gabriel - la furia degli angeli (2007)

E' un videogioco? Deve esserlo, altrimenti l'esistenza di questa pellicola non si spiega. Angeli e arcangeli che vengono mandati uno a uno da Dio in un limbo oscuro stante a vizi malvagità brutture umani per esserne immancabilmente fagocitati. Lo spettatore (giocatore) è chiamato a vestire i panni di Gabriele (un buffo personaggio a metà tra Neo e Max Payne), ultima risorsa di un paradiso impotente, e affrontare e sconfiggere i demoni signori della droga e dei bordelli; una serie di scontri a difficoltà crescente, come in qualsiasi action che richieda un joystick, fino ad arrivare al boss finale che in realtà è... lasciamo perdere, va.

Dialoghi simil-epici e dozzinali, pathos sotto i tacchi, musica ininfluente, il solito rapporto occasionale furboe un generale senso di noia latente completano il quadro. Molto meglio farsi trenta ore filate di Devil May Cry.