lower city (2005)

Un ben strano film: apparentemente assurdo nel suo script e discutibile nel montaggio, con due uomini (un bianco e un nero, che fa tanto binomio) divisi dalla passione per la stessa donna, una p.u.t.t.a.n.e.l.l.a ventenne che non si sa quanto materialista o mercenaria (in fondo ha i suoi scrupoli...).
Storia d'amore sangue ed amicizia Jules et Jim (piu'...) dell'america latina, impregnato sì di acre amarezza ma anche del superfluo o decisivo tentativo (dipende dai gusti) di usare la sperimentazione come risposta alla narrazione della storia.
Il film non è affatto male, ma ci si chiede dove voglia arrivare: potenzialmente grande la tesi che mette i tre protagonisti davanti all'impossibilità del fato di vivere una vita "normale" (niente va come vogliono) ma poi si approda a un greve fatalismo: o la poesia del compromesso, dei sentimenti, quelli veri!?
Comunque magistrale la performance di Moura, un volto che lascia un segno

Che dire... avendo vissuto un esperienza simile posso dire che il film comunica tutte le sensazioni di un menage a trois quando entrano in gioco i sentimenti e soprattutto il rapporto tra due amici di infanzia.
I dialoghi sono pochi e l'intero film mostra l'inspiegabilità dei comportamenti che sfuggono al raziocinio dei due amici che si lasciano trasportare dagli istinti.
E' da un mio punto di vista inspiegabile il contrasto tra amore e amicizia se non con istinti che richiamano il primordiale, sono contento che il film non pretenda di dargli una spiegazione ma si limita a comunicare le emozioni contrastanti.
Bravi i due attori maschi meno la ragazza che non brilla in espressività.