la tigre e la neve (2005)

noo nn era come gli altri film di benigni. Nn mi è piaciuto...

ritengo benigni geniale, uno dei pochi che riesce a far vivere l alta drammaticità con il sorriso. Forse questa volta ha tirato un po troppo la cosa per le lunghe, ma comunque un bel film. Lui è mitico.

Non capisco i commenti negativi: di certo non al livello de "La vita è bella", ma poetico e romantico come solo Benigni è capace di fare.

Carino. Sarò generosa, dopo l'imperdonabile Pinocchio.

Tanto per cominciare la Braschi non parla e sta immobile per quasi tutta la durata del film, cosa non da poco, dando modo a Benigni di sfoderare un po' di grinta.
Attilio è un poeta. Davvero godibile la lezione sulla poesia data in classe.
AHAHAHA, quando Vittoria si decide ad andare a casa sua, alla televisione stanno trasmettendo "Il buono, il brutto, il cattivo" e si sente: "Sei figlio di una grandissima putaaaaaa".
"La bandiera della pace non ha mai fatto male a nessuno"... sdeng!
Il nostro Attilio parte per Bagdad, alla ricerca di Vittoria, vittima di un incidente. "Senza benzina in Iraq è il massimo".
Spassoso anche l'incontro con gli americani che lo scambiano per un terrorista armato fino ai denti: "Sono italiano! SONO ITALIANOOO".
Bravo Reno.
Godibile, anche se da Benigni ci si aspetta sempre qualcosa di più.
Sono finiti i tempi delle vere risate?

Adoro Benigni, però questo non è uno dei suoi migliori lavori... comunque non è certo da buttare.

bè penso sia il vero passo falso di benigni in carriera....purtroppo manca di quella comicità di cui ci aveva abituati, e quelle poke battute comiche ke recita nel film ormai nn fnno più tanto effetto...la storia nn è nemmeno tanto drammatica e nn fa per nienter commuovere, anzi.. carina la sceneggiatura ed è anke migliorata la regia, ma nn ci siamo purtroppo nel complesso....meglio per benigni tornare ai film comici, i tempi de la vita è bella sono passati.

Non mi è piaciuto come d'altronde quasi tutti i film diretti da Benigni che continua a proporci sua moglie come attrice e come femme fatale (???????). Il migliore comico italiano rischia di rovinarsi se continua a sfornare questi film buonisti, retorici, che non toccano la realtà se non di striscio, e che vogliono apparire poetici quando invece risultano solo patetici. Pessimo anche Reno che all'inizio del film sembra un personaggio tranquillissimo e che alla fine, beh non dico niente e non uso spoiler ma ad ogni modo tutto questo senza motivo e senza spiegazione. Il finale poi è da stendere un pietoso velo. Da dimenticare.

Film divertente all'inizio ma che non convince come gli altri lavori di Benigni,film comunque apprezzabile per la storia d'amore

Questo non è più il Benigni che seguo ormai dal suo esordio a “L’altra domenica” geniale trasmissione controcorrente.
Non mi è piaciuto il suo riconosciuto capolavoro “La vita è bella”, tantomeno quest’ultimo film perennemente in bilico tra banalità e vuoto, sorretto da una sceneggiatura francamente discontinua e inconsistente, E poi ancora l’ ubriacatura d’ottimismo che infastidisce non poco, perché falso e inverosimile. Ma dove si è rintanato il Roberto ironicamente irriverente, genialmente clownesco del periodo pre-oscar? Deve esserci ancora qualche suo frammento, libero dalla faciloneria di un buonismo commerciale che non gli è proprio. Grande intelligenza, profonda cultura sprecata in affabulazioni apparentemente ingenue, furbescamente accattivanti.
E poi, perché Nicoletta Braschi assume l’atteggiamento lassista della moglie del regista, quando al contrario, se vuole, sa farsi scoprire interprete degna di questo nome( Mobbing)?

Del film ho apprezzato solo la scena iniziale, che mi ha inutilmente illusa.
L’incipit con Neruda, Montale, Ungarettii, un lampo di poesia sublimato dalla musica di Tom Waits, effettivamente vola alto.

