complesso di colpa regia di Brian De Palma USA 1975
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complesso di colpa (1975)

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locandina del film COMPLESSO DI COLPA

Titolo Originale: OBSESSION

RegiaBrian De Palma

InterpretiCliff Robertson, Genevičve Bujold, John Lithgow, Sylvia Kuumba Williams, Wanda Blackman, J. Patrick McNamara

Durata: h 1.55
NazionalitàUSA 1975
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1975

•  Altri film di Brian De Palma

Trama del film Complesso di colpa

Reagendo ad un tentativo di ricatto, un ricco industriale causa la morte della moglie e della piccola figlia. La sua vita č distrutta dai rimpianti finché, passati vent'anni, non incontra una ragazza identica alla moglie scomparsa e se ne innamora, cadendo in una trappola spietata...

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Voti e commenti su Complesso di colpa, 29 opinioni inserite

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VincVega  @  07/11/2022 13:01:48
   7 / 10
Il maestro De Palma con la sua regia alza il livello di un drama-mistery (a mio avviso meno thriller) dal punto di vista di sceneggiatura, discreto ma non eccezionale, perchè non mancano forzature e cose poco plausibili. Però le atmosfere e la mano di De Palma sono di un altro mondo rispetto alla media. Bene gli attori (soprattutto Lithgow).

antoeboli  @  12/08/2022 00:02:49
   8 / 10
Interessante thriller di ispirazione Hitchcookiana con un uso intenso dell'italia e di Firenze a fare sullo sfondo a unna brillante trama del duo De Palma-Schrader.
Nonostante possa sembrare simile a Vertigo, il film cattura l'attenzione anche attraverso le ottime interpretazioni e portandosi a casa una sua identità, con dei colpi di scena clamorosi.
Peccato che questo film all'epoca non venne particolarmente celebrato, perchè nello stesso anno De Palma fece uscire Carrie, che invece fece il botto.

Thorondir  @  27/11/2018 17:53:38
   5½ / 10
Eufemismo dire che De Palma ha fatto di meglio: questo film sulla morbosità e il senso di colpa non funziona quasi mai, troppo telefonato com'è nelle sceneggiatura e mai capace di decollare nella seconda parte. Anche Robertson appare inespressivo fino a diventare stucchevole. Stavolta la solita gran regia di De Palma non salva il film, abbastanza anonimo nella sua gloriosa filmografia.

DogDayAfternoon  @  14/03/2017 13:35:04
   6½ / 10
Film di De Palma senza particolari pregi ma che in fin dei conti risulta comunque carino. Evidente il riferimento a Vertigo di Hitchcock, e risvolto finale che potrebbe essere anche inaspettato. Non è che lasci proprio il segno, ma una visione la vale sicuramente.

antifan  @  10/02/2017 11:19:59
   7½ / 10
Pur essendo un quasi remake, Obsession stupisce. O meglio stupisce De Palma che con i suoi titoli più famosi (Dressed to kill, Blow Out… ma anche Scarface)aveva mostrato di non disdegnare la volgarità(anche troppo talvolta).Invece con questo Obsession, film Hitchcokiano per eccellenza( per il tema, le inquadrature, i tioli di testa) De Palma mostra il suo lato più raffinato, elegante, sia nella forma che nel contenuto. E cosa ancora più importante a differenza di molti suoi film questo riesce( in qualche modo eh!) a coinvolgere emotivamente e non solo esteticamente.
La regia si fonde con la storia e non sembra mai gratuita, questa è completamente al servizio della storia, cosi come la fotografia da una tonalità delicata( e necessaria) che fa immergere lo spettatore completamente.
Un thriller sentimentale riuscito che può contare con la magnifica interpretazione di Genieve Bujold e quella azzeccata di Cliff Robertson. Invece non mi hanno convinto gli altri, i cosiddetti cattivi che a tratti sono delle macchiette ma questo è purtroppo uno dei difetti più ricorrenti del regista.
Il problema è semmai alla radice: Obsession è un film che riprende il tema di Vertigo( e un po di Rebecca) e cerca di svilupparlo( cosa il regista farà anche con Vestito per uccidere che è una specie di Psyco) in un altra direzione , solo che il film originale era (come idea)perfetto e un ulteriore sviluppo non può che essere inferiore. Si ha la sensazione nei film di De Palma che le storie Hitchcokiane diventino eccessivamente complicate, forzate, esagerate. Obsession non sfugge a questo, e nonostante i pregi elencati e una colonna sonora eccezionale rimane un film che coinvolge, che interessa ma che alla fine lascia un che di insoddisfazione.

