i giorni dell'eclisse (1988)

Un film veramente difficile ed arduo da vedere. Ermetico e criptico, aperto a varie interpretazioni. C'è un senso di stranianamento continuo nel protagonista, straniero in una terra straniera. Un caldo insopportabile ed opprimente domina il contesto, continuamente sfasato dal continuo cambio dell'impostazioni di fotografia: realistico a colori o virato al seppia senza una vera e propria soluzione di continuità apparente. La decadenza del posto, il degrado e lo smarrimento di questo dottore possono forse significare che Sokurov "fiutava" la fine dell'Unione Sovietica. Questo dottore cerca di trovare un senso alla propria esistenza senza radici attraverso il lavoro, accumulando e studiando dati, ma senza una vera concolusione, mentre alla radio si vaneggia di un nuovo orizzonte futuro per L'Unione Sovietica che si eclisserà di li a poco. Un film dal forte impatto visivo e nella costruzione scenica, ma mostra carenze a livello narrativo ed al pari del suo protagonista I giorni dell'eclisse sembra perdersi come il suo personaggio principale.

il grande dilemma di questo film è la lentezza...gia quando mi metto di fronte a un film russo tremo...poi quando mi accorgo che dura cosi tanto...forse nasce in me un po di pentimento!
sicuramente poetico,sicuramente molto riflessivo e pieno di paesaggi suggestivi...ma alla lunga stanca!stancano quei colori cupi,tutta questa desolazione...e non mancano sequenze incomprensibili!
del regista ho recentemente visto "toro"...secondo me siamo su un altro livello!