le iene (1992)

uno dei migliori Tarantino di sempre, tragedia teatrale condita con sparatorie, violenza e linguaggio scurrile..puro stile

Completamente d'accordo coi commenti precedenti, per fare un gran film bastavano una manciata di attori e un garage.
Unico.

Stupendo. lo preferisco anche a Pulp Fiction!

La dimostrazione che per fare un grande film bastano un capannone, un bar e un ufficio. Caratterizzazione dei personaggi magnifica, colonna sonora magnifica, dialoghi immensi e interpretazioni memorabili. La scena d'apertura, è tra le migliori di sempre: si rimane incollati allo schermo e divertiti solo sentendo parlare di ******* e delle mance ai camerieri.
Ladies and gentleman: Quentin Tarantino. Un gioiellino.

Tarantino al lancio pronto per esplodere era un portento.
Lui con la manica di attori superbi al seguito creano il cult che tutti hanno osato vedere per godere.Dialoghi,tempi narrativi e finale spiazzanti.
Le Iene non si superano ragazzi XD.

Il thriller di Tarantino che è diventato un cult. Una storia cruda raccontata benissimo e gli attori svolgono la loro parte in modo esemplare. Davvero un film molto bello.

Non c'è niente da fare:a me i film di Tarantino piacciono da morire!questo in particolare riesce a creare un intreccio tale da far terminare un film con un triello che richiama inevitabilmente a''Il buono,il brutto e il cattivo''.BELLO BELLO BELLO

SPOILER

Tipica tarantinata, interpretazioni super-ricercate fatte di urla e lamenti ... Trama quasi inesistente.

Grande perizia cinematografica con povertà di contenuto, o meglio, con un contenuto rivolto ad accalappiare per lo più la simpatia, l'ammirazione dello spettatore medio, in special modo quello giovane, esperto di film di genere o serials televisi o lettore di fumetti.
Così io vedo questo film. Mi ha fatto provare grande ammirazione per la bravura tecnica di Tarantino, molta meno per i risvolti artistici e etici impliciti nel film.
L'operazione di Tarantino è tutta chiusa nello stretto ambito della finzione, delle fantasie e dei modelli diffusi nella cultura di massa, non "ufficiale". Il materiale del film infatti sono gli stereotipi creati in anni e anni di cinema gangsteristico o di malavita, magari aggiornati all'epoca hip-hop (strabordare del linguaggio, magari molto colorito, tipico dello stile rap –uomo modello macho dominante, ovviamente cinico e opportunista, sicuro di sé, con preminenza dell'immagine che si vuole dare di sé, piuttosto di quello che si è dentro).
Tarantino lo sa, non nasconde questa operazione; anzi la mette in vista, si mostra "bravo" e vuole far vedere che è LUI che muove i fili, che tutto quanto è frutto della sua (elaborata e fine) arte. Infatti nel film domina sovrana l'ironia; il mito viene svuotato dal di dentro per rimanere come involucro, forma; i personaggi sono burattini nelle mani del regista e lui si diverte a smentirli, a prenderli in giro, senza però renderli ridicoli, anzi, rendendoli ancora più simpatici, proprio perché semplici e amabili come delle figurine da gioco.
Manca la profondità di sentimento o se c'è, è ad uso e consumo dell'ironia e dello sfoggio di bravura del regista. L'unico personaggio che porta qualcosa in più nel film (un po' di umanità) è Mr White e attraverso di lui c'è l'unico conflitto etico di un film dove tutto è in pratica "automatico" (il fatto di rubare – perché? – odiare "gli sbirri", uccidere o torturare sadicamente, pensare a se stessi e al malloppo). Lui è l'unico che pone un conflitto fra l'ineluttabilità del crimine cinematografico e i sentimenti umani (amicizia, solidarietà), ma ci pensa Tarantino a renderlo patetico e "poco serio", dando ironicamente ragione ai suoi avversari, togliendo quindi valenza e profondità alle sue scelte e in pratica rendendo il suo personaggio una specie di citazione dei tipici eroi fuorilegge dei film classici, i quali s'invaghivano di altri componenti più giovani e carini della banda, tanto da sfiorare quasi l'omosessualità (implicita nella scena finale).
Mr Orange invece riprende lo stereotipo del rappresentante della legge che si immedesima così tanto nel crimine da sentirsene come coinvolto (tipo Cruising).
Ma del resto la fine che fanno tutti i personaggi è chiaramente ironica e falsamente tragica, lo scopo è comunque quello di meravigliare e di far ammirare l'originalità, l'inventiva e la perizia di tal regista.
Eh sì, perché di queste qualità Tarantino ce n'ha da vendere. Comunque tutto è a buon mercato. Originale sì, ma non è certo Lynch. Il montaggio vario e apparentemente libero, i tempi sfalsati, seguono in realtà una logica strettissima che è quella di presentare un fatto, il risultato e la relativa spiegazione. Tutto s'incastra in maniera assolutamente logica e razionale, non è certo il montaggio sentimentale e evocativo di Lynch, assai più profondo e originale. Comunque c'è da dire che non è facile coinvolgere, creare tensione o suspense usando in pratica una tecnica così teatrale. Il film infatti può essere tranquillamente ridotto in opera da teatro e fra le doti di cui fa mostra Tarantino c'è anche il parallelo stilistico con con il teatro elisabettiano (le atrocità in scena) e la tragedia greca.
Tutta questa abilità, tutto questo sfoggio, possono incantare; alla lunga però il gioco lascia veramente ben poco oltre la superficie fatta di fuochi d'artificio stilistici, l'occhiolino alla cultura giovanile anni '90, il facile ed entusiasmante consumo di stereotipi. Personalmente ci trovo così poco di nobile in quei personaggi e non capisco di che cosa possano diventare modelli. Insomma non si meritano tutta questa profusione di abilità filmiche, anche se il fine ultimo non è ammirare i personaggi, ma ammirare il regista.

