red state regia di Kevin Smith USA 2011
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red state (2011)

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locandina del film RED STATE

Titolo Originale: RED STATE

RegiaKevin Smith

InterpretiJohn Goodman, Michael Angarano, Melissa Leo, Jennifer Schwalbach Smith, Kyle Gallner, Michael Parks, Gary Sievers

Durata: h 1.28
NazionalitàUSA 2011
Generehorror
Al cinema nel Settembre 2011

•  Altri film di Kevin Smith

Trama del film Red state

Trevis (Michael Angarano), Jarod (Kyle Gallner) e Billy-Ray (Nicholas Braun) condividono tutto. La scuola, l'amicizia e la tempesta ormonale dell'adolescenza, scatenata dalla compravendita di sesso on line con una donna matura apparentemente disponibile. La famiglia Cooper, con a capo un Pastore fanatico (Michael Parks) che predica la parola di un Dio del terrore e della paura, porta avanti la sua personale guerra armata contro la corruzione dei costumi, con particolare astio nei confronti degli omosessuali. E l'agente speciale Keenan (John Goodman) spende gran parte delle sue energie nel cercare di trovare una soluzione moderata agli ordini perentori e non sempre ragionevoli di un super-capo dell'FBI.

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Voto Visitatori:   6,80 / 10 (41 voti)6,80Grafico
Voto Recensore:   6,50 / 10  6,50
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Voti e commenti su Red state, 41 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Oskarsson88  @  02/09/2024 18:25:54
   6½ / 10
Film in cui si mescola tantissimo l'ironia quasi demenziale e l'horror/thriller violento. Kevin Smith ci sa fare e anche se non siamo di fronte ad un capolavoro lo spasso e la tensione sono assicurate!

alessio.b  @  16/07/2022 15:05:42
   7½ / 10
Buonissimo piccolo film, senza pretese ma che va dritto al punto. Tenuto su da interpretazioni davvero ottime, scrittura lineare ma funzionante. Un ritratto impietoso (e secondo me nemmeno tanto inverosimile) di una parte di società USA. Non è un horror, è un film nero. Consigliato (in lingua originale si apprezza la "follia" di Michael Parks).

VincVega  @  11/08/2021 15:20:30
   6½ / 10
Buona incursione di Kevin Smith nel thriller indipendente, con il regista che critica apertamente il fanatismo religioso, ma anche la polizia non ne esce bene. Poteva essere un piccolo grande film, peccato perchè manchi un po' di approfondimento e il background della setta, forse per problemi di budget, ma anche la durata (80 minuti) è troppo breve per il tema trattato. Qualche tempo fa ho visto la serie tv "Waco" che narra eventi realmente accaduti ed è ovvio che Kevin Smith in questo film, uscito prima della serie, si ispiri a quegli avvenimenti. Ottimo il cast, su tutti Michael Parks e John Goodman.

