il pasto nudo regia di David Cronenberg Canada, Giappone, Gran Bretagna 1991
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il pasto nudo (1991)

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locandina del film IL PASTO NUDO

Titolo Originale: NAKED LUNCH

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiPeter Weller, Judy Davis, Ian Holm, Julian Sands, Roy Scheider, Monique Mercure

Durata: h 1.55
NazionalitàCanada, Giappone, Gran Bretagna 1991
Generefantascienza
Tratto dal libro "Il pasto nudo" di William S. Burroughs
Al cinema nel Settembre 1991

•  Altri film di David Cronenberg

Trama del film Il pasto nudo

Lo scrittore Bill Lee in preda ad allucinazioni che hanno come 'protagonisti' degli scarafaggi enormi, uccide sua moglie e scappa a Tangeri dove si crede coinvolto in un complotto con esseri di un altro pianeta.

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Voto Visitatori:   7,37 / 10 (93 voti)7,37Grafico
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Voti e commenti su Il pasto nudo, 93 opinioni inserite

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  Pagina di 2   Commenti Successivi »»

Goldust  @  01/08/2024 15:01:00
   5 / 10
Spesso Cronenberg eccede nella sua folle immaginazione cinematografica: con questo lavoro - lento e narrativamente disconnesso - è andato proprio fuori giri. Per me un episodio della sua filmografia da dimenticare.

it.sandi  @  03/04/2024 21:27:17
   9 / 10
Come fare a convincere qualcuno (penso molti) a cui questo film non é piaciuto ... penso sia un' impresa al limite dell' impossibile , si rifiuterebbero proprio di rivederlo . Incredibilmente lo vidi per la prima volta poco più che bambino a metà anni 90 di pieno giorno , la scena soprattutto della gabbia per gli uccelli con Julian Sands difficilmente scordabile ... Rivisto a vent' anni dopo aver letto su neonato Internet su qualche sito specializzato che Il Pasto Nudo era stato tratto da un romanzo per molti illeggibile di William Burroughs ci ho capito molto di più , le avventure lisergiche di un grandissimo Peter Weller con rarissimi momenti di lucidità con addirittura un' estemporanea trasferta vera o molto più presunta a Tangeri . Tratta temi difficilissimi ma nessuno può negarne il fascino , i mostri indimenticabili e soprattutto le scene indimenticabili . A me é rimasta subito impressa senza spoilerare quella lunghissima e beffarda storiella che Peter Weller racconta durante un tragitto in macchina ai suoi compagni , abbastanza scioccante come tutto il resto del film . Orario ideale di trasmissione dalle tre alle cinque di notte su RaiTre , io l' ho rivisto su Sky quando fecero una serie di film "Effetto Cronenberg" . Citato anche da I Simpson , in un episodio in cui Bart e i suoi amici per trasgredire vanno al cinema a vedere appunto Il Pasto Nudo . Commento di Nelson all' uscita dal cinema : c'erano almeno un paio di cose di questo titolo che non mi tornavano . Più che indimenticabile ...

markos  @  04/07/2023 10:09:06
   7 / 10
Film stranissimo. Questi si drogano di polvere per uccidere i bagarozzi facendo dei viaggi allucinanti. Che mente malata.
Bel voto per l angoscia che ti tramette.

marcogiannelli  @  30/12/2021 14:31:18
   7½ / 10
Un film che personalmente non rivedrei, un'opera completamente allucinata. Cronenberg sfrutta la sua passione per il body horror per portare in scena Burroughs, uno che, possiamo dirlo, è infilmabile.
Scarafaggioni inquietanti e viscidosi, corporazioni losche, una vicenda che passa dall'essere professionale al personale nel giro di una scena.
A tratti davvero incomprensibile, va fatto un plauso per averci provato coaudiuvandosi dei soliti giganteschi effetti speciali. La messa in scena è meravigliosa, con una fotografia caldissima.
Il cast è d'eccezione e sarei curioso di sapere cosa ne abbiano capito loro dei propri dialoghi.
Se c'è una cosa che possiamo tranquillamente estrapolare dalla follia del romanzo (e del film) è la rappresentazione di una società soggiogata dall'uso di droghe e la fascinazione verso l'omosessualità.
Forse un film troppo Lynchano per Cronenberg.

Filman  @  14/09/2021 15:29:59
   9 / 10
Uno dei modi più legittimi per un regista visionario di inserire le proprie ossessioni visive in un film è quello di fare un film surrealista. Fare surrealismo nel cinema vuol dire imprimere in formato audiovisivo la psiche dell'autore. NAKED LUNCH è la elaborazione audiovisiva del sogno/incubo cronenbergiano. Solo un film che trasmette la sensazione di essere un sogno, e quindi un film che trasmette in maniera logica la sua illogicità, può essere considerato un capolavoro. Questo film non è solo l'edificazione massima del periodo surreal-espressionista di David Cronenberg, ma è anche la sua indelebile impronta nel cinema surrealista.
Tutte le invenzioni dell'autore, ovvero la sua carne meccanica (o tecnologia biologica che dir si voglia) e le sue viscere aliene, trovano gloria in un film illogico che si muove con naturalezza, nel suo mondo costruito in maniera encomiabile, con la sua sceneggiatura convinta, nonostante la dimensione priva di senso nella quale vive.
Quando il film si chiude siamo convinti di aver sognato, conseguenza di una bravura tecnica e narrativa, quella del regista, che a questo punto non ha limiti.

Beefheart  @  14/07/2021 11:31:57
   7½ / 10
Ri-visto dopo secoli credo di poter dire che questo film non invecchia.
Follia allo stato puro, non-sense, visionarietà, provocazione; il tutto orechestrato a dovere da un Cronenberg in forma smagliante.
Perfetta anche la scelta degli attori, bravissimi ed adattissimi a recitare il delirio.
Ovviamente la visione non è delle più semplici in quanto alla pazzia del soggetto - che già di suo è più che ostico - si aggiunge quella sorta di grezzume stilistico che ancora, felicemente, permeava il regista.
Io continuo a trovarlo divertente ed efficace; altri, probabilmente, continueranno ad odiarlo.

lukef  @  17/07/2017 13:03:17
   6½ / 10
Che dire di questo lavoro di Cronenberg? Tratto dall'omonimo (capo?)lavoro di Burroughs, non ne ricalca il fascino né la componente originale. Insomma, non mi è piaciuto.
Vorrei dire che Cronenberg forse condivide con Burroughs il gusto per la deformità, il senso dell'orrore "esistenziale" e un certo coraggio di superare i limiti convenzionalmente attribuiti alle rispettive arti.
Temo però che le somiglianze finiscano qui e non bastino a fare di questo film un'opera unica.
In primis, l'innovazione di Burroughs è anzitutto lessicale e dialettica. L'uso spregiudicato e arbitario delle parola, per esempio, non si può replicare nel visivo; al più si possono recitare i dialoghi, ma non è la stessa cosa. Il regista fa poesia con le immagini, il poeta con le parole.. E le "traduzioni" stridono un po'.
Non di meno, la depravazione del libro (che ne costituiva uno degli elementi più mind-blowing, per dirla all'americana) non è comunque tutt'oggi replicabile per ovvi motivi di decenza (pur precedendo il film di oltre trent'anni).
Ciò detto, anche a fronte dei succitati difetti, questa pellicola resta un qualcosa di diverso dal solito che credo valga la pena di vedere.

madtisa  @  17/02/2017 20:55:21
   7½ / 10
Film allucinante di Cronenberg. Un susseguirsi di scene geniali e allucinogene apparentemente senza un vero e proprio filo conduttore. Un film simbolico, ma fino a un certo punto, che va visto per ciò che è, tenendosi per sé le proprie conclusioni, ma senza dover molto indagare in ciò che il regista voleva comunicare. E' un riuscito viaggio allucinante.
Si potrebbe paragonare a Paura e delirio a Las Vegas, ma più ispirato, e per un pubblico più adulto.

MonkeyIsland  @  29/12/2016 18:20:34
   7½ / 10
In assoluto uno dei più affascinanti lavori di Cronenberg grazie a uno stile visivo riuscito e punte horror che funzionano.
Bravo Weller e film consigliato anche se sul tema visivo/allucinazioni il regista canadese ha fatto di meglio (Existenz).

