il tredicesimo piano (1999)

Se penso che anche il nostro mondo potrebbe essere così (quando vedrai il film capirai a cosa mi riferisco) mi viene un gelo di terrore.

Erase and rewind, 'Cause I've been changing my mind (giusto per citare il pezzo dei The Cardigans, a cui fa voce Nina Persson, che il film sfoggia nei titoli di coda). Josef Rusnak regista e sceneggiatore (assieme a Ravel Centeno-Rodriguez) prende un soggetto già trasformato in film, "World on a Wire" del 1973 diretta da Rainer Werner Fassbinder per la televisione e adattata a sua volta dal libro Simulacron-3 del 1964 di Daniel F. Galouye, che attraverso la produzione tedesca e americana dei fratelli Emmerich fornisce uno dei più essenziali tecno-thriller sulla realtà virtuale di fine anni 90, giocandosela con il The Matrix delle sorelle Wachowski e Dark City di Proyas. Interessante come quel particolar le periodo di fine secolo abbia avuto ben tre film dallo stesso piglio (di cui uno è il più ricordato), l'approccio rispetto agli altri due è sia meno cyberpunk che gotico horror, scegliendo invece di giocarsi le sue carte in un thriller dalle sfumature che combaciano con il noir della golden age Hollywoodiana (difatti la Los Angeles anni 30 è la copertina di questo approccio). La realtà dei mondi virtuali viene messa in gioco, come anche la tematica delle intelligenze artificiali che prendono vita (e anima?) all'interno di un simulacro, di conseguenza amore e violenza vengono analizzati con le dovute sfumature nella loro libertà e repressione. Su tutto l'effetto scatole cinesi rende accattivanti l'evolversi della trama che porterà ad un'attualità non poi così lontana (a livello temporale) dal periodo in cui scrivo adesso. Buono il cast: Craig Bierko e Armin Mueller-Stahl offrono una triplice sfumatura dei loro personaggi, senza scordarsi la biondissima Gretchen Mol (una che come fascino ha preso sia Woody Allen che i fan della serie Boardwalk Empire) ottima controparte femminile e il solito caratterista Vincent D'Onofrio che offre personalità ambigue che non deludono le aspettative, da citare pure la presenza di Dennis Haysbert come irriducibile detective e uno dei primi ruoli da parte di una certa Alison Lohman. Buona la fotografia di Wedigo von Schultzendorff, come la colonna sonora di Harald Kloser.

Un' industria di software scopre il sistema per vivere in una realtà virtuale molto realistica , ma .... Si tratta di un film che proprio non conoscevo , ma che ho scoperto avere una folta schiera di sostenitori . Sul finire degli Anni '90 c' è stata una vera esplosione di pellicole ( anche di grande successo ) sulle realtà alternative , da " Matrix " a " Existenz " , da " The Truman show " a " Apri gli occhi " e da " Strange days " al nostrano " Nirvana " . Come ho già detto in altra sede , non sono un grande amante di certe storie troppo contorte di mondi paralleli et similia . In questo caso faccio un' eccezione perchè la trama , basata sul romanzo " Simulacron 3 " di Daniel Galouye , è abbastanza semplice e comprensibile senza troppi sforzi . Le idee di base del film sono quindi quelle di tanta fantascienza umanistica ma paiono volersi rifare anche ad una cultura più alta , con citazioni che fanno pensare persino ad un certo Fernando Pessoa ... Sono poi molto ben realizzate le tante scene ambientate negli Anni '30 , mentre la vicenda è messa in scena in maniera tale da non aver bisogno di molti effetti speciali , che avrebbero probabilmente sforato i fondi messi a disposizione dai produttori , che sono poi i fratelli Emmerich . Anche il cast sembra esser " low budget " : i due protagonisti sono Craig Bierko e Gretchen Mol , che paiono essere i cloni poveri di George Clooney e di Sharon Stone . Senz' altro più noti i due principali attori di supporto , che sono Vincent D' Onofrio ed Armin Mueller-Stahl . Per me comunque rimane un discreto film , che si merita un buon 7 tondo .

La grandissima s**** di questo film é essere uscito praticamente in contemporanea con l' uscita di Matrix , di cui in sostanza tratta la stessa tematica , anche se in maniera completamente diversa . Passato pochissime volte in televisione , mi ricordo che ero riuscito un paio di volte a vederlo a pezzettini quando tornavo a casa tardi dagli allenamenti di calcio . Allora qualche anno fa ho deciso di scaricarlo per vederlo bene nella sua interezza , fatto benissimo , incredibilmente affascinante . Forse paga anche la mancanza di grandi star , Craig Bierko e Armin Mueller-Stahl non sono conosciutissimi (anche se temo che se venga fatto il nome di Vincent D' Onofrio molti non saprebbero neanche chi é , nonostante Full Metal Jacket e Strange days) . Meritava moltissimo di più , invece che essere un film semisconosciuto ...