Spettacolare!il film che ha lanciato Quentin, assolutamente strepitoso!un ora e mezza di pathos, intrecci, dialoghi che ti fanno capire la psicologia dei vari personaggi, ed un finale eccezionale!

SPOILER

Dei film di Tarantino che ho visto è senza dubbio quello che mi è piaciuto di più.

Tarantino.

Wow!! Decisamente spettacolare!! Ci sono tutti gli ingredienti alla Tarantino e gli attori sono uno migliore dell'altro. Non si direbbe affatto che è il lavoro di un regista alle prime armi, Tarantino lascia subito il suo marchio di fabbrica.

Ormai penso di essermi fatto un'idea più precisa del cinema di Tarantino (anche se aspetto di vedere 'Pulp fiction'): è un cinema divertente, di intrattenimento, con un gioco continuo di rimandi cinefili, che cerca l'originalità, che vuole essere ciò che non può essere e diventare ciò che non può diventare.
Anche 'Le iene' è un film divertente (non troppo lungo, fortunatamente, anche se vagamente pesante), con tante pretese ma poca sostanza (se non quella, appunto, dei rimandi...). Non credo che si possa parlare di regista geniale, di autore nuovissimo, di poetica personale. Questo tipo di struttura è stato utilizzato altre volte e molto meglio (pensiamo a 'Rapina a mano armata' di Kubrik... che non sia anche questa una citazione?); la recitazione sopra le righe, i dialoghi violenti hanno una loro efficacia, ma alla lunga li ho trovati ripetitivi e stancanti; l'essere sempre al massimo appiattisce il discorso e non ti mette più in risalto nulla. Credo che per avere dei buoni effetti di tensione ci vogliano anche altrettanti momenti di distensione, altrimenti si vanifica il discorso: è come un' orchestra o un cantante che suona o canta sempre forte, ad un certo punto non ti accorgi più del forte; se qualche volta suonasse o cantasse anche piano allora si che il forte ti colpirebbe... Il film scorre lentamente e il senso di scontatezza ad un certo punto ti acchiappa per non mollarti più. Ti aspetti che succeda qualcosa che non arriva mai. Forse sono io troppo distante da questo tipo di poetica, anche se film del genere solitamente mi piacciono e mi appassionano, ma, a parte per essere un discreto intrattenimento, questo non lo ricorderò per nessun altro motivo. Preferisco gli originali ai rifacimenti...

Eccellente esordio di Tarantino. Soggetto interessante,tecnicamente perfetto,sceneggiatura eccellente,attori veramente bravissimi e tutti azzeccati per i ruoli che interpretano.

