notturno (2020)

Ho apprezzato il film di Rosi nel suo complesso. La ricerca di una quotidianeità perduta da anni di guerre sanguinose ed apparentemente senza fine. Un Mediooriente che non trova pace ma solo dolore e tragedie nei racconti di chi vive in quei luoghi martoriati. I disegni dei bambini, appesi sulla parete dei muri della scuola scuotono nel profondo e non si rimane indifferenti. Fotografia stupenda, un occhio molto attento all'estetica. Allo stesso tempo a Venezia è stato un elemento divisorio. Bella, ma in certi momenti mi è sembrato che tolga spontaneità alle immagini, che corrono il rischio di essere più "costruite", rispetto ai canoni del documentario. Ma dopotutto Rossi è sempre stato divisivo da questo punto di vista.