Filman  @  07/11/2016 20:27:05
   6½ / 10
Per quanto fosse chiaro l'apprezzamento di Brian De Palma nei riguardi del genere specifico, OBSESSION rasenta il citazionismo maniacale, con la condizione che i riferimenti inanellati nella pellicola non sono certo dei più disparati, e più che un mezzo narrativo classico e di occorrenza, lo stile visivo e tematico del film si esibisce come pura commemorazione, che sviscera i suoi miti come lo studio di un apprendista, il quale da peso ad una calda fotografia, ad una regia pastosa, alle musiche direttive, ai reflussi oppressivi del rimorso e all'atmosfera mortifera, riscoprendo l'unione noir del thriller con il romanzesco, a scapito di una fragilità totale del racconto, inadeguato oltre che evidentemente rimasticato.

ZanoDenis  @  25/01/2016 15:20:25
   8 / 10
Thriller assolutamente delizioso, sperimentale e di gran classe, un'ennesima prova di bravura di De Palma, qui più citazionista che mai.

Non coglie soltanto da Vertigo, il cui richiamo è evidentissimo, ma anche da altre perle del thriller/paranoico/ossessivo/psicologico; mi vengono in mente filmoni come "Rebecca", "Dietro la porta chiusa" e molto altro ancora.
Sceneggiatura di ottima fattura, anche se si ha l'impressione di gia visto, di un incipit molto semplice, a livello narrativo il film offre moltissimi spunti, non annoia praticamente mai e riesce a calibrare la tensione per buona parte del film, ma più che tensione io qui inizierei a parlare di vera e propria angoscia.
I colpi di scena che accadono verso la fine posso addirittura sembrare superflui visto l'andamento del film, aggiungono qualcosa alla trama dopotutto, ma se non ci fossero stati, nessuno avrebbe detto niente.
Buona parte del fascino del film è dato dalla stupenda parte centrale, quella ambientata nella bellissima Firenze, un vero e proprio viaggio nell'onirico, in una città vecchia, piena di opere d'arte che rappresenta l'attaccamento al passato che prova il protagonista. Regia qui ispiratissima che ci regala diverse sequenze staordinarie, un uso della soggettiva pazzesco, a trasportare lo spettatore nello stesso incubo che sta vivendo il protagonista e con una fotografia cupa quasi ad accentuare lo stato d'animo che pervade i protagonisti e il film, lo stato di morte, di vendetta, di malinconia.
Ecco praticamente questa parte centrale vale da sola il prezzo del biglietto, ed è una dimostrazione dell'abilità di De Palma, non solo con la macchina da presa, ma nell'atto di trasportare lo spettatore in un vero e proprio incubo ad occhi aperti.
Si mantiene ad ottimi livelli fino al finale, che per me forse è la parte più dimenticabile della pellicola, c'è da dire che però prima che tutto venga scoperchiato, forse un po troppo rapidamente, c'è un crescendo di suspense e curiosità pazzesco.
Da incorniciare la prova della protagonista femminile, perfettamente a suo agio nei panni della donna carica di mistero, non lontanissima dalla femme fatale che si vedeva nei noir più di 30 anni prima, e ovviamente, inutile dirlo, una sorta di versione aggiornata della Kim Novak di Vertigo.
Bravo il protagonista nella parte dell'uomo tormentato, ma per me lei gli ruba la scena.

Una piccola perla di De Palma da non sottovalutare, film di un fascino incredibile.

looking-glass  @  06/12/2014 16:15:35
   7 / 10
Assegno un bel 7. Più che un tributo è un vero e proprio remake di Vertigo cambiando semplicemente i personaggi e le (bellissime) ambientazioni; ciò non toglie che a De Palma perdono questa copia del Maestro. Bellissime le atmosfere cupe e misteriose, bravo il protagonista, ottima suspense. Pollice su!

