gli incredibili - una normale famiglia di super eroi (2004)

Dopo aver letto critiche che lo pompavano e lo consideravano uno dei migliori cartoni animati di tutti i tempi (non solo su riviste specializzate, ma anche su tv, quotidiani, siti internet, voci molto o poco attendibili), credevo di vedere un capolavoro. E così, purtroppo, non è stato.
Dal punto di vista tecnico non c’è nulla da dire: è un lavoro complesso, meticoloso, che richiede tantissimo tempo, ed è riuscito al meglio. Ed è probabilmente il primo caso esplicito che non viene utilizzata la tecnica 3D per riprodurre il vero, ma per FARE del vero. In pratica lo ho considerato un modo diverso di fare un film (e non ho detto cartone animato).
Per questo film ho provato “l’effetto Sky Captain” che molti hanno provato nel film con Jude Law (e che io non ho provato). Per il film di Conran parecchi dissero che, dopo i primi venti minuti di “effetti speciali-non-stop”, la noia soccombeva e restava per tutto il film. La stessa cosa l’ho provata per gli Incredibili: noia, soltanto a tratti, ma noia. Pura. Ed è un fatto gravissimo per un film con tante (tantissime!) pretese come questo.
Dal punto di vista della storia, mi è sembrata molto più indovinata, sottile e divertente quella di Shrek.
Mi è addirittura sembrato che alla Disney-Pixar si sentano dei grossi, dei presuntuosi, degli espertoni dei cartoni animati, che li sappiano fare solo loro. Ma, cara Disney, devo ammettere che Shrek e Galline in fuga sono due (forse anche tre) gradini sopra Gli incredibili.
Occasione mancata.