io non ho paura (2003)

Da un delizioso romanzo di Ammaniti Salvatores trae uno dei film forse più belli della sua carriera.ottima l'ambientazione e molto bravi gli attori (bimbi compresi,anzi,soprattutto loro).il film riesce a riprodurre quello che il libro evoca magnificamente:il mondo interno dell'infanzia,caratterizzato da mostri,paure e innocenza.
il finale è decisamente meno crudo e più mieloso di quello del libro,ma non è un gran male.

Sentimentale e profondo. Ottima la fotografia

Veramente un bellissimo film e una bellissima storia.

gran de film di un grandissimo regista, (abatantuono rules)

Salvatores dirige con gusto un fedele adattamento del bel romanzo di Ammaniti, riuscendo appieno a trasmettere il senso di claustrofobica angoscia del piccolo protagonista. Meravigliosi i paesaggi, ben sottolineati da una fotografia coraggiosa ma perfettamente congeniale alla rappresentazione di un territorio denso di contraddizioni come quello pugliese.

UN OTTIMO FILM, DIFFICILE CRITICARE QUESTO FILM, CHE FILM!
MOLTA TENSIONE, FILM SICURAMENTE DA VEDERE, CI SONO DELLE SCENE BELLISSIME!



TE LO DEVI VEDERE!!!

Bello e fa capire dove può arrivare la crudeltà delle persone.

Uno dei film italiani più belli degli ultimi anni.
E' da vedere. Bello davvero.

Un buon film. Trama interessante e ben strutturato. Claustrofobico

Che suggestione,il film è bellissimo ed emozionante, la fotografia accellente, gli attori tutti bravissimi.
Salvatores è un grande!!!!

film assolutamente originale. profondo, ben studiato. non eccessivamente lento, anche se la lentezza era necessaria per mostrare l'immobilità della vita del paese. fotografia fantastica, con questi immensi campi di grano e questi ruderi isolati. davvero bello. grande abatantuono. sinceramente non capisco tutti questi 1, un vero peccato.

Mi è piaciuto davvero moltissimo. La storia è interessante, buone tutte le interpretazioni comprese quelle dei bambini. Bellissima fotografia e musiche perfette, che si distaccano molto dai classici schemi.

Bel film di Salvatores che può vantare una storia solida e bravi attori. Davvero splendida la fotografia su cui però ho un pò di riserve perchè spesso poco drammatizzante e troppo da cartolina.
Nel complesso un buon film che vale la pena di vedere.

Film bellissimo così come il libro di Ammaniti

Non riesco a capire chi vota 1, i film da 1 sono Troppo belli e Bambola, non questo... vabbè ognuno ha i suoi gusti!

Abatantuono è magistrale!

Da vedere e soprattutto da leggere!

il miglior film di salvatores, aiutato dal romanzo di ammaniti

Non essendo un grande appassionato di cinema italiano contemporaneo mi ero perso questa piccola gemma di Salvatores, traduzione cinematografica di un romanzo di Ammanniti (che non ho letto). Gran bel film davvero, recitato magnificamente dai bambini (che sono spontanei per natura) che vengono contrapposti al cinico e incomprensibile mondo degli adulti. Fotografia veramente notevole e colonna sonora azzeccatissima. Il finale è un pò tirato via, ma nel complesso una bella pellicola. Finalmente Abatantuono in un ruolo da cattivo.

Un bel film di Gabriele Salvatores che ha il fascino di trattare la cronaca di un rapimento visto attraverso gli occhi di un bambino.
La storia si snoda tra i confini del mondo dell'adolescenza e quello degli adulti.
Tra la bellezza della favola e la meschinità delle realtà adulte.
Tra la luce dei campi di grano al sole ed il buio delle grotte.
Molto bella l'ambientazione anni 70 , bravi gli attori.
Un film duro ma nello stesso tempo emozionante e poetico.

bello.....uno dei pochi film italiani che mi e piaciuto, complimenti a Gabriel por l ottima regia

Uno dei migliori film italiani in assoluto: fiaba e realismo, due mondi a confronto, incomprensibili l'uno per l'altro, grande suspenc, un rapporto lirico e romantico in primo piano, un atroce tema di fondo e splendido racconto di formazione.
Grande Salvatores per essere riuscito a tradurre in immagini cinematografiche, la magnifica ambientazione scenica e la ricca caratterizzazione dei personaggi del romanzo.

