un giorno per sbaglio (2005)

E' un film che fa dell'intricato gioco di moralità il fulcro su cui si sollevano questioni etiche e di senso civico. Certamente sono tematiche interessanti quelle descritte ed affrontate da Fellowes in questa pellicola, purtroppo la caratterizzazione di alcuni personaggi li fanno assomigliare più a delle macchiette, incredibilmente ridicoli agli occhi dello spettatore, invece di dotarli di carattere e forza decisiionale.
La storia non ha un ritmo lineare e tende alle volte ad allentare l'attenzione di chi guarda, in compenso le interpretazioni di un cast abile e volenteroso riescono a trasmettere delle emozioni credibili.
Personalmente non mi ha coinvolto in maniera eclatante ma merita comunque un voto sufficiente.

non ho altro da dire

Il film e' diretto da J.Fellowes già sceneggiatore di "Gosford Park" di R. Altman.
E' un film assolutamente, drammatico e sofisticato. Essenziale e per nulla ridondante. Mi sono piaciuti molto i personaggi, nessuno dei quali e' caratterizzato in maniera netta: buono o cattivo, ma sono tutti sfumati, tutti sbagliano, tra tradimenti, menzogne e silenzi. Se un giorno si commette un errore e non lo si confessa allora si coinvolgono inevitabilmente altre persone, si accumulano bugie e si perdono di vista l'altruismo e la verità. Questo film, in secondo luogo, affronta anche altri temi, dal triangolo amoroso, al rapporto tra padrone e dipendente, all'accento posto sull'apparenza dalla società (che non si limita a quella inglese rappresentata nel film).
Buona prova di Emily Watson, ottima per R. Everett e T. Wilkinson.

SPOILER

un film molto "english": cast inglese, recitazione distaccata e teatrale, film con poca "azione". Eppure il film si segue con piacere e senza noia. Irriconoscibile Everett, non tanto per la recitazione sui generis, quasi annoiata (credo voluta...) ma per l'aspetto fisico (sarà la palestra?, l'età?, il taglio di capelli? qualche intervento plastico?). Un film che merita qualcosina in più della media che leggo su filmscoop

SPOILER

Film molto particolare che gioca sul non detto e sugli scherzi del destino che portano a galla insospettabili segreti all’interno di una coppia apparentemente perfetta e senza problemi.
La regista brittanica Julian Fellowes (gia’ sceneggiatrice dell’Altmaniano “Gosford park”) è brava da un punto di vista puramente tecnico,meno dal punto di vista narrativo,interessante è infatti sviluppare la trama su come le bugie e le falsita’ possano abbattere anche il piu’ idilliaco dei paradisi,ma sinceramente la concatenazione degli eventi è poco credibile ed il finale è un po’ stucchevole.
Tutto sommato il film è guardabile ma appare un pochino freddo e poco coinvolgente.
Bene il cast all british con la coppia Wilkinson/Watson davvero perfetta,bene anche Everett stranamente irriconoscibile ma davvero a suo agio nei panni snob del riccastro annoiato.

Un dramma che all'inizio si snoda bene, forse un po' lentamente, con ottimi attori (Everett è sempre bravo, anche se qui è un po' troppo macchietta: il cattivo cinico, spietato, indifferente, disgustato da tutto e tutti) e bellissimi ambienti (essere ricco in Inghilterra dev'essere una gran cosa...); ma poi questo finale buonista, in cui tutti perdonano a tutti... Il vero psicologico dov'è?

SPOILER
Peccato.

Un film inusuale.
Sospeso tra thriller (più che giallo) e film sui sentimenti galleggia sulla sufficienza per tutta la durata della proiezione.
Ottime prove degli attori.
Nessuno escluso.

Erano invece i personaggia a lasciarmi perplesso.
Un anziano ricco borghese, sua moglie persa, l'amante malato.
Chiaramente l'aria respirata durante il film è molto lontana da quella analoga offerta da molti film americani del genere (generi).

Ci si attende sempre che accada qualcosa, qualcosa di inaspettato ma non succede.
E' una trama lineare.

In questo fallisce come thriller.
E come film sui sentimenti non mi ha convinto forse perchè non immaginavo seguisse una strada tanto ibrida.