L'idea di fondo è una ****ta pazzesca, poco da dire al riguardo, ben "vestita" da un'ambientazione suggestiva. Ne risulta un'atmosfera tetra e in linea con il concept del film. Tuttavia ho trovato la sceneggiatura davvero scadente e confusionaria (tipico quando si vuole trattare temi come linee temporali o realtà alternative, che dir si voglia). Insomma, secondo me la narrazione è mediocre e i personaggi deboli e non proprio calati nella parte.
Sensazioni contrastanti per un film che aveva molto ma molto di più da offrire.

Raffinato thriller fantascientifico con toni noir dove viene trattata la realtà virtuale molto di moda verso la fine degli anni '90. Intrigante all'inizio si perde un pò nella banalità col proseguire della visione. Ottima fotografia, effetti speciali al di sotto della sufficienza causa presumo di budget molto esiguo. Nel complesso un discreto film che intrattiene anche se il finale un pò telefonato...

Sottovalutato film di fantascienza che ha validi motivi per essere visto: in primis la scenografia (discreta la sceneggiatura sebbene un po' contorta in certi momenti).

Film incredibilmente poco ricordato e sicuramente da riscoprire. Prodotto affascinante per l'epoca, ma anche oggi fa il suo dovere. L'ambientazione anni '30, più il soggetto fantascientifico con atmosfere noir, lo fa diventare un prodotto appetibile e di sicuro intrattenimento.
Forse con un regista più capace, una maggiore cura della sceneggiatura ed un budget più sostanzioso, poteva venire fuori qualcosa di speciale. Peccato per il finale buonista. Il risultato è comunque apprezzabile.

Un buon film di fantascienza che punta soprattutto sulle atmosfere e molto meno sull'azione. In parte ha qualche elemento in comune con il Dark city di Proyas e persino con l'Existenz di Cronenberg di cui praticamente è contemporaneo, ma oltre questo ha una buona storia che la capacità di riuscire ad intrigare ed una sceneggiatura che delinea bene i personaggi. Poco visto all'epoca e un po' sottovalutato a mio parere.

Davvero un bel filmetto di fantascienza, uscito lo stesso anno di Matrix e passato un po inosservato, ma merita parecchio. E' puro intrattenimento ma funziona benissimo, ottimo l'intreccio da thriller con un montaggio che ci svela pian piano piccoli segreti e piccoli particolari per aumentare l'interesse dello spettatore, basti guardare l'uso che si fa del vizio di fumare e si possono ricollegare molte cose. La tematica dei mondi virtuali non sarà originalissima, ma è sfruttata bene, tecnicamente è ottimo con una ricostruzione della Los Angeles degli anni 30 virtuale fatta benissimo e una fotografia dark tipica dei film di fantascienza/Cyberpunk, tendente al verde e molto ben realizzata. Interpretazioni tutto sommato discrete, un cast quasi sconosciuto se escludiamo D'Onofrio ma comunque valido. Il finale non delude affatto, anzi l'ho trovato tra le note positive di questo ottimo film. Consigliato.

Tra il 98 e il 99 sono usciti Dark city,Il tredicesimo piano e Matrix,tre film su dimensioni cyber/parallele reali o meno.Ad oggi si parla di cult per l'ultimo citato grazie al kung fu e le slow motion che hanno cambiato il modo di fare cinema d'azione.(Forse in peggio)
Il tredicesimo piano con pochi spiccioli,riesce a portare in scena un thriller sci-fi che pone l'accento sul famoso quesito:"Ma gli androidi sognano pecore elettriche?"Ed in questo caso siamo noi gli androidi.
Tranne D'Onofrio (leggendaria Palla di Lardo di Full metal Jacket)il resto del cast sembra uscito da una soap opera austriaca,ma sono stranamente bravi e congeniali alla storia.

Il mio film di fantascienza sulla realtà alternativa preferito. Curioso risultato di una produzione tedesco-statunitense, è una perla rara poco conosciuta in Italia (forse a causa del ben più famoso Matrix).
Ritmo incalzante fin dalla prima scena, con un sapiente mix fra indagine e azione, capace di suscitare curiosità ed intrattenere al tempo stesso.
Non gli do 10 solo per 2 mezzi difetti: la mancanza di effetti speciali (comprensibile in una produzione a medio-basso costo) e di un cast di alto livello ("solamente" buono).

Per me "Il tredicesimo piano" ha rappresentato una cocente delusione.
Leggendo i vari commenti mi ero creato delle alte aspettative purtroppo disattese da un'opera che ho trovato fiacca fin dai primi minuti , invecchiata male e poco incisiva malgrado provi a confondere e sorprendere continuamente il pubblico.
L'idea di base è accattivante ma la realizzazione non lo è altrettanto, il ritmo è blando ,gli attori scadenti e i personaggi poco caratterizzati. Superflua la storia d'amore buttata in mezzo a forza e banale il finale.
La struttura a "scatole cinesi" potrebbe funzionare ma non so , calata in un contesto cosi macchinoso mi è sembrata più deleteria che benefica.
Da lodare invece le scenografie e ok anche gli effetti , nonostante i limiti evidenti di budget e mezzi.

Come rovinare un ottimo film mettendo di mezzo una storia d'amore tanto fuori luogo quanto prevedibile. Quando la bella di turno entra in scena, si sa già come andrà a finire.