Ecco l' esempio che non importa usare milioni di dollari per fare un capolavoro. Se c' è una buona trama e un bel cast il tutto viene da se. Magistrale tarantino!

GENIALE...I love Mr Pink

che dire...Capolavoro... dialoghi esilaranti, scene e inquadrature perfette, attori spettacolari. Esordio strepitoso di tarantino. Non ci vogliono milioni di dollari spesi in effett speciali e quant altro per fare un capolavoro.
Tanta Roba!!!!

rapporto qualità/budget PERFETTO il mio voto alto si basa soprattutto su ciò per quanto riguarda il film la storia è bella e coinvogente forse la fine banale,gli attori bravissimi....

Rielaboro i miei giudizi per meglio propozionarli ad altri dati in precedenza

Recensire Le Iene, è come trovarsi di fronte alla recensione che ho già fatto per "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. Con un budget ridottissimo Tarantino mostra al mondo il suo geniale talento. Il grande Harvey Keitel crede in lui e cooproduce il film. Tarantino in cambio gli affida la parte di Mr. White. A Keitel affianca Roth, Madsen e Buscemi. Chi è il traditore? Fino al momento in cui il film svela l'infiltrato, una sceneggiatura brillante e dannatamente efficace diverte e intriga lo spettatore, sempre più curioso di scoprire chi fra loro è stato il vero traditore. La sparatoria finale entra di diritto (per come concepita) nella storia del cinema. La cosa più straordinaria dell'intero film è sicuramente la scenografia: un lurido rifugio chiuso in quattro mura. Una scenografia, quindi, davvero minima ma dannatamente magnifica e appagante. La strada per Pulp Fiction è già ben asfaltata.

Bellissimo, anche se a mio parere il miglior Tarantino è quello di Pulp Fiction

mamma mia che film..eccezionale davvero.
quentin consacrato all'istante con questa pellicola di pura classe.
un'ora e mezza di tensione e di dialoghi epici, grazie a dei personaggi costruiti in maniera magistrale!
regia emozionante, ma una cosa che merita davvero la lode è la colonna sonora, a mio avviso una delle più belle di sempre.
ci sono due tipi di persone al mondo: quelle che non capiscono niente di cinema, e quelle a cui piace questo film.

Non sono fan di Tarantino, tantomeno del genere "noir" ma questo è un film davvero notevole !

..e dire che il titolo "Le Iene" proprio non mi attirava

Dialoghi "esplosivi" , violenza gratuita, ironia, montaggio perfetto, trama "circolare" ..e attori ..con gli attributi !

e sono stato di manica larga!
Mi ha deluso...forse anche perchè mi aspettavo troppo...
Credo che piaccia veramente solo agli accaniti seguaci di tarantino...cosa che io non sono...
ho apprezzato abbastanza pulp fiction e kill bill vol.2 ma questo no!
Sufficiente grazie alle doti recitative di alcuni protagonisti (Keitel e Buscemi su tutti)

Ottimo l'esordio del controverso Quentin Tarantino, con un budget più che risicato tira fuori un prodotto più che buono. Crudo gangster movie freddo e spietato che deve il successo ad una compagnia di interpreti eccellenti: su tutti Keitel (Mr. White), Tim Roth e Buscemi (Mr. Pink).

Credo sia il film in cui ho riso di più.
Rapporto qualità / budget è uno dei migliori della storia.

Eccezionale Buscemi.

Tarantino dimostra come sia possibile creare un cult movie con un budget contenuto e con tante idee. la trama è semplice, ma i dialoghi brillanti, i flashback che si incastrano alla perfezione, i personaggi atipici e le situazioni paradossali rendono il tutto unico nel suo genere. QT dosa con sapienza violenza allo stato puro e umorismo che riesce a stemperare l'atmosfera cupa e il sadismo di certe scene (solo questo, almeno per me, dimostra il suo grande talento).
Storica la colonna sonora: il supersound degli anni settanta di K-Billy!

"Ve lo dico io di cosa parla Like a Virgin ... "

Io lo chiamo questo un esordio col botto. Un thriller come pochi altri in giro. Una bellezza per gli occhi e orecchie cominciando dalla sceneggiatura alla scelta del cast, gioco degli attori, regia tipica Tarantino - raccontare a spezzettoni. Cult.