Jolly Roger  @  02/01/2021 19:03:21
   7 / 10

________________Commento SPOLEROSO ED AMMAZZAFILM___________________

Film interessante, potenzialmente un piccolo capolavoro, ma di fatto, per qualche motivo, non sfonda.
Certamente le tematiche affrontate sono pesanti: il fanatismo religioso, l'omofobia – specie nei confronti dei gay, il razzismo e l'ignoranza. Problemi tipici dei "red states", gli stati degli USA dove vincono i repubblicani. Tipicamente, si tratta di molti stati del sud – quelli che sono abitati dai "mitici" RedNecks, i tipici soggetti che, per intenderci, vivono in roulotte, che mangiano tabacco bestemmiano e sputano, vanno in moto sono tatuati e sono brutti, odiano neri e gay. Famigliole alla Non Aprite Quella Porta, per intenderci.
Posti dove idee fanatiche brulicano, trovano terreno fertile come le radici in un campo di letame.
Dall'altra parte, il pugno duro delle forze dell'ordine.
La morale del film è intelligente e ben rappresentata dal racconto finale:
i due cani, fratelli in quanto provenienti dalla stessa figliata, cresciuti insieme – che finiscono però con lo sbranarsi a vicenda per un'ala di pollo. Esattamente come qui si scannano la società becera, da una parte, e la polizia violenta, dall'altra.
E' per questo motivo che il poliziotto ha disobbedito agli ordini: in questo mondo, dove la gente si divide in due e come quei cani si sbrana a vicenda, egli non ha intenzione di partecipare al massacro – ma cerca di concludere le cose in modo pacifico.
E non è – da notare – una semplice neutralità passiva. Egli prende parte, decide dove stare, lo fa eccome. Ma lo fa senza abbassarsi ad utilizzare la violenza e la morte come soluzioni della controversia.
E' un atteggiamento attivo e pacifico che affonda le radici nell'umana pietas, del tutto simile a quella di Manzoni nei Promessi Sposi. E ciò ci fa pensare che sia lo stesso sentimento del regista, ciò che egli ha voluto dire con questo film.
Ma c'è di più. Non è solo l'approccio che il regista vuole rappresentare, ma anche quello che egli ritiene giusto in assoluto, anche da un punto di vista religioso. Quando quelle trombe iniziano a suonare il Giudizio Universale, la calma fredda piomba su tutti. Lo spettatore rimane basito, esattamente come i poliziotti che non sanno più cosa fare – e smettono di sparare – forse perché timorati da Dio? Solo i membri della setta sanno quello che sta accadendo e gioiscono – ma è una gioia aleatoria e sciocca: è evidente a tutti (meno che a loro) che quel suono può essere tutto, tranne che Dio.
Ma poco importa. Perché in quel preciso momento, quel suono E' Dio.
Lo è sul serio: porta la pace e ferma il tempo. Le due fazioni si guardano, la guerra finisce.
Si scoprirà dopo che si trattava solo dello scherzo dei ragazzi vicini di casa del pastore. Quando ciò viene rivelato, si ha la sensazione che tutto abbia avuto un significato vano. Uomini stupidi che si scannano per stupidi motivi, mentre l'unica cosa che avrebbe davvero avuto un senso, le trombe divine, era invece solo uno stupido scherzo.
Ma in fondo non è proprio così. Il poliziotto inquirente chiede all'agente se i ragazzi (i vicini di casa) sapevano della loro presenza quel giorno. E…no, non lo sapevano. Il fatto di aver azionato le trombe del giudizio proprio in quel momento di guerriglia urbana è stata una pura casualità. "Un colpo di fortuna".
Ma è stata davvero una casualità?
O, forse, visto che prima ho citato Manzoni, potremmo forse chiamarla Divina Provvidenza?
Perché alla fin dei conti è proprio questo il messaggio che il regista vuole lanciare: occhio, c'è un Dio lassù e a quel Dio non piacciono né i fanatici religiosi né i giustizieri di Stato - perchè le persone fanno cose strane quando credono di averne il diritto, ma fanno cosa ancora più strane quando credono e basta.
E queste trombe, qeusto "colpo di fortuna", questa casualità, accade nell'unico istante in cui tale causalità è necessaria.

Gli attori recitano in modo formidabile. Il monologo del predicatore Michael Parks è da oscar, ma ancor di più la recitazione di Melissa Leo: talmente in parte che ti viene voglia di strozzarla. Riesce a rendere benissimo sia l'aspetto del fanatismo cinico ed intollerante – attraverso quei suoi sguardi cupi, ferocemente freddi – e attraverso gli scatti rabbiosi verso i ragazzi, sia quell'emozione di compiacimento alienato quando ascolta le parole fanatiche del predicatore. Mamma mia che recitazione. Da brivido!

Un bel 7 meritato. Non di più, perché alcune cose suonano grottesche e abbastanza spesso l'ironia, pur voluta, non è riuscita.

BenRichard  @  12/06/2020 16:23:33
   3½ / 10
Noto di andare controcorrente sia con la media voto che col voto del recensore, ma ahimè questioni di gusti. L'unica cosa che posso ammettere in positivo sono le idee del film di Kevin Smith, piuttosto originali soprattutto per come vengono messe in scena. Ho trovato il tutto esageratamente assurdo, surreale e dai toni stonatamente superflui. è vero è un film coraggioso ma altrettanto superficiale e onestamente ci ho visto un gran pastrocchio in questa pellicola assolutamente poco convincente e poco coinvolgente. Un'esperienza visiva da cui probabilmente mi aspettavo qualcosa di diverso e di cui avrei fatto volentieri a meno. Non mi è piaciuto, ma proprio per niente.

topsecret  @  29/01/2019 12:59:41
   5½ / 10
Il taglio critico-ironico tipico dei film di Kevin Smith viene ampiamente rispettato anche questa volta, ma RED STATE nei primi 35 minuti è di una noia quasi mortale e il lungo pippone del predicatore barbuto ne è un chiaro esempio. Il film si riprende di colpo nella seconda parte, decisamente più dinamica e più interessante, grazie anche all'apporto di John Goodman, ma complessivamente fatico a catalogarlo tra i migliori del regista/attore di Red Bank.
Vedibile ma non indimenticabile...ah, ovviamente con il genere horror non c'entra una mazza.

biagio82  @  21/10/2018 23:55:45
   7½ / 10
Kevin Smith si dimostra ancora una volta uno dei registi più versatili e capaci di oggi.
l'inizio del film ricorda un po hostel ma se ne discosta quasi subito.
azione, suspance e critica sociale si mescolano in film splendidamente scritto, diretto ed interpretato, in cui spicca i grandissimi john goodman e Michael Parks
film stra consigliato.

John Carpenter  @  24/04/2018 18:57:12
   5 / 10
Kevin Smith ci prova con l horror, ma il risultato non brilla sinceramente, nonostante un Michael Parks straordinario e una buona prima parte, poi il film si arena facilmente e francamente non ti resta tanto dopo la visione. Si puo fare anche a meno di vedere.
Il successivo "Tusk" io l ho preferito.