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  17/03/2014 18:58:47
   9 / 10
Avvertenza. Spolier.

Un esercizio di metacinema al cubo, "Obsession" di De Palma.
Sottovalutato: da un lato, perché ai più è sempre paso un plagio di "Vertigo"; dall'altro, poiché deviante dai canoni De Palmiani, nel suo esasperato romanticismo (prima di tutto stilistico: è girato in fluo praticamente per intero). Con riguardo al secondo punto, si dimentica che De Palma, sino al 1975, era stato regista estremamente sperimentale. E "Obsession" non fa eccezione.

Perché metacinema al cubo?
Perché produce un doppio sdoppiamento, una duplice vertigine.
Da un lato abbiamo la vertigine del protagonista, che rivede la moglie in colei che non sa essere la figlia; dall'altro abbiamo la vertigine provata dallo spettatore, che ri-vede "Vertigo". E se De Palma avesse più semplicemente scelto di fare un remake? No, non sarebbe stata la stessa cosa. La vertigine che prova lo spettatore è proprio quella di assistere praticamente allo stesso film ma con un plot totalmente diverso. E' questo a generare la sensazione di deja-vu, a generare l'elemento perturbante. "Uneimlich": il perturbante come lo spiega Freud *.

Doppiamente uneimlich, dunque, "Obsession": viviamo il perturbamento del protagonista che rivede la moglie viva a San Miniato, e viviamo il perturbamento da spettatori, nel rivedere "Vertigo".
Non è casuale se il rapimento della moglie e della figlia, e la morte della prima, sono ambientati proprio nel 1959. L'anno di "Vertigo".

Azrael  @  04/01/2014 12:31:45
   5 / 10
Come ha già detto qualcuno, non vedere l'enorme plagio a Vertigo di Hitchcock, scambiandolo anzi per omaggio, e' una grossa svista. In fondo e' sempre quello che ha fatto De Palma, regista arrogante e sempre pronto a rinnegare le sue fonti di ispirazione. Il film può funzionare, ma siamo quasi in zona remake. Mi domando come mai nessuno denunciò la produzione per plagio.

deliver  @  11/10/2013 11:13:14
   4½ / 10
Continuo a non capire le lodi tributate a De Palma, la cui unica attitudine e': copiare Hitchcock. Anche se a livello di critica la compiacenza abbonda, facendo passare il plagio per manierismo e la mancanza di idee per omaggio, questa pellicola è quasi un remake concesso ma non ammesso di Vertigo. Detto, ciò e seguendo anche gli sviluppo futuri del thriller depalmiano, sempre ancorato come una cozza al promontorio Hitchcock, non mi sento che dare un voto basso ad un film che se fosse stato girato da un Richard Franklin avrebbe forse come media dei voti 5.
Sopravvalutato, come buona parte della restante filmografia del regista.

outsider  @  24/02/2013 13:03:00
   7 / 10
film che ho acquistato in dvd originale, comprensivo delle piacevolissime interviste a tutti, brian de palma in primis.
prodotto molto interessante a 360gradi, dal punto di vista tecnico poi e' indispensabile. da segnalare l'intervista al fuoriclasse della fotografia e il fatto che le musiche pluripremiats sono del boss musicante dei film del grande alfred.
trama e cultura impregnano un film ben interpretato. unica nota negativa sono le luci in campo, non credo volutamente spente all'eccesso e la qualita' sonora del dvd, molto bassa, addirittura in 1.0 italianano.
A meno che tu non sia un BaFFo capace di guardartelo in 5 .1, cosi' e' nel dvd, devi sorbirti una qualita' sonora pensando che la base sonora meriterebbe molto di piu'.

Crimson  @  17/05/2012 12:19:13
   6½ / 10
Spoiler presenti.