Ultima opera di Benigni al di sotto delle aspettative.
La trama risulta semplice ma costruita bene intorno al personaggio del poeta Attilio, così come il modo di guardare al mondo della poesia, così lontano dalle miserie della guerra, ma tutto ciò si trascina in un contesto ambientale apparso quasi superfluo e spesso accompagnato da luoghi comuni ..il film rileva alcuni spunti interessanti (come l’onirica rappresentazione dell’agognato matrimonio) ma poco sviluppati, pur se innegabile risulta la capacità di commuovere e coinvolgere lo spettatore nelle sue dolci peripezie nel deserto mediorientale.
Certo il fare con cui viene narrata la storia risulta qui ancor più seriose rispetto ai lavori precedenti, pur se qualche trovata ironica non manca (come il duetto con il cammello) ..la costante è rappresentata dalla storia d’amore con la giornalista Vittoria (come sempre interpretata dalla moglie dell’attore toscano) che rappresenta il filo conduttore dell’intero racconto ..invece non vengono sviluppati a sufficienza i personaggi, tra tutti quello del poeta iracheno Fuad, ma non solo.
Buona la prova d’attore del protagonista, Roberto Benigni, poco incisive invece, forse per esigenze di copione o sceneggiatura, quella di Jean Renò (relegato ad un ruolo poco significativo) e di Nicoletta Braschi ..buona la direzione dello stesso attore e regista toscano.
Nel complesso un film godibile ..ma era lecito aspettarsi qualcosa di più!

Ho sempre sostenuto che i film di Begnini necessitano almeno di un paio di visioni. Ci sono molti messaggi nascosti su cui lui ironizza così che la prima volta ridi (perchè è troppo simpatico) la seconda ragioni di più sui suoi perchè...in questa pellicola ne ho la conferma.
Brava anche la Braschi e poi il mio idolo Reno sempre bravissimo...

Stucchevole, pieno di luoghi comuni e melenso. Ma che fine ha fatto il vecchio Benigni irriverente e pungente? Sembra di sentira la predica di un prete a vedere questo film! Che delusione.

Ancora una volta bravo Benigni!!! Ha decisamente fatto di meglio(vedi La vita è bella) ma in questo film non è poi cosi' male....momenti toccanti,spassosi anche se mi sarei aspettata qualcosina di piu'. Cmq da vedere.

benigni...che attore...non solo un attore ma molto di più..Stupefacente!!!

E' un buon film infarcito però di un pesante e ridondante romanticismo che a volte risulta retorico e stucchevole. Benigni è molto bravo, ma non basta a reggere il film. J. Reno è superfluo e il suo personaggio è piattissimo.
Il film però si lascia guardare, ha diversi buoni momenti e non è assolutamente noioso. Peccato che alla poesia verbale non venga unita una poesia visiva che avrebbe giovato al film risparmiando un pò di parole.
La Braschi fa la morta per 3/4 di film e quindi non fa danni....
In conclusione un buon film che con un pò di retorica verbale in meno e con una maggiore attenzione al personaggio di J. Reno avrebbe potuto essere un ottimo film.

Un bellissimo film...forse nn all'altezza di... La Vita è Bella...xò resta sempre un bel film.

Un buon film anche se si sa che Benigni ha già raggiunto la perfezione con la vita è bella. Adoro Jean Reno e il suo doppiatore!

Commento da Baiona, Paesi Baschi, Francia...
A dire la verità aspettavo un altro gran bel film di Roberto Benigni ma dopo "La Vita è bella" dev'essere proprio difficile fare un altro capolavoro...
E purtroppo sono rimasta un po' delusa. Forse perché il simpatico protagonista principale grida troppo. Non è per niente "naturale" , è eccessivo nei gesti e nelle parole, ti intontisce un po'... Vai al cinema per rilassarti e ne esci un po' "ubriaco" , con una gran voglia di silenzio... e di pace...
A onor del vero devo confessare che quel film è stato proiettato qua in versione francese e basta..., può darsi che sia stato questo fatto ad influenzare il mio giudizio ? Non saprei dirlo. Era così anche la versione originale ?

Come dice il voto 7, è un buon film e vale la pena vederlo. Ciò non toglie che da Benigni ci aspettiamo di più.... ma perchè siamo abituati troppo bene.