Discreto thriller fantascientifico che sfrutta delle idee non nuovissime ma comunque intriganti, se piace il genere, in un film dalle tinte noir che riserva svariati colpi di scena.
L'incpit è molto interessante, l'azione non manca ma purtroppo il finale si dilunga un pò troppo e le ultime scene sono proprio buoniste!
Sempre bello rivedere il valido Vincent D'Onofrio e pure Craig Bierko (CHI?) sfoggia una prova niente male.
Tuttavia c'è qualcosa che manca...non vi sono aspetti tecnici di alto livello (tipo gli effetti speciali sono rozzi e pochi), non vi è uno stile registico particolare, niente colonna sono che resti impresso...anche se è stata una sorpresa risentire la bellissima "Erase&Rewind" dei Cardigans!
Vale un'occhiata, ma io non sono un estimatore ne dei film sulla realtà virtuale ne dello stile noir.

Film di fantascienza dalla tematica interessante...
"Il tredicesimo piano" punta tutto sul concetto dei fantomatici "mondi virtuali",utilizzati e concepiti sin dai primordi dello Sci-fi,senza far sentire eccessivamente la ridondanza di tale argomento....
I personaggi del film interagiscono con questo mondo virtuale perfetto,dove ogni individuo che ne fa parte,continua a vivere la sua "vita" indipendentemente se qualche utente è collegato al loro mondo o meno;completamente ignari di esser parte di un programma.
La cosa interessante è il mistero che viene presentato sin dall'inizio;c'è qualcosa di anomalo dietro all'esistenza di questo mondo fittizio;lo spettatore viene immediatamente catapultato dentro la vicenda grazie a questa prerogativa ....si percepisce qualcosa di strano sin dall'inizio.
Tutta la trama porterà ad un colpo di scena interessante,capace di rivalutare ancora in meglio una sceneggiatura stereotipata solo apparentemente.
Non ci sono solo elementi fantascientifici,ma anche un pizzico di noir e Thriller...
Registicamente e tecnicamente non è proprio il massimo,poteva arrivare ad essere molto più interessante se dato a mani più esperte....ma tutto sommato si tratta di un filmetto che si lascia guardare piacevolmente.
Consigliato se amate il genere..

Piccolo gioiellino della fantascienza che avrebbe meritato maggiore visibilità e considerazione, purtroppo oscurato da pellicole più "ambiziose" (sia come mezzi che come pubblico di riferimento, molto più ampio) come ad esempio Matrix.
Invece questo tredicesimo piano è davvero ben costruito, si apre in maniera piuttosto canonica e poi svela pian piano le sue carte risultando tutt'altro che banale o commercialotto.

Forse non è invecchiato benissimo, tuttavia al giorno d'oggi film del genere è molto difficile trovarne, il tutto sembra essersi appiattito (e pensare che nell'arco di un solo anno uscirono Dark City, Matrix e appunto questo Tredicesimo piano) sulla ricerca dell'effetto speciale e della spettacolarità a scapito di storie davvero potenti e capaci di far riflettere.

Peccato che il cast forse non sia del tutto all'altezza delle ambizioni (a parte Vincent D'Onofrio) e limiti leggermente la portata del tutto, ma la confezione è davvero ottima e ben congegnata.

Da recuperare se si è appassionati di un certo tipo di fantascienza.

Film simile a Matrix per molti aspetti, racconta la vita di alcuni programmatori che creano un mondo a propria immagine e somiglianza nel quale possono entrare e trovare svaghi più disparati...finché!!!

Certo che alla fine del XX Secolo si erano proprio impallati con le realtà virtuali. Anche lo sconosciuto tredicesimo piano dello sconosciuto Rusnak ne è un esempio, un buon esempio.
Un thriller fantascientifico fatto bene, complicato e semplice allo stesso tempo, con un azzeccato Craig Bierko protagonista prima del tuffo nelle commedie, e un sempre convincente D'Onofrio qua anche in versione Grignani biondo.
Parte con un "Penso dunque sono" e una "Beata ignoranza", ed il film è tutto qua dentro...

"Il Tredicesimo Piano" è basato sul romanzo di fantascienza del 1964 "Simulacron-3", da cui aveva già attinto nientemeno che Fassbinder nel 1973 con il suo "Il Mondo sul filo". Chiaramente l'opera di Fassbinder è superiore (e quindi vivamente consigliata), ma anche questo "Tredicesimo Piano" non è male, secondo me è più interessante del contemporaneo "Matrix" … Comunque non si può certo dire che la trama sia copiata da questo o quel film, dato che il romanzo è degli anni '60 e il film di Fassbinder degli anni '70 …

film che avevo visto molti anni fa, che dicevano aver ispirato matrix e che ho piacevolmente riscoperto. Un mondo che ne crea uno fittizio e finisce per perdersi nelle sue logiche...carino e ben fatto, non al pari di matrix ma l'idea è molto bella.

Media troppo alta, più alta pure di Dark City film che scopiazza a dosi massicce.
Nonostante ciò la trama è interessante, molto bravo D'Onofrio.
Non certo memorabile ma visto il cast di quasi sconosciuti e il fatto che non annoi me lo fa promuovere.

