indignation (2016)

Indignation può sembrare una storia di ribellione, ma non nel senso canonico che si intende. Il protagonista vuole seguire semplicemente un percorso che si è prefissato, operare le proprie scelte e prendersi le responsabilità di tali scelte. Solo che in un contesto di un'America bigotta e sullo sfondo della lontana guerra in Corea, tale rettitudine viene presa come una forma di rbellione. La protezione soffocante della propria famiglia unita a sottili ricatti morali che esercita sul figlio, il dover sottostare a dei principi altrui, unita alla ricerca di compromessi tuttaltro che voluti, anzi imposti, non fanno altro che annichilire dall'interno le possibilità di futuro di un giovane che vuole soltanto vivere la propria vita, senza essere risucchiato dal buco nero del conformismo. Una storia ben raccontata, con una buona caratterizzazione dei personaggi, più sfaccettati di quanto mi immaginassi e che offre dei buoni momenti come il confronto/scontro con il rettore dell'università. Un buon film che si avvale di una buona scrittura e di una regia che accompagna senza particolari fronzoli una storia meno convenzionale di quanto mi immaginavo.