SPOILER

D'accordo, si poteva considerare Pinocchio come un flop di passaggio... ma di fronte a una ciofeca del genere, ad una storia così deficiente che ottiene l'unico risultato di ridicolizzare e rendere una farsa la tragedia della guerra in Iraq, non rimane che consigliare a Benigni di mollare il cinema e tornare al teatro finchè ancora ci ricordiamo che è lui il regista de "La vita è bella".
Mezzo punto in meno per la Braschi, molto più espressiva quando è in coma di quando è sveglia.

E' molto bello notare come Benigni sappia affrontare argomenti difficilissimi da tratatre in modo del tutto unico e personale. In questa storia non c'è spazio per "ciò che è la guerra". La guerra è lo sfondo... l'unico e solo interesse del protagonista è salvare la donna che ama e null'altro conta.
Dal punto di vista esclusivamente cinematografico non è certo un capolavoro ma è un bel film... pacato (nella comicità e nella disperazione), malinconico ed estremamente coinvolgente.

Certo Benigni ha già raggiunto l'eccellenza con La vita è bella che non ha niente a che vedere con questo film. Lo strovo comunque delizioso e gradevolissimo!

senza parole.

a me è piaciuto tanto....come sempre quando si tratta di benigni.....magari non è all'altezza di altri suoi capolavori ma rimane un film bellissimo.....ci sono scene divertenti ma c'è anche tanta dolcezza.....un punto in meno per la braschi

SPOILER

Non male,ma considerando che Benigni è un genio questo film è molto sotto i suoi standard...

Molto bello, come tutti i film di benigni...

Premetto che Benigni, insieme a Troisi, è il regista italiano che preferisco. Ma questo film mi ha deluso e non poco. Innanzitutto di comico c'è ben poco, se non la scena in cui tiene una lezione sulla poesia.
E' noioso, ripetitivo e privo di un senso logico. Il finale tralaltro mi ha lasciato con l'amore in bocca. Cmq non è proprio da evitare.

TUTTO SEMPRE UGUALE.
tranne qualche accenno di sorriso.....il nulla.
Non mi è piaciuto affatto.

melo aspettavo meglio, niente di eccezionale.
qualche spunto e' buono.

Benigni, dopo il deludente "Pinocchio", torna ad una produzione a lui più congeniale che ricalca sotto diversi aspetti il pluripremiato "La vita è bella". Il tema è limpido: l'amore incondizionato è la forza che prevarica su ogni avversità e rende l'uomo privo di debolezze. Per materializzare gli ostacoli, in condizioni "normali" insormontabili, Benigni contestualizza la vicenda in Iraq nei giorni dei bombardamenti americani e della caduta di Saddam Hussein, avendo così modo di esprimere, ancora una volta e alla sua maniera gli orrori della guerra e la sua visione positiva dell'uomo comune. Il film è piuttosto riuscito, anche se il regista dimostra di essere troppo condizionato dal successo planetario di la vita è bella, che rappresenta il modello dal quale partorisce la tigre e la neve. Rimane insoluto il motivo del suicidio di Faud.

Adoro al massimo Begnini dopo avere visto la vita è bella, questo film è bello ma non sicuramente ai livelli del precedente citato.
CI sono scene o frasi nel film molto belle e devo dire che il finale a me è piaciuto tanto.

benigni nn delude nemmeno questa volta.
trovo geniale riuscire ad incastrare una scena comica in un campo pieno di mine antiuomo e riuscire ad inserire un amore così profondo nel contesto di una guerra spietata.
Veramente bello.

Il film è accettabile, sicuramente non è paragonabile a "La vita è bella"; bravo Benigni, poca presenza di Nicoletta Braschi. Le scene comiche sono poche per un film di Benigni.

niente a che vedere con La Vita E' Bella, comunque gradevole

che schifo!

quella nicoletta braschi siupa il film

quando apre bocca fa cascare i cogl... quando invece non parla ed è in COMA e il film gira intorno a lei su una barella per il 60 % del film

palloso

bella la scena che da nome al film ma 40 secondi su tutto il film è inaccettabile

Molto banale...scontato......mancata rielaborazione poetica della guerra in IRAQ!!!

bello, dolce e gentile.

benigni ha il pregio di raccontare le storie sempre con delicatezza, in punta di piedi.

lui in generale non mi fa tutta sta simpatia...
lo preferivo ai tempi quando cercava di acchiappare il pizello di Baudo a domenica in;)

cmq il film è toccante, forse ancora migliore di quello sui campi di concentramento (amnesia, non mi ricordo il titolo! è grave)

ciao

Ero curioso di vedere l'ultimo film di Benigni e sinceramente dopo averlo visto mi ha un pò deluso.