...
- NO NON FARLO !!!
- Hai finito ?
- NO TI PREGO
- Hai finito ?
- Ti prego, senti ho un figlio piccolo, TI PREGO !
- Si si ho capito, nient'altro ?
- NO NOOO ... !!!
- Ecco il fuoco s.t.r.o.n.z.o !

(scena epica)

bellissimo
incredibile
fantastico
geniale
in un genere di cui si era già detto tutto Lui riesce a dire qualcosa che non era già stato detto nel filone gangster:
dialoghi barocchi
cronologia frammentata
interpretazioni eccellenti (Harvey Keitel su tutti)
violenza

E pensare che basta tanto poco per fare un film: giusto poche location, una buona idea e qualcosa che attiri il pubblico. "Le Iene" va oltre e ci regale un'ora e mezza di dialoghi schioppettanti tra un piccolo manipolo di rapinatori che si fanno chiamare con nomi di colori. L'idea di mostrare ciò che avviene dopo la rapina, senza lasciar intravedere nemmeno un'immagine di essa è affascinante e allo stesso tempo riesce ad incuriosire grazie alle informazioni che trapelano poco per volta dai personaggi.
Emozionante lo svolgimento, sempre coinvolgente. Bravissimo il cast, tutti nella propria parte. Eccellente Tarantino alla sua prima regia. Azzeccata la colonna sonora.

ottimo film in stile tarantino.

oh finalmente, niente da dire stavolta, nice questo film di tarantino, molto piacevole la visione. consiglio a tutti di vederlo almeno una volta. nice

Tutti i film di Quentin Tarantino mi fanno impazzire. Grandissimo film.

Bellissimo film del nascente Tarantino con un racconto magari non molto coinvolgente, ma con un montaggio che riesce ad affascinare.

sinceramente mi aspettavo di più, forse perché continuo a pensare che un film abbia bisogno di contenuti per essere un buon film, invece non è così a quanto pare. tarantino cura tantissimo la parte tecnica, le inquadrature, ecc., la forma insomma, i dialoghi sono abbastanza divertenti - ma non direi esilaranti - ed è apprezzabile l'idea di non presentare la storia in modo lineare, ma con flashback concentrati sui vari personaggi (a quel punto però secondo me dovevano venire toccati tutti, anche mr pink e i vari blue e brown).
però, insomma, lo trovo un film con poco spessore, contenutisticamente parlando. ovvio che non era l'obiettivo del regista.

(ah, anch'io avevo capito praticamente subito chi fosse il traditore, niente colpo di scena).

Tutti gli ingredienti tipici di Tarantino.
Divertimento, violenza, musica seventies, dialoghi lunghi (...e volgari), dinamicità, imprevedibilità, ottimi attori...
Consigliato!

Niente da dire...basta un capannone e un gruppo di gangster sapientemente interpretati per confezionare un prodotto eccellente.

Non male come esordio, s'intravede subito la fissa per il racconto non lineare che un po' caratterizza il suo stile. Fanno capolino anche i famosi dialoghi che ammaliano & ammaliano e chissene se una parte di essi è solo fumo.. d'altronde anche questo fa parte del suo biglietto da visita, quindi è giustissimo così. Interessante la caratterizzazione del gruppo quasi arcobalenico.
½ punto in più per simpatia, va'.

bel film da vedere

Molto bello da vedere

La cosa che più mi colpì quando vidi per la prima volta Le iene di un regista esordiente di nome Quentin Tarantino era la forza che riuscira a sprigionare nei dialoghi. Quasi tutto il film è girato in un ambiente chiuso ma la capacità del regista era di riuscire a creare una situazione tesissima con l'ausilio delle sole parole e la fisicità e bravura degli attori, che a parte Keitel erano tutti degli sconosciuti o quasi (parlo di Madsen, Roth, Buscemi, Penn). In più, malgrado la violenza esplicita, veniva inserita una certa ironia macabra che si sposava alla perfezione con scene violentissime come la tortura del poliziotto da parte dello psicopatico Mr. Blonde, creando un effetto straniante e grottesco. Un esordio favoloso quello di Tarantino, una regia perfetta che si muove agilmente negli spazi stretti, un modo di raccontare la storia molto inusuale e affascinante, una colonna sonora bellissima e un cast di attori eccezionale.

