kamikazen - ultima notte a milano (1987)

Il film non rende giustizia a quel disperato sottobosco fatto di piccoli artisti che cercano di sbarcare il lunario della propria esistenza inseguendo l'occasione artistica della propria vita. C'è qualche riuscita esplosione di grottesco ed una regia già spigliata per il giovane Salvatores, eppure gli eventi che si susseguono in queste afose notti meneghine sono poco interessanti e spesso slegati tra loro, lasciando in bocca un senso di incompiuto difficile da dimenticare. Paolo Rossi gode di un certo spazio e lo sfrutta a dovere, convincendo nella parte dello sbandato travolto dagli eventi; gli altri comici impegnati se la cavano abbastanza, mentre alcuni comprimari sono davvero scarsi ( la moglie di Zappa ad esempio ). Nel complesso è una pellicola poco riuscita, chiusa per di più senza una vera e propria idea.

Niente da fare! Mi ha annoiato dall inizio alla fine! Quando io guardo un film comico mi aspetto almeno di sorridere! Non dico che devo farmela sotto dal ridere ma almeno mantenere il sorrisetto ebete in qualche punto! Questo film per tutto il film mi ha fatto due palle di legno!!!

Assurdo... Fin ora tra quelli che ho visto di Salvatores è il peggiore!!!

Per me da evitare...

PS ma in tutto il film cosa c entra la temperatura calda??? CHISSENEFREGA!!!

Vista l'altra sera. Lavoro molto confusionario di Salvatores, con una regia non all'altezza e molti, troppi momenti di empasse. Senza dubbio il nostro Gabriele ha fatto di molto meglio. Cast di semi-sconosciuti all'epoca che chi più chi meno farà fortuna nello showbiz

Passo falso di Gabriele Salvaores, con molta probabilità il peggiore del regista partenopeo.
Commediuccia scialba, costellata da dialoghi insipidi e situazioni imbarazzanti.
Forse sarà per i ruoli stessi rivestiti dai personaggi del film, ma in "Kamikazen -ultima notte a Milano- " tutto sembra fuori luogo, inappropriato; dalle scene alle battute degli aspiranti comici, alle interpretazioni degli attori stessi che appaiono costantemente sotto tono:
la mediocrità del gruppo di eterni principianti alla disperata ricerca di fortuna sembra riflettersi materialmente sul cast stesso, inficiando il valore di un prodotto già di per se scadente.