Un bellissimo film che va venire davvero i brividi! Da vedere!

Un film eccellente che mostra tutta la cattiveria che può scatenarsi negli adulti contro i bambini. Bellissimo anche il contrasto con l'innocenza e l'ingenuità dei bambini.

Sono stato molto colpito positivamente da questo film.
La storia di amicizia mi piace molto.
Curato molto bene anche nei particolari, ad esempio le canzoni di Mina.
Il finale come ha già detto qualcuno è la parte più deludente, molto "tirato via".
Da vedere.

Un buon film del regista italiano Gabriele Salvatores.
Molto intensa e bella la storia d’amicizia che ci viene raccontata in questa pellicola, con sullo sfondo le calde ed aride distese di grano dell’entroterra pugliese ..davvero ottime le ambientazioni e le ricostruzioni dei paesaggi, coinvolgente e capace di emozionare ogni oltre aspettativa.
Davvero tenera la storia di amicizia che i due piccoli protagonisti riescono ad instaurare, contro ogni follia e bieca cattiveria degli adulti ..la capacità di trovare il bene senza che questo venga imposto, ma in modo assolutamente naturale, tale da svelare anche ogni contraddizione insita in chi dovrebbe difendere i bambini (la famiglia del piccolo Michele) ..così il racconto ci accompagna in un crescendo di emozioni, dalla paura per ciò che non ci si riesce a spiegare, fino all’affettuoso tentativo di salvare quell’indifeso e impaurito ragazzino.
Il finale però, come spesso accade, risulta non all’altezza del resto del racconto ..troppo sbrigativo, troppo proteso ad una facile lettura, che forse avrebbe meritato un qualcosa in più.
Positiva la prova degli attori, su tutti i due piccoli protagonisti, davvero capaci di emozionare, mentre più deludente la prova di Diego Abbatantuono, di cui non mi spigo la presenza in questa pellicola, pur se con una piccola apparizione ..perfetta la regia di Salvatores, espressione di una maturità ed una perfezione stilistica ineccepibile.
Nel complesso cmq uno dei più bei prodotti del cinema italiano degli ultimi anni ..da vedere per gli importanti spunti di riflessione che questa drammatica storia riesce a far emergere.

angosciante !! ci sono delle scene veramente pesanti , kil ragazzino e bravissimo, e pensare che di questi fatti ne succedono a bizzeffe . un gran bel film .

Raramente do un voto cosi' alto ad un film, e lo assegno, per di piu', ad una pellicola di Salvatores, un regista che, in linea di massima, non ho mai apprezzato troppo.

Ma Io non ho paura e' uno dei migliori film di Salvatores, un Salvatores finalmente capace di esprimere il proprio talento genuino, senza piu' ingabbiarlo nell'abituale ciarpame di tic autorali, troppo spesso spacciati per sigilli di cinema di qualita'.

Bellissimi i paesaggi, splendide e coinvolgenti le musiche con gli archi di Ezio Bosso e del Quartetto di Torino, eccellente il cast di protagonisti tra bambini ed adulit: un film davero unico ed emozionante. Applausi, applausi per tutti.

Un film eccellente che ti mette davanti gli aocchi tutta la crudeltà che l'uomo può scatenare sugli innocenti. Bellissimo e molto crudo!