Nonostante tutto è da vedere se non per il messaggio che come al solito è ben architettato nel farsi comprendere e che in questo caso rappresenta la portante del film.

Bella trovata la scena iniziale con i fotogrammi di grandi poeti, per il resto storia toccante ed esasperata....nello stile Benigni.

VOTO 6,5+

...vuoto, inutile e di cattivo gusto.
Basta Benigni, la Braschi vale solo per il sorrisetto alla fine (solo perchè ha il rossetto).

è ufficiale ,Benigni non è più lui, dopo il fiasco Pinocchio ecco un altra mezza steccata: un film onesto ma senza cuore, senza passione, con un impegno anti-militarista cercatoma riuscito solo a metà; e dve falllisce riempi tutto con la melassa indigesta del buonismo. Sinceramente stavo per addormentarmi.

Benigni non è piu' quello di "Johnny Stecchino" o "Il piccolo diavolo" ma questo lo si era gia' intuito da tempo dopo il capolavoro"La vita è bella" e il mezzo flop di "Pinocchio".
Personalmente ho sempre amato il Robertaccio nazionale,un po' giullare un po' clown,autore di una comicita' esplosiva ed al tempo stesso surreale e poetica.
Purtroppo di quel personaggio irresistibile si stanno un po' perdendo le tracce,Benigni attualmente punta ad un cinema piu' autoriale che apira ad indurre lo spettatore al ragionamento ed alla sensibilizzazione nei confronti di temi scottanti.
L'operazione pero' non riesce in maniera convincente,se da una parte il sentimento dell'amore nei confronti di Vittoria,l'immancabile Nicoletta Braschi,viene rappresentato abbastanza bene, mettendo in luce la voglia di sacrificarsi in maniera totale dinnanzi ad un amore puro e totale,cio' che non torna è la rappresentazione della guerra in Iraq che rimane una cornice adagiata sullo sfondo del film e che non riesce mai a coinvolgere lo spettatore con la drammaticita' che logicamente ne conseguirebbe.
Il messaggio di fondo è tutto sommato utopistico ma condivisibile,cioe' affrontare i momenti che la vita ci riserva,belli o brutti che essi siano,in maniera positiva aiutandosi con la poesia ormai da tempo diventata unica e sola musa ispiratrice del regista/attore toscano.
"La tigre e la neve" è tutto fuorchè un film comico,certo con Benigni qualche gag è assicurata,ma le aspirazioni del toscanaccio sono autoriali e Benigni non appare ancora totalmente pronto per un cinema di questo genere,anche se alcuni dialoghi(o meglio monologhi)mi riferisco a quello dell'universita' e a quello con il vecchio farmacista non possono non raggiungere il cuore.
Un opera tutto sommato sincera ma mancante di quel qualcosa che l'avrebbe tramutata in una pellicola indimenticabile.

Ne male ne bene, ciao Roberto Benigni la prossima volta sarai più fortunato.

Il voto solo per Roberto Benigni che con la sua classe risolleva il film e riscatta solita, piattissima, Nicoletta Braschi! A quando un film del Benigni di Jhonny Stecchino o Non ci resta che piangere ???

bravo Benigni,

anche so non è paragonabile a "La vita è bella" riesce allo stesso modo a trattare temi difficcili con ironia

sufficiente...si salvano alcune belle battute di benigni ( quella sulle mosche e' molto sottile..) ma la trama e' un po' lacunosa...il problema irakeno e' trattato in maniera discreta ma nn convince a pieno.mi aspettavo di meglio xke' benigni ha fatto di meglio.ciao

Non male..anke se non si puo dire che sia un capolavoro... il film non è una banale storia d'amore come molti l'hanno descritto, il tocco poetico di benigni si nota in molte occasione e l'idea di contrapporre la poesia a stupidi e insensati conflitti politici, in un contesto drammatico come quello della guerra in iraq, rende in qualke modo il film profondo...Secondo me questo film alla fine è un inno alla vita, perchè trovare degli aspetti positivi in un tale contesto non è da tutti, inoltre i paradossi comici de benigni gia' apprezzati ne "la vita è bella" rendono il film più leggero e divertente..
Insomma, ci si aspettava di meglio, sicuramete, ma non mi sento di mettere un voto negativo ad un film ke ritengo abbastanza gradevole...