Film di fantascienza che vale almeno una visione...paragonabile a "il tagliaerbe", "Nirvana", "The cell", in minor misura a "Dark city", "Matrix"...fino a che punto ciò che è reale, è reale, e qual è il criterio per stabilire ciò che è finto e ciò che non lo è? Dove può arrivare l'artificiosità della mente?

SPOILER Già visto, già sentito, ma se si considera che ha già 14 anni anche questo film, non male!! Gli attori funzionano tutti, D'Onofrio oramai specializzato

SPOILER.

bellissimo film di fantascienza..ottimo cast e bellissima trama.

Ho rivisto questo film perchè mi era piaciuto molto. a distanza di tempo rimane godibile, ben fatto anche se il finale poteva essere meglio..

Non male, la media però è decisamente troppo alta e fuorviante.

"Penso, dunque sono"

Gran belle parole per iniziare la visione, se non si corre il rischio di dimenticarle alla fine.

Questo film e Dark City, antecedente di un anno, sono senza dubbio i miei preferiti sul tema della realtà virtuale, delle dimensioni parallele ecc. e i 2 film a cui più concedo l'originalità riguardo l'idea narrata. Poi se si vuole fare i pignoli si potrebbe andare ancora più a ritroso, considerando ad esempio il predecessore "Il mondo sul filo" di Fassbinder o l'horror "Brainscan", o puntate di "Ai confini della realtà" e chissà cos'altro, sembra appunto di avere a che fare col tema de Il tredicesimo piano ed è sempre impossibile arrivare all'idea originaria. Bisognerebbe considerare i libri da cui questi film hanno preso spunto e così via, e così via.
Sta di fatto che i due film sopracitati sono sicuramente le pietre miliari nella rinascita moderna di questo filone.
Matrix è in fin dei conti un filmetto per ragazzini con molto fumo e poco arrosto, infatti il più commerciale e noto tra questi. In gran parte è praticamente una scopiazzatura con aggiunta di Kung Fu di Dark City, delle sue "modificazioni", del suo "tune" e della sua "macchina" che governa il mondo.
Ho visto poi citare film successivi come Inception e Avatar e quì si cade veramente nel ridicolo, data la loro natura nuovamente ultracommerciale nuovamente piena di plagio, da questi film fin'ora citati come rispettivamente da Paprika e Balla coi Lupi o L'ultimo Samurai.
Quindi sveglia per favore, va bene non conoscere tutti i precedenti (come detto neanch'io probabilmente li avrò citati tutti e chissà quanti altri ce ne sono) ma elogiare addirittura delle scopiazzature imbellettate dal solito trucco hollywoodiano da due neuroni di cervello e 200 milioni in effetti speciali veramente no ...
Comunque, parlando unicamente del film, ottimamente fatto, nulla da dire. Ottimi gli attori, ben sviluppata la trama (lascia intuire ma di proposito e questo permette un coinvolgimento ancora maggiore), insomma tutto ben fatto. Non riesco a trovarlo perfetto ma comunque un gran bel film, da vedere per chi se lo fosse perso.

Discreto.

Forse il fatto di vedere questo film del 99 nel 2012, fà perdere un pò l'innovazione degli effetti di allora.

Inoltre sembra che in alcune parti ( diciamo sopratutto a 3/4 del film), la trama sia stata messa in modalità "velocità accellerata", creando una sorta di effetto di incongruenza. Sarà anche per questo che proprio verso 3/4 del film, ha iniziato a piacermi di meno. Se si ragiona a fondo, si riesce tranquillamente a capire molte cose.

Comunque rimane pur sempre un film gradevole, che si lascia guardare piacevolmente. Non mi sarebbe per niente dispiaciuto un accurato remake girato ai giorni nostri.

Certamente un capolavoro che mi dispiace di non aver visto appena uscito, ma forse a 8 anni non lo avrei propriamente colto... :)
Trovo questa pellicola assolutamente mozzafiato, con una storia geniale che fa rabbrividire ma allo stesso tempo affascina, un risultato eccellente che fa onore al genere fantascientifico e lo rende una perla del cinema da non perdere.
Sono già un fan di Matrix, Source Code, Il mondo dei replicanti, L'esercito delle dodici scimmie, Inception, Avatar (anche se, paradossalmente, è quello che mi è piaciuto di meno a parte per il 3d...) e affini, non pensavo esistesse un altro film di questo tipo e pure più vecchio!
"Il tredicesimo piano" è la storia di un programmatore che è riuscito a ricreare con un'alta tecnologia un mondo virtuale nel quale gli individui non sono consci della propria natura cibernetica ma vivono tranquillamente seguendo usi e costumi del tempo in cui sono stati creati. Ma cosa potrebbe succedere se qualcuno scoprisse la verità?

Affascinante, coinvolgente e soddisfacente a livello di effetti speciali nonostante l'nno di produzione, e con una morale... Guardatelo!

