transformers 3 (2011)

La saga più chiassosa e senza senso di Hollywood (c'è qualcuno che sta seguendo il filo della storia ?), appena arrivata al quarto episodio, continua a macinare soldi a furia di effetti speciali colossali e tamarrate varie.
Transformers, ormai si è capito, è il dominio degli animatori che si divertono a costruire e distruggere a piacimento le città, come un bimbo con le costruzioni;
e a me, detto sinceramente, questa perversione infantile piace un sacco: eccezionale la costruzione digitale della Chicago isolata e invasa e pazzesca tutta la sequenza con l'edificio spezzato in due. Un punto in più solo per questo.
Tutto il resto del pacchetto, giusto per dargli un'impressione "filmica", si riassume così: il mocciosetto LaBeouf, che praticamente lavora solo grazie alle potenti amicizie, scarica Megan Fox - che secondo me se l'è data a gambe levate da 'sta saga - e trova con disinvoltura Rosie Huntigton-Whiteley, supermodella inglese e supercagna dietro la telecamera. Una serie di personaggi idioti si muovono nel frattempo sullo sfondo, dai quali spiccano tre super attori che si stanno aumentando la pensione con poco e, giustamente, se la ridono.
Certo, un fumettone che può permettersi di pagare Malkovich, Turturro e McDormand per metterli lì a guardare gratis le lotte tra i robot... fa riflettere.