TheLegend  @  14/07/2017 23:37:43
   5½ / 10
Non mi ha detto molto anche se ho apprezzato la vena critica del film.

alex94  @  27/06/2017 13:40:19
   6½ / 10
Prima del grottesco Tusk il bravo Kevin Smith (regista divenuto celebre per le sue commedie) aveva già diretto un "horror" e cioé questo Red State,una pellicola che abbastanza interessante e realizzata decentemente nonostante il basso budget che punta il dito sia contro il fanatismo religioso,la comune di fanatici che ammazza quelli che ai loro occhi risultano peccatori,in questa prima parte secondo me è da ricordare l'allucinante ed interminabile (forse anche un po troppo) monologo del reverendo interpretato da un eccezionale Michael Parks,sia nell'ultima parte contro la corruzione ed i metodi adottati dall'antiterrorismo americano dopo l'11 settembre.
In mezzo a queste due parti troviamo la lunga scena d'assedio alla fattoria,una sparatoria abbastanza lunga e piena di morti ammazzati,scene lievemente ironiche ecc,ecc.
Smith in questa parte si dimostra molto bravo a ricreare una situazione caotica,adottando uno stile poco horror,quasi da real tv.
Nonostante registicamente non sia un film eccelso ho apprezzato questa scelta.
Il film devo dire che nonostante riesca ad intrattenere non mi ha colpito più di tanto,nonostante sia abbastanza divertente non riesce ad essere pungente come forse doveva apparire nelle idee del regista,mi aspettavo qualcosa di più,carino nel complesso comunque.

mmagliahia1954  @  12/06/2017 21:56:45
   4½ / 10
Un film che lascia un senso di smarrimento. Ma davvero potrebbe mai accadere qualcosa di simile? Crudo, violento, assurdo e antisociale, il film contiene a mio parere alcune situazioni grottesche ed altre assurde che ne inficiano la validita' .
Tutto accade in fretta e contiene una percentuale di insana follia da tutte le parti.
A noi non e' piaciuto, ma il voto e' dato sul fatto che il gradimento dipende comunque dall'occhio con cui si guarda; per questo evito un voto inferiore che abbasserebbe la media.

albert74  @  10/06/2017 02:56:06
   6½ / 10
film particolare, articolato, con molta, troppa carne al fuoco. Parte come un horror teen-movie, con i soliti sfigati del villaggio in fregola, e in cerca di qualcuna con cui trascorrere piacevolmente ore di sesso!
cambio di registro dopo una ventina di minuti ed ecco la setta religiosa di fanatici al punto giusto e armati fino ai denti che intrappola i ragazzi, li fa prigionieri per poterli punire dei loro peccati di libidine. Non manca il sermone tedioso e allucinato del guru del gruppo. Si passa quindi al "braccio violento" della legge che tutto vede e tutto controlla, impersonata da un manipolo di cazzutissimi agenti dell'ATF capitanati da un John Goodman totalmente fuori parte.
Abbiamo anche parecchio spazio per l'azione con tanto di sparatorie, un po' di splatter, e poi il finale che dovrebbe rendere giustizia (ma non lo fa nel vero senso della parola) ad un film che vuole mettere insieme critica sociale, horror, abuso delle armi da fuoco, abuso di potere, fanatismo religioso. Troppi temi forse ma la regia fa il suo mestiere, il film coinvolge e si può anche perdonare il summensionato Goodman e questa curiosa mescolanza di generi diversi.
La violenza è bruta al punto giusto e non guarda in faccia nessuno, i temi trattati fanno riflettere e il realismo - forse un po' sopra le righe - pare funzionare.
Non mi convince del tutto ma credo che sia un passo avanti rispetto ad altri film (alcuni pessimi) di questo regista.

Thorondir  @  12/05/2016 23:32:43
   8 / 10
Un film memorabile che mette sullo schermo, senza nessun tipo di filtro, ciò che è realmente la religione cristiana per come è nata e per come potrebbe essere interpretata: non rispetto del prossimo ma massacro del diverso, xenofobia, razzismo, visione settaria e reazionaria. Un pugno nello stomaco che fa veramente male, ingigantito da Goodman e Parks da Oscar e anche da una regia che scegliendo la camera a mano da quella sensazione documentaristica che è congeniale a ciò che viene messo in scena. Politicamente scorrettissimo, critico, duro come solo la realtà può essere.

tarax  @  26/10/2015 02:03:28
   7½ / 10
Un Kevin Smith che non ti aspetti! Film adrenalinico, adulto e politicamente scorretto. Nel calderone c'è di tutto: omofobia, fondamentalismo religioso e violenza. Ingredienti ben dosati, che porteranno ad una escalation di follia pura . Mai distribuito in Italia ( chissà perché!!!), Red State é un gioiellino che non può mancare tra i fans (tanti) del regista e non! Che dimostra di non saper girare solo (stupende )commedie, ma di poter dire la sua in altri generi con ottimi risultati ( vedasi anche il più recente "Tusk", anche se meno riuscito di "Red State" ma sempre, e forse troppo, originale).
Voto 7.5