Sempre a metà tra thriller e fantascienza, "Il tredicesimo piano" strizza l'occhio al suo gemello "Matrix", uscendo ingiustamente schiacciato dal confronto col più popolare (commerciale?) film dei fratelli Wachowski.
Qui, però, non siamo di fronte ad acrobatiche capriole di personaggi in latex, né ad un'unica interfaccia virtuale in cui proiettare l'esistenza di esseri umani, ma ad un continuo slittamento di sceneggiature, di mondi paralleli che si intrecciano in una sequenza cronologicamente vorticosa, mescolando ingredienti che vanno dal noir al cyber movie.
Suggestivo quanto basta e intricato fino al limite della comprensione per poi sbrogliarsi in un epilogo vero-buonista.
Ottima regia e discreti attori, tra cui il mitico "palla di lardo" Vincent D'Onofrio.

Produzione del Roland Emmerich di Stargate e di Independence day, regia del Rusnak del buonissimo LOLITA - I PECCATI DI HOLLYWOOD, ottima interpretazione del D'Onofrio di Men in black e di Full metal jacket, scenografie suggestive e curatissime. Ma, francamente, fare uscire un clone di Matrix lo stesso anno in cui è uscito quest'ultimo, è davvero troppo.

Si riesce comunque a rimanere sul buon livello grazie a ottime basi di sceneggiatura (che fan leva su di un ottimo romanzo), a ritmo e buoni dialoghi,

Ma l'ispiratore è irraggiugibile (persino dai Wackowski stessi, visto che i sequel di Matrix son inferiori all'originale).

Avercene ad ogni modo di copie così.

Un ottimo film di fantascienza. Se vi è piaciuto "Matrix" dateci un'occhiata, non è al livello di quest'ultimo capolavoro però ci va abbastanza vicino (la trama è abbastanza simile).

Atmosfera alla Matrix, thriller e polizesco si mescolano in modo abbastanza armonico... anche se il risultato non mi è sembrato perfettissimo per via di qualche discontinuità (peraltro intuibile) di sceneggatura.
La trama diventa abbastanza contorta...

SPOILER
Fotografia ed ambientazioni semplicemente... superbe ;)

Il film supera la sufficienza grazie ad una storia che riesce a non annoiare senza esagerare in effetti speciali inutili. Bisogna seguirlo con attenzione perchè non è semplicissimo. Vale la pena dargli un'occhiata, ma credo che la media attuale sia un po' troppo elevata.

La storia e` interessante, e il film e` fatto bene.

Un buon film sul tema dei mondi paralleli. A tratti interessante, a tratti un po' prevedibile ma nel complesso un buon intrattenimento. Trama ben orchestrata.
Buono.

mezzo voto in piu'perche'questo film e'fatto veramente bene. non annoia mai e dialoghi ben costruiti lo rendono davvero avvincente pur nei suoi ritmi sicuramente non altissimi.

Certo visto oggi questo film risulta un po' datato ma rimane comunque un discreto intrattenimento.
La sceneggiatura, per quanto macchinosa, è ben orchestrata e il ritmo è sempre sostenuto.
Una visione godibile.

Non è propriamente il nostro genere, ma ci è piaciuto davvero. Un po' intricato, anche se effettivamente abbastanza scontato verso la fine che, come qualcuno ha già detto, è stata un po' troppo frettolosa.

SPOILER

Visto oggi potrebbe apparire obsoleto in quanto di film che intersecano piani temporali,realtà virtuali e mondi paralleli ne sono stati proposti a bizzeffe."Inception" è solo l'ultimo titolo altisonante della lista,ma "Il tredicesimo piano" ,coincidenza vuole uscito l'anno in cui vide la luce un altro film ad esso paragonabile,ossia "Matrix"(che tra l'altro presumibilmente ne abbassò l'attrattiva),presenta i suoi pregevoli motivi d'interesse,imperniato su inquietanti risposte ad interrogativi atavici riguardo l'esistenza dell'uomo e la sua percezione della realtà circostante.
La bontà del film sta tutta nell'ottenere una trama sufficientemente complessa con un gioco di scatole cinesi all'interno delle quali i protagonisti si muovono sbugiardando la certezze dello spettatore a più riprese.Il ritmo non cala mai ,complice un'accorta miscela di meccanismi attivati da molteplici identità che disorientano lasciando una sensazione di durevole indeterminatezza.
I fatti si accavallano sfruttando al meglio una sapiente scissione dell'intreccio che implica un arzigogolato intrattenimento finalizzato a un ordinamento dei piani esistenziali proposti.I passaggi contestabili sono pochi,frutto di una probabile cura posta nella stesura dello script ricavato dal romanzo "Simulacron 3" di Daniel F. Galouye.
Di sicuro non passano inosservate affinità marcate con veri cult del cinema sci-fi,"Blade Runner" su tutti e non solo per le analogie scenografiche.Forse il lavoro di Rusnak pecca di soggettività nella messa in scena,anche se la parte ambientata nella Los Angeles del 1937 con le sue belle atmosfere da noir metropolitano affascina non poco.
Poco convincente Craig Bierko,sicuramente meglio l'elegante Gretchen Mol ma in generale il cast non eccelle granchè.I piccoli difetti però non giustificano la poca attenzione da parte di un pubblico spesso troppo distratto.