Junipher  @  18/09/2016 10:56:14
   6½ / 10
Affascinante ma le sporadiche scene di grottesco disgusto sembrano prevalere come exploit shock a discapito del risultato complessivo... Causa anche il ritmo un pò narcotizzante, tra un intrigo psico-gay e paranoie complottistiche il rischio di addormentarsi è dietro l'angolo... Cronenberg troppo altalenante e freddo nelle sue velleità intellettuali. Memorabile la colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  04/03/2015 21:26:15
   7 / 10
Viaggio kafkiano e completamente allucinato nella mente di un uomo alienato che ha ormai perso ogni percezione logica o sensata della realtà.
La sua lentezza, il suo non-sense assoluto, la perfetta atmosfera anni 50 (coadiuvata dal jazz di Howard Shore), la follia dei dialoghi, le prove deliranti degli attori (Weller perfetto), le ossessioni morbose e rivoltanti per gli impulsi sessuali, le mutazioni della carne, e la magnificenza di trucchi ed effetti speciali rendono "Il Pasto Nudo" un'esperienza fuori dal comune e dall'indubbio fascino visivo/psicologico che, come volevasi dimostrare, ha mandato in visibilio i fan del regista.
Attenzione però, perché praticamente ogni pregio sopra riportato può rivelarsi automaticamente un difetto non da poco per uno spettatore medio che non ha Cronenberg (o Lynch) nelle proprie corde (e tenete presente che, pur non disdegnando in dettagli come al solito ai limiti del guardabile, questo e' l'unico titolo nella sua filmografia ad avere uno spirito tanto grottesco).

Diciamo che, per quanto obbiettivi si cerchi di essere, in un'opera del genere la soggettività conta parecchio; personalmente, più che coinvolto, ne sono rimasto ammaliato, ma non so se lo riguarderei.

Nonostante certe sequenze da antologia pura (il dialogo con "l'alieno" al bar per esempio, sequenza che mi ha sempre colpito sin da piccolo) io rimango sempre e comunque fedele al Cronenberg prima maniera (per intenderci, quello pre "Inseparabili").


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Ultima risposta 04/03/2015 22.51.41
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Vlad Utosh  @  12/02/2015 17:25:35
   10 / 10
E' difficile descrivere questo film dopo una sola visione; ti lascia attonito e il senso di non averci capito nulla rimane presente in barba agli sforzi di cercare una logica e al tempo passato a scervellarsi.
E' invece facile notare l'ottima regia di quel genio di Cronenberg, gli effetti speciali superbi che risaltano la carne e le ossessioni perverse(macchine da scrivere/insetti che parlano attraverso uno sfintere, bizzarre creature, una scena di sodomia distorta che ha dell'incredibile e secrezioni a volontà) del protagonista. Buona anche la colonna sonora e diversi dialoghi, o meglio monologhi, lasciano il segno.
Non ho letto il romanzo da cui è tratto questo film, tuttavia, leggendo qualche parere qua e la, mi pare di capire che è inutile cercare un filo logico.
Dalla pellicola si intuisce che l'interzona, il luogo o dimensione ove Bill Lee( Peter Weller) trova rifugio

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Finale spiazzante e che mi ha lasciato dubbi su questa Annexia, altro parto dell'immaginazione? Sempre parte dell'interzona?

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Sicuramente un film strano, un viaggio allucinate nel nonsense; ma se il cinema è arte, questo ne è sicuramente un degno rappresentante.

Neurotico  @  30/01/2015 17:25:04
   8 / 10
Non ho letto il libro di William S. Burroughs, quindi non posso fare raffronti. Per me è senz'altro la mosca bianca dell'intera cinematografia del geniale regista canadese, e probabilmente il film meno politico ma più edonistico e dionisiaco.

Visionario, assurdo, folle, surreale, grottesco. Il pasto nudo è un viaggio allucinato nella mente di un investigatore, tale Bill Lee (un bravissimo Peter Weller) che è anche scrittore (c'è molto della vita di Burroughs stesso) e agente segreto che è persino lui all'oscuro dei suoi obiettivi e dei piani della sua organizzazione, salvo essere informato sulle sue missioni da enormi scarafaggi, mostri antropomorfi con protuberanze falliformi e macchine da scrivere che si trasformano in giganteschi insetti.

Nessun personaggio si rivela essere chi era all'inizio, in questo film, tranne forse Hank e Martin, i colleghi di Bill, che sono gli unici che lo aiutano. Chi più chi meno subiscono tutti una metamorfosi. Si può anzi dire che questo film sia esso stesso mutevole, e quindi concettualmente il picco dell'estetica mutaforme e dell'arte cangiante di Cronenberg per cui, mai come in questo caso, il raccontare una storia è pretesto per mostrare visioni allucinate, assurde, creature mostruose e quindi dar libero sfogo al suo estro morboso.

Eraserhed  @  29/01/2015 10:25:44
   10 / 10
Beh che dire oltre ad essere un amante della beat generation e in particolare del buon vecchio Burroughs, qui Cronenberg va ben oltre alla sua "fissazione" per la carne proponendo tematiche che anche se sembrano sconnesse hanno un loro filo "logico", si differenzia abbastanza dal libro, primo di una tetralogia che consiglio vivamente di leggere, le location rispecchiano perfettamente la Tangeri burroughiana così i baretti loschi e i frequentati, tutti a stilare i loro "rapporti", nota di merito va al buon vecchio Ian Holm che non so perchè è riuscito ad essere inquietante dal primo fotogramma all' ultimo. Detto questo perchè non voglio divulgarmi sulla trama che io considero molto interpretabile Cronenberg è riuscito a mettere su schermo un viaggio onirico, perverso quasi malato ma è un film che vi terrà incollati allo schermo! Per chi volesse approffondire di più su questo autore consiglio vivamente di leggere "junkie" e "La scimmia sulla schiena" di cui soprattutto il secondo parla molto del pasto nudo e del perchè è stato fatto. :)

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Ultima risposta 29/01/2015 17.19.32
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GianniArshavin  @  08/01/2015 23:42:43
   6½ / 10
Al genio Cronenberg va sicuramente dato atto di essere riuscito a cogliere con questo suo "Naked lunch"l'essenza di un romanzo praticamente indefinibile e totalmente folle come quello omonimo scritto da William S. Burroughs.
Chi,come il sottoscritto,si è lanciato nell'ardua impresa di leggere il suddetto assurdo libro sa bene quanto sia difficile anche solamente capire qualcosa fra un paragrafo e l'altro , e quindi solamente un visionario come Cronenberg poteva riuscire nel compito di produrre una trasposizione di quel volume senza cadere nel ridicolo e soprattutto senza sfigurare nel confronto.
Ovviamente "Pasto nudo" del regista canadese è un'opera altrettanto anarchica e fuori dagli schemi come l'originale,meno estrema ma comunque eccessiva e per pochi palati. Saremo inondati da situazioni allucinanti e di difficile comprensione,i temi toccati saranno molteplici (omosessualità,controllo governativo,sostanze stupefacenti,frustrazione,sesso ecc) e i modi in cui essi saranno tratti e affrontati saranno tutt'altro che convenzionali.
Il regista sceglie un impronta molto noir anni 50 e la fotografia e la colonna sonora esaltano questa scelta stilistica che può sembrare leggermente demodè ma che nel complesso funziona a dovere. Bravi anche gli attori , in primis un azzeccato Peter Weller che io per tutta la durata del film ho scambiato per James Woods :D
Da paura gli effetti e le creature mostruose rappresentate, un tripudio di rimandi sessuali,pus,sangue,escrescenze e liquidi vari da far andare in visibilio il fan del body-horror più puro.

Sfortunatamente "Pasto nudo" non è solo pregi, e i principali difetti li ho riscontrati in una trama che è difficile da seguire e che alla lunga si impantana in una serie di no-sense di difficile fruizione anche per lo spettatore più smaliziato. Inoltre il titolo procede ad un ritmo soporifero che non aiuta e anche io,da grande estimatore del cineasta in questione,malgrado gli sforzi a tratti mi sono purtroppo annoiato non poco.