ZanoDenis  @  17/09/2015 19:54:15
   7½ / 10
Per quanto mi riguarda un buonissimo film, credo uno dei tanti buoni film che non sono arrivati in italia, ho dovuto vederlo in originale e devo ammettere che rende parecchio. Una caratterizzazione delle famiglie bigottissime agghiacciante, la prima parte fa salire una rabbia incredibile, Smith ci offre uno specchio un tantino esagerato dell'america moderna, dell'odio, dell'omofobia, ma anche del governo americano, capace di insabbiare e giocare sporco anch'esso, degli episodi di violenza, delle incoerenze delle forze dell'ordine e di un po tutto il sistema, può essere considerato una sorta di thriller sociale, molto simile al revenge movie. Una bellissima sorpresa John Goodman, grande interpretazione, anche se il vecchio che interpreta il capofamiglia recita divinamente. Bella sorpresa.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  29/08/2015 15:17:22
   8 / 10
Il miglior Kevin Smith dopo Clerks, ovviamente per merito di Parks e Goodman, che da soli alzano di qualche spanna il film. Al pubblico americano penso abbia fatto un'impressione diversa che da noi (là tutti i temi toccati dal film sono molto sentiti) dove non è nemmeno stato distribuito. La storia prosegue raccontata quasi come un documentario, eppure è un thriller davvero intenso. Non è sicuramente perfetto (il finale è stato un po'improvvisato per mancanza di fondi, ma tutto sommato non è male) ma per me merita una visione.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  17/08/2015 14:33:01
   6 / 10
Film che inaugura un nuovo percorso intrapreso da Smith, di cui c'era già un accenno divertito e irriverente nell'ottimo Dogma.
Smith si dedica all'Horror venato sì di toni da Black Commedy, ma intriso di un pessimismo di fondo che non abbandona mai né la storia né lo spettatore. Questo nuovo percorso,in Red State attacca in maniera aperta e chiara, mentre nel successivo Tusk, in maniera molti più sussurrata, i nuovi fanatismi "New Age" da non intendersi come il conosciuto movimento New Age, ma come le nuove tendenze di questa epoca balorda.
Red State ha alti e bassi e non sempre convince, ma in linea di massima è un buon prodotto con più livelli di lettura e retto dalla classe delle interpretazioni di Michael Parks e di John Goodman.
Risultato complessivamente non eccelso, ma un film da vedere assolutamente.

Larry Filmaiolo  @  18/04/2015 18:29:19
   7½ / 10
divertentissimo delirio, girato da dio nella sua etica low cost. graffiante e cinico, soffre giusto di un finale imposto dalle esigenze economiche. basta andarsi a vedere quello originale su youtube con tanto di esegesi del simpatico mattacchione smith. obeso e figo tanto quanto john goodman. fanno capolino peckinpah e quell'altro obeso di kirkman (the walking dead?...)

Xavier666  @  25/02/2015 20:55:55
   7½ / 10
Il mio commento riassunto è: Michael fucking Parks!!! Geniale! Anche Goodman, ottimo, sì il film si regge su loro due, ma Parks da predicatore, che dialoghi! Che regista! Quello di Clerks!!

ferzbox  @  03/12/2014 19:40:01
   6½ / 10
Pellicola di Kevin Smith che concentra l'attenzione sull'estremismo religioso e le imperfezioni del sistema(sopratutto quello americano per entrambe le cose).
Il film colpisce per la tematica molto forte che viene spiattellata in faccia allo spettatore con esagerazione disarmante,dove il fanatismo religioso diventa addirittura patetico e contradditorio(gente che vuole punire al posto di Dio?...ha ha ...ma non dovrebbe essere lui a giudicare?....per non parlare di altre sciocchezze e rigiri di frittata su cui si appoggiano)....
Certo,c'è da dire che la società non è che presenti nulla di idilliaco; quindi i metodi di giustizia,i potenti politicanti o grandi imprenditori non sono di certo migliori.....
Insomma,un prospetto piuttosto triste del marciume umano; questa cosa colpisce sicuramente nel film......però a volte mi sembrava di vedere un mockumentary(non per la telecamera ma per le scene inutili che si vedono sopratutto all'inizio,dove si perde una marea di tempo a non raccontare nulla ),inoltre non si va troppo lontano da alcuni standard odierni basati sulla violenza e le torture; la scena finale della sparatoria non da molto smalto e ci si rende conto che il film ha già finito di raccontare quello che voleva a 20 minuti dalla fine.....(poi la regia non era nemmeno tutto questo spettacolo; senza infamia e senza lode)
Non è malvagio perchè alcune cose sono interessanti,però non mi ha nemmeno estasiato; di certo non lo rivedo,questo è poco ma sicuro...