film molto bello e sadico

Dopo essere andato in estasi per "Pulp Fiction" e "Bastardi senza gloria", ho recuperato l'esordio alla regia di Quentin Tarantino con "Le iene". Decisamente inferiore ai sopra citati, per via sopratutto di quella vena ironica che contraddistingue il regista nelle altre sue opere e che qui sembra mancare, a parer mio. Si tratta comunque di un noir discreto, genere che, però, non amo. Forse è anche questo il motivo per cui non mi ha preso più di tanto. Comunque si tratta del primo film di Tarantino, e quindi merita di essere visto.

Sin dalla divertente scena iniziale si dà grande importanza ai molteplici dialoghi. La rapina inizia (attraverso uno stratagemma narrativo non viene mai mostrata) e si riprendono gli eventi una volta terminata, con due dei membri morti e uno gravemente ferito. A questo punto ha inizio uno schema circolare che analizza i dubbi, le paure dei personaggi e le cause del fallimento della rapina sino a tornare al magazzino, dove avrà presto inizio una sorta di barbaro rito di epurazione che porterà alla morte di tutti i personaggi.
Capolavoro di sceneggiatura, regia e musica.

Sicuramente un ottimo film ma è inferiore a Pulp Fiction che considero un capolavoro. Tarantino l'ho visto un po' incerto ma è uno dei suoi film migliori anche se non il migliore in assoluto.

Nel 1992 un giovane regista arriva alla ribalta grazie ad un film semplice e lineare: Le Iene. La trama del film è molto semplice, racconta di un gruppo di banditi che cercano di compiere una rapina, ma il colpo fallisce e il gruppo prova a capire chi ha fregato chi.

Le Iene è uno dei film più originali degli anni Novanta: impossibile non apprezzare i dialoghi e non affezionarsi ai protagonisti, impossibile non amare il cinema di Tarantino, fatto di flashback (come si sono conosciute le iene, dove si sono conosciute etc) e di un'abile regia che sa il fatto suo. Tarantino incanta con i suoi dialoghi al vetriolo, con i suoi personaggi sadici, con la sua violenza gratuita e con una colonna sonora da brividi.

Le Iene è un film da vedere e rivedere, perchè ogni fotogramma di questo film ha fatto (e ha sconvolto) la storia del Cinema.

Tra gli attori splende Harvey Keitel (una caratteristica di Tarantino è quella di "recuperare" attori caduti nel dimenticatoio) formidabile, ma anche Steve Buscemi e Michael Madsen perfetto nel ruolo del killer psicopatico.

Se volete avvicinarvi al Cinema, beh, questo è un film perfetto per iniziare la vostra avventura.

Aspettative personali ben più alte, ma comunque un film che risulta godibile.
Le scene son realizzate con maestria, con stile. Si riconosce insomma l'autore.
La cosa che però mi lascia perplesso e che proprio non mi convince, è l'assenza o perlomeno la debolezza della trama. Insomma, il film gira intorno alla realizzazione, fine quasi a sè stessa. Non colgo ciò che Tarantino vuole comunicare, ammesso che voglia comunicare qualcosa a parte la violenza pura e cruda, che fà parte più che mai della nostra lurida razza.
Come detto dunque, scorrevole e godibile, ma privo di quel qualcosa che ti rimane dentro. Lo ritengo da vedere, ma assolutamente non un capolavoro o altro.

Esordio fantastico per Tarantino che dimostra una maturità artistica eccellente.
Il film non presenta errori sotto il profilo di inquadrature inesperte o scelte attoriali discutibili anzi sono proprio gli attori la parte forte del film e per quanto riguarda la regia sembra quella di uno che fa cinema da tantissimi anni.
Praticamente il film si svolge tutto in un capannone ma l'attenzione dello spettatore è sempre catturata alla grande.
Il finale lo guardo e riguardo ma è come se ci fosse qualcosa che non va...
Non ho mai sopportato i dialoghi scritti da Tarantino peri suoi film ma è innegabile che non siano privi di fascino e anche questo è da aggungersi come un pregio de Le Iene.
In definitiva uno degli esordi più importanti della storia del cinema di un regista da molti trovato ingiustamente sopravvalutato,da altri troppo idolatrato,da me comunque molto apprezzato.

