sky captain and the world of tomorrow (2004)

Il voto 7 di solito sintetizza un giudizio mediano: film che un pò intrattiene e un pò delude, che convive con la sensazione che potesse essere sviluppato meglio con uno stanziamento più mirato del (cospicuo) budget.
Esperimento cinematografico steampunk che affascina per la fotografia luminosa , vintage, perfettamente complementare allo stile, che vuole ricalcare pellicole noir anni cinquanta.
Riprende vagamente la tradizione del fumetto e del miglior Miyazaki nell'ingegneria grafica dei robot volanti.
Anche la scelta del cast è lungimirante: Jude Law per la parte dell'aviatore gigione, la Paltrow indicata per riempire il film di mossette e smorfie (smorfiosa come sempre, ma azzeccatissima), la Jolie è un cammeo apprezzabile, e perfino Lawrence Olivier ologrammato non stona con gli ambienti (anzi, contribuisce all'aura vintage).
La storia parte noir e termina con un'epopea avventuroso-fantascientifica, che (mi pare di avere intuito) attinge per omaggio ad alcuni colossal del cinema modiale (Jurassic Park, Metropolis, Chi ha Incastrato Roger Rabbit di Zemeckis, Laputa di Miyazaki).
L'asticella dell'indice di gradimento, però, non supera il "buono" per via dei gravi bug della sceneggiatura (per non dire che molti dialoghi sono irrisori, proiezioni ineffabili delle nuvolette di un fumetto) e per alcune scene secondarie di eccessiva lunghezza, che tolgono ossigeno ai momenti clou del finale, quando ci viene rivelato il piano ambizioso/folle del Dott. T.
Nel complesso, considerate le altre componenti, cioè ritmo, storia, fotografia fumè, cast appropriato, SKY CAPTAIN rimane impresso nella mente dello spettatore, stagliandosi come un film che ha un sua propria forma ed identità.

Magari, in futuro, al tramonto delle idee, questo fumettone steampunk sarà rivalutato e diventerà un culto....ai posteri l'ardua sentenza.

SPOILER