soffio regia di Kim Ki-Duk Corea del Sud 2007
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soffio (2007)

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locandina del film SOFFIO

Titolo Originale: BREATH

RegiaKim Ki-Duk

InterpretiChang Chen, Park Ji-a, Ha Jung-woo, Hang In-Hyung, Kim Ki-duk, Lee Joo-Seok

Durata: h 1.20
NazionalitàCorea del Sud 2007
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 2007

•  Altri film di Kim Ki-Duk

Trama del film Soffio

Una giovane madre in crisi coniugale (il marito la tradisce) si innamora di un detenuto condannato a morte che ha tentato di suicidarsi. Riesce a incontrarlo nel parlatorio sconvolgendo i suoi sentimenti e suscitando reazioni nei suoi compagni di cella uno dei ne quali ne è geloso. Il marito scopre quanto sta accadendo e cerca di recuperare il rapporto.

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Voto Visitatori:   6,61 / 10 (33 voti)6,61Grafico
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Voti e commenti su Soffio, 33 opinioni inserite

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Crabbe  @  16/08/2017 11:23:03
   5 / 10
Il cinema silente e solitario di Kim Ki Duk qui si arena nella banalità.

Non basta puntare su tema dell''incomunicabilità e metterci dentro la regia che ti ha reso famoso per fare un buon film.

Bocciato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/10/2013 23:08:29
   5½ / 10
La sufficienza potrebbe beccarselo senza problemi, ma un problema c'è e anche grosso: è un film di Kim Ki Duk. E dai film del coreano ti aspetti sempre il massimo mentre qui c'è solo un riciclo generale. L'aggravante non è la mancanza di idee tale da doversi citare in continuazione in un gioco da metacinema poco affascinante e un pò grossolano- pensiamo all'uomo che voyeristicamente osserva le esibizioni in carcere dallo schermo, emblema di Kim Ki Duk stesso o dello spettatore; pensiamo agli spettacolini messi su dalla protagonista che ricalcano le quattro stagioni (Primavera estate autunno inverno... ma non c'è primavera?); o la prigione che sembra presa direttamente da Ferro3.
Ma cosa resta di Soffio alla fine se non alcune scene talmente ridicole e pompate nel loro realismo esasperato da scatenare una risata incontrollata?
Che questo sia Kim Ki Duk fatico ad accettarlo, una sua caduta libera dopo lavori di altissima fattura e veri e propri capolavori prima o poi doveva arrivare ma non mi aspettavo la discesa fosse cosi improvvisa...
Speriamo i successivi siano migliori.
Le interpretazioni restano di altissimo valore, sia chiaro.

Beefheart  @  03/06/2012 16:17:04
   5½ / 10
Poesia più blanda del solito, sceneggiatura ripetitiva ed originalità che lascia il posto a forzature scontate e poco credibili. Questo, a mio avviso, il risultato del coraggioso ma fallimentare tentativo di inscenare l'omicidio come atto di supremo amore pietoso. Stavolta infatti la tipica regia silenziosa, le interpretazioni espressive, la tragicità della trama e l'importanza del soggetto non bastano a rapire, aprire porte percettive e proiettare su più alti livelli emozionali, come in molte altre occasioni il regista ha invece saputo fare con inarrivabili stile narrativo e sensibilità artistica. Certamente quindi non uno dei migliori film di Kim Ki-duk che, stavolta si, può facilmente risultare eccessivamente lungo e faticoso. Pellicola non da buttare, ma senz'altro sotto le aspettative.

TheLegend  @  27/11/2011 15:51:57
   5 / 10
Film minore di Kim Ki-duk.
Questo regista dovrebbe cercare di tirar fuori qualcosa di originale o finira per stufare anche i suoi ammiratori più accaniti.

tabularasa  @  13/12/2008 17:55:34
   5½ / 10
ne ho visti di meglio dell'autore.diverse forme di amare qualcuno.dialoghi nella norma per uno come il regista e apprezzabile l'innesto del ciclo delle stagioni che rimanda al film primavera,estate....verso la fine però inizia il concreto rischio di assopirsi leggermente.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  14/02/2008 22:19:15
   5½ / 10
Vi prego, fermatelo! Ormai KKD fa sempre lo stesso film, ma ogni volta più noioso.
Momento sublime: quando la tipa imbratta i muri del parlatoio con la carta da parati IKEA e si mette a cantare con la vocina da cartone animato. L'intera sala ha apprezzato molto, con una sonora risata.

hawk  @  07/10/2007 13:50:46
   5 / 10
Andate a vedervi Address Unknown,un film disperato e feroce con 4 cogl***i così che vi fa ricordare di avere uno stomaco e ha tantissimo da dire.uno dei migliori film che ho mai visto.E' l'unico vero capolavoro del regista.Il resto sono qualche buon film e qualche riciclaggio mediocre,come questo.

beta789  @  07/09/2007 11:18:06
   4 / 10
Ormai Kim Ki Duk è il tipico regista da festival: ogni suo film, anche il più mediocre, trova i suoi fan che ne apprezzano il marchio di fabbrica.
Tutto è maniera: dalla forma ai silenzi, passando per le colonne sonore sempre identiche. I personaggi sembrano tratti dal manuale della facile poesia ( si veda tutta la storia della carta da parati con cui la protagonista addobba la sala dei colloqui - tra l'altro, appiccicata con la precisione di un'impresa di scenografia).
Un film che non trasmette il dolore che cerca di raccontare.
Se uno pensa che, alla loro morte, alcuni critici hanno scritto che Antonioni e Bergman erano registi da cineclub, viene voglia di fare un raffronto ( impossibile) tra i lancinanti tormenti di film come " La notte" e " Sussurri e grida" e opere come questa di Kim.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/10/2007 00.19.39
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fra80  @  06/09/2007 14:19:08
   3½ / 10
Non se ne può veramente più di Kim-Ki Duk: fa sempre lo stesso film pseudo-metafisico, con personaggi senza spessore psicologico e reazioni alle sofferenze e alle difficoltà della vita che non sono per niente all'altezza di un "autore". Kim-Ki Duk è uno dei registi più sopravvalutati del decennio, evitatelo se potete.

13 risposte al commento
Ultima risposta 14/09/2007 08.44.00
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