A tratti mi era parso un buon film, ma in linea di massima no. Qualcosa si salva, ma davvero qualcosa. Nicoletta Braschi poi ha rotto definitivamente, e lo stesso Beningi, insomma...

dopo il flop di "pinocchio" roberto ha provato a riprendere l'argomento della guerra e l'ha fatto con una pellicola che in qualche modo ricalca un po "la vita è bella" nel disperato tentativo di salvare una persona e anche in alcune gag...cmq dopo il suo ultimo film posso dire con piacere che il vero benigni è tornato...non fa ridere parecchio pero il film si lascia guardare con piacere perche lui tiene in piedi il film da solo...

SPOILER

Non fa ridere e non fa commuovere, è noioso e anche se nn volete che lo si paragoni a "La vita è bella" è indubbio che Benigni volesse fare una cosa simile, facendo una commedia ambientata in una situazione tragica (Dall''olocausto alla guerra in Irak)...bhè nn c''è riuscito! Rivoglio il Benigni de "il mostro"

Non capisco perché ci si ostini a paragonarlo a "La Vita è Bella".E' un altro film,ficcatevelo in testa.Ed è un gran bel film

Personalmente l'ho trovato noioso e nei momenti comici (non molti) mi ha dato una strana sensazione di deja' vu come se già sapessi quello che sarebbe accaduto (scene riadattate dalla vita è bella?) ..... che il Benigni nazionale si sia un pò smosciato dal successo americano?!?O più semplicemente non ha più nulla da dire?Ai prossimi film(che vedrò in tv) l'ardua sentenza, cmq sconsigliato!

come sempre è la solita minestra!!!
potrebbe cambiare almeno il ruolo della moglie sempre in prima fila
comunque per un buon film non bisogna solo guardare il nome del regista/attore ma anche quello che trasmette di nuovo.

Film che fa della poesia e dell'amore l'asse portante della storia

ma che di poetico ha solo il grande Tom Waits.

Mi spiace Roberto,con tutta la simpatia e la stima che ho per te

non riesco comunque a darti la sufficienza.

Perche' hai abbandonato la tua irriverente forza comica subordinandola ad

contegno borghese ed indossando la mashera del poeta Vate?

L'arte comica ha una forza rivoluzionaria e l'ironia è la medicina della

peggiore delle malattie umane: " La superbia".


In sintesi ridatemi Johnny Stecchino!!!

Smettiamola coi paragoni e con i capri espiatori. "La vita è bella" è un capolavoro e lo sappiamo. "Pinocchio" non lo è stato e lo sappiamo. La Braschi non è Greta Garbo e lo sappiamo, ma consideriamo che per mezzo film era in stato semi-comatoso in ospedale, e nell'altro mezzo aveva na decina di battute.
Torniamo al film. "La tigre e la neve" è un gran bel film d'amore e attualità. La storia di un uomo che fa di tutto per la sua amata. C'è poesia, c'è realtà, c'è amore. C'è la genialità di Benigni. Jean Reno depresso fa il suo effetto. C'è quel mito vivente che è Tom Waits con una ballata commovente. Il fim penso sia nient'altro di ciò che voleva essere. Appunto un bel film d'amore. Voto 7 e mezzo. Notevole.

ci sono alcune gag divertenti......ma la trama non sta in piedi...bello il messaggio del film.....

