it: capitolo 2 (2019)

L'ho visto qualche settimana fa al cinema, non mi aspettavo chissa che cosa, già il primo capitolo non mi aveva fatto impazzire, ma questo ahimè non arriva nemmeno alla sufficienza.
Mi ricorderò per sempre quando vidi per la prima volta la mini serie di IT degli anni 90, rimasi quasi scioccato, mi era nata una paura verso i pagliacci di non poco conto. Rivedendolo ad un età forse più consona, mi era piaciuto abbastanza, e il terrore di quelle notti passate in bianco era diventato ormai un vecchio ricordo.
A distanza di ormai 30 anni dalla sua uscita, esce il secondo capito firmato da Muschietti, con degli aspetti positivi, ma altri molti negativi.
L'aspetto decisivamente peggiore a mio avviso sono i 170 minuti di film, veramente eccessivi, rendono il film logorante, ripetitivo, i flashback spezzano il racconto rendendolo non difficile da seguire, ma abbastanza confusionario.
Il finale è troppo troppo lungo, sembra infinito, si potevano tagliare almeno 15/20 minuti di roba e renderlo più leggero.
Un'altro aspetto che ho trovato poco consono al tema, è la comincità di alcuni personaggi, fino ad un certo punto è tollerabile, per carità fanno anche ridere, ma abusarne come è stato fatto in questo capitolo di IT, ha rischiato di far risultare alcune situazioni banali, poco accurate e fuori dagli schemi classici del genere horror.
Di positivo c'è che alcune scene sono state fatte molto bene, soprattutto le uccisioni e le apparizioni di Pennywise, soprattutto nella parte iniziale.
Per quanto riguarda il cast, direi senza infamia e senza lode la prestazione degli attori, mi aspettavo di più da James McAvoy, in Split mi aveva convinto un casino, buona la prestazione di Bill Skarsgård nei panni di Pennywise.
Qualcosina di carino c'è, ma è troppo poco, di sicuro quando penserò a Pennywise, son certo che non mi salterà in mente questo secondo capitolo firmato da Muschietti.