Davvero un bellissimo film...emozionante,drammatico e commovente!Ottima la regia,la sceneggiatura e gli attori...un piccolo capolavoro italiano!

davvero bello.....salvatores non è tra i miei registi preferiti ma questo fil solo per la storia di cui parla merita attenzione......l'ho trovato anche abbastanza fedele al libro (per quanto un film possa fare...).......bellissime le ambiantazioni,un po' superficiali i dialoghi........lodevole l'interpretazione dei bambini
da vedere

Era da tantissimo tempo che non vedevo un film italiano fatto bene come questo. Infatti, insieme a "La vita è bella", "Io non ho paura" è il miglior film italiano degli ultimi 10 anni (forse anche 20). La storia è splendida (tratta da un bel libro di Ammaniti) e la miscela tra drammatico e thriller risulta perfetta. Salvatores (di cui non ho visto altri film) è sicuramente molto ispirato. Poi c'è Abbatantuono che è in gran spolvero e i due bimbi sono davvero bravi. Oltretutto sono scandalizzato che a questa pellicola non siano state assegnate le statuette dell'Oscar come miglior film straniero e, soprattutto, come miglior fotografia. Va anche sottolineato che "Io non ho paura" è un perfetto ritratto dell'Italia degli anni '70. Anche le musiche sono molto buone.
In definitiva questo film serve anche per far tornare alla mente che di tanto in tanto gli italiani si ricordano di essere dei bravi registi.

Altro modesto film di Salvatores che deve solo ringraziare il bellissimo romanzo di Ammaniti e le splendide scenografie della campagna pugliese.
Come al solito tutto è raccontato con la suerficialità tipica del regista.

Film che si mantiene abbastanza sopra le righe rispetto ad altri con protagonisti i bambini.
Ma secondo me la realtà dagli occhi di un bambino non si vede bene nel film, non è molto convincente.
Scontata la fine.

non me òla sono sentita di dare 10 per un motivo.IL FINALE.per il resto siamo di fronte ad uno dei film italiani piu belli di tutti i tempi,commovente dalla metà in poi, con dei bambini ,che veramente c devono fa vergognare di vantare fenomeni americani ,come la fanning o quello del 6 senso,loro non hanno avuto niente di meno assolutamente,e sn convinto di quello che dico,bravissimo abatantuono,veramente salvatores dimostra di essere uno dei pochi buoni registi in italia,ripeto quel finale cade un pò sul ridicolo,ma il film rimane una perla rara,in un cinema italiano veramente in libera caduta.

bello!!

Un segreto enorme per un adulto, figuriamoci per un bambino. L'uomo nero (paura ancestrale) che si materializza, diventa vero, rozzo, volgare e cattivo.
L'innocenza di un bambino di fronte alla malizia degli adulti.

Michele ha paura. Certo che ha paura, ma la sua forza sta proprio nel vincerla.

Bellissima e, nel contempo, squallida la campagna. Niente con cui potersi distrarre: sterminati campi di grano, papaveri, insetti, giri in bici che porteranno alla terribile scoperta.
"Hai un kinder o un Buondì, qualcosa di buono? Cosa posso comperare con 500 lire. Quando uno ha fame: cosa mangia?" - "Quando uno ha fame mangia del pane".

Mezzo punto in meno per il finale, ma un punto in più per la magistrale recitazione dei bambini, mai banale, mai trascinata alla lacrima facile.

veramente bello.

Bel film fatto bene.

Sarò anche esagerato a dare un 10 a questo film, ma finalmente un film italiano è riuscito a commuovermi, a catturarmi dall'inizio alla fine. Non so che dire, scrivo il commento sotto la musica dei titoli di coda, ... sono ancora coinvolto da questa splendida pellicola. Guardatelo se potete ... assolutamente da non perdere!!

Buona pasqua

+ ke drammatico lo definirei thriller... Piccoli attori davanti alla cinepresa davvero in gamba e un Diego Abatantuono (!!!!!) ke si stacca dai comici... Forse uno dei film italiani +belli ke ho vsto. A volte è davvero commovente.

