troy (2004)

Ennesimo guazzabuglio del nuovo cinema "storico" americano fracassone e semi-psicologico. Non si capisce quale sia l'intento di regia e sceneggiatura:
se l'obiettivo era realizzare un'ambientazione storicamente attendibile, perchè la madre di Achille è una ninfa marina, come nel mito? E perchè Achille usa la spada come Jet Li? (guardate il primo scontro, è quantomeno comico);
se invece volevano trasmettere l'ideale eroico, sarebbe bene informarli che un tizio che fa a gara a chi sbarca per primo, massacra un intero tempio e taglia le teste delle statue degli idoli locali, non è un eroe, è un idiota tamarro;
non oso neanche pensare che l'obiettivo potesse essere l'adesione all'originale omerico: cioè... Menelao non muore! L'intera guerra viene combattuta perchè Menelao e Elena si possano infine trovare di fronte, e lui la perdoni! E' uno dei momenti più alti della tragediografia greca! E poi scusate, vi risulta che Achille venga ucciso con venti frecce nello stomaco?
Forse sono io ad essere troppo attaccato al 'classico', ma c'è un limite a tutto...
Che dire ancora? Ulisse , con un po' di trucco, sarebbe un discreto Jocker, se Menelao (nel tempo così generosamente concessogli) avesse un'ascia farebbe invidia a Gimli, Achille lo vedrei molto bene come personal trainer di Rocky; e in tutto questo, l'introduzione del rito di porre delle monete sugli occhi dei defunti (per pagare il traghettatore di anime) con lo scopo di avere un realismo maggiore, è solo una trovata ridicola. Inguardabile.