N.B. Non è un horror,ma proprio assolutamente....

Giovans91  @  26/11/2014 15:13:08
   7 / 10
Un film strano, come tutti le pellicole di Kavin Smith, un regista fuori dalle righe (ho visto il suo ultimo film "Tusk" al Festival Internazionale del Film di Roma e posso dire che solo una mente pazza come la sua poteva partorire una cosa simile).
Questo film ci vuole mostrare solo una cosa: Kavin Smith invita il suo pubblico a non abbassare mai la guardia. Cancella così la tradizionale divisione tra buoni e cattivi. La sceneggiatura e il messaggi che emergono sono estremi e forti, potrebbero turbare lo spettatore. Non è un film per tutti.
Una pellicola rapida, adrenalinica, divertente, psicotica e politicamente scorretta.

_Hollow_  @  05/10/2014 02:42:46
   10 / 10
Boh, a me è sembrato semplicemente un piccolo capolavoro. Un affresco degli Stati Uniti d'America, con le sue sette, le sue armi, l'estremismo religioso, i metodi del governo federale ecc.

Girato nel miglior modo in cui si potesse dirigere qualcosa di simile, ovvero senza manierismi ma anzi con uno stile vicino al documentario (stile Clerks direi).

Recitato in modo ancora più sublime, da chiunque, in particolar modo Parks e Goodman.

La sceneggiatura è perfetta, con un dipanarsi degli eventi per nulla scontato (vogliamo parlare delle morti?) e con imprevisti talmente simbolici che vien da chiedersi se non fosse una storia vera. Eventi del genere, più che di costruzione, sanno di realtà.

Il monologo del pastore fanatico in Chiesa è meraviglioso, soprattutto perché profondo e veritiero. Il comportamento degli altri pastori ecc. ... se si dovesse seguire i dettati del vecchio testamento, avrebbe ragione lui. Non a caso le citazioni dei versetti si sprecano. La sua pazzia, e quella dei suoi seguaci, è quella di attenersi ad un libro vecchio di migliaia d'anni, di non comportarsi come la "chiesa degenerata" assecondando i tempi, rimanendo fedeli invece alle sacre scritture, al Dio vendicativo caratteristico del vecchio testamento.

Vi lamentate della presenza di diversi temi e che nessuno venga affrontato come si deve ... ma che volete??! Lezioni di filosofia etica, diritto politico, teologia?
In 88 minuti di film vi spiattellano in faccio l'uso di internet, il fondamentalismo religioso, l'utilizzo della legge contro il terrorismo ecc.; sequestri, omicidi, tutto in uno stile iper-realistico ... e cos'altro pretendereste di più? Una fetta di ****? Una morale finale (che tra l'altro Goodman fa)?

Per me è uno dei migliori (e più sinceri) film degli ultimi anni ... poi fate voi.

dagon  @  21/08/2014 18:58:10
   6 / 10
Film che promette molto ma mantiene poco: in un'ora e mezza si cambia registro almeno tre volte, si semina molto, ma non si raccoglie in maniera soddisfacente. Moderatamente interessante.

GianniArshavin  @  18/05/2014 13:35:15
   7 / 10
Atipico prodotto per Kevin Smith , che dalle commedie del passato all'improvviso cambia totalmente registro girando questo "Red state" , un mix di generi dove l'ironia viene limitata solamente ad un sottile black humour.
Il film parte come un horror a sfondo religioso con una forte critica all'integralismo forsennato proprio della religione e delle sette in generale. Quando però la prevedibilità sembra prendere il sopravvento ecco che Smith vira decisamente verso l'action/thriller , rimescola le carte in tavola e si scaglia contro la politica imperialista e violenta delle forze dell'ordine e delle alte sfere USA.
La sorprendente commistione di genere è ben amalgamata e il regista è bravo a non perdere mai del tutto la bussola , malgrado a volte gli elementi buttati nel calderone sono effettivamente troppi.
Ritmo serrato , regia dinamica , dialoghi curatissimi ("l'omelia" del fanatico in chiesa è magnetica) e finale beffardo sono gli altri saporiti ingredienti di questo cocktail gustoso.
Da lodare le performance degli attori , fra un buon Goodman ed un portentoso Michael Parks.
Come detto a tratti si percepisce una sovrabbondanza di fattori , e in alcuni punti i comportamenti dei personaggi sono poco credibili ma nel complesso consiglio questo lavoro di Smith , se non sbaglio ancora inedito in Italia.