Non si tratta del primo ossequio a Hitchcock. 'Le due sorelle' era chiaramente ispirato a 'Lo specchio scuro' di Siodmak ma allo stesso tempo era zeppo di riferimenti a 'La finestra sul cortile' o 'Psycho'.
Il doppio ossessiona De Palma fin dagli anni '70 ed è uno – o forse IL – tema cardine della sua filmografia, passando per 'Vestito per uccidere', 'Body double' (meglio preservare il titolo originale), 'Doppia personalità' fino a 'Femme fatale' senza dimenticare anche le opere apparentemente più lontane come 'Carlito's way' in cui la riflessione si fa, per così dire, metafisica (è compiutamente un film sulla duplicità dell'esistenza -?- ).
Detto questo, 'Complesso di colpa' è forse l'unico film che saccheggia specificamente un film, 'Vertigo', riproducendone l'atmosfera sospesa e malinconica attraverso la colonna sonora di Bernard Herrmann, che in precedenza aveva musicato ben otto film del maestro, tra cui ovviamente proprio 'Vertigo'.
La Firenze di De Palma e Schrader ricorda le sequenze dei primi incontri del riferimento hitchcockiano, e in particolare la chiesa del restauro il luogo in cui "spiare" la 'femme fatale' (vedremo in seguito che non è affatto tale) alle prese con la misteriosa contemplazione dell'arte che riflette l'ombra della sua personalità.
Bellissimo l'inciso sul dipinto tornato timidamente alla luce per via dello sgretolamento di quello superficiale. Restaurare quello noto significa occultare definitivamente il secondo, che non vedrebbe mai la luce. Cosa fare? Michael/Mike è d'accordo con Sandra sul preservare l'affresco più in vista. E' un parallelo interessante, a conti fatti.
Ma andiamo con ordine, nel film di De Palma la sosia Sandra è già sosia del passato (Elizabeth), mentre per analogia narrativa nel film di Hitchcock il personaggio della Novak a quel punto è ancora una donna misteriosa vista per la prima volta, che guarda una sosia in un ritratto. Questo è il primo scarto fondamentale per entrare nell'ordine di idee che il film di De Palma non è un semplice remake né tantomeno un deliberato, vacuo saccheggio del Capolavoro del passato, ma una copia adesiva in parte che progressivamente disfa l'originale per reinventare e reinventarsi in nuova forma.
De Palma e Schrader modificano il meccanismo della ripetizione del dramma riducendo all'osso la primissima parte (appena un quarto d'ora) e pompando la seconda, simmetricamente a 'Vertigo' che snocciola suspence perlopiù nella "prima vita" fino alla "prima morte" per poi risolvere, spiegare ma rafforzare l'amarezza nella seconda parte (o "seconda morte") di minor durata.
'Obsession' è una digressione metaforica, si riavvolgono i nastri di vita e morte simbolici e reali dei due protagonisti, fino a "triplicare" (per giunta!) il ruolo del personaggio femminile (ex moglie/figlia/"nuova" moglie) aggiungendo uno strato, contorcendo il significato e esplorandone nuovi, almeno nelle intenzioni. In realtà anche nel film di Hitchcock i ruoli della protagonista erano tre, perché c'era anche l'ombra pesante della bisnonna materna (la donna del ritratto), ma è un dato forse accessorio perché non appartiene, concretamente, né alla prima né alla seconda parte del film. In 'Obsession' ex moglie, figlia e "nuova" moglie appartengono alle due dimensioni.
Pur preservando l'orchestrazione del personaggio-chiave che si sostituisce ad un apparente "fato" della reiterazione degli incontri tra "prima e seconda vita", Gavin in 'Vertigo', Robert in 'Obsession' (un grandioso John Lithgow, che ha retto quasi da solo l'alterno 'Doppia personalità'), De Palma infatti alterna i ruoli di "subordine" o per meglio dire "dipendenza" tra i personaggi, stravolgendo i ruoli di forza.
Concentrandomi sui ruoli dei tre personaggi femminili, non è da sottovalutare la scelta dell'interprete: Genevieve Bujold è obiettivamente lontana da Kim Novak. E' esile, bruna, paffuta, ha occhi scuri. Non è seducente ma altrettanto vittima prima, poi traditrice, poi nuovamente vittima.
Cambia totalmente la risoluzione: nel nuovo inserto di "figlia" l'ex Sandra/Elizabeth diviene un personaggio ulteriore, che procede oltre il senso di colpa e della vendetta per raggiungere il sentimento del perdono, che a sua volta è ad uno stadio evolutivo di carattere superiore rispetto ai primi due.
Ama gli specchi, De Palma, e in essi intende trasporre la colpa e la vendetta dei due personaggi principali, che si amano e odiano fino a rincorrersi ed abbracciarsi (forse) risolutivamente. Specularmente meditano e in segreto si rincorrono, alternando il labile confine tra i sentimenti. Sottigliezze meta cinematografiche d'alto bordo se non fosse che tutto appare agli occhi dello spettatore un po' troppo inverosimile e contorto.
In tutto ciò, il socio avido e doppiogiochista viene punito simbolicamente dalle forbici di 'Dial M for Murder'. Lo spettatore ne prende atto e si diverte, pur nella proverbiale drammaturgia ingessata e d'altri tempi di un sempre (eccessivamente) serio (e per quanto mi riguarda borioso) Schrader, che paradossalmente mal si sposa con lo spirito dissacrante del primo De Palma ('Body double' ne è un buon esempio).
Il finale rappresenta una nuova dimensione, un po' raffazzonata e poco empatica, ma evidente. Michael ha l'intenzione di uccidere ma dinanzi al perdono, al riconoscimento di quel tassello che considerava perduto (una figlia!) si scioglie? La carrellata circolare cerca di rinfrancare questa compartecipazione, ma mi lascia un po' distante. Più che altro ripenso al bacio sulla spiaggia di 'Body double' che richiama a sua volta la carrellata circolare del bacio sulla scogliera di 'Vertigo'. Hitchcock torna a martellare il nervo ottico, e De Palma gli concede l'omaggio più evidente, dunque, non prima di aver mescolato le carte a suo piacimento, riuscendo solo in parte a raggiungere il suo scopo.
L'omaggio a Siodmak per 'Le due sorelle' ('Lo specchio scuro') era bellissimo, sia tecnicamente (ricordo uno split-screen memorabile) che per ritmo: un film ricco di forti singulti sperimentali. 'Obsession' è un po' meno avvincente. Torno a ripetere che la collaborazione con Schrader m'è sembrata più deleteria che costruttiva. In certi punti il film si prende troppo sul serio sconfinando nel drammone, e a pagarne è la tensione.
L'ultima annotazione riguarda la descrizione degli italiani che è possibile evincere dal film.
Premesso che le sequenze girate a Firenze sono incantevoli e rendono giustizia alla città, connotando adeguatamente il cambio di dimensione narrativa, è impossibile non storcere il naso dinanzi ai numerosi stereotipi sugli italiani che si rincorrono: fantasiosi, fedifraghi, *****ni, gli uomini, mentre le donne sono romantiche, ingenue e hanno madri che sembrano avere come sola preoccupazione quella di sapere che le proprie figlie si sposino con persone appartenenti ad un determinato inquadramento sociale.

