x - a sexy horror story (2022)

Un buonissimo slasher targato Ti West, senza infamia né esagerate lodi. La prima parte, inventiva nelle tecniche metacinematografiche impiegate, rispettosa negli omaggi ai padri putativi del genere (Tobe Hooper su tutti), perfettamente centrata nella rievocazione del '79 statunitense, è la migliore. Si respira una giovanile voglia di affrancarsi da inutili appendici bigotte, di tramutare la liberazione sessuale in arte; il cast dà vita con estrema efficacia alle urgenze (a)morali dei personaggi, dal profilo psicologico semplice ma ben delinati, in tono con l'ambientazione.
Quando però subentra l'orrore, la sceneggiatura lascia appena in superficie la ricchezza di sottotesti e diviene più classica, convenzionale negli sviluppi e (vera sorpresa in negativo) poco esaltante dal punto di vista di una violenza che poteva essere tranquillamente maggiore. Anche se l'intuizione, in aperto contrasto con i dogmi del genere, di far morire per primo chi in realtà non è sessualmente disinibito, è un colpo di coda mica da ridere.
Pur perdendosi in qualche evitabilissima lungaggine, Ti West dimostra una conoscenza acuta delle regole del genere, la quale gli permette di concepire e mettere in scena alcune sequenze visivamente potenti e che sanno innescare una buona suspense. Pur tenendo conto che la viscerale sporcizia di Tobe Hooper o le accelerazioni psichedeliche di Rob Zombie sono ben altra cosa. Forse un po' poco per urlare a un grande ritorno dello slasher di qualità suprema, ma quantomeno una visione che non si rimpiange.