decisamente convincente, al di là dei difetti che comunque si porta dietro.
partiamo proprio da questi: l'attore protagonista non mi è sembrato per niente in palla, il cast in generale non è proprio indimenticabile e gli effetti speciali potevano essere maggiormente curati soprattutto nella fase di scambio delle dimensioni temporali.
questo preambolo sugli aspetti negativi lo faccio semplicemente perchè a livello di idea, questo film è superiore o perlomeno se la gioca alla pari con diversi altri film a tematica simile più famosi (Existenz, Matrix, Dark city) e nonostante questi elementi non positivi, la storia è sviluppata benissimo e dà l'impressione che con un ulteriore sforzo, poteva essere un vero e proprio gioiello.
infatti un controbilanciamento di sicuro impatto visivo nella messa in scena lo dà la splendida realizzazione della Los Angeles del passato ed è un peccato che non si mantenga questo livello qualitativo.
comunque un buonissimo film, che consiglio vivamente.

"Il tredicesimo piano" fa parte di quella categoria di film che investe tutto, o perlomeno gran parte, sulla trama rendendola ingarbugliata e tremendamente artificiosa, vedere Nolan ad esempio.
Dato oggettivo Josef Rusnak non vale Nolan ed infatti lo spettatore lo capisce ben presto.
"Il tredicesimo piano" offre pure una grande fotografia ma viene a mancare, a Mio avviso, sugli attori veramente poco simpatici.

Diramando i fili del discorso sulla sceneggiatura c'è da stilare una lista di pregi e, purtroppo, anche una lista di difetti.
I pregi ci sono e non sono pochi, la storia è dotata di un buon ritmo, la noia, durante la proiezione della pellicola è inesistente.
I passaggi della narrazione risultano essere ovviamente entusiasmanti ma alle volte sono troppo criptici e incasinati, ed ecco che spuntano i primi problemi.
"Il tredicesimo piano" resta per tutto il tempo incredibilmente affascinante ma sempre, costantemente ermetico e davvero difficile da interpretare (in un primo momento) ; a conti fatti si tratta di un'elaborata ragnatela di spazi temporali almanaccati nel nome della tecnologia, tutto in partenza un po' improbabile, ma il Cinema riesce ad enfatizzare e a "rettificare" tutto o quasi tutto.
Fra mistero e curiosità la regia architetta un epilogo aperto; "Il tredicesimo piano" è una giostra di inganni e di sofisticate elaborazioni, alle volte macchinose, in altre brillanti, insomma pellicola labirintica, si sovrappongono le dimensioni e i tempi, si disperdono le sensazioni e i sentimenti, protagonisti freddi nella loro storia troppo ghiacciata.

Buona l idea, poi si perde un po.. attori cosi così, ma se vi piace il genere vale una visione

Carino thriller fantascientifico, che fa l'occhiolino a Dark City e il piedino a Matrix.
Storia prevedibile, confezione buona.

Bel thriller che richiede un minimo di attenzione. Come un buon vinello, Il tredicesimo piano, si prende col tempo e meritatamente alcuni consensi positivi, messo inizialmente in ombra dalla matrix mania. Tutto è ben messo dal regista, che costruisce un buona trama, da cui una volta finito lo spettatore potrà trarre qualche domandina o spunto. La presenza di Gretchen Mol... beh che dire... donna stupenda.

merita, guardatelo se vi piace il genere.

Il protagonista l'avevo gia'visto in Scary Movie 4 se nn sbaglio..quindi nn potevo abituarmi ad un suo ruolo serio.Ma tutto il resto mi ha convinto in pieno.

É una storia spiazzante..che nn ricorre ad effetti strabilianti ma ad un'idea di fondo che ti prende per tt la durata fino a scoprire completamente solo alla fine tutto il processo che viene effettuato nel Tredicesimo Piano.

Fotografia eccezionale quando il film é ambientato negli anni 30,mi ha colpito questo dettaglio.
Insomma,un thriller fantascientifico da nn perdere assolutamente.

Buon film anche se non è il pimo che affronta questo tema

Una storia particolare, una sceneggiatura curata e nel complesso un film veramente ben fatto. Stuzzicante e sfaccettato.

Bel film anche se la prima parte è un po' lenta ma poi diventa sempre più intricato e avvincente. Anche se molti non concordano a me ha fatto venire in mente un mix tra "Matrix" e "Dark city" con aggiunta di molto più noir e un po' meno di effetti speciali. Comunque l'ho apprezzato perchè l'idea di base è buona e sviluppata abbastanza bene e pure il finale l'ho trovato avvincente (e convincente).

...aggiungi un altro strato e fai ancora un altro film sul tema!

Il genere di film che più mi piace; quei film che hanno un messaggio filosofico e ti fanno riflettere. Noto che anche questa storia è ripresa da Il mito della caverna di Platone.
La narrazione della storia nel film non è diretta, è come se l'introduzione duri buona parte del film.
Ottimo film, da vedere; personalmente, per genere e storia, lo affianco a Matrix ed Equilibrium.

buon film, si lascia guardare molto tranquillamente..la prima parte sembra un pochino noiosa..ma poi il film si accende..idea non mi sembra originale..se non ricordo male sembra tipo men in black..??spero di non sbagliare..