SPOILER

Niente da fare,dopo non aver gradito Pulp Fiction e Kill Bill mi son addentrato anche in questo esordio dell'acclamatissimo Q.Tarantino.

Continuo a credere che sia un regista sopravvalutato che non ha aggiunto assolutamente nulla alla settima arte..
Sicuramente di cinema ne ha masticato e si vede poichè i suoi film non son altro che scopiazzature e archetipi rubati a registi passati,da Kubrick a Godard,da Bava a Woo.
Solita cronologia frammentata,i famosi dialoghi tarantiniani che non mi sucitano alcun interesse e cast di stelle.
Che dire,altro 6 d'ufficio se non altro per la regia..ma 0 idee come in tutte le sue pellicole.


P.S:tra le altre cose,c'entra poco ma ogni tanto Tarantino pare si diverta a fare classifiche dei film più belli degli ultimi 20 anni...cioè ha scelto robe tipo Matrix,Unbreakable,Shaun Of The Dead...ma dove ***** vive sto qui?mah.
Davvero troppo considerato.

Mi è piaciuta la scena iniziale quella stile ultima cena, poi proseguendo mi son perso nei vari discorsi "humour-non-sense" del film che non mi hanno preso, anzi. Varca la sufficienza per originalità della storia con relativo montaggio. Forti anche i personaggi "cattivi". In conclusione questi cani da rapina non mi fanno urlare al cult. ma ben più ad una bella chicca per chi ama il genere noir. Preferisco altre pellicole di Tarantino.

Senza dubbio inferiore a Pulp, ma comunque un film geniale, girato quasi interamente in un capannone, ciò che fa questo film sono essenzialmente i dialoghi perchè una storia non c'è, ruota tutto intorno a un singolo fatto: la rapina.
Non credo, come ho letto in qualche commento, che il finale sia sbrigativo, io l'ho trovato perfetto così com'è.
Un film da vedere sicuramente, prima di guardare il successivo che a mio avviso è il migliore del regista.

Come nel successivo "Pulp Fiction", va dato merito a Tarantino dei grandi dialoghi: non solo le sempre citate discussioni su "Like a virgin" e sulle mance da dare o no, ma anche - ad esempio - quella sulla scelta dei nomi e il racconto di mister Orange.

Ammirabile anche l'astuzia con cui Tarantino narra la storia principale (un colpo fallito da un grossista di diamanti), mostrando poco o niente di essa, ma focalizzando la trama su ciò che accade dopo.

Originale l'idea di dare dei nomi di colori ai personaggi.

L'importnza della pellicola risiede nel fatto che rappresenta il grimaldello per comprendere i sucessivi lavori di Tarantino.
Infatti i rimandi a questo film saranno costanti.
Ogni attore è perfettamente centrato nella parte assegnata.

Un capolavoro firmato Tarantino
Da vedere senza se e senza ma

Premetto che non vado pazzo x Tarantino, ma questo è un bel film, bravissimi gli attori supportati da dialoghi di altissimo livello..
Da vedere

Alcune scene cult: L'inizio nel bar, "non do mancia...", "Mister Pink... ", il ballo dell'orecchio, il non sapere chi è con te o contro di te e doverci comunque convivere. Vi sono scene violente e gratuite, crude e rese molto reali. Un film Cult.

SPOILER

Prima di tutto bravi gli attori, Harvey Keitel, Tim Roth e Steve Buscemi. L'atmosfera tesa, la storia e le dinamiche terribilmente violente coinvolgono in modo efficace (ovviamente a seconda dei gusti, c'è chi non può soffrie lo splatter). Insomma, a me è piaciuto e un sette ci stà tutto.

Già si intravede il grosso talento di Tarantino che esploderà definitivamente con il successivo Pupl Fiction, qui è ancora leggermente incerto e scostante ma comunque abbondantemente sopra la media.

Perchè io sarei Mr.Pink? Perchè tu sei un frocio va bene?

volgarissimo e violento film che lanciò tarantino......il mio 5 film del regista italo/americano che vedo...asetto cn ansia jackie brown...

Scene che si incastrano alla perfezione, personaggi stupendi, i dialoghi sono già storia del cinema. Finale degno di questo capolavoro.

