13 assassini regia di Takashi Miike Giappone 2010
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13 assassini (2010)

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locandina del film 13 ASSASSINI

Titolo Originale: JÛSAN-NIN NO SHIKAKU

RegiaTakashi Miike

InterpretiKôji Yakusho, Yusuke Iseya, Tsuyoshi Ihara, Sosuke Takaoka, Takayuki Yamada

Durata: h 2.21
NazionalitàGiappone 2010
Genereazione
Al cinema nel Giugno 2011

•  Altri film di Takashi Miike

•  SPECIALE 13 ASSASSINI

•  Link al sito di 13 ASSASSINI

Trama del film 13 assassini

Il nobile samurai Shinzaemon Shimada riceve in segreto l'incarico di assassinare il crudele signore feudale Naritsugu in seguito alla sua violenta ascesa al potere. Insieme a un gruppo di abilissimi samurai, Shinzaemon progetta un'imboscata per catturare il feudatario. Naritsugu è protetto da un letale esercito capeggiato dallo spietato Hanbei, acerrimo nemico di Shinzaemon, e gli impavidi samurai sanno che stanno per avventurarsi in una missione suicida.

Film collegati a 13 ASSASSINI

 •  SPECIALE 13 ASSASSINI

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Voti e commenti su 13 assassini, 92 opinioni inserite

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markos  @  27/03/2023 15:50:41
   7½ / 10
Beh che dire, per il suo stile è molto bello. Un gran regista.

CyberDave  @  12/01/2021 16:40:25
   7 / 10
Quando ci si appresta a vedere un film di Miike bisogna essere consapevoli che potrebbe succedere di tutto, veramente di tutto, in questo caso devo dire che è uno dei film più "normali" del regista nipponico, una prima parte classica, molto lenta con una buona presentazione dei personaggi e della storia, una seconda parte totalmente action, con una battaglia lunga e cruenta che ha alla base un desiderio di vendetta.

Molto bella anche se non mi ha particolarmente coinvolto, forse sono proprio i personaggi in gioco a non avermelo fatto apprezzare al massimo, anche se l'impatto visivo resta notevole.

Un film da recuperare assolutamente, come tutta la filmografia del regista.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/01/2021 00.03.58
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  15/11/2020 14:49:19
   9 / 10
Seconda parte del film, entrata nella cittadella, esplosioni, voli acrobatici, stuntman e coreografie eccezionali, con il set cinematografico padrone assoluto per 50 minuti. Gli americani spendendo 30 volte tanto girano *****te colossali come 47 Ronin e The Last Samurai. Miike Takashi con tanto talento e pochi mezzi ti spiega come va fatto un film del genere. Recuperato con 10 anni di ritardo (perché so stronz0)

saraba  @  18/03/2019 11:13:02
   7 / 10
Pellicola interessante ma
help...
il 13 tredicesimo assassino alla fine non viene ucciso?
Come mai poi ricompare?
Il film l'ho visto in bluray, un refuso di montaggio o più verosimilmente non ciò capito una mazza?

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/01/2021 22.24.18
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alex94  @  07/05/2016 12:13:25
   8 / 10
Un'altra grande pellicola di Miike,violenta,sanguinosa e divertente (anche se in qualche momento anche un po disturbante).
il film si può dividere in praticamente due parti,nella prima parte possiamo vedere la preparazione degli assassini all'arduo e disperato compito che li attende,è una parte caratterizzata da un ritmo lento ma che non annoia praticamente mai mostrando allo spettatore i costumi e le mentalità tipiche dell'epoca...... nella seconda parte infine assistiamo all'epico scontro,è una parte adrenalinica,che colpisce per l'assoluta perfezione e realismo con cui sono stati resi i furiosi combattimenti..........
Mi è piuttosto piaciuto anche il cattivo,di una crudeltà smisurata ma coerente con il pensiero che caratterizzava molti signorotti dell'epoca (e non solo in Giappone).
Un gran bel film,sicuramente da vedere.

Gabo Viola  @  16/02/2016 23:17:04
   7½ / 10
Mi ha davvero divertito questo film di Miike, due ore che volano via in fretta. Si capisce che Takashi ormai è un esperto totale del cinema, riesce a creare una prima parte lenta ma con una tensione e una curiosità sempre viva nel pubblico per poi creare una seconda fase del film più accesa e vibrante. Davvero un piacere vedere 13 assassini.