Ottima idea strutturata bene in un film godibile.
Questo film è l'esempio che la fantascienza è prima di tutto una sceneggiatura valida e non effetti speciali sparsi qua e la.

Paragonarlo a matrix mi sembra azzardato e fuori luogo.
Qui si parla semplicemente di un film che pur prendendo spunto da un in'idea fantascentifica,narra di una storia prettamente thrilleristica.
Visione godibile ma nulla di più..

Molto bello questo film, un thriller fantascientifico
con una bella idea di partenza e ben sviluppato,
anche se in verità un pò troppo scontato.
Nella parte finale tutto è un po' troppo frettoloso
ed il finale vero e proprio un pò troppo buonista.
Comunque promosso.

SPOILER

Stupendo e indimenticabile per alcune componenti che completano la bella idea.
Quali? I sentimenti.

A metà tra Matrix e Dark City..con qualche sprazzo di Scanners qua e là, Rusnak gira un film di fantascienza più che dignitoso, trasposizione di uno dei tanti romanzi di fantascienza degli anni '60.

Nonostante gli attori, eccetto il sempre grande Vincent D'Onofrio, siano "leggermente" statici, il film risulta godibile, con un ritmo sempre alto ed effetti speciali più che dignitosi.

Finale un po' banalotto.

Ottima trama, discreto il ritmo e gli attori. Da vedere.

Ottimo film fantascientifico, arricchito con una eccellente intreccio narrativo coinvolgete e appassionante. Perfetta questa visione tra ciò che può essere reale o virtuale, tema che resta sempre sospeso sino ad un gradevole finale. Buoni anche gli attori (il protagonista, con i baffi assomiglia molto al cantante dei The Killers), la sceneggiatura. Stupefacenti le ambientazioni anni '30, ricreate perfettamente. Un film che merita sicuramente almeno una visione.

Spesso paragonato a Matrix, anche se in realtà ha poco o nulla a che vedere... Anzi, è molto meglio, si concentra di piu' sulla storia e non sulle prodezze di Keanu Reeves in giacca nera e occhiali da sole che schiva pallottole :)

Un film che mi ha colpito molto, soprattutto per l'intelligenza con cui è stato portato avanti. Forse il finale si risolve un po' troppo in fretta e magari ne avrei preferito uno leggermente differente.
Molto bravi gli attori. Un cast composto da nomi conosciuti, ma non famosissimi, i quali offrono delle interpretazioni davvero eccellenti.
Scarsi i risultati ottenuti da questa pellicola ai botteghini che invece meritava molto di più. Probabilmente è stata oscurata dall'incredibile successo riscosso da Matrix.

Ottimo fanta-thriller, girato ed interpretato benissimo, che propone una storia affascintante e coinvolgente.
Un grande merito della pellicola è quella di risultare assolutamente attuale, nonostante sia stata concepita 10 anni fa, sia per la realizzazione tecnica, sia anche per i temi trattati in modo mai banale ma anzi in maniera molto originale e ricercata. Inoltre le locazioni, che ai fini della storia variano da epoca ad epoca, sono rese benissimo ed aiutano a coinvolgere ancora di più lo spettatore e ad immergerlo in una trama avvincente. Trama che, pur risultando piuttosto lineare, non delude affatto, ma anzi solleva questioni filosofiche profonde ed interessanti.
Bravi come detto gli attori, soprattutto Vincent D'Onofrio che al solito non si risparmia, in una parte decisamente sopra le righe.
Consigliatissimo.

Gradevolissimo film di fantascienza sul tema della percezione (e simulazione) della realtà.

La trama è certamente curiosa e abbastanza originale, la ricostruzione della città è ben fatta così come la fotografia. Tuttavia non mi ha trasmesso grandi emozioni e ho trovato il ritmo abbastanza blando in alcuni punti, tanto che ho fatto fatica a seguire. Nel complesso però, non mi sento di bocciarlo e credo che meriti una seconda visione, più in là.

Paragonarlo a "Matrix" mi sembra abbastanza volgare. E' proprio il paragone che non sopporto e che nessuno dovrebbe adottare come punto di riferimento perchè così facendo il veleno sulla lama del pregiudizio entra nel traffico del sangue che porta al cervello, ed è la fine.
Questo è il "tredicesimo piano", film pretenzioso da parte sua nell'imboccarsi in un'autostrada ignota per esprimere concetti anch'essi celati. Meglio apprezzarlo per quello che è ( un film di fantascienza ) piuttosto che tentare di immergersi in spiegazioni fuori luogo e che distruggerebbero l'idea base del regista, forse un pò scopiazzata qua e la. Alcune sequenze sono assai carine, ma il resto è da prendere con le pinze e, per questo, cercare di infilarlo nel dimenticatoio e li, farlo giacere.

Concordo con i più entusiasti, molto meglio del pur apprezzabile "Matrix". Splendida confusione di piani spazio-temporali. Realtà e virtualità intrecciate allusivamente e con tecnica registica efficace. Suggestive le ambientazioni e bravi gli interpreti.

