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MERAVIGLIOSO!!!! Adinolfi (o Eddy Endolf), ti venero come un dio (altro che Aborym, tu sei molto di più!). Com'è possibile non restare affascinati da un "bel ragazzo" (come dicono nel film...) completamente nudo, indossante una maschera da Zorro coperta di pelo e nient'altro (a parte un pezzetto di tappeto peloso sui genitali)... E poi l'Aborym iniziale! Un autentico idolo (mi rimarrà sempre impressa la frase "Aborì, vieni qui!"; appena l'ho sentita non ce la facevo più, sono esploso dalle risate!). Indimenticabile il sogno del protagonista, con una sequenza indefinibile di immagini, fra le quali troviamo una (delle tante) perla del trash: un fascio di luce rossa che si espande dalla testa di Aborym (mi ha ricordato molto gli occhi di Patrick Vive Ancora), che non può far altro che stimolare le risate! Bellissima la liquefazione di Totonno O' Cafone (???) e la trasformazione di Adinolfi in lupo mannaro (in confronto quella di Un lupo mannaro americano a Londra non è niente). Insomma, un autentico capolavoro! Sia benedetta LA CROCE DELLE SETTE PIETRE!!!!