Giovans91  @  15/03/2015 21:35:13
   8 / 10
Il grande regista giapponese Takashi Miike, questa volta si avvicina al genere Jidai-geki. La prima parte del film è segnata da una messa in scena geometrica e volutamente statica, mentre nella seconda parte entriamo progressivamente in un regno di violenza.
Takashi Miike, con la sua solita furia iconoclasta racconta una vicenda intrisa sì di violenza, ma anche dai validi contenuti intellettuali. L'aspetto che però rende questa pellicola davvero interessante, anche per gli studiosi del Giappone, è l'acuta riflessione sulla fine dei valori collegati al mondo dei samurai.

TopoXL  @  13/01/2015 13:24:28
   6 / 10
il film e' bello. ma come molti film orientali ha faticato a coinvolgermi.
Forse per la mancata personalita dei vari personaggi.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  28/06/2014 12:37:16
   7 / 10
La vendetta al tempo dei samurai.
Miike esce dalle strade cittadine dominate dalla Yakuza per approdare ai verdi boschi del Medioevo giapponese. Lo spostamento geotemporale non altera comunque il solido legame con la precedente produzione, ovvero l'usuale filo rosso-sangue di una vendetta sanguinaria ma umanamente "giusta".
Gestito con un crescendo di azione e intensità, "13 assassini" si muove tra suggestive ambientazioni e ottime recitazioni, con intriganti strategie in risposta a violenze di inaudita crudeltà.
Pecca solo nell'essere palesemente scontato e nella grande dispersione che si produce nella grande battaglia: spettacolare ed avvincente, senza dubbio, ma un tantino lunga e teatrale.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/05/2014 18:16:44
   7 / 10
Film piuttosto classico per il buon Takashi Miike.
Dopo una lunga presentazione dei personaggi e del contesto storico, va in scena una battaglia esagerata ma di ottimo impatto visivo. Un buon film.

Lucignolo90  @  14/05/2014 18:08:24
   8 / 10
Media scandalosamente bassa per questo meraviglioso Jidaigeki di Miike che riesce a sorprendere ancora una volta cambiando genere per l 'ennesima volta: dai suoi soliti nello Yakuza Eiga ci ritroviamo davanti un chanbara ambientati all 'epoca della dinastia Tokugawa (1844 per la precisione), appena un secolo prima delle bombe su Hiroshima e Nagasaki come sottolinea il regista a inizio film, per ricordare al pubblico nipponico quanto sia cambiato il Giappone e in quanto poco tempo.
L 'inizio del film per l 'intera prima parte è quasi neoclassica, impensabile per chi conosce bene la filmografia di Takashi, che non manca peró di regalarci un paio di spunti particolarmente cruenti, che ne rivelano la vera natura gore e grottesca.
La seconda parte muta radicalmente e ritroviamo il vecchio Miike, quello di Dead or Alive, di Izo per intenderci. Franesia finale di un combattimento impari di questi 13 Samurai contro un esercito di 200 uomini a difesa del sanguinario signore feudale Naritsugu.
E qui il regista da il meglio di se, sia per aver preparato il combattimento finale con un precedente crescendo di patos di grande pregevolezza, sia per l 'esplosione del climax in una battaglia di spade,dinamite e pioggia di sangue.
Come sempre la trama puó ricordare a tratti svariati film: I sette samurai, Per un pugno di dollari, Il mucchio selvaggio, ma alla fine torneremo sempre a parlare dell 'originalità di questo regista che non accenna a diminuire nella prolificità mantenendo comunque una qualità e una freschezza che ha pochi pari, per l 'ennesima volta rinfresca un genere andato in crisi nelle ultime due decadi.
Takashi Miike a mio modestissimo parere è il miglior regista di generi attualmente su piazza e uno dei migliori in assoluto

Alex22g  @  10/05/2014 13:12:34
   9 / 10
Molto bello questo 13 assassini . Due ore che scorrono via bene con un ritmo abbastanza lento all inizio (soffermandosi sulle dinamiche e la caratterizzazione dei personaggi) ed acellerano nella parte finale (dove viene mostrato lo spirito della produzione ) . Se vi piacciono i Samurai, qua siamo davvero su ottimi livelli. Da vedere