edmond90  @  05/05/2012 13:35:54
   8 / 10
Sarà pure un film manierista e ipercitazionista ma a mi è piaciuto da matti lo stesso.
La regia di De Palma,barocca e sensuale come di consueto,eleva questo amorevole "plagio"hitchcockiano a piccolo gioiellino del cinema.
E non dimentichiamoci ovviamente degli altri componenti del reparto tecnico,tre mostri sacri come Schrader alla sceneggiatura,Zsigmond alla fotografia e il mitico Hermann alla colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/01/2011 20:02:00
   6 / 10
Discreto thriller di De Palma,un omaggio e quasi una sorta di rifacimento del capolavoro di Hitchcock Vertigo.
Palese l'intenzione del regista di rifarsi ad uno dei suoi maestri e di rendergli omaggio a suo modo: colonna sonora firmata da Hermann (riconoscibilissima) e storia purtroppo prevedibile e di conseguenza priva di colpi di scena degni di tale nome e in un thriller che si rispetti non basta un virtuosismo tecnico,qui comunque assente,a renderlo più interessante .
Ciononostante è ammirevole lo sforzo di De Palma di imbastire un film a suo modo originale e le somiglianze con Vertigo oltre che volute sono impressionanti; poi Firenze è particolarmente inquietante.
Sarà,però non basta.