SPOILER

Questo film è il tipo di film che amo definire "Chiuso, Dentro a un Cubo perfetto", definizione che in realtà non so neanche io cosa dovrebbe significare precisamente, ma rende l'idea. E' come L'estate di Kikujiro di Kitano o Il mio vicino Totoro di Miyazaki, perfetto e compito, apparentemente un'opera minore... in realtà è una scala musicale che si completa senza particolari arzigogoli, le grandi opere sono solitamente più "aperte", lasciano più incerti, più in bilico; queste opere invece riescono a "chiudersi" perfettamente [non sto parlando di trama, eh]. Bellissimo film che ho apprezzato in tutte le sue parti, è il film di Tarantino che Rivedo con più piacere.

Film d'esodrio atipico e geniale del grande Quentin Tarantino che ispirandosi al classico "The Killing"di Kubrick firma uno dei suoi lavori piu riusciti.Lo straordinario mix di dialoghi scoppiettanti e interpretazioni fantastiche(Madsen su tutti,veramente azzeccatissimo nel ruolo dello psicopatico)ne fanno un autentico cult da vedere e rivedere!!

SPOILER

Il voto è tutto per la seconda metà dove il film comincia ad essere avvincente..la prima metà l'ho trovata troppo statica con i dialoghi a volte godibili a volte troppo forzati per l'uso eccessivo di espressioni troppo volgari e fuori luogo..cioè non c'è bisogno sempre di dire ca.zzo, mer.da, cu.lo,vaffancu.lo e via dicendo in maniera gratuita..ma nella seconda metà appunto la pellicola si riscatta mostrando dialoghi sempre avvincenti e meno volgari e molta più azione..belle le musiche anni 70 e buone interpretazioni..

Ah le Iene quale splendido capolavoro! Michael Madsen il migliore di tutti. E dire che tutti fanno un figurone strepitoso. Ma Lui... con il taglierino... La canzoncina...

I primi 9 minuti (prima di "And Now Little Green Bag..." di Steven Wright)
Come voto sarebbero da 11 !
Il resto del film è da 10... Non c'è 10 e ½ come voto?

I dialoghi, al limite del surreale, riescono a sopperire alla minima quantità di scene, il tutto poi è accompagnato da musiche ad hoc che contribuiscono a creare quell' atmosfera tipica dei film di QUENTIN...DA VEDERE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

SPOILER

In tutta onestà questo film non mi è piaciuto proprio per niente...Tarantino proprio non lo capisco. Forse l'unico film del regista che mi è piaciuto abbastanza è stato Pulp Fiction; ma il resto zero totale.
Ora verrò assalito da tutti, ma che ci posso fare, Tarantino non fa per me.

Le cose più positive sono sicuramente il cast stellare , i grandi dialoghi e le grandi musiche.
qualche scena cruda e trama ben studiata...

mi aspettavo un pò di più dal film in sè, qualche scenografia in più magari, non soltanto una stanza o poco più.

Fanno alzare il voto i dialoghi, le recitazioni e la colonna sonora.

Esordio con le stelle per Tarantino che "ispirandosi a Rapina a mano armata di Kubrick e con uno stile che ricorda il miglior Scorsese, è riuscito a lasciare la propria personale impronta".
Crudo e violento, con un cast da brivido, personaggi veri, interpretati come se a farlo fossero caratteristi (Roth, Buscemi e Madsen su tutti).
Magnifica la discussione su Like a Virgin.
Epilogo grandioso.

Molto bello. Storia, dialoghi e montaggio in pieno stile Tarantino.
Storia originale, scorrevole e divertente.
Tarantino che debutta ad altissimi livelli con questa pellicola.
Da vedere assolutamente.

uno dei tre migliori film di tarantino,pienamente nel suo stile e con degli attori in gran forma tra cui tarantino stesso.
la storia non si svolge in ambientazioni straordinarie ma riesce comunque a tenere lo spettatore in tensione fino al finale geniale.
consigliato a tutti quelli che non l'avessero ancora visto.