GianniArshavin  @  29/04/2014 12:35:35
   7½ / 10
Malgrado il grande rispetto verso la tradizione Miike riesce a non snaturare il suo cinema dando vita a questo 13 Assassini , opera molto matura e quasi "atipica" per i canoni del regista.
Remake di un famoso e celebrato film giapponese del passato , 13 Assassini è un omaggio al cinema di Kurosawa e a quello classico orientale (e non) in generale.
Nonostante una storia abbastanza lineare il film coinvolge e attrae grazie ad un mondo, quello dei samurai , ricostruito fedelmente sia per quanto riguarda le scenografie che per quanto riguarda gli usi e i costumi.
La pellicola vede una prima parte introduttiva e una seconda dove la battaglia sarà assoluta protagonista. Se nel primo tempo il ritmo è lento e riflessivo per permettere una discreta conoscenza dei personaggi nel secondo si alza vertiginosamente grazie a tanta azione senza però scadere nel banale.
La battaglia e il luogo in cui si svolge sono favolosi ! la guerra finale è uno spaccato di vero cinema , con Miike che dirige in maniera perfetta una sequenza lunghissima di scontri non confondendo o stufando lo spettatore ma anzi coinvolgendolo in tutto e per tutto. Il regista inoltre rinuncia del tutto al sangue facile e agli eccessi garantendo una dose di realismo altissima.
Come detto è perfetta anche la location e similmente i costumi danno quel tocco in più all'aspetto estetico.
Non manca la violenza ovviamente ma il tutto è funzionale e coerente , non ci sono elementi gratuiti o manierismi vari.
Maluccio purtroppo la caratterizzazione dei personaggi (i buoni sono davvero buoni e il cattivo davvero cattivo) ma sebbene questo sia un difetto non da poco nel complesso si riesce ad apprezzare i vari samurai protagonisti.
Quindi un lavoro consigliato assolutamente , un ritratto realistico di un mondo perduto dipinto da un regista mai cosi in bilico fra tradizione e avanguardia.

barebone  @  22/04/2014 14:26:47
   8 / 10
Filmone giapponese in costume che tratta molto bene della storia e della filosofia degli antichi Samurai. Parte lentino ma decolla molto presto, coinvolgendo lo spettatore in un crescendo di storia e combattimenti che tiene letteralmente inchiodati alla poltrona.
Con un cattivo davvero cattivo combattuto dal solito manipolo di eroi senza macchia e ( soprattutto ) senza paura, ricorda a tratti "300" e a tratti "il gladiatore", con la sola differenza che questo non è un film americano, per cui il giappone non è ricostruito nel giardino di una qualche villa di Hollywood e non si conta uno svarione storico ogni 2 minuti.

Se vi piace il genere, è assolutamente da vedere.

Sestri Potente  @  03/11/2013 23:25:31
   10 / 10
La risposta giapponese a 300...
Mi è piaciuto tantissimo fin dall'inizio, per me è un capolavoro: c'è davvero tutto in questa storia che rappresenta anche uno spaccato del Giappone feudale.
Uno dei migliori film di Takashi Miike

Kyo_Kusanagi  @  29/08/2013 23:51:10
   7½ / 10
forse il voto è un pò di parte visto che sono un amante di tutto ciò che è nipponico sopratutto se si parli di samurai ; ma posso dire che siamo davanti a un buon film che nulla ha da invidiare alle produzioni hollywoodiane; Parte lento, con lunghi dialoghi introducendoci nel contesto storico-politico del momento per poi virare nell'azione e nell'epicità degli scontri tra samurai legati al loro codice d'onore che danno un senso alle loro azioni, tra inquadrature suggestive curate in ogni dettaglio che donano un notevole impatto visivo. Solo due interrogativi :

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In definitiva buon film che non deluderà gli amanti del genere

horror83  @  06/08/2013 19:37:51
   7½ / 10
premetto che amo il Giappone e quindi se in un film si parla di cose che riguardano il Giappone già acquista punti (qui ci sono i samurai). poi il film è fatto anche bene, mi è piaciuto, quindi per me promosso! mi piacciono questi film di combattimenti, ambientati in Giappone, fatti dai giapponesi, con attori giapponesi, però l'unica pecca di questo film è che

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a parte questo è da vedere!

ps:

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SelFxTreem  @  06/08/2013 13:54:11
   6½ / 10
Film che non ho capito. Vuole essere realistico? Allora certe stupidate del combattimento finale erano davvero da evitare ed i personaggi sono troppo piatti. Vuole essere fiabesco? Allora la prima metà di film è davvero troppo pesante. Aldilà di questo, film carino che mischia trama a combattimenti.

Son Goku  @  23/03/2013 18:01:54
   8 / 10
Un film dove la violenza c'è, ma non è eccessiva. Diretto in maniera brillante ed interpretato molto bene, questo film non mi ha mai annoiato.

Invia una mail all'autore del commento RubensB  @  07/01/2013 16:53:05
   6½ / 10
Si può sconfiggere il tiranno, un Miike più occidentale del solito in un film dal doppio passo, prima il racconto, poi l'azione.

topsecret  @  17/12/2012 15:29:22
   7 / 10
Un discreto film che, anche se non originale, offre alcuni momenti di epicità dall'effetto garantito.
La figura del samurai con