Nella prima parte il film risulta noioso quale presupposto delle vicende che si svolgeranno a Baghdad; in questa seconda parte il film è invece a tratti visionario ed in grado, come la poesia, di offrire una realtà filtrata con lievità.

la media rispecchia il film,non è male ma poteva essere migliore

Un buon film....forse è vero che non regge il confronto con "La vita è bella!", ma anche qui è evidente il genio di Benigni che sa farti commuovere e ridere allo stesso tempo!! Nicoletta Braschi non mi è piaciuta....non so se era nel personaggio, ma mi faceva arrabbiare di brutto ogni volta che sbucava sullo schermo ^_^. Jean Reno è uno dei miei attori preferiti, quindi per lui solo lodi...anche se il suo personaggio è un pò sprecato e mi lascia qualche interrogativo!!!

CMQ W BENIGNI, W RENO (non vedo l'ora di vedere il film del "Codice Da Vinci!!)

Sono un ammiratore di Benigni ma questo mi è sembrato un film per bambini.
"La vita è bella" è un altro pianeta.
La scena di Benigni scambiato per kamikaze mi ha fatto però veramente ridere: nella realtà l'avrebbero fatto saltare in aria a 500 metri dal check point.

NON saprei cosa dire, tutti hanno detto questa volta benigni ha fatto centro, be' io credo che non sia proprio il suo film migliore tratta una bella storiella come è capce lui, ma alla fine con la vita è bella qlk davvero ti si smuoveva dentro, con la tigre e la neve rimani avvinto dalla storia, vuoi sapere come andrà a finire ma forse non lo rivedresti da capo appena finito...

Oramai Benigni si muove su binari pieraccioneschi. Trama piuttosto anonima, qualche risata la strappa. Ma è troppo buonista. Eppoi, Benigni il comunista, che fa fare una così bella figura agli americani?!?!? Da non crederci. Ciliegina sulla torta, l'ennesima pessima performance della Braschi. Ci sarà un motivo se lavora solo con suo marito (nel film della Comencini ha fatto un particina atomica).
Peccato

non è sicuramente il film più bello di Benigni ma è indubbiamente un ottimo film...

un film da cui ti aspetti molto, ma che un po' delude... fatta eccezione per benigni, che regge la situazione, il resto sembra funzionare al rallentatore... il personaggio di jean reno è insolito, inutile.

Sempre il solito cast, anke qnd si è in guerra Benigni scherza. ma ke scherzi? c'è da piangere. Moglie?! LASCIAMOLA STARE!!

film piuttosto lungo.. lento nel primo tempo, ma molto profondo. inimitabile Benigni.. forse la Braschi dovrebbe fare qualche corso di recitazione.

E' stato molto difficile decidere un voto per questo film... Sono stato indeciso fino all'ultimo... Però, anche se la Braschi ha stufato un po' e la trama a volte risulta banale, in fondo mi sono fatto molte risate e la poesia non è niente male... e poi Benigni resta il mio mito!!

L'uscita di un film di Benigni è attesa come un evento, da fans e non. Ecco perchè quando il risultato non è all'altezza si rimane doppiamente delusi.
Come ci son rimasto io dopo aver visto La tigre e la neve. Il film si regge su una sceneggiatura veramente banale ed elementare al punto da lasciare di stucco lo spettatore.
Benigni sembra essere entrato in una fase mistico/ascetica/buonista e sparge di melassa tutto ciò che tocca (meglio, gira).
Siamo lontani dai tempi dell'irriverente Cioni ma anche dallo sguardo malinconico de La vita è bella che, inevitabilmente, ha segnato la carriera del Nostro Roberto. Certo dopo quel trionfo il rischio era prevedibile, ma dopo Pinocchio questo sembra davvero un tonfo. A parte le inverosimiglianze della sceneggiatura (entrare in Bagdad come se niente fosse, guarire moribondi con medicinali fatti in casa) quel che stupisce è che a Benigni sembra interessare solo lasciare dei messaggi di pace e fratellanza, senza attaccare nessuno e soprattutto senza seguire uno straccio di idea di cinema.
Anche l'insistere con la Braschi ha veramente stancato. Gli attori-feticcio sono sempre esistiti, ma qui si sfiora il ridicolo: la Braschi è sotto la cinquantina, non può fare ancora la fatina o la donna della vita!
Rimandato!

una gran delusione:ah Benì ma che hai combinato?io ho apprezzato il forte ottimismo della Vita è Bella ma qua raggiungi dei livelli di melassa eccessivi: l'uccellino che vola sulla spalla... e poi mi sembra che ad ogni incontro con Vittoria malata più che chiedere "cosa devo fare per salvarti?" si chieda "ma come lo allungo il copione?"
davvero, ci sono molte parti vuote
mi disp roberto ma ti meriti un 5 solo per alcune battute spassose ed il monologo sulla poesia (anche se ci mancava poco per trasformare anche quello in melassa)

benigni è stato grande cm al solito e in alcuni punti fa davv ridere in altri quasi piangere... 1 bell'8 xkè è sicur da vedere!!