antoeboli  @  30/12/2013 15:47:01
   7 / 10
Cominciamo subito a dire che questo non è un horror . Se vogliamo possiamo definirlo una sorta di thriller ricco di azione e sparatorie.
L'ho visto con i sottotitoli , visto che è un prodotto di nicchia , e come accade spesso si tratta di uno di quei film con spunti interessanti e altri che mi hanno parecchio deluso .
Tecnicamente e in fase di recitazione Smith è stato geniale . Difficile trovare una pellicola girata come questa in termini di inquadrature e stacchi di camera come sembra solo lui ho visto fare al giorno d oggi .La recitazione si presenta molto credibile , anche perchè abbonda di attori poco famosi o altri di grossa fama come Goodman , che sembra essere rinato negli ultimi anni , con un film dopo l altro .
La trama secondo me presenta alla base qualcosa di originale ma che con il finale diventa troppo portato all estrema conseguenza di colpi di scena che sono troppo ridicoli , oppure in alcuni punti diventa soporifera (vedi spoiler).
Interessante invece quello di far pensare una cosa allo spettatore sbattendoci temi dannatamente attuali , e facendo credere che tutto punti su quel filone li , quando a un certo punto la storia prende una piega ben diversa e dove si invertono il ruolo di buono e cattivo .
Un prodotto sicuramente che vale la pena vedere.

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BlueBlaster  @  23/10/2013 02:27:18
   5 / 10
A me non è piaciuto più di tanto anche se posso capire il perché di voti tanto alti...sono molto colpito dalla scelta di Kevin Smith di girare un film così e sono colpito su come, senza giri di parole, abbiano sputato in faccia all'estremismo (sia quello religioso che quello della "giustizia").
Un film molto duro e cinico che però è anche divertente a tratti o per meglio dire dissacrante grazie ad una comicità nera più o meno riuscita.
La regia ok, il cast ok, la fotografia ok...allora cosa non mi è piaciuto?
La sceneggiatura che, per quanto coraggiosa, gioca male nei tempi e così abbiamo una prima parte di film abbastanza lenta e anche un pochino confusa ed una seconda parte piena di violenza e sparatorie (intervallate da assurdi dialoghi).
L'idea dell'esasperazione di questi estremisti religiosi ed il loro farneticare è ben resa, così come la critica alle forze dell'ordine e a queste decisioni assurde prese dall'alto, si critica poi il nuovo sistema giudiziario (Le accuse di terrorismo che permettono allo Stato di rinchiudere un cittadino a vita senza processi).
Un film spietato che non sta da nessuna delle due parti ma che le critica entrambe, così come sono spietate le scene che si vedono sullo schermo...un minuto prima si parla e un minuto dopo la gente viene uccisa a pelo secco tanto che ti chiedi "ma davvero"? Qui non vince nessuno ed è inutile affezionarsi a qualche protagonista :)
Non capisco proprio cosa abbia di horror il film per essere classificato tale visto che al massimo è una commedia-nera-thriller-pulp ma di elementi horror manco l'ombra a parte il sangue e le tematiche religiose.
Comunque il cast funziona e Melissa Leo (donna che porta male gli anni) funziona così tanto che l'avrei fatta a pezzi con le mie mani quella esaltata plagiata!
Nonostante tutte queste buone parole spese il film non mi ha convinto e l'unica scena che davvero mi è piaciuta e mi ha anche un pò inquietato è stata quando suonano le sirene del giorno del giudizio (ho pensato chissà adesso dove vanno a parare).
Il film ha troppi dialoghi deliranti e noiosi, cambia registro troppo spesso e troppo in fretta, ha varie storie poco approfondite (per forza visto che il film dura un'ora e un quarto), quello che succede è piuttosto assurdo...
Almeno hanno il buon gusto di non prendersi troppo sul serio nonostante le tematiche ma purtroppo io non l'ho gradito!

pinhead88  @  20/10/2013 15:59:43
   8 / 10
Ricordo che mi piacque, un horror atipico, spassoso e intelligente con una critica non indifferente verso il fanatismo religioso.
Da non perdere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  29/07/2013 12:50:20
   6½ / 10
MonkeyIsland  @  16/06/2013 00:43:57
   7 / 10
Veramente un buon film bravo Smith che dimostra che anche col genere horror.
Incredibile come vista la robaccia che portano in Italia questo sia ancora inedito...

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/06/2013 00.51.39
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  10/06/2013 09:38:59
   8 / 10
Ottimo, divertente ed originale.
Non mi stupisce che Tarantino lo adori, è un film nel suo stile.
M. Parks nei panni del predicatore fanatico è superbo, ma tutti bravi comunque.

Badu D. Lynch  @  17/03/2013 12:50:46
   8½ / 10
Forse, la miglior sorpresa del 2011. Smith confeziona un film divertente, brillante e atipico. Una pellicola spassosamente cattiva e cinicamente moderna. Un film in cui il fanatismo religioso è carico di adrenalina e pallottole. Un piccolo gioiello cinematografico passato inosservato.

