kingsman: il cerchio d'oro (2017)

Il seguito di Kingsman è ben diretto e mai noioso, forse un pochino più volgare ma neanche tanto, denso di autocitazioni sia verbali che visive al primo capitolo. Matthew Vaughn e la peratissima Jane Goldman scrivono una sceneggiatura modesta che sa intrattenere ma priva per esempio degli scambi verbali cosi sofisticati e accattivanti della prima pellicola (per esempio quelli tra Firth e Samuel L. Jackson). Il film è ben conscio del fatto che l'effetto sorpresa è ormai svanito, quindi spinge l'acceleratore su scene action frenetiche e ben montate, a discapito di una sceneggaitura come detto prima forse troppo uguale e meno lineare rispetto al primo capitolo, le due ore anche se tante passano abbastanza velocemente. Bella, bizzarra e poco approfondita in parte l'idea degli Statesman che fanno la loro fogura quando devono in particolare Pascal rispetto a Tatum, Bridges e la Berry. Tra i cattivi invece brilla in parte una carinissima e letale Moore che purtroppo non raggounge i fasti di Valentine, cosi come il braccio destro che risulta più insapore della bella Boutella dalle gambe affilate. I Kingsman reggono come sempre, Strong regala una bellissima scena e una grande caratterizzazione cone al solito peccato però che quelli vecchi comparsi prima vengano sacrificati immediatamente e quel Gambon sprecato si fa sentire. Il film poi è pieno di bionde, sarà anche perché il regista è sposato con una bionda da 5 stelle come Claudia Schiffer, tra le quali spicca Poppy Delevingne (sorella della nota Cara).

Menzioni d'onore per un irriverente e ben piazzato Elton John ed un Bruce Greenwood nei panni di un Presidente degli Stati Uniti abbastanza atipico.


Kingsman 2 nonostante la lunghezza che mette in mostra i difetti del primo, è ben calibrato e mai troppo dispersivo. Intrattiene forse non troppo intelligentemente come il capitolo precedente ma offre dell'ottima azione di sicuro.