Siamo sempre lì. Catalogare, a che serve?
Benigni non è un regista. E non è un attore.
è un uomo dotato di grande sensibilità e talento, che ha dalla sua, la possibilità di far conoscere le sue idee attraverso mezzi di comunicazione di massa.
Un po' di amore (di quello vero) al cinema non guasta mai.
E se poi risulta ripetitivo? Allora ci si deve ripetere: Benigni non è un regista, nè un attore. è ripetitivo il suo personaggio, ma è per questo che piace.
Anche Aldo Giovanni e Giacomo fanno sempre le stesse cose, magari non vinceranno l'oscar, ma restano comunque dei bravi comici.
Allora la Tigre e la Neve vista in questa prospettiva non è poi tanto male.
A me ha fatto ridere. Su parecchie scene.
E riuscire a ridere al cinema, è già una conquista.

gran film di benigni in cui si dimostra che il vero amore ti porta a far di tutto pur di aiutare la persona che ami...

M'è piaciuto tanto tanto.
é un film che comunque ti insegna qualcosa, che ti resta dentro.....è di film come questi ce ne sono pochi.
Devo dire inoltre che la Braschi, al contrario di quanto dicono molti, non recita male....certo non è la migliore attrice del mondo, ma è me è piaciuta.
Lui è enorme.
Reno pure.
Da guardare assolutamente.

Troppo autoreferenziale...trattandosi di un film di Benigni non è una novità. Difficile valutare questa pellicola. Un''ode alla poesia. Benigni dispensa frasi incantevoli...in realtà molte non sono farina del suo sacco...riprende anche passi della Bibbia. Secondo me il film non è da buttare . Ci vorrebbe solo una revisione strutturale con tagli e aggiunte qua e la''. Inoltre, trovo estremamente romantico che il toscanaccio affidi tutti ruoli da protagonista alla sua amata, peccato che in sala ce la dobbiamo sorbire noi...
Daunbailò, Il piccolo diavolo, Jhonny Stecchino. Vedrei questi film all''infinito. Questo discorso non vale per il resto della produzione di Benigni (compresa La vita è bella). Voto 6

Purtroppo il film è stato una grande delusione! Film che risulta piuttosto superficiale, in quanto vengono accennati tanti argomenti ma nessuno approfondito, attori incapaci (naturalmente a parte Benigni e Reno, ma questa non è una novità), storia a tratti noiosa ma soprattutto non c'è una scena che una che faccia ridere. Ma ci si è scordati del Benigni con la finta malattia alla mano? O del Benigni che propone la "medicina" al prete? Queste erano scene comiche, non quella in cui non si ricorda mai dove ha parcheggiato la macchina! Mi è sembrato un tentativo molto ambizioso e mal riuscito di imitare il bellissimo "La vita è bella". Il finale lo salva da un 4!

E' bello ma non è cosi capolavoro. Il finale è un po scontato comuqnue il film è sempre di grande rilievo.

non raggiunge i livelli de "La vita è bella" comunque rispecchia lo stile do Benigni, poetico e sopra le righe, vagamente felliniano.
La tematica però, pur trattata in modo lieve, è sempre durissima....

molto bello!
Bellissima trama!
Begnini che fa di tutto per salvare lei sul letto!
Film molto bello!
Anche se preferisco Non aprite quella porta

Benigni é uno dei pochi registi al mondo che riesce a fondere mirabilmente la commedia con l'amarezza. Questo film è un inno all'amore, alla speranza, alla gioia di vivere, a volte vi sembrerà un po' improbabile e irreale, ma è proprio questa la magia più potente dei suoi film.

Un bel film, che inquadra la situazione d'oggi e colpisce la bellezza della poesia..
Benigni non delude ancora una volta.
voto 9 per alzare la media.

abbastanza interessante