palo alto (2013)

Una certa apprezzabile cura nella confezione, ma complessivamente lo definirei un film insignificante. Non ho letto il libro di James Franco da cui è tratto, e non so se possa aiutare, ma non è chiaro il film in sé cosa voglia trasmettere: immagino voglia dare l'idea di ragazzini disagiati che vivono la loro vuota esistenza all'insegna dello sballo, ma visti i primi 10 minuti hai praticamente visto tutto il film perché poi è un susseguirsi di situazioni simili tra loro.

La colonna sonora è un po' l'emblema di tutto il film: dei brani che promettono benissimo non appena attaccano, ma poi disattendono completamente le aspettative e si perdono nella mediocrità. Ecco, più che insignificante l'aggettivo giusto per definire questo film è incompleto.

Primo lungometraggio per Gia Coppola, nipote d'arte. C'è qualcosa di buono in questo affresco sul vuoto esistenziale di certi adolescenti, ma è una pellicola ancora acerba, che in qualche modo ricalca proprio Sofia Coppola (vedi "Bling Ring"). Pellicola che si lascia vedere, ma anche dimenticare.

Palo Alto può essere condiderato una forma giovane di "the informers " con il quale condivide il senso di apatia generale , le vite piatte e sbiadite , la sensazione di essere intrappolati in una suburbia americana dalla quale è difficile uscire .
L'idea non sarebbe male , ma il film è monocorde , il ritmo lento , la sceneggiatura debole e le recitazioni ,capisco si tratti di soggetti annoiati e piuttosto inetti,sono troppo rigide ,anche di professionisti di solito bravi come la Roberts e Franco .

Insignificante. Freddo e distaccato. Non ti resta nulla.

Non male ma nel complesso poco coinvolgente.