Me ne avevano parlato tutti molto bene e ieri l'ho finalmente visto per la prima volta; devo dire che non sono rimasto deluso. Il film è eccezzionale, i bambini sono i migliori. Coinvolgente ed emozionante!

Bellissimo film, finalmente Abatantuono che fa un film non idiota

è davvero un bel film... di solito non mi piacciono tantissimo i film italiani ma questa storia è davvero molto bella e toccante...

è stato il primo dvd (non vhs) ke ho noleggiato e devo dire ke ne sn rimasto veramente esterefatto..qualità ottima, colori e fotografia da paura..attori quasi impeccabili.abatantuono rulez...niente da dire!

Mi è piaciuto molto!
Un film che ti tiene in sospeso fino alla fine!
Attori bravissimi! (tra questi Diego è formidabile).

Probabilmente il migliore di Salvatores: toccante la storia e belli i paesaggi.

Bellissimo!
Unisce insiema il desiderio di ribellione alla mafia tipico di una persona innocente e l'unità del popolo italiano nell'amicizia e affetto che lega il bambino siciliano al bambino milanese

Un bel film, veramente toccante. Le ambientazioni sono a dir poco suggestive, sembra di sentire sulla pelle l'arsura di quella campagna sconfinata, il prurito delle spighe di grano, la consistenza della carne. Questo film mi ha veramente emozionato, lo consiglio vivamente.

un film veramente brutto mi stavo quasi x addormentare ho letto pure il libro e devo dire che è meglio del film...

se non avessi letto il libro x ben 2 volte gli avrei dato anke di più ma secondo me il passaggio dalle pagine alla pellicola presenta molte pecche...

bellissimo, coinvolgente,realistico e curato. Fantastici tutti i ragazzini e bella la colonna sonora. da non perdere

Lessi il bellissimo romanzo di Ammanniti tutto d'un fiato, in un viaggio in treno tra Roma e Bologna... e quando uscì il film di Salvatores temevo di veder svanire, nella traduzione cinematografica, la magia, la freschezza, la potenza evocativa delle pagine scritte.
Invece questo film è bellissimo, attraverso lo schermo sembra di poter sentireil calore torrido delle giornate d'estate tra i campi di grano. Sembra di poter respirare l'aria pesante e vischiosa della casa di Michele dove, d'un tratto, arriva "l'uomo nero", quello di cui tutti i bambini hanno paura e che stavolta, disgraziatamente, mangia alla sua stessa tavola.
Salvatores dipinge i personaggi con una fedeltà assoluta e, con tocco delicato e mai banale, fa dei bambini, con le paure di alcuni e le piccole meschinità di altri, i protagonisti assoluti della storia (anche nelle inquadrature, quasi tutte riprese dal loro punto di osservazione).
Fotografia bellissima ancorachè estremamente patinata.
Non è il suo migliore (che a mio avviso rimane Denti), ma è comunque un piccolo gioiello.

Buon film italiano. Diverse lacune sulla sceneggiatura, sull'interpretazione e sulla fotografia.

sì sì!

Non ho una buona considerazione del cinema italiano. Solo raramente qualche pellicola alza la media costituita dai banali film nostrani. Questo è uno dei casi rari. Un film emozionante. E sconcertante

veramente bello!

ottimo, ottimo salvatores!!
il film è veramente ben fatto, lezione di fotografia , scenografia, adattamento di un testo al cinema, caratterizzazione dei personaggi e non ultima la capacità di lavorare con ragazzini che sembrano grandi divi del passato per professionalità ed impegnio (altro che divi di hollywood).
vanno spese due righe per l'ottima prestazione di abbatantuono: grandissimo, un vero "orco" moderno, una interpretazione eccezzziunale veramente!! :)

Bellissimo film penso sia il migliore realizzato finora da Salvadores, tempi d'oro!

Un grandissimo Salvatores in un panorama cinematografico italiano tristissimo, spicca come non mai con questa pellicola originale, delicata, curata nei minimi dettagli. Stupende le sequenze nel grano. Immagini, luci e colori meravigliosi.

