springsteen & i (2013)

Rammarico di un fan per non averlo ancora visto dal vivo in uno dei suoi leggendari concerti. Almeno ti porti nel cuore uno stupendo film-tributo come questo. Il Boss figlio e padre di quell'America a cui tutti devono qualcosa, senza sapere il perche'. E' il patriota fiero ma deluso (ancora l'equivoco di Born in the Usa, che non e' mai stato un inno sciovinista) al quale nessuno sa chiedere Hey man, ma come ti trovi in una nazione in guerra col mondo intero, e con piu' sedie elettriche che giustizia? Forse nemmeno il Boss sa darti la risposta. E' l'erede di Dylan e Guthrie tra i solchi di Nebraska ma anche leader della piu' travolgente support-band della storia, con affinita' fortissime con il soul roccioso della Stax. E' l'uomo che canta per strada o nei concerti, che propone un utopico e commovente duetto vocale con ...Elvis Presley anche se si tratta di un comune sosia stile TorterElvis. E' tutto questo e molto di piu' domina un live act con una passione che non ha eguali al mondo, per quanto la devozione sia sorda quando una ragazza ascolta con amore il suo album piu' terribile, "Working on a dream" (il suo Trans a dirla tutta). Il Boss forse non incide un'album alla sua altezza da circa 12 anni, e anche se non riascolteremo piu' un Nebraska o un The river, basta il refrain di Born to run a farmi ritrovare questo mondo