I coniugi Chamberlain, accusati di aver ucciso la figlioletta neonata, sostengono che la bimba è stata rapita di notte da un cane selvatico, introdottosi nel campeggio dove trascorrevano le vacanze. I media impazzano, l'opinione pubblica è ostile; mentre la madre, dura ai limiti dell'antipatia, non cede, il padre invece crolla...
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La storia è di quelle impressionanti, non occorre neanche dirlo, e pensare che è tutto vero fa ancora più effetto. Ma il film a mio parere non è assolutamente riuscito, ogni singolo personaggio (protagonisti e comparse) è antipatico, perfino i Chamberlein per i quali lo spettatore conoscendo la storia dovrebbe caldeggiare risultano irritanti con i continui riferimenti a Gesù, il Signore e compagnia bella.
Stesso livello di irritazione raggiunto con i teatrini eccessivamente di parte ed enfatizzati da parte delle persone del luogo.
Mi è sembrato molto simile ad una caricatura della realtà, dove tutto è estremizzato e categorizzato senza vie di mezzo. Solito immancabile finale buonista e prevedibile che conferma quanto visto prima.
Non fosse per una brava Streep (non tra le sue migliori interpretazioni comunque), il mio sgradimento sarebbe stato ancora maggiore.