avengers: age of ultron (2015)

Il primo è la quintessenza dello sterco fatto e impacchettato, questo è ancora peggio.
Joss Whedon ha sicuramente i suoi meriti, le pop-serie tv che ha creato tipo Buffy e Angel non mi sono mai dispiaciute, soprattutto la prima. Ma per creare un cine-comic di tutto rispetto non basta l'aspetto tecnico.
La regia non è assolutamente male. I combattimenti si vedono, non ci sono momenti da mal di testa o periodi in cui non si capisce cosa diamine sta succedendo (tipo Transformers 4).
Il livello di noia è alle stelle e, da questo punto di vista, mi ha ricordato non poco la seconda stagione di the Walking Dead in cui i personaggi principali passano il loro tempo a parlare ed a lamentarsi in una fattoria. In questo film succede più o meno la stessa identica cosa, con la sola differenza che si passa il tempo a parlare di scienza e cialtronate erudite tanto per far convincere lo spettatore che sia tutto spiegato.
Quindi, a livello di sceneggiatura, un vero e proprio disastro. Per non parlare dei soliti espedienti di cui non si capisce l'origine che si alternano a momenti di stallo in cui -dobbiamo fare questo perché si fa così- .
E la prima parte trovo sia proprio la peggiore per questi motivi (per non parlare del doppiaggio terribile dei tizi loschi russi).
Ma il peggio del peggio che fa naufragare il voto è rappresentato dai supereroi. Tranne (forse) Hulk, gli altri sono degli emeriti idioti che parlano per frasi fatte con il solito atteggiamento snob. E Iron Man è il colmo. Robert Downey Jr. ha la classica parlantina ammiccante insopportabile che genera risate G-R-A-S-S-E hai ritardati in sala. Non è un ritratto psicologico efficace se si considera che, più o meno, gli Avengers hanno lo stesso carattere. Per non parlare di quelle scene pietosamente vomitevoli in cui qualcuno fa qualcosa di totalmente inaspettato e veloce che dovrebbero suscitare le risa. Hulk si sta rialzando e gli arriva una martellata straveloce che lo teletrasporta dall'altro lato del globo e la scena si chiude e la gente ride. Come se non fosse banale, come se quel piano sequenza potesse portare ad altro... ma per favore...
Hulk.
Bruce Banner si trasforma e diventa terribilmente imprevedibile. A volte si ritrasforma in umano docilmente, altre perde le staffe, altre volte la reazione è intermedia. Da una parte è l'unico personaggio diverso mentalmente dagli altri, dall'altra non si può dire sia caratterizzato bene.
Io odio i Batman di Nolan perché tutta questa contestualizzazione drammatica che sfocia nel pacchiano rende il personaggio un cretino che veste da supereroe, però un po' non fa male. Nei due Avengers non ce n'è, ergo, il film resta una tamarrata action senza sfumature interessanti, banale e a pochi passi da un episodio di DragonBall (anche se in esso c'è sicuramente più spessore e più profondità che motiva le scelte dei protagonisti).