MidnightMikko  @  12/02/2010 15:53:27
   7 / 10
Buon noir di De Palma, ottimamente diretto. Soggetto interessante,ma troppo ispirato ai capolavori di Hitchcock. Da vedere

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  09/11/2009 20:55:36
   6 / 10
Thriller non banale ma privo di ritmo, con la solita eleganza registica di De Palma e più di qualche omaggio a Hitchcock. Bravissimo Robertson e abbastanza credibile la Bujold in un ruolo al limite dell'assurdo.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  19/09/2009 09:14:41
   6½ / 10
Carino. Bravo De Palma anche se questa pellicola non mi ha convinto al 100%.
La sceneggiatura non mi ha entusiasmato, tra l'altro in certi punti il film procede abbastanza lento.
Un discreto prodotto che merita una visione.

everyray  @  10/06/2009 21:50:36
   6 / 10
A dire il vero non si tratta di plagio o scopiazzatura,ma di un vero e proprio rimaneggiamento del film "la donna che visse due volte" di Hitchcock.
Superba colonna sonora,ma i ritmi sono troppo lenti perchè il film funzioni veramente risultando così abbastanza noiosetto in più punti...De Palma avrà modo in seguito di farzi apprezzare di più con altri suoi film decisamente migliori di questo!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  19/12/2007 22:32:54
   5 / 10
Abbastanza prevedibile e noioso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/10/2007 00:14:23
   6½ / 10
Il più diretto omaggio di Brian De Palma ad Alfred Hitchcock. Storia ed intreccio piuttosto prevedibili, ma tecnicamente e visivamente molto ricco con un cast all'altezza specie nella Bujold e Lithgow. Un De Palma minore ma che conferma la sua crescita artistica.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  24/08/2007 20:44:03
   6½ / 10
L' omaggio di De Palma al suo méntore Hitchcock, cui chiaramente s'ispira ( La donna che visse due volte) con risultati non brillanti ma promettenti per il futuro.
Non brillanti perchè in realtà il colpo di scena finale non lo è affatto, essendo purtroppo prevedibile.

mainoz  @  09/08/2007 14:04:16
   7 / 10
non ho visto il film di Hitchcock, questo cmq non mi è dispiaciuto, soprattutto per il colpo di scena finale

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/10/2006 10:55:42
   5½ / 10
Tentativo mal riuscito di imitare "La donna che visse due volte" di Hitchcock. Fa parte delle prime opere di De Palma, e si vede. Complessivamente il risultato non è molto soddisfacente, soprattutto più il film va avanti e più perde qualcosa. Ero indeciso tra 5 e 5,5...vada per il 5,5!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  03/08/2006 18:03:27
   7½ / 10
questo film lo considero un "minore" di de palma, come già detto per fury, non mancano di certo i virtuosismi/tecnica del regista, però ho trovato che ci fosse qualche cosa nella sceneggiatura (o nel montaggio) che si scontrasse con la linea generale del film...come se fosse stata fatta la sceneggiatura da due persone e poi mixata da una terza...sono pazzo? può darsi!

la cornice fiorentina è un gioiello.

ruimagico  @  04/12/2005 04:51:32
   10 / 10
capolavoro senza limite!!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/11/2005 18:47:46
   7 / 10
chi se ne importa se imita hickock?che ben venga,meglio imitare un maestro che un vanzina no?
il film a me è piaciuto molto...ti tiene incollato alla sedia fino alla fine con una tensione sempre crescente...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  12/10/2005 11:07:24
   5 / 10
Uno dei plagi di De Palma da Hitchcock, che vanta però una bella sceneggiatura, di Paul Schreder.
Ma non è molto riuscito.

Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  @  29/08/2004 19:36:42
   7 / 10
Uno dei film minori di De Palma, quasi un remake di Vertigo di Hitchcock: l'influenza del maestro si nota infatti ad ogni inquadratura.

Un De Palma in forma che si esercita per i futuri e più importanti lavori che realizzerà.

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Ultima risposta 23/08/2005 21.03.34
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HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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