima...). Il giovane troppo acculturato, formato, buono, perfetto, professionale, capace, per essere poi tanto sprovveduto da cadere nella degenerazione degli eventi. La prima scena al caffe' della mattina appare una colossale forzatura. Insomma, chi e' il ragazzo, il Padre che viene mostrato, con cultura accademica consolidata, esperienza di vita, esperienza lavorativa, spessore personale oppure un 17 enne con qualche ritardo mentale che non riesce a stare zitto per ben tre volte dopo che quell'essere che lo mette in soggezione glielo ha chiesto? Un film costruito su una serie di fattori, anzitutto la stratosferica capacita' di Denzel W. e un investimento notevole a livello economicon produzione, come per tutti i prodotti USA. Avrei volentieri eliminato la parte dei nudi con la compagna di Denzel W. Poi ripeto, hanno calcato la mano su comportamenti da ghetto, su particolari come la macchina tamarra ( si usa dire così?) di Washington. Va bene, per il resto cosa dire, sicuramente fotografia e tecnica di ripresa al top. Il mio voto non conta, riguarda solo l'indice di gradimento da una donna anziana. Ovviamente meriterebbe molto di più, magari un 9 o, nel genere, forse un 9,5, non so; però io voto film anche in base a quello che devono significare per me.