two sisters (2003)

Ma... ma... ma allora gli horror li sanno fare!
I birbantoni del medio oriente finalmente sfornano un horror in grande stile ad altissimo tasso di adrenalina: dopo il prevedibile e sopravvalutatissimo remake di Ringu targato Verbinski, dopo il noioso The Eye che sapeva spaventosamente di già visto, dopo il tracollo negli abissi dell'idiozia di Phone, dopo lo sballatissimo The Call di Miike, FINALMENTE si vede un film da pelle d'oca spaventosa. Il tema della psicologia e del ritorno dalla morte tanto caro alla cinematografia dell'estremo oriente, che è il comune denominatore degli horror del sol levante che stanno invadendo i cinema negli ultimi mesi, viene ripreso anche qui ma... ma è proprio TUTTA un'altra storia. L'angoscia diventa l'onnipresente compagna di viaggio di uno spettatore buttato in una casa isolata manco fosse l'Overlook Hotel (Kim gioca per i corridoi con inquadrature che rieccheggiano fortemente il film di Kubrick) dove il silenzio più opprimente regna sovrano, e dove i più piccoli rumori rimbalzano per tutta la casa. Regia splendida, con una scelta di sottofondo musicale che in questo film fa veramente la differenza: Two Sisters è la dimostrazione lampante che con idee poi neanche tanto originalissime (anche se qualche colpetto di genio è comunque presente) ma un ottimo mestiere si riesca a fare un film meraviglioso.
Uno dei migliori horror degli ultimi anni.