Come al solito Tarantino ci lascia senza fiato!!
Tra i suoi films questo è secondo forse solo a Pulp Fiction ma rimane ugualmente un capolavoro!Attori formidabili,personaggi in classico stile Tarantino che risultano spietati ma a tratti anche simpatici.trama fantastica,ottime colonne sonore!!
Mi aspettavo forse più violenza ma questo è solo un dettaglio.
Dialoghi senza cui i films di Tarantino perderebbero il loro fascino e che sono grandiosi!!
Insomma ci troviamo di fronte a un FILMONE da vedere assolutamente

la storia è a dir poco fantastica come lo è l'ambientazione lascia col fiato sospeso dal primo all'ultimo minuto grandissime interpretazioni degli attori!!!

Un gran film Gangster niente da dire.....sicuramente uno dei più belli mai realizzati dal maestro Tarantino.La colonna sonora è fantastica e le intrerpretazioni incredibili.

Ormai è storia risaputa: Tarantino prima di diventare sceneggiatore e poi vero e proprio autore, ha lavorato come commesso in una videoteca, esperienza che lo ha avvicinato al cinema e in modo particolare ai cosiddetti b-movies.
Successivamente firmerà due importanti sceneggiature: Natural born killers e Dal tramonto all'alba, per poi iniziare a lavorare a Resevoir dogs (le iene, appunto) e con la collaborazione economica di Harvey Keitel riuscirà a realizzare il suo primo film.

Tarantino creerà uno stile tutto suo, definito poi grazie al suo secondo lavoro, "pulp"; uno stile che prende spunto (per usare un eufemismo) dai grandi autori del passato. Egli prende i vecchi film e li rifà a modo suo, "ruba", come egli stesso ha affermato, qualcosa e lo trasforma. E Le Iene ne è un esempio lampante; chi è il fortunato "defraudato"? Ovvio Stanley Kubrick! E nello specifico "Rapina a mano armata".

Le iene, a mio modesto avviso, non è un film eccezionale, ma maledettamente innovativo.
Innanzitutto per il montaggio, il racconto viene diviso in capitoli e non è lineare dal punto di vista cronologico, caratteristicche che contraddistingueranno il cinema di Tarantino, e anzi verranno esasperate in Pulp Fiction e Kill Bill.
Un'altra innovazione è riscontrabile nei dialoghi. Per la prima volta nella storia del cinema, si viene a creare una sorta di disordine, di anarchia, con frequenti sovrapposizioni di battute tra i personaggi, che a mio avviso conferiscono maggiore naturalezza e veridicità alla situazione e al contesto Per non parlare poi dell'uso volutamente eccessivo di imprecazioni e di termini fantasiosi quanto irripetibili, altra pecularità che ritroveremo nelle sue opere successive. E infine, quella che forse è la sua caratteristica più evidente, l'estremizzazione e l'ostentazione di una violenza sconvolgente, volendo anche paradossale, che non è solo parte della vita dei protagonisti, ma ne diventa vero e proprio divertimento...sadismo allo stato puro.

Ottima la carattrizzazione dei personaggi, un gruppo di gangster falliti dal grilletto fin troppo facile, che fanno (come detto) del turpiloquio il leit motiv della loro vita. Stupendo il piano sequenza con cui si apre il film, in cui il regista ci mostra subito, senza mezzi termini, l'indole dei protagonisti...memorabile il discorso sul significato di Like a virgin di *******.

Nonostante ciò, non riesco a considerare "Le Iene" un capolavoro...ma col senno di poi un primo passo verso qualcosa che consacrerà Tarantino tra i grandi del cinema: Pulp Fiction e Kill Bill.

Non saprei scegliere tra questo e Pulp Fiction. Memorabili situazioni, fantastici dialoghi e magnifiche interpretazioni. Quelle scene di violenza con sottofondo QUELLA musichetta SN RIMASTE nella STORIA. LO ABBIAMO STUDIATO ANCHE ALL'UNI X I DIALOGHI E IL MONTAGGIO (numerose sn state le citazioni in altri film e nn solo...vedi il programma di italia1 e i Simpson). Grande Quentin! E lo dice uno a cui fa impressione il sangue! :-P

Spettacolare, il migliore film di Tarantino a mio avviso..

Meglio Pulp Fiction, ma questo film viene subito dopo come migliore di Tarantino!
Bravissimi tutti gli attori!

capolavoro... niente da dire...ma qualcuno mi può spiegare chi uccide Eddie?mr White? ho rivisto la scena un pò di volte e non si capisce...