Il più bel film di Fantascienza che ho visto; superiore persino ad un altro grandissimo film come L'esercito delle 12 scimmie!!!
Media troppo bassa per un film a dir poco STRAORDINARIO!!!

interessante opera alla matrix (con cui condivide l'anno di uscita) dove si fondono tecnologia,passato e futuro che si confondono e mischiano fra di loro. molto irreale e parossistico ma comunque divertente. attori non travolgenti, a parte il bravissimo d'onofrio,un mito.

Veramente bello questo film di fantascienza di Rusnak..la storia è bella e coinvolgente..buoni gli effetti speciali e discreta la recitazione. Mezzo punto per il finale..forse un po' troppo sbrigativo e non curato molto..ma per il resto il film è ottimo..consigliato.

Un film carino, con qualche aspetto innovativo, ma ho delle riserve.

SPOILER

L'idea di base è molto interessante, a rifletterci si rischia la paranoia...
personalmente ritengo si sia un pò troppo insistito sugli effetti speciali, peraltro non eccellenti, piuttosto che sulla questione "filosofica" che nasce dalle varie vicende e che sicuro è la parte più interessante. Da censurare l'happy ending che secondo me rovina il film e toglie credibilità...
Comunque una piacevole visione anche per chi non ama il genere.

buon film di fantascienza. ottima la scenografia (bellissimo il cambio di colore del paesaggio a seconda della realtà), la storia vanta originalità e, forse anche grazie alla non eccessiva durata del film, una buona linearità. peccato solo che tutto sia molto prevedibile. ora ho una domanda da fare: ho rivisto il film cercando di concentrare la mia attenzione solo ed esclusivamente sulla colonna sonora, e per quanto ne sapevo "join me" degli HIM doveva far parte di questa, ma non sono riuscito a sentirla. quello che voglio capire è se sono diventato sordo oppure la canzone non fa parte della colonna sonora del film

In tono minore rispetto all'osannato Matrix ed al "cult" ExistenZ, questo film guadagna il proprio spazio nell'ambito delle pellicole di fantascienza dedicate alle realtà virtuali ed alle simulazioni di vita reale.
Le pecche narrative, che si evidenziano soprattutto nello scarso approfondimento caratteriale e nell'appena accennato conflitto esistenziale dell'uomo, rinchiuso in fallaci realtà tridimensionali di celluloide, vengono tuttavia bilanciate da un ritmo discreto e da un ordito che coinvolge lo spettatore sino all'epilogo finale, seppur senza toccare chissà quali apici di spettacolarità, nè livelli profondi di riflessione.
Godibile ma non eccelso.

Piccolo e ben fatto filmetto di fantascienza. Ottime atmosfere futuristiche/retrò che fanno da sfondo ad una vicenda che sa un pò di già visto ma che non annoia. Pecca forse di banalità e la recitazione non è sempre eccelsa, ma se vi piace il genere è sicuramente da vedere.

una piacevole sorpresa, magari non hai livelli di the butterfly effect o donnie darko, però resta un film con una trama molto originale..

p.s. il finale non l'ho ben capito.. se qualcuno me lo spiega mi fa un favore!
grazie

Thriller fantascientifico che gioca con le realtà virtuali.
Incalza dall'inizio alla fine con una serie di colpi di scena!
Spazio a contenuti filosofici su finzione e realtà!
Da vedere assolutamente se avete apprezzato Matrix o Equilibrium anche se qui l'azione cede il posto al mistery e ai sentimenti.

Davvero un bel film, con una trama ben studiata e in cui alla fine tutti i tasselli tornano al loro posto senza lasciare "buchi"... Il ritmo è tenuto sempre abbastanza alto e senza troppi punti morti... Non eccelsa putroppo la recitazione, ma in fondo non ci sono grandi nomi... Film consigliato davvero a tutti, anche solo per riflettere un po' sul dualismo realtà/finzione...

Ispirandosi ad un romanzo di Galouye (Simulacron 3) Rusniak tira fuori un film molto interessante e discretamente riuscito… Non ho letto il romanzo ma l’idea di base è ottima (adesso come adesso non è il massimo dell’originalità e ricorda molto alcune tematiche Dickiane, ma negli anni 60 l’idea era indubbiamente geniale), lo svolgimento è tutto sommato buono e mantiene lo spettatore incollato al video, ottima la fotografia, magari il cast non sembra sempre all’altezza della situazione ma personalmente mi fa sempre molto piacere vedere all’opera Vincent D’Onofrio… Certo c’è qualche difetto come la “storia d’amore” che poteva essere meglio curata, così come più curate potevano essere le caratterizzazioni di alcuni personaggi, ed onestamente il finale non è che mi abbia convinto del tutto, ma il film si merita una sua visione come esempio di fantascienza “intelligente”…

Be' Kubrick e Scott hanno fatto meglio,e questa non è altro che un'ennesima variante sul tema. La trama si diverte ad essere complicata e questo non è un buon segno, la regia la segue a ruota e alle volte fa perdere l'orientamento, anche se alla fine che sia questo il fine. Ci si appassiona, ma continuamente la cosa viene interrotta ed alal fine non si vede l'ora hce finisca, malgrado la buona realizzazione
Josef Rusnak.Ha partecipato anche alla sceneggiatura, idee non nuove, c'è solo da salvare alcune parti della realizzazione