la chiesa (1989)

Prodotto da Argento e diretto da Soavi , La chiesa in origine doveva essere il terzo capitolo della saga di Demoni ma per problemi fra Lamberto Bava e la produzione il progetto venne trasformato in La chiesa, horror neo-gotico che arriva ormai quando il genere in Italia stava per defungere.
Soavi e Argento prendono a piene mani da pellicole come Il signore del male e Rosemary's baby fra le altre , andando però a creare un titolo di valore e non una sbiadita copia di successi americani.
La prima parte ci introduce ,dopo un ottimo prologo storico, in questa cattedrale oscura dove si conservano segreti nefasti. In questa fase assistiamo alla graduale investigazione che porterà alla scoperta del male celato nella chiesa e che deflagrerà nel secondo tempo.
La secondo parte abbandona la compostezza della prima per un esplosione di sangue,violenza,possessioni e pazzia.
La prima fase malgrado qualche sottotrama di troppo è coinvolgente , l'atmosfera è buona ,la location gotica affascina e la storia prende malgrado alcune derivazioni. Il delirio successivo,invece, rende il tutto più veloce e sanguinolento (non mancheranno violenze,blasfemie, mostri ecc) ma anche eccessivamente confusionario ,tanto da portare chi guarda a perdere il filo del discorso più di una volta. Lo stesso Soavi di recente ha dichiarato di non essere soddisfatto dello sviluppo sconnesso del film, sul quale lui non ha avuto diritto di replica in quanto deciso a tavolino dalla produzione(dunque è da scartare la tesi del delirio finale voluto , un po come in Inferno o L'aldilà).
Tecnicamente La chiesa sembra un prodotto straniero,per la cura dei dettagli,dell'ambientazione,dell'accompagnamento sonoro e degli effetti speciali (questi ultimi davvero belli). Il cast,pur non presentando grandi nomi,si comporta bene per una produzione simile.
Il finalissimo è un po affrettato anche se la creatura è inquietante e ben fatta.
In definitiva La chiesa,arrivato in un periodo non positivo per il genere , si difende bene e risulta ad oggi uno degli ultimi horror italiani di valore. Peccato che ad una confezione di qualità non sia stato affiancato un reparto narrativo in tutto e per tutto all'altezza.