lady vendetta - sympathy for lady vengeance (2005)

siamo ancora vicino al capolavoro, il film secondo me è inferiore ai due precedenti Old Boy e Sympathy
i titoli di testa e finali, per non escludere anche la locandina, sono da urlo
questi soli bastano a soddisfare il costo del biglietto
Park Chan-wook è il regista più interessante in circolazione
un grande autore!
un paragone con sir Alfred H. non mi sembra per nulla ardito, nel film viene chiaramente citato il grande regista inglese

IL film non raggiunge la suspence e la magnificenza di old boy ma la storia scorre in maniera appassionante e avvincente tenendo viva l'attenzione nello spettatore per l'intera durata del film.Magistrale la recitazione da parte di Geum-ja.

Difficile votare e commentare questo film. Un film non facile e del tutto diverso da Old Boy, soprattutto a livello stilistico. Il primo era registicamente visionario e improbabile, mentre questo rimane stilisticamente più realistico, anche se comunque la cinepresa si muove sinuosa e offre esercizi di stile notevoli. D'altronde la storia che si racconta è molto diversa: la vendetta questa volta è personificata in una figura femminile (straordinaria l'interpretazione di Lee Young Ae) che porterà a compimento nel modo più atroce e difficilmente condivisibile. Ciò che rimarrà sarà la sensazione di un'anima ormai distrutta e dissoluta, senza più possibilità di redenzione.

Singolare il fatto che siano stati riutilizzati, anche in parti monori, TUTTI gli attori di Old Boy, tranne la ragazzina.

Non ho ancora visionato l'edizione italiana, appena uscita nei cinema, ma posso parlare di quella originale da me vista a Venezia. La vendetta al femminile è a mio parere meno cruda di quella ammirata in old boy ma molto più reale e riflessiva. Old boy era chiaramente un film allegorico, la cui storia in se per se non poteva essere presa seriamente . In lady vendetta invece ci troviamo di fronte ad una realtà del tutto plausibile ed a delle scelte di vita drammatiche e tragiche alle quali a volte l'uomo deve far fronte. Si puo condividere o meno le azioni che i personaggi di questo film compiono ed anzi lo stesso Chan-wook Park dando voce a personaggi minori "non alineati" sembra avere più di un dubbio sulla moralità delle scelte fatte de Geum-ja ,ma quello che è certo e che non si può non riflettere su ciò che si sta guardando. Dimenticatevi inoltre Tarantino e tutti gli eventuali rimandi alla sua opera che avevano etichettato i precedenti film di Chan-wook Park. In lady vendetta non c'è ironia ne tantomeno umoristo. Solo un epica drammatizzazione degli eventi. Una moderna tragedia grega. Alcuni momenti (e penso ai filmati dei bambini) sono a dir poco strazianti e commoventi, grazie anche alla meravigliosa colonna sonora che spingerebbe da sola a rivedere il film più volte. Per concludere Lady vendetta è a mio avviso un capolavoro, un film che oltre ad una stupefacente grandezza visiva e sonora possiede uno spessore difficilmente negabile.

Davvero sorprendenti questi coreani. Un film sulla vendetta come pochi se ne sono visti al cinema, con degli attori bravissimi ed una fotografia ed un montaggio sbalorditivi. In ogni caso qualsiasi riferimento a M - il mostro di Dusseldorf modo NON è puramente casuale.

Il rito di purificazione appare nei languidi titoli di testa e nella sequenza finale di questa visionaria trilogia sulla vendetta made in Korea. Il terzo del film di Park Chan-Wook per la prima volta ruota attorno ad una figura femminile, lady vendetta (interpretata dalla bella e glaciale Lee Young-Ae), simbolo a del peccato originale per l’idea di vendetta, ma anche immagine e incarnazione della sofferenza per la sua anima immacolata. Geum-ja esce di prigione dopo 13 anni, in seguito ad una condanna per l’uccisione del piccolo Mon-woo e pensa solo a rivedere la sua bambina, ora adottata, oltre che a vendicarsi. Perché l’uomo che un tempo lei ha amato, un insegnante padre di sua figlia, è il responsabile del delitto ed è anche colui che ha minacciato di morte Jenny se Geum-ja se non se ne fosse accusata. Il film di Chan-Wook è un’opera poetica fortemente simbolica, una storia di crudeltà e martirio dove solamente il sangue e poi la neve (vero e proprio marchio del regista) possono lavare via i peccati dagli uomini mortali. Ma Sympathy for lady vengeance, questo è il titolo originale, è anche la storia di una donna che ha perso la strada verso la redenzione e cerca di sentirsi libera solo attraverso un personale senso di giustizia. Che molti di noi potrebbero condividere. Un film toccante! (visto a Venezia)