"I fucking love this movie!"
- Quentin Tarantino -

BrundleFly  @  08/09/2012 20:54:17
   7 / 10
Un film cattivissimo e insolito per Kevin Smith che in passato ci aveva abituati a tutt'altro genere.
Peccato per la parte finale in cui perde un po'.

phemt  @  16/06/2012 14:06:42
   8 / 10
Critica al fanatismo religioso che negli Usa (soprattutto nelle zone più arretrate culturalmente) sta prendendo sempre più piede, ma in realtà critica all'intero sistema americano a firma di un regista che per la prima volta esce dai confini della commedia…

Smith prende il toro dalle corna fin dal titolo: I Red State sono gli stati americani in cui vincono sempre i repubblicani, che poi sono quelli con il q.i medio più basso…
Da qui parte con un film che altro non è che uno sguardo desolato e pessimista sull'attuale condizione sociale statunitense, che comincia come un horror di ultima generazione, poi si trasforma in una guerriglia urbana, un massacro che richiama il cinema di Peckinpah, e si chiude con un finale meravigliosamente beffardo ("Chiudi quella ***** di bocca!")…

Smith sposta almeno tre volte il punto di vista del racconto cambiando registro di continuo, infarcisce il film di dialoghi di buon livello e si dimostra a suo agio anche nelle scene di azione!
Peccato per qualche comportamento non proprio sensato e per qualche personaggio che poteva essere caratterizzato meglio…

Nel cast si nota Parks, uno di quei miracolosi ripescaggi di Tarantino, che fa il suo alla grande ed insieme a Goodman giganteggiano su un comunque ottimo cast! In un piccolo ruolo c'è anche Patrick Fischler che in molti ricorderanno per una celebre scena di Mulholland Drive di Mr. David Lynch…

Non sarà un film perfettamente bilanciato magari, ma è sempre e costantemente feroce e sopra le righe, nessun buonismo di fondo, nessuna dicotomia banale o telefonata… Per me se non è il miglior Smith poco ci manca! Potrebbe addirittura essere il film della svolta per il regista di Clerks!

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/06/2012 13.49.17
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-Uskebasi-  @  26/04/2012 20:49:33
   7 / 10
E' molto più intelligente di quello che sembra e la dimostrazione è negli ultimi 20 minuti. Al suono di quella sirena si rimane veramente a bocca aperta, poi è ancora migliore il finale (molto alla fratelli Coen), dove un sempre più grande Goodman ruba la scena e ipnotizza con le sue parole. Ottimo anche Parks nei panni di una sorta di Benny Hinn molto più credente. Da rivedere.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  11/03/2012 02:38:32
   8 / 10
Tutto mi sarei aspettato tranne che vedere un film del genere diretto da un icona della comicita' come KEvin Smith !

L'ironia (e talvolta la demenzialita' )sfrenata che ha sempre caratterizzato le sue pellicole qui viene completamente a mancare lasciando carta bianca a violenza e nichilismo orchestrate da una regia asettica e glaciale stile Animal Kingdom.

Non capisco come si fa a stare cosi' bassi coi voti con un film che getta meerda a palate sugli sbirri e sul fanatismo religioso, 2 delle piaghe piu' grandi della societa' !