Si fatica quasi a credere che sia un prodotto made in Italy.

Intelligente il modo di trattare un argomento del genere, analizzando non superficialmente i personaggi, evitando di cadere in banali stereotipi.

Ps: il film è molto lento, ma probabilmente il renderlo più frenetico avrebbe annientato quel non so che di magico che lo caratterizza.

Bello, bellissimo. Gli ambienti, i personaggi, i particolari sono fedelissimi a quelli scaturiti dalla fantasia di un grande della letteratura italiana quale Nicolo' Ammaniti.Guardatelo

Davvero un bel film, da vedere.Ho letto anke il libro. Luogo davvero azzekkato dove girare il film, prprio come lo descrive il libro, fa impressione un po' il bambino nel buco. Azzekkata anke la colonna sonora. Un successo all'italiana, almeno dimostriamo ke anke il nostro paese sa fare i film migliori.

Senza troppi preamboli questo è un buon film, che per come è messa la scena italiana contemporanea è già molto, Salvatores dimostra che la sua fama è ampiamente meritata e che ci sappia fare veramente. La sceneggiatura è buona e l'atmosfera non cala quasi mai, le vicende tengono in continua attenzione lo spettatore e non annoiano. Bravi tutti gli attori del cast, Abatantuono mi ha quasi stupito, anche la colonna sonora molto in stile. Il problema di fondo di questo film è che Salvatores lancia il sasso e nasconde la mano, dove dovrebbe azzardare con qualche scena un pò più cruda e decisa, sdrammatizza sempre i toni relegando la sua pellicola in uno strano limbo, altro problema il suo è quello di continuare a fare film che parlano italiano e solo per italiani ( se posso usare questa frase senza venire frainteso); uno con le sue pontenzialità non dovrebbe costringersi entro questi limiti, dovrebbe osare di più.

Uno bellissimo scenario grazie all'opera entusiasmante della fotografia che eccelle su tutto.Gabriele Salvatores ha saputo inquadrare gli animi e i lati più nascosti dell'infanzia con un'occhio dolce e un riquadro generale negativo che incombe sulla superficialità degli adulti.
Un'ottima opera di ottima fattura.Magnifiche le musiche.

i bambini mi hanno fatto una grandissima tenerezza, ero quasi + dispiaciuta per michele che per filippo! non so quanto la storia possa essere realistica perchè non ho vissuto in questo periodo storico, ma nel complesso mi è sembrato un buon film

il film è diretto bene e la storia mi ha abbastanza appassionato ma sono costretto a dargli l'insufficienza in quanto non lo trovo un film al di sopra della media e non capisco tutto questo clamore che ha accompagnato l'uscita della pellicola nelle sale
poi mi ha totalmente infastidito la fine del film.. capisco che era l'unico modo per dare un senso all' intera storia.. ma non mi è piaciuta

Non ho ancora letto il libro purtroppo. Il film non e' per niente male anche se non mi ha appassionato!bella la scenografia , superlativi i bambini che hanno recitato da 10!

