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Un'altra delle tante operazioni "ad alto rischio" del cinema italiano, realizzato con un budget enorme, un cast di attori celebri (per l'epoca) e un risultato inferiore alle attese nel botteghino. Blasetti pecca per troppa ambizione, e risulta spesso enfatico, ma il film è stato visto poco, e male. Al di là dello "scandalo annunciato" (alcune scene erotiche con la Morgan) il film ha una sua spettacolarità, e la dedica "a tutti i perseguitati e vittime di ogni guerra e violenza" fa ancora oggi il suo effetto. La sequenza finale sfiora il kitsch, ma il San Sebastiano (metaforico) trafitto dai pugnali è impressionante. Costato 500 milioni di lire (cifra altissima per l'epoca) vanta tra i tanti sceneggiatori firme illustri come Suso Cecchi D'Amico e Cesare Zavattini. Un film molto maltrattato, secondo me ingiustamente, che va riscoperto