In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
Tratto da un best-seller di William Peter Blatty, il film di Friedkin è stato forse l'horror di maggior successo di tutti i tempi,ponendo inoltre un soggetto solitamente fatto salvo da scene shock come una bambina al centro di una vera escalation di turpiloquio e scene forti.Molto ben interpretato,soprattutto il prete in crisi padre Karras(un jason Miller intenso,purtroppo visto poco dopo questo film),"L'esorcista" percorre a giri sempre piu'stretti un vortice di delirante tensione,con l'inscindibile supporto sonoro delle musiche ben scelte di Mike Oldfield(molto prima di "Moonlight shadow"...),giungendo alle scene dell'esorcismo rese con enfasi dall'autore di "Vivere e morire a Los Angeles":pur non provandone paura,e riconoscendone i sapienti tocchi di regia per accrescere i brividi,un film che ho imparato ad apprezzare con il tempo.