E' stato ritrasmesso in tv in questi giorni Non ho potuto rivederlo, ma mi è venuta voglia di riparlarne... tutta la "paura" che avevo, il timore che Salvatores tradisse lo spirito dello splendido romanzo di Ammaniti.. Beh niente vero: messe da parte le velleità surrealiste di Ibiza vs. Amnesia l'incontro con Ammaniti celebra il miglior Salvatores mai visto. E' chiaro che già quel libro porta con se' referenti cinematografici e letterari non indifferenti, dal signore delle mosche a stand by me di king, persino altre voci altre stanze di Capote, ma qui Salvatores fa davvero sul serio, mettendo da parte ogni velleità tecnica (solo per un attimo cita el espejo del cielo di Carlos Salces) e riportando il cinema italiano ai fasti di De Santis e Mario Soldati. Chi? Roddy Doyle è vicino (Paddy Clarke ah ah ah) ma è opportuno chiedersi quanto prevalgano le origini e influenze su un discorso aprioristico coinvolgendo questa bellissima e vitale parola, paura.
Ma l'arcano è svelato sia in S. che nel romanzo ononimo: la paura è un'arma necessaria tanto più quando viene combattuta (altrimenti che si combatte a fare?) Conosco tutto, ancora adesso: il fascino spettrale dei ruderi, il mistero insondabile delle dimore abbandonate, i rovi e l'erba alta a frustare tutti i miei desideri di ragazzino quando volevo ad ogni costo sormontare certi confini Ogni giorno vediamo la vita scorrerci avanti, la paura di scelte che abbiamo in qualche modo incentivato, ogni giorno noi, senza saperlo, abbiamo PAURA. La sorpresa è scoprire che anche Salvatores sa di averne: come del resto il sottoscritto ne ha del suo cinema (non sono mai stato un suo fan): troppo illustrativo, troppo indulgente, troppo stereotipato. O troppo presuntuoso ("nirvana" - già che c'era la moda della virtual reality poteva negarla il regista più spudoratamente cool di casa nostra?) Non riesco a immaginare un autore più opportunista (il film giusto al momento giusto) di lui, per quanto le sue radici culturali e ideologiche me lo rendano tutto sommato simpatico. Che abbia talento, è indubbio, al di là dei risultati. Eppure qui c'è molto di più: non so se sia merito del libro, ma qualcosa (anche l'umiltà certo) è entrato nel dna di S. e il risultato è al di sopra di ogni aspettativa. Qualche riserva? Sì. Cosa mi dicono mai quelle immense distese di grano, se non il ricordo ordinario di un'odioso spot televisivo? O l'enfatica apparizione - la prima - di Filippo così marcatamente horror? L'impressione di una strumentalizzazione dello script al servizio dei fatti di cronaca (i sequestri, la basilicata etc) era forte, ma poi tutti i dubbi si dissolvono. Perchè Salvatores ha miracolosamente preservato lo spirito del libro, misurando il grottesco con abilità insolita (come nel personaggio realmente deplorevole e viscido di Abatantuono) dedicandosi anima e corpo a quella realtà filtrata dalla luce, della mente del protagonista (leggasi: la lampadina che Michele tiene sotto le coperte per scrivere il suo diario). Io non ho paura diventa quindi consapevolezza di un percorso di vita, o l'immagine di un tabu' che gli adulti non sanno o non possono infrangere (quando Michele chiede al padre il perchè egli non sa rispondere: davanti all'uomo si rispecchia la paura che lo accerchia, l'ignoranza della sopraffazione che ha condannato filippo alla segregazione, il male dell'Adulto smascherato da un bambino) E comunque è giusto e coerente immaginare (cioè non vedere, non sapere, non capire, ma imporre) quanto la paura degli adulti divenga un sogno (pagato a caro prezzo pero') per fuggire da un'esistenza piatta e umile. Come già in Ammaniti, il film segue l'impulso della disobbedienza infantile (o del buon senso delle nuove generazioni) come unico tentativo concreto di migliorare il mondo circostante La famiglia di Michele diventa un deferente ambiguo alla loro sconfitta. Forse Salvatores non ha modo di rimettere tutto in gioco ogni volta, ma si limita - e non è poco - a rileggere la mediazione tra lo spirito (un po' sadico) del gioco dei minori (penitenze sopraffazione fisica rispetto e timore dei leader inganno per un segreto rivelato) e l'altro gioco quello distruttivo ed arbitrario degli "sporchi affari" del mondo adulto. Il tutto soffocato dalla superstizione di una cultura contadina poco nobile e dai vaghi armeggi (cfr. lo stand del negoziante di città come il piccolo circo dello "spirito dell'alveare" delizioso poetico film sudamericano degli anni settanta) o nelle infinite metafore (quelle infantili delle favole, il bene e il male) o ancora delle credenze popolari più in voga (il pozzo come covo di un tesoro, come luogo di dolore e annientamento, ferita lacerazione inedia, ma anche come oggetto dei desideri da avverare) Quasi che il grottesco deforme e dolorosamente poetico di Ammaniti e un ritrovato, mai tanto espressivo e lirico, Salvatores rappresentassero all'unisono le affinità, il coniugamento esistenziale di Filippo e Michele davanti a scelte e situazioni diverse: è questo il miracolo del film, la sua capacità di costringere Michele a un volo mimato (proprio come quello del breve film di Salces), nel suo corpo incosciente e gracile benchè immortale, nella speranza che il volo resistuisca le ali a chi non ne ha: incombe, onnivoro e imprudente, nella vita di coloro che fanno della PAURA una scelta E questo supera di gran lunga una fotografia che a volte sublima il manierismo, perchè qui abbiamo ritrovato un'autore come se lo scoprissimo la prima volta. E' a piedi scalzi, come un ragazzino, corre inseguendo un obiettivo che non ha bisogno di Dalì realtà virtuali o viaggi reducisti per farsi valere

