Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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David Lynch con “Strade Perdute” si esercita per poi poter creare perle come Mulholland Drive e Inland Empire, i suoi veri punti di forza. Questo è un buon film, nonostante il regista usi ogni tanto tocchi registici di stampo classico (tipo lo spavento all’improvviso, che poi si rivela essere un sogno, o i tipici salti sulla sedia, ecc…) si nota il suo stile inconfondibile. Ogni tanto mi sembrava di rivedere Twin Peaks.