Un'infermiera sposa un industriale, vedovo dopo il suicidio della moglie malata e gelosa, ma cova un disperato amore per un ingegnere che l'ha respinta.
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Buon noir a tinte fosche che trova i suoi punti di forza nella straordinaria interpretazione di Joan Crawford (già 42enne all'epoca del film) e nei dialoghi, soprattutto di Van Heflin ("Non so come faccia a non odiarti" "E' che non lo vuoi abbastanza. Impegnati di più."). Per il resto l'ho trovato un po' troppo sfilacciato nello svolgimento rispetto alla storia che vuole raccontare, e molti passaggi della follia della Crawford rimangono poco sviluppati.