Dunque a Cronenberg va il merito di aver reso possibile l'impossibile,ma la sua creativa e astratta pellicola ha dei difetti che hanno reso non scorrevolissima la visione.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  12/09/2014 20:53:09
   6 / 10
Film folle, assurdo. Stralci di vita e opere di Burroughs si mescolano in un puzzle delirante. Ha il suo fascino.

_Hollow_  @  22/05/2014 04:00:21
   8 / 10
Ottimo film, il solito Cronenberg, ma non avendo letto il romanzo non posso fare paragoni. Sta di fatto che le vicende letterarie vengono legate molto bene con quelle biografiche di Burroughs. Visivamente è schockante come al solito (insetti, carne), ma ho sempre l'impressione che, nonostante le tematiche "industrial" e psichedeliche, le immagini di Cronenberg rimangano troppo spente e tetre. C'è sempre pochissimo colore e molta staticità, e non aiutano a considerare ciò che si vede così rivoluzionario e artistico. Tsukamoto sta su un altro livello, per quanto mi riguarda.

Però in opere del genere di Cronenberg c'è sicuramente una certa genialità e il merito di essere stato un precursore, un maestro.

Film sicuramente da vedere.

Alex22g  @  13/05/2014 20:52:45
   10 / 10
Il capolavoro di Cronenberg. Un film folle e geniale, con una grande attore protagonista . L' ho rivisto da poco in blu-ray dopo non so quanti anni, e come raramente capita, l 'ho trovato ancora più bello di quanto lo ricordavo. Certo è che non è un film per tutti, ma chi adora lo stile del regista non può non adorare questo suo film.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  24/01/2013 20:27:55
   9 / 10
Uno dei migliori Cronenberg, film e regista sottovalutato.

Molto prima che diventasse anche moda ad Hollywood, un film di genere che smonta la realtà, usando come vettore il libro e la vita di Burroughs.

Un viaggio nei deliri di uno scrittore, con macchine da scrivere-mostri. L'armamentario da film horror è al servizio di un'opera molto cerebrale, fredda ma mai vuota. Assai più ambizioso di eXistenZ, a volte criptico, ma sontuoso e crudele.

Assolutamente da recuperare!

InvictuSteele  @  17/01/2013 16:33:24
   7 / 10
Sicuramente un film surreale non riuscitissimo, Cronenberg tenta di mettere su pellicola un libro poco visivo, frammentario, allucinato e senza alcun filo logico. Proprio per la particolarità del romanzo il film da cui è tratto risulta sconclusionato dove il tocco di un maestro come Cronenberg si vede nelle splendide immagini e nei grandi dialoghi ma che non riesce questa volta ad incidere a fondo.
La trama si perde completamente allucinazione dopo allucinazione rendendo ostica la visione e dunque l'attenzione dello spettatore, il quale combatterà dopo poco contro la noia.
Un film difficile non solo da vedere ma anche da catalogare (come del resto il romanzo di Burroughs), sicuramente molto affascinante e in pieno stile Cronenberg ma lo consiglierei solo agli ammiratori del regista canadese o agli estimatori di taluni particolari generi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  09/01/2013 20:02:41
   6 / 10
Da molti considerato il capolavoro di Cronenberg, io non condivido. Non sono sicuro di averlo ben capito, anche colpa mia forse ma certo il regista canadese non ha reso le cose semplici volendo realizzare la trasposizione di un libro apparentemente infilmabile, scritto sotto l'effetto di droghe, come lo è quello di Burroughs. E se l'inizio è comunque promettente, alla lunga diventa eccessivamente ripetitivo e sempre meno attraente. Non manca di un certo fascino visionario ma di Cronenberg ho decisamente preferito altro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  02/12/2012 17:55:21
   7½ / 10
Probabilmente il film che per me risulta più complesso da valutare.
Un utente di questo sito mi ha consigliato alcune pellicole , dato che volevo accostarmi al cinema weird. Tra le pellicole elencate c'era anche " il pasto nudo" di Cronenberg, il quale è tratto dall'omonimo romanzo di Burroughs, autore visionario e tossicomane.
Cronenberg l'avevo sentito di nome ma non avevo mai visto una sua pellicola fino ad oggi.
E diciamo che è stata una delusione, o comunque una mezza delusione. MI aspettavo un capolavoro magistrale, ma quello che ho visto non corrisponde alle mie aspettative. Cronenberg ha sicuramente talento dietro la cinepresa, le inquadrature sono interessanti, la fotografia è attinente al film e il regista ha le idee abbastanza chiare su come vuole far progredire il film.
Mi hanno colpito molto positivamente i due protagonisti, perchè hanno saputo interpretare due personaggi assolutamente non facili e banali. Lo stesso doppiaggio è veramente efficace , senza neanche tirare in ballo le musiche Blues che accompagnano magnificamente alcuni momenti del film.
Il problema grosso del film è uno: è complesso da capire a meno che tu non sia lo scrittore stesso. INfatti per i primi 20 minuti si assiste ad un interessante sviluppo che tiene incollati allo schermo. ANche le prime alluccinazioni del protagonista sono affascinanti e pure un pò disturbanti ( bellissima la scena al pub, nella quale gli viene consegnato il biglietto per l'interzona). Successivamente il film diventa abbastanza rindondante e ripetitivo , e si perde strada facendo. La storia stessa è incentrata sui trip di un tossicomane e di conseguenza non si può estrapolare un significato razionale da tutto ciò. è interessante però osservare le varie analogie ed ambivalenze che si dipanano nella storia: fortissima soprattutto la sfera sessuale e il binomio realtà- fantasia. Metterò nello spoiler alcune mie osservazioni. Io consiglio il film perchè interessante, ma dovete avere la mente sgombra e soprattutto dovete prepararvi ad alcuni momenti "noiosi" che potrebbero far calare l'attenzione durante la visione.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  28/07/2012 11:19:35
   7 / 10
Film non facile, parte bene con atmosfere allucinate e affascinanti, ma si perde per strada, diventando ripetitivo e inconcludente.

Vdaddio  @  05/06/2012 02:42:31
   8½ / 10
Disturbato, sconcertato e soddisfatto dopo Naked Lunch.
Privo di una trama precisa, può apparire lento in alcuni punti.
Immagini forti che ti tengono incollato allo schermo.
Gran Bel Film!

rockyeye  @  28/03/2012 11:34:06
   8½ / 10
William Seward Burroughs viene considerato lo scrittore americano più innovativo della metà del secolo scorso, a cui si ispirarono nomi del calibro di Allen Ginsberg e Jack Kerouac. La sua opera più famosa, Il pasto nudo, è costituita da un insieme di testi disparati scritti durante il soggiorno di Tangeri, una raccolta di testi e abitudini sulla sua tossicomania e le sue allucinazioni. Il pasto nudo di Cronenberg non è l'adattamento di un libro inadattabile, ma il racconto cronenberghiano del processo che conduce alla genesi de Il pasto nudo e alla nascita di William Burroughs scrittore. Ma fedele al suo stile, Cronenberg ci descrive questo processo non in modo documentario, ma dall'interno. Ci impone una visione allucinata e mai esplicativa della creazione artistica. Nel film viviamo l'avventura di William Lee (pseudonimo di Burroughs ai tempi de La scimmia sulla schiena) che ha scelto la sregolatezza del senso e l'esilio prima di scrivere qualsiasi cosa. Ci troviamo di fronte ad un mondo completamente illusorio partorito dalla psiche del protagonista, in cui tutti i personaggi sono invenzioni di Bill Lee. Assisteremo quindi alla trasformazione di New York in Interzona, una zona fluttuante dell'allucinazione dalle sembianze di una Tangeri mitica da film di spionaggio (ricostruita con la dovuta artificiosità). Burroughs all'epoca del suo soggiorno nordafricano non credeva più nella letteratura, non voleva scrivere e soprattutto non voleva essere considerato uno scrittore. Quest'atteggiamento può essere riscontrato nel film di Cronenberg. Bill Lee, alias William Burroughs, rifiuta di essere uno scrittore, è solo un agente segreto che scrive "rapporti". Rapporti che gli vengono dettati da una macchina da scrivere-insetto che si esprime attraverso una bocca-sfintere. In seguito si scoprirà che l'insieme di tali rapporti forma un'opera intitolata Il pasto nudo. Bill è quindi come una "macchina da scrivere" che non si accetta e trova nel massiccio ricorso alla droga e all'allucinazione l'unico rimedio per superare tale denegazione. Quando gli amici Martin ed Hank (raffigurazioni rispettivamente di Allen Ginsberg e Jack Kerouac) scoprono che Bill vede nella sua farmacia portatile la macchina da scrivere-insetto che usa per battere i suoi rapporti, non fanno assolutamente nulla perché comprendono che saranno proprio queste allucinazioni a permettergli di scrivere la sua grande opera. E nel mondo senza frontiere fra realtà e immaginazione che risponde al nome di Interzona, Bill riuscirà a scrivere il suo libro trasformando, letteralmente, la sua vita in un'opera d'arte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  09/03/2012 23:56:27
   8½ / 10
Non so quale altro regista sarebbe in grado di, seriamente, affascinarvi mostrando delle macchine da scrivere che parlano attraverso degli sfinteri, senza farvi sbellicare dalle risate.
Miracolosa ed eccentrica trasposizione cinematografica di allucinazioni di prim'ordine.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/03/2012 00.32.22
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gemellino86  @  27/11/2011 19:36:46
   7 / 10
Un buon film senza dubbio ma non è tra i migliori di Cronenberg. Buoni attori e storia discreta. Un po' lento nello svolgimento.

romrom  @  13/11/2011 19:53:12
   4 / 10
Ma...terribilmente sconclusionato, cervellotico e e lento...non sono riuscito a vederlo neanche in due tranche ...poi quegli scarafaggi a forma di macchine da scrivere ... mamma mia , veramente insopportabili .

Jumpy  @  24/10/2011 23:42:53
   7½ / 10
Ricordo ancora le polemiche e le chiacchiere quando uscì questo film.
Onirico ed allucinato, disturbante, shockante.
Tra i meandri della mente malata del protagonista si affronta tutto l'immaginabile: fobie sociali, ambiguità sessuale, usi ed abusi di sostanze stupefacenti varie.
Trama contorta, a tratti difficile da seguire, a volte noiosa, alcuni passaggi mi son sembrati puro esercizio di stile e troppo autocompiaciuti.
Bellissime, anche se molto insolite, le musiche a perfetto completamento delle immagini, in certi casi davvero forti, che scorrono sullo schermo.
Se non fosse eccessivamente confuso e contorto (sembra davvero un trip andato storto) sarebbe stato, a mio parere, un capolavoro assoluto.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  07/10/2011 22:25:43
   7 / 10
Ispirato, più che tratto, al romanzo di Burroughs e alle vicende personali dell'autore (c'è proprio una scena in cui i due amici [Kerouac e Ginsberg] del protagonista [Burroughs, appunto] arrivano a Tangeri per spronarlo a cavare qualcosa di buono dalle carte che trovano in camera, episodio reale dal quale sarebbe scaturito proprio "Naked lunch"), il film di Cronenberg è un lungo e ostico viaggio nell'incubo di una mente in avanzato stato di alterazione, con strabilianti squarci di non sense e diverse concessioni ad un immaginario surreale che talvolta risulta gratuito ed un pò compiaciuto.
Bisogna ammettere che lo spirito dell'autore letterario non viene tradito ed, anzi, si sposa alla perfezione col caleidoscopico calderone di ossessioni carnal-psico-sessuali di Cronenberg, compreso il rapporto uomo-macchina (da scrivere, in questo caso), che si allarga ad una riflessione grottesca sul potere dell'immaginazione e sulla sua influenzabilità.
Realizzazione di altissimo livello (effetti speciali non per tutti i gusti, con abbondanza di sieri, scarafaggi giganti e carni pululente), superbe le musiche jazz di Howard Shore e la fotografia 'classica' di Suschitzky, bravissima Judy Davis.

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/02/2012 21.09.01
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kako  @  07/10/2011 15:05:59
   5 / 10
esagerato e confusionario mi ha lasciato distaccato e anche un po' infastidito, lo trovo molto inferiore ad altre grandissime pellicole di Cronenberg

Crazymo  @  12/09/2011 19:19:20
   7 / 10
Veramente strano questo film di Cronenberg. Premetto che non ho letto il libro, e del film ho capito ben poco, resta il fatto che ha un bell'impatto, curioso. Leggermente noioso in alcuni frangenti, è un film non per tutti. Veramente strano

Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  11/08/2011 23:10:13
   8 / 10
Un film malato che trasuda da ogni inquadratura disagio e follia. Realtà e "trip" si fondono fin dall'inizio per trascinare il protagonista e lo spettatore ai margini della società e di se stesso.
Non ho letto il libro ma lo farò al più presto. La mano di cronenberg comunque si sente tutta, soprattutto nelle allucinanti sequenze con insetti e alieni e l'immancabile costante dell'unione tra carne e macchina.
Peter weller perfetto nel ruolo di bill.
Complesso e affascinante.

incubodimorte  @  03/04/2011 18:55:58
   9½ / 10
Il film che preferisco tra quelli che ho visto d Cronenberg. Ho la sensazione che questo sia il tipico film "avanti" che viene capito 30 anni dopo.

Oskarsson88  @  16/12/2010 20:41:14
   5 / 10
non si può vedere

Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  04/11/2010 01:07:05
   7½ / 10
Alienante e spassoso

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  05/10/2010 12:05:08
   8½ / 10
Non ho letto il romanzo di Burroughs, ne ho soltanto sentito molto parlare, anche in merito alla sua struttura non facilmente traducibile. Non saprei dunque definire con precisione cosa Cronenberg ne abbia cavato fuori, ma sicuramente qualcosa ha tradotto, e anche piuttosto bene.

Ugualmente, la sceneggiatura potrebbe essere tratta da un romanzo di Kafka: come nei testi dello scrittore ceco, si ritrova la stessa atmosfera asfissiante, il medesimo surrealismo allucinato, le simili angosce dell'individuo impedito dalle fitte maglie di una società a lui sempre meno comprensibile, sempre più sconosciuta. Da qui, la corporatura illogica e il senso di persecuzione.
'La metamorfosi' kafkiana vale probabilmente come spunto iniziale, l'insetto diviene il tema assieme a cui striscia l'intero racconto: brulicante, sporco, viscido, rintanato dentro cavità buie. L'insetto è, soprattutto, lo scrivere, l'impossibilità di una scrittura non contaminata da quel mondo loscamente organizzato, il mestiere di scrittore (o disinfestatore fallito) con tutta la scia di pus che si trascina dietro: tossicodipendenza, dissoluzione, omosessualità, prostituzione, mercato nero, 'malattie' della civiltà moderna. Le pagine non sono pagine ma rapporti. La macchina da scrivere è ora insetto e ora alieno, non libera ma implicata profondamente nell'intrigo di un'assurda spy-story. Non di meno, tutto il film si muove come un enorme corpo in un lento e continuo processo di metamorfosi.
Non si capisce dove finisca New York e dove inizi l'Interzona e Tangeri, se il controllo mentale dell'organizzazione sia nelle esagerazioni di uno scrittore in crisi oppure un'autentica realtà sotterranea. C'è l'alienazione e ci sono gli alieni, chi si fa di droga e chi la traffica. In questo magma nebbioso, il regista sa muoversi benissimo, supportato anche da uno straordinario commento musicale.

Burroughs, Kafka dunque; ma Cronenberg?
Cronenberg c'è, con le sue ossessioni sessuali, nella fusione tra macchina e organismo biologico, con una nuova riflessione sul controllo mentale da parte di oscure potenze, in quel clima davvero angosciante e visionario.

guidox  @  28/09/2010 21:04:20
   9 / 10
uno dei film più strani e assurdi che mi sia mai capitato di vedere, sono rimasto indeciso a lungo prima di commentarlo, lo dovevo metabolizzare.
la prima cosa che colpisce, pur non avendo letto il libro ma sapendo che tipo di lettura potesse essere, è la "facilità visiva", nonostante il delirio totale, che Cronenberg riesce a dargli.
durante la visione mi ha mandato al manicomio, come se qualcuno che si è fatto un acido decidesse di raccontarti il suo trip dal suo punto di vista, senza curarsi troppo del fatto di dovertelo necessariamente spiegare.
poi sul pavimento di casa mia (giuro!) si è materializzato chissà come, un verme proprio mentre nelle immagini del film c'erano i millepiedi essiccati protagonisti della scena.
ok, un verme non è un millepiedi e neanche uno scarafaggio, ma se il film avesse avuto come "personaggi" degli alani, avreste fatto differenza se sul pavimento di casa vostra fosse apparso un barboncino invece che Scooby Doo?

76eric  @  03/09/2010 20:04:49
   8½ / 10
Opera tanto ambiziosa quanto coraggiosa questa di Cronenberg di portare sullo schermo il libro omonimo di Borroughs, che tra l' altro non ho letto.
Premetto inoltre che ho sempre preferito le prime opere del regista canadese, parlo di Videodrome, forse il suo Capolavoro, ma anche La zona morta, Shivers, Scanners, La mosca, anche se proprio per i temi trattati solo quest' ultimo poteva tradurre in immagini il lavoro dell' allucinato scrittore americano. E secondo me in modo ineccepibile da un punto di vista prettamente estetico.
Un film che spiazza che parla di delirio, che ci dice cosa possono provocare le sostanze oppiacee alla non lucida mente di uno scrittore, un Peter "Robocop" Weller straordinario, alla costante ricerca di se stesso. Un elogio comunque anche a tutto il resto del cast.
Personalmente ed in base a ciò che si vede è difficile capire se magari leggendo l' opera di Borroughs, ne dubito comunque, si possano avere delle risposte coerenti o se la pellicola, e quindi il libro, ha come unico scopo il "non senso", un festival d' immagini ( che ti attraggono, ti attirano, ma anche che ti provocano torpore, non so come spiegarmelo forse anche le musiche contribuiscono un pò), che anche se vanno a trattare determinati argomenti, la sessualità o meglio l' omosessualità, la paura della solitudine ed il viaggio in solitaria come panacea per la ricerca dell' interiorità; in fin della fiera non vada a parare da nessuna parte. Veramente top weird.
Infine credo che agli ochhi di un Musulmano, non sia molto gratificante l' immagine che il regista dà di Tangeri e soprattutto di come si sollazzano i suoi cittadini, ma tanto chisse ne frega.
Merita senz' altro più di una visione ma se uno vuole capire fino in fondo l' operato di Cronenberg/Borroughs deve assolutamente ricorrere all' uso della polverina gialla anti-scarafaggio. :-)
Comunque notevole.

Frankys  @  30/08/2010 08:12:22
   7½ / 10
Assurdo, irrazionale, allucinato, un film veramente stranissimo, ma stranissimo forte. Di rado vedo film di tale particolarità. Il film mi è piaciuto molto, non mi ha per niente annoiato, anzi questo mix di grottesco/horror/thriller/fantasy era molto interessante. Un po' complicato ma nel complesso buono.

Dosto  @  19/08/2010 01:33:53
   3½ / 10
Questo proprio non mi è piaciuto...sono stato tra sonno e veglia per quasi tutto il tempo, ho anche provato a rivederlo ma ho dovuto staccare a metà film nemmeno. Il libro nemmeno mi aveva appassionato più di tanto.

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marfsime  @  11/08/2010 14:33:19
   4½ / 10
Non m'è piaciuto..nel suo svolgimento originale e delirante ho trovato questo film abbastanza lento e senza mordente..non m'ha mai coinvolto pienamente..di Cronenberg ho apprezzato altri film ma questo proprio non l'ho digerito..bocciato.

chem84  @  27/05/2010 15:03:38
   7½ / 10
Altro trip pazzesco di Cronenberg che, pur rifacendosi sempre ad idee già messe nero su bianco da scrittori non molto meno "malati" di lui, riesce in ogni caso a dare la sua maledetta impronta allucinata ad ogni film che porta la sua firma.
Qui tra scolopendre e scarafaggi giganti, macchine da scrivere bizzarre, incertezze sessuali di un'ottimo Peter Weller e dialoghi impareggiabili, si rischia di perdere un po' il filo del discorso (sempre che un filo ci sia...) e in questo caso forse sarebbe opportuno conoscere prima un po' delle vicende di Burroughs, l'autore del romanzo originale.
In ogni caso gli appassionati del regista canadese non si devono assolutamente far sfuggire questo "Naked Lunch".

pinhead88  @  23/05/2010 01:10:17
   6½ / 10
Finalmente dopo tanti tentativi uno dei pochissimi film di Cronenberg che riesco ad apprezzare,anche se in parte.diciamolo,non ho capito un ***** in una singola parola,anche se non c'era nulla da capire,se non metaforicamente,ma l'ho seguito per una buona metà quasi sempre con un certo interesse,la seconda parte invece è stata una bella rottura di ********,ma nonostante ciò mi è piaciuta molto la fotografia,i costumi,alcuni quasi da gangster anni '30 e la totale alienazione kafkiana che riesce a trasmettere.un mondo che all'apparenza risulta fantascientifico e paradossale,ma allo stesso tempo reale nella sua dimensione caotica,quindi non si sa bene a quale categoria si faccia riferimento.scenografie squallide che ritraggono perfettamente lo stato alienato e claustrofobico della pellicola.
Non ho letto il libro di Burroughs,però forse è un po' troppo lungo per quello che rappresenta,i classici ottanta minuti sarebbero bastati e avanzati.

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Ultima risposta 06/09/2010 16.44.20
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goodwolf  @  25/04/2010 19:45:29
   4 / 10
Film senza dubbio troppo avanti per me (o forse troppo indietro).
Inoltre non l'ho capito.

John Carpenter  @  30/03/2010 12:34:30
   5 / 10
Non mi è piaciuto, troppo artificioso e discordante. E' il primo film di Cronenberg che non mi è piaciuto e che non vorrei mai più rivedere. Il giudizio non è completamente negativo, perchè le ambientazioni sono molto curate e le scene oniriche e malate non mancano di certo, però il film risulta impastato, legnoso, poco interessante. Ma forse tutto questo era voluto proprio dal regista, chissà. Persino Peter Weller non mi è piaciuto, troppo inespressivo, anche se forse pure questo era voluto dal regista (un pò come Cruise in Eyes Wide Shut).
In definitiva è un film alienato, ma non l'ho trovato disturbante come gli altri film di Cronenberg che ho visto, oltretutto poco coinvolgente e con uno svolgimento troppo difficile.

John.

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Ultima risposta 31/03/2010 19.36.30
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wooden  @  28/03/2010 12:37:46
   9½ / 10
Cronenberg ai massimi livelli.
Dall'utilizzo esclusivo di colori rancidi alla sceneggiatura sconnessa e delirante, dal ritmo lisergico alla colonna sonora da slums, questo capolavoro è la rappresentazione della beat generation malata di burroughs e bukowski.

Il commento di wega è a dir poco disturbante.

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Ultima risposta 28/03/2010 12.45.02
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kullaz  @  07/01/2010 22:58:15
   10 / 10
se burroughs avesse fatto un film sarebbe questo. magnifico. uno dei dieci film più ricercati e perfetti della storia, con buona pace di chi lo capirà tra trent'anni guardandosi nel frattempo le magnifiche commedie mute degli anni venti. (..)

simone p  @  29/11/2009 18:12:40
   7 / 10
Film strano e a volte di difficile comprensione.
Ricco di scene allucinanti e grottesche.
Buona la realizzazione.

Blue Velvet  @  03/11/2009 15:50:25
   9 / 10
Maròòò che fuorogeno sto film....fantastico..libera la mente più di quanto possa fare una droga!!

SPARAFLESCIANTE

topsecret  @  25/09/2009 16:05:27
   5 / 10
Sinceramente ho le idee un po' confuse su questo film di Cronenberg. Non ho ben capito se questa è la storia di uno scrittore con problemi di droga ed in stallo per quanto riguarda la sua vena creativa, o se invece è il racconto di uno scrittore omosessuale che non accetta la sua diversità, immaginando di essere circondato da mostri alieni per sviluppare meglio il suo senso di avversione nei confronti di quella realtà a cui non vuole cedere.
Tra tanti punti di domanda, una sola certezza mi ha regalato questo film e cioè che molto probabilmente è un tipo di cinema che non mi è facile assimilare e comprendere e che difficilmente mi spingerà ad una seconda visione.

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Invia una mail all'autore del commento mikiboy  @  08/09/2009 17:39:27
   9 / 10
Secondo il mio parere, l'opera + paranoica e distolta che il sommo Cronemberg abbia mai sfornato, e dire che ce ne sono di film onirici nella sua lunga e stimata carriera, ma questo li supera tutti.
Immensa regia, immensa sceneggiatura, questo è un capolavoro da tutelare e preservare.
Purtroppo ammetto che ho fallito nel tentativo nel farlo vedere a tutte le persone che conosco, ma il film è talmente bello che non c'è bisogno di condividere il proprio pensiero con quello di altri.
2 ore di viaggio tra illusione e (non)realtà, colpi di scena quanto bastano, e una grande firma: Cronny sei un grande.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  22/08/2009 00:45:24
   8½ / 10
Per me questo film segna la maturità di Cronenberg per un semplice motivo:era impensabile anche solo pensare di trasportare il libro di Burroughs sul grande schermo. Il libro è qualcosa di straordinario e imprendibile,il più grande delirio su carta che sia mai stato scritto(a parte forse la Bibbia). Un vero e proprio viaggio in una mente allucinata. Farne una trasposizione non era proprio possibile. Ma Cronenberg fa qualcos'altro:più che prendere il libro e tentare di tirarne fuori qualcosa di sensato unisce frammenti della vita di Burroughs(proprio come il libro)e ne fa un film che solo per alcune situazioni e per il protagonista puo essere associato al Pasto nudo romanzo.Ne esce fuori il suo film più visionario e particolare,no un pugno nello stomaco come il romanzo ma poco ci manca. Non i sono piaciute particolarmente le musiche che avanzano uno stato di nervosismo fose non ricercato. Bravo anche Peter Weller che finalmente rivedo nei panni di qualcuno che non sia robocop. Si puo dare solo un consiglio,ovvero prima di vedere questo film o di leggere il romanzo(che,non va dimenticato,e tutta un altra cosa rispetto al film)bisognerebbe informarsi sulla vita di Burroughs. Quasi sicuramente molte delle cose viste o lette non avranno senso,ma capirete perché le abbia scritte.Per dimostrarci il suo genio.

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Ultima risposta 28/09/2009 14.44.19
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Guy Picciotto  @  20/08/2009 12:23:57
   8½ / 10
E uno dei risultati più sorprendenti raggiunti da Cronenberg. Un dramma onirico che vede tanti, troppi punti di contatto legati alla civiltà odierna, sopratutto a ciò che rimane fuori dalla scena, un film che potrebbe benissimo essere una metafora dell'operato della CIA, e di tutte le organizzazioni segrete che con le loro oscure manovre stanno catapultando il mondo verso il nuovo ordine mondiale. Difficile fare un ragionamento lineare, si perseguono tante strade dentro questo film, tante quante c'è ne sono nel libro di Burroughs. Bill Lee (alter ego di W.Burroughs), affetto da inquietanti e angoscianti allucinazioni effetto di assunzione di droghe non ancora sintettizzate , uccide sua moglie e scappa a Tangeri dove si crede coinvolto in un complotto con esseri di un altro pianeta , che dovrebbero essere allucinazioni causate da una droga, ma che appunto come ho spiegato prima nascondono anche una sottile metafora allorquando sempre all'interno del suo delirio Bill viene contattato dai servizi segreti per svolgere un ruolo in incognito di agente sotto copertura, un conflitto interiore che si specchia nel conflitto cospirativo reale (a questo proposito illuminante il pezzo in cui il mugwamp fa notare a Lee che di questo passo potrebbe diventare un giorno un vero agente della CIA vista la sua attitudine di scrittore visionario cospirazionista), conoscendo Burroughs questa sarebbe un ipotetica chiave di lettura, il tema di fondo del film poi potrebbe essere allargato all'ambiguità sessuale. Il protagonista, che all'apparenza sta risolvendo un complicato intrigo alieno, è in realtà molto dubbioso sulle sue preferenze e pulsioni sessuali. Non è una checca, dice, ma flirta con altri uomini, anche se si innamora di una donna, ma il nucleo essenziale della sua personalità resta integro grazie alla fusione col suo "oggetto se", la macchina da scrivere: cruciale il ruolo delle macchine da scrivere (che si trasformano in insetti): morbose, ossessive, gelose, e con evidenti riferimenti fisici agli organi sessuali maschili e femminili.
Io penso che qualsiasi paragone con altre opere e’ inadeguato quanto sfrontato. Leggere e capire Burroughs, la sua storia, i suoi libri, i suoi cortometraggi, e tutta la sua produzione, prima di tutto, e poi immergersi in questo capolavoro del 1991 di Cronenberg, aiuta a capire meglio chi siamo e dove siamo, senza aver paura e doverci nascondere dietro all’ignoranza dello spiegare tutto attraverso la religione, lo stato sociale ed il dogma, che e’ sicuramente piu’ semplice e meno faticoso ma piu’ vile e dannoso soprattutto se si ha una visione proiettata verso il futuro e non ristretta al lasso temporale della vita che stiamo vivendo, un soffio se paragonata alla storia e soprattutto alla non-storia della mitica età dell’oro. Come disse Burroughs stesso e come riporta Cronenberg all’inizio del film: “Niente è vero. Tutto è permesso”, per l’appunto , niente è vero in questa società costruita su delle menzogne, con i suoi abitanti oramai fagocitati e lobotomizzati che difficilmente riusciranno più a risvegliarsi da questo spettacolo globale che ha le stigmate luciferine e gli adepti di Satanasso.
Ad una lettura più superficiale non è altro che il delirio di uno in pieno trip che non si ricorda nemmeno tra un trip e l’altro di stare a tirar giù un libro fantasy, ma questo mondo mentale di Lee è troppo malato, viziato, tossico, per non trovare assonanze ad una chiara critica alla società dell’era spaziale, un mondo che setaccia il moschino, e si ingoia cammello arabo e tenda intera.
Il pasto nudo è un inferno fatto di dolore, solitudine, alienazione e, soprattutto, dipendenza.
La(e) storia(e) si districa(no tutte) intorno a una città fantastica e terribile, l’Interzona,teatro di oscuri traffici clandestini di droghe illegali e aliene e di informazioni segrete. È in questa città sospesa fuori dal tempo che agiscono i protagonisti, tutti emarginati di un’umanità abietta, a vario titolo inseriti nel sottobosco criminale delle sue strade e inquadrati in una cospirazione di più ampio respiro, che coinvolge gli ambienti della politica, della medicina, dell’editoria e del terrorismo internazionali, tutti quanti dediti in modo più o meno velato ai precetti delle credenze esoteriche e delle religioni misteriche.
Io credo che Cronenberg sia riuscito a dare forma alle (anche al 40% sarebbe già un risultato strepitoso a mio modo di vedere considerando la genialità policentrica irradiante del libro) ossessioni di Burroughs per il controllo, la sua paranoia innata, il suo profondo senso di repulsione verso ogni forma di condizionamento che può venire dal sistema (inteso come società, stato, complesso di valori religiosi, culturali e politici).

camifilm  @  10/08/2009 20:47:12
   7½ / 10
Non trovate continuità in questo film, le scene sono un susseguirsi di eventi illogici che hanno logica solo nella testa del protagonista, per questo o vi mettete nella sua testa o del film capirete nulla.
La trama non è confusa, è solamente particolare al punto da non avere contatti con le cose reali, ma che sembrano reali nel film per il protagonista.
E' un film impegnativo, da vedere con calma, se era la serata di un film comico non guardate questo... vi rovinerete la serata e iul film stesso non lo vorrete più vedere.
Particolare, bello, a sprazzi comico ... sicuramente SURREALE.

bulldog  @  16/07/2009 00:16:37
   7½ / 10
Il libroi di burroughs è un altra cosa ma il film regge bene.

ROBZOMBIE81  @  20/05/2009 13:26:07
   6½ / 10
Dopo avervi chiesto un parere ieri sera ho visto finalmenta questo film..beh che dire, è tutto tranne che semplice o scontata questa pazza e allucinata opera del sommo maestro..il suo film che mi è piaciuto di meno però..affonda in temi di droga,omossessualità,paranoia,in un viaggio ai confini della realtà e della razionalità..un film ambiguo,deviato,complesso, che forse si apprezza con qualche visione in più,ma che non mi risenterei di rivedere...ho avuto molti momenti in cui ho rischiato di assopirmi(forse alle 22 però non è il massimo dell'ora)ma non mi ha annoiato anzi,nonostante non mi abbia coinvolto più di tanto ha tenuto desta la mia curiosità,perchè ero davvero curioso di vedere fino a dove si sarebbe spinto il regista..tecnicamente poi è un bel film,fantastici alcuni dialoghi come quello del cu.lo parlante, ma mi sentirei di consigliarlo solo agli amanti del regista che tuttavia potrebbero non apprezzarlo..capisco sia quelli che pensano sia un capolavoro,sia quelli che hanno provato noia o altro..io un senso tutto sommato faccio fatica a trovarlo..ieri come oggi...

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Ultima risposta 20/05/2009 13.42.58
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BrundleFly  @  13/04/2009 10:42:58
   6 / 10
Per adesso il film di Cronenberg che ho meno apprezzato e anche meno compreso (forse bisognerebbe prima leggere il libro). Gli dò comunque la sufficienza per la buona fotografia e gli effetti speciali, ma la storia si riesce a seguire a fatica e il film è abbastanza noioso. Leggendo i commenti in giro pensavo già di gridare al capolavoro, invece non mi ha lasciato quasi niente. Peccato...

HATEBREEDER  @  02/03/2009 11:53:27
   10 / 10
Uno scrittore squattrinato che tira a campare facendo disinfestazioni di insetti porta a porta prima uccide per sbaglio la moglie drogata di polvere antiscarafaggi, e poi va a fare l'agente segreto in marocco con appresso una macchina da scrivere a forma di bacarozzo gigante che gli fa da informatore per aiutarlo a sventare un complotto alieno. A mio avviso un capolavoro assoluto.

paride_86  @  02/03/2009 03:42:57
   7 / 10
Da un libro difficilissimo Cronenberg ha tratto una sceneggiatura sensata - sempre che così possa essere definita - e lineare: già questo è un grosso merito, e chi ha letto il romanza lo sa.
Veniamo poi al film: si distingue innanzi tutto per i colori e le ambientazioni, totalmente diverse da quanto Cronenberg aveva fatto fino ad allora; molto interessante anche la dimensione onirica e visionaria di cui il regista si serve per rappresentare l'effetto delle droghe.
Mi ha deluso un po' la regia, troppo densa di primi (o primissimi) piani, soprattutto nella prima parte della storia, che viene riletta in maniera misogina (o omofobica?).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  12/01/2009 15:04:51
   7 / 10
Interessante per l’atmosfera macabra e allucinata… per il resto direi che si tratta di un film strano con una trama strana e non completamente comprensibile! Probabilmente Cronenberg, sempre col suo stile pervertito, pazzo e pieno di scene erotiche e schifose, vuole rappresentare i disagi dell’umanità; ad esempio l’omosessualità, la droga o la paranoia, personificandoli con mostri o insettoni vari! Però è sempre una mia impressione, potrei benissimo sbagliarmi… comunque un film mediamente interessante, sinistro e disgustoso (in senso cronenberghiano).

wallace'89  @  08/01/2009 20:40:00
   7½ / 10

Sostanzialmente mi è piaciuto,non è facile ma me l'aspettavo. Uno dei film più allucinati e weird che abbia visto e solo Cronenberg poteva realizzarlo così alla sua unica e inimitabile maniera, l'ho preferito a "Paura e delirio a Las Vegas" di Gilliam che ha tematiche simili. Entrambi per certi versi irritanti e almeno nel mio caso mai totalmente coinvolgenti, però in questo caso trovo anche che ci sia un gusto particolare che non riuscirò mai a scordarmi. Cronenberg sa quello che fa e si vede,e il risultato non è del tutto campato in aria come si potrebbe pensare(anche se la sensazione di presa in giro è molto forte ma non mancano tematiche interessanti e coerenti).
Un "lucido trip allucinogeno"

"Niente è vero,tutto è permesso" William Burroughs

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  30/12/2008 14:28:22
   7½ / 10
Claustrofobico trip allucinato! Un film che non è facile nè da seguire nè da digerire, ma che quando hai finito di vederlo rimani perplesso. Quando lessi il libro mi pareva di stare leggendo parole sconnesse, non capivo nulla e mi sembrava scritto male. Quando in mano a Cronemberg è diventato una pellicola, capii che lui era un artista geniale e io solo un comune mortale!! Scherzo ovviamente, ma a grandi linee successe questo quando vidi il Pasto Nudo.

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Ultima risposta 06/06/2009 20.35.28
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  12/07/2008 18:03:55
   3 / 10
Questo film di Cronenberg non l'ho proprio digerito, non me ne frega ben poco del reale significato della pellicola, non mi interessa proprio scoprirlo.
A parte l'eccellente fotografia, è un film compiaciuto, di maniera, pessimi gli attori; non se ne può proprio più di quel sonoro da strizzata di me.rda per qualsiasi cosa che viene toccata o che si muove.
Solita omofobia tra le righe, con tanto di enorme buco del **** peloso come portavoce in un mondo di scarafaggi/tossici da sterminare. Magari direte di no. Ripeto, stavolta l'arte di Cronenberg mi è risultata indifferente e disinteressante, personalmente. Irritante dall'inizio alla fine.

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Ultima risposta 02/07/2010 10.15.31
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7HateHeaven  @  04/07/2008 15:24:18
   7½ / 10
Non ho letto il romanzo di Borroughs ma ho letto altre sue opere, la tecnica realtà/finzione (in questo caso allucionazione) cara a Cronenberg è perfetta per la trasposizione cinematografica di un simile autore.
Il risultato non è troppo incomprensibile per lo spettatore anche se certo ci vuole un pò di attenzione per seguire il filo. Comunque il risultato è un film coinvolgente anche se forse rischia di risultare un pò monotono verso la fine causa assenza di veri colpi di scena.
Originale e ben fatto film da vedere assolutamente perc gli amanti di Cronenberg o Borroughs o comunque dei viaggi da allucinazioni....

DarkRareMirko  @  23/06/2008 05:43:51
   9 / 10
Estremamente weird, estremamente visionario, estremamente ben fatto; Cronenberg adatta a suo modo il romanzo di Borroughs, traendo spunto anche da suoi cenni autobiografici, e il risultato è un film superbo, incomprensibile, che presenta molti temi della cinematografia del buon David (omosessualità, paura della donna, ecc.).


Tutti ottimi gli attori (Weller soprattutto è perfetto per la parte), come gli SFX; come già detto da altri, davvero, non cercate di darec un senso a ciò che vedrete, fatevi solo trasportare, come in un INLAND EMPIRE, dalla magia delle immagini.
Se vi volete avvicinare a Cronenberg senza traumi, è meglio iniziare da un Dead zone, però.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  21/06/2008 12:45:05
   8 / 10
Esperienza Lynchiana per Cronenberg, a metà strada fra la sua prima fase traculenta e carnale e la seconda più riflessiva a mentale. Un viaggio all'interno di una mente umana assuefatta dalle droghe, che si ritrova in un mondo popolato da macchine da scrivere a forma di scarafaggio e mutanti bavosi e inquietanti.
Non mancano anche i dialoghi alla Tarantino, resi ancora più all'eccesso da parole schiette e ciniche rievocanti film come brood, scanners e il demone sotto la pelle. E tutto questo prima che i registi sopra citati si realizzassero appieno nella propria arte.

Dopo la prima visione non resta altro che la sensazione di aver assistito per quasi due ore ad un film senza senso, senza però avere pentimenti, visto il grandissimo esercizio di stile del regista canadese.

Dunque un film da vedere e rivedere.