Neurotico  @  19/01/2012 12:07:00
   6½ / 10
Concordo in parte con i commenti che mi hanno preceduto. Fondamentalmente il film si affloscia molto nel finale. Per il resto, pur non approfondendo le varie tematiche toccate, si lascia guardare benissimo. Ottimo Goodman.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  14/12/2011 14:14:15
   6 / 10
Se non fosse per i dialoghi pungenti sarebbe difficile immaginare che questo film è un parto del lavoro di KS...riguardo alle tematiche trattate qui c'è veramente da sbizzarrirsi : disagio giovanile, porno-chat, omofobia, integralismo religioso, sette segrete, terrorismo, mass media, imperialismo USA e uso della forza come unica soluzione di tutti i mali, insomma ce n'è per tutti i gusti....anche a livello stilistico e di effetti speciali il film non è affatto male, con tanto di sparatorie in stile "soldato Ryan", peccato che sul più bello il film si afflosci su se stesso come un pallone bucato...quasi che la produzione abbia all'improvviso finito i soldi e abbia cercato di mettere una pezza per far terminare la vicenda nel modo più decoroso possibile....peccato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  28/10/2011 15:05:17
   7 / 10
Kevin Smith lascia perdere la commedia e si rigenera immergendosi nel lato più oscuro dell'America.Tre ragazzi alla ricerca di sesso facile incappano in una setta di fanatici religiosi dediti all'uccisione di coloro che ritengono immorali agli occhi del loro dio, in particolar modo omosessuali e fornicatori.L'intervento di una squadra speciale della polizia non farà che rendere le cose ancora più critiche.
Sorprende in positivo questo "Red State", lontanissimo dagli abituali territori in cui Smith è abituato a crogiolarsi.Certo,ci sono i riferimenti religiosi già affrontati con piglio molto più disimpegnato in "Dogma",c'è in alcuni frangenti una certa scurrilità e una discreta dose di ironia che ricorda le pellicole precendenti,ma questa volta il barbuto regista mette sul piatto un film scomodo e cattivo per davvero.La violenza lascia il segno in parte ,ad incidere con forza è l'attitudine politicamente scorretta con cui questa storia oscura,di quelle che di tanto in tanto saltano fuori da qualche isolato luogo della provincia americana,viene raccontata.
L'estremismo del folle pastore Abin Cooper,interpretato alla grande da Michael Parks,si allinea con quello dei poliziotti, influenzati da ordini che pongono l'immagine del reparto al di sopra di ogni diritto.In questa lotta tra fazioni detestabili ballano i tre ragazzi,in cerca di una sana scopata e in fin dei conti unici innocenti in questo scenario di follia collettiva al quale tenta di scampare l'agente Keenan (un sempre più corpulento e ottimo John Goodman),combattuto sulla via da prendere per affrontare una situazione che dalla stanza dei bottoni vorrebbero archiviare con un massacro.Nell'ottimo cast si segnala Melissa Leo,al solito piuttosto sgradevole e in fortissima ascesa dopo i successi conseguiti con "The Fighter" e "Frozen River".
Il film avvicenda azione concitata a momenti molto verbosi in stile Tarantino.L'assalto alla proprietà del predicatore ricorda la sparatoria che apre "The devil's reject",mentre tutto da seguire è il predicozzo di Cooper ai suoi seguaci con l'aggiunta di un' uccisione che non lascia indifferenti,come notevole è l'aneddoto col quale Keenan giustifica i suoi gesti.
Forse Smith dopo tanti mezzi flop ha trovato la via giusta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/10/2011 23:01:50
   7½ / 10
E' un film particolare, di difficile classificazione perchè più che una mescolanza di generi, sembra che Smith li affronti in maniera progressiva, basta vedere lo sviluppo della storia, che passa da un thriller con protagonisti tre teenager a caccia di avventure sessuali con milf, ad una pungente critica sociologica con protagonisti opposti estremismi di un'America divisa, tra fanatici religiosi della peggior specie e fanatici giustizialisti, in un teatro dell'assurdo degno dei Coen (non a caso c'è la presenza di John Goodman).
Prendendo spunto dalla strage di Waco, Smith mette in scena una pellicola coraggiosa, riflessiva e adrenalica allo stesso tempo, molto fluida a livello narrativo ed accompagnata sempre da quell'ironia beffarda che caratterizza i suoi film. Da rimarcare anche la prestazione del cast dove oltre a Goodman, è impressionante la prestazione di Michael Parks nei panni del predicatore (da seguire la sua "omelia"), coadiuvata dall'altrettanto brava Melissa Leo. Non so se potrà piacere a tutti, però almeno un'occhiata vale la pena di darla.

marfsime  @  10/10/2011 16:36:58
   6 / 10
Insomma..il potenziale per un ottimo film c'erano tutte..ma le buone premesse iniziali poi non sono state mantenute. Il film per quello si riesce a seguire bene..ho trovato solo i discorsi del pastore un po troppo lunghi e noiosi..per il resto non mancano scene violente e un po di splatter. Il finale però è veramente brutto e lascia l'amaro in bocca..sufficienza stiracchiata.

lennox  @  08/10/2011 00:55:58
   5½ / 10
Per la serie : tanto fumo e poco arrosto. L'ultima fatica di Kevin Smith uscirà direttamente in home video e guardandolo non è difficile capire il perchè. Girato come fosse il pilot dell'ennesimo serial tv simile a tante altre cose, senza aggiungere e togliere niente, provocatorio solo in apparenza. Dicono che il film abbia avuto forti polemiche per violenza e tematiche, ma guardandolo non può che venire più che qualche perplessità cercando di capire perchè. Semmai ci si convince che, appurata la distribuzione formalmente disinteressata per un motivo o l'altro, l'unica carta da giocare è sul tavolo della comunicazione. Marketing. Il film non è violento, non più di qualsiasi altra cosa qualunque venga mostrata di questi tempi, assolutamente innocente e casto se poi paragonati di fronte a certi titoli specifici. Non risulta nemmeno così provocatorio e anzi i dialoghi, specie la fin troppo lunga sequenza della "messa" predicatoria nella prima parte, risultano fin troppo sterili e privi di mordente. Noiosi.
Se a tutto questo includiamo pure una regia anonima ed estremamente piatta, inferiore anche a certi serial tv tanto per restare in tema, non sorprende minimamente che Red State passi direttamente in dvd o via Web. L'ironia e il cinismo di Kevin Smith quì appaiono sbadiglianti e intrisi di svogliatezza, peccando pure in quello che negli anni passati erano sempre stati un suo marchio di fabbrica : I dialoghi. Quì poco efficaci, per non dire peggio. Il tutto amplificato da una sceneggiatura superficiale e personaggi per nulla memorabili, stancamente stereotipati.
Cosa resta dunque ? Forse soltanto una lode alle intenzioni. Un'idea. Assolutamente non originale, ma pur sempre un'idea che poteva essere un ottimo spunto di partenza carico di aspettative. E forse, in questo caso, a fregare sono proprio le aspettative.

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