film veramente eccezionale...da vedere!i bambini sono tutti bravi e dolcissimi!un grande film

Bellissimoooo! Molto belle le interpretazioni dei bambini, dal primo all'ultimo. Il bambino rapito è tenerissimo! Da vedere. Le musiche,poi.....Wow! Grande Abatantuono, con i suoi dialoghi in milanese (che comunque io capivo perchè è il mio dialetto..)...Bello bello bello. Non aggiungo altro.

Bel film di Salvatores, forse un pò troppo romanzato (a tratti sembra uno spot della Barilla), ben recitato, non mi è piaciuto molto il finale (anche se suppongo fosse uguale al libro, che però non ho letto).

..diciamo 7.5
..pensavo di trovarmi davanti ad un film pesante, e invece mi è piaciuto questo modo di trattare il "dramma" e il marcio dei grandi attraverso gli occhi innocenti dei ragazzini, questo non perdere la forza della loro età, malgrado tutto..
bellissima fotografia

un grande film,eccezionali le corse tra i campi di grano supportate da una colonna sonora fantastica...per me il piu' bel film di salvatores.

La denuncia sociale di Salvatores, come al solito, non poteva mancare.
Ma in questo caso, più che mai il suo lavoro è così coraggiosamente affrontato, tanto che per renderlo emotivamente più fragile ricorre a due attori giovanissimi.
Saranno i loro occhi a descriverci cosa potrà mai essere la mafia secondo Salvatores.
Bello

Forse il piu bel film di Salvatores.

Che bel film...davvero commovente e poi mi fa cosi' tanta tenerezza l'amicizia tra i due ragazzini...!

uno dei rarissimi casi in cui il film rende grazie al libro da cui è stato tratto.
ottimi attori, riprese magistrali, sceneggiatura convincente.
Il senso di "magia" che permea il libro è rimasto perfettamente intatto.

ottimo film.....molto emozionante tutta la storia ruota intorno alla domanda "cosa è giusto e cosa è sbagliato"( vista da varie angolazioni)....grande salvatores....ola

Senza parole. Tra i film piu' belli che abbia mai visto. Da vedere, assolutamente tenero, crudele, impegnato, vero.

Preferisco il libro di Ammanniti, ma anche questo film è ben realizzato. Il migliore di Salvatores degli ultimi anni.

Abatantuono magistrale a fare il cattivone milanese. Bel film tratto da un bel libro

stupendo, un capolavoro...

Bello bello!la parte finale mi ha un po' deluso non solo per la storia in se per se ma anche per come è stata proposta... un po' al di sotto del resto del film; cmq asolutamente da vedere.... sopratutto per come riesce a proiettarti in quegli anni di cui ho un ricordo vago perchè molto piccolo...!