Raffa§  @  21/06/2008 12:40:38
   8½ / 10
Pellicola visionaria di un Cronenberg a dir poco ispirato.

Film incentrato sulla suggestione e sulla scoperta del mondo del protagonista perennemente alterato dall'uso di allucinogeni, ecco allora che si ha l'impressione che il protagonista viva in un mondo parallelo al reale dove sogni, incubi e trip si mescolano!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/02/2008 14:28:12
   10 / 10
L'incontro tra David Cronenberg e William Burroughs fa nascere quello che forse è il film più sperimentale di tutta la filmografia del regista canadese. Il libro è un testo pressochè infilmabile, ma Cronenberg ne coglie l'essenza in questo viaggio allucinante cupo e claustrofobico di incubi e allucinazioni. Un vero e proprio trip da vivere fino in fondo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  03/02/2008 19:27:37
   8 / 10
Sicuramente il film più visionario di Cronenberg.
Ammetto che alla fine della pellicola avevo molti punti interrogativi su quello che avevo appena finito di vedere, cosi come il mio giudizio era più basso.

In seguito ad una ricerca in rete e dopo aver visto il documentario sul "making of", ho compreso meglio alcune passaggi che mi hanno permesso di apprezzare meglio il film.
Innanzitutto, non è tratto dall'omonima novella di William S. Burroughs:o meglio, non è tratto esclusivamente da questa ma anche da altri racconti di questo folle autore e di alcuni suoi elementi autobiografici (tra cui l'uccisione della prima moglie con la "william tell routine").

Il regista ha plasmato questi elementi costruendo il personaggio di Bill e la sua ricerca interiore attraverso il viaggio nell'interzona (ispirata alla città di Tangeri), dove ha dovuto confrontarsi con tutte le proprie paranoie complottistiche, i problemi di tossicodipendenza e le repressioni sessuali.
Non a caso le recensioni più esaustive in rete le ho trovate su siti di cinema omosessuale: già, perchè anche se questo elemento è presente in molti film del regista canadese (affrontato in maniera "scientifica" nei primi lavori come "Stereo" e "crimes of the future") qui è ai suoi massimi livelli.

Con il senno di poi, mi sento di consigliare di vedere questo film senza scervellarsi a trovare un filo conduttore ma di godersi i vari frammenti in cui è possibile suddividere l'opera.
Se poi uno vuole andare fondo, scoprirà che tutto (più o meno...)ha un senso.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  02/02/2008 11:02:41
   5 / 10
Ho aspettato per tutto il film che cambiasse qualcosa (colpo di scena o spiegazione più razionale degli eventi), invece sono arrivato a fine film molto deluso. Dal mio punto di vista Cronemberg ha un pò esagerato in questo film con la contrapposizione realtà/finzione.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  21/12/2007 19:35:17
   8½ / 10
Parte benissimo. Cronenberg è un autentico maestro, anche quando invade il campo di David Lynch.
Volevo dargli dieci e per la prima mezz'ora si poteva giudicare un capolavoro e il migliore di Cronenberg, poi reclina e rimane sull'asse del buon film.
Non posso dire di averlo capito, almeno in senso logico, ma l'ho subito pienamente e ne sono rimasto estasiato.
bravissimi gli attori e geniale la musica di Ornette Coleman, esponente del free jazz, corrente musicale molto interessante...

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  18/10/2007 01:01:57
   8 / 10
Un'allucinata odissea tossica. In queste poche parole è contenuta forse l'unica analisi possibile di un film complesso e non adatto a tutti i palati, ma che merita assolutamente un "assaggio".

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  30/09/2007 12:05:55
   7 / 10
ININTELLEGGIBILE E SCONNESSO COME L'OMONIMO LIBRO DI BURROUGHS (SPESSO PRIVO DI PUNTEGGIATURA). SI POTREBBERO RAVVISARE MOLTEPLICI RIFLESSIONI (COME LA NECESSARIA E INSOPPRIMIBILE ESIGENZA DI SCRIVERE, L'OMOSESSUALITA', LE FOBIE, IL RAPPORTO DELLO SCRITTORE CON GLI ALTRI...), MA RESTA COMUNQUE UN PREPONDERANTE SENSO DI CONFUSIONE, CHE STA A CHI GUARDA SUPERARE PER GIUNGERE "all’istante raggelato in cui si osserva quello che rimane sulla forchetta".

BUONA PROVA DI CRONENBERG, DAL PUNTO DI VITA DELLA SPERIMENTAZIONE, MA PREFERISCO ALTRI FILM DEL REGISTA CANADESE.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/10/2007 01.04.56
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rapture  @  03/09/2007 19:59:19
   8½ / 10
Gli spunti sono buoni, ma in alcuni momenti è troppo forzato, rivela più di quel che dovrebbe. Cast, colori, riprese, effettoni speciali sublimi. Da vedere assolutamente almeno una volta.

Dante V  @  30/05/2007 16:53:53
   8 / 10
La prima volta volta che ho visto questo film sono rimasto un po' deluso, poiche avevo appena terminato di leggere il libro di Billy B.
Ma è chiaro che un film tratto da un libro non è niente altro che la visione personale ed intima del regista.
Sinceramente non condivido in pieno la visione di Cronemberg, che comunque amo molto, di quest'opera rivoluzionaria della letteratura moderna.
Ma devo ammettere che resta comunque un grande film.
Uno di quei film che fanno riflettere lo spettatore mettendolo di fronte ad una realtà allucinata da una mente genialmente decomposta come quella di Billy B.

jmarra  @  30/05/2007 16:28:05
   5½ / 10
anch'io mi sento a disagio ma questo film di cronenberg non mi è piaciuto è l'unico forse dall'impossibilita di trasportare le visioni allucinanti di burroughs ma il film non coinvolge o sconvolge

Fede dea  @  30/05/2007 08:46:35
   9 / 10
Cronemberg è uno dei registi che piu' adoro (americani d'autore).
Personalmente sul podio c'è Lynch, Schrader e Cronemberg appunto. Questo film, così come il libro/realtà, da cui è tratto è senz'altro il suo piu' difficile ed impegnato (sia per tematiche che per significante). Adoro il regista ed il suo estro al punto che per vedere "Il pasto nudo" ho atteso anni. Nel senso che all'epoca in cui uscì non avevo ancora la maturità (e soprattutto l'intelligenza) per poterlo apprezzare. Ho fatto un paio di tentativi ma dopo pochi minuti (20-30 al max) staccavo il video perchè non capivo. Non ero ancora pronto.
Credo tutt'oggi che questo sia il film piu' complesso ed allucinante che abbia mai visto. Fatto sta che quando ho deciso finalmente di vederlo l'ho apprezzato nella sua assurdità onirica.
Burrogs e Cronemberg hanno qualche lustro di differenza (a livello storico) ma fondamentalmente credo siano molto simili sotto il profilo artistico. Uno fa letteratura visionaria, l'altro fa cinema poetico... Entrambi sono morbosi, carnali (e carnivori), lisergici, rarefatti, imperfetti ed entrambi rappresentano (o vogliono rappresentare) la figura dell'anti-eroe. Entrambi genii e dunque inscindibili per il commento/voto di questo film. Senza uno non ci sarebbe stato l'altro.
Non ho ancora le idee così chiare per poter definire questo come il migliore film di Cronemberg (seppure li conosca tutti alla perfezione), ma in ogni caso mi sento di dire che un'opera del genere va apprezzata e, soprattutto SENTITA!
Se dopo 10 minuti siete disorientati o annoiati fate come me: spegnete il video e riguardatelo dopo qualche mese/anno. Quando sarete piu' propensi.
Un film del genere non è un passatempo. E' un pugno nello stomaco ed allo stesso tempo un volo metafisico nell'empireo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/05/2007 19.51.29
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Angle  @  03/04/2007 08:45:29
   4½ / 10
Mi spiace andare controcorrente, ma mi è parso davvero orribile.
Non ho trovato continuità, non mi ha coinvolto.

Miss  @  15/03/2007 17:31:07
   7½ / 10
Perfetto per immergersi in uno stato di transitoria alienante e poetica allucinazione.
Forse un po' forzato in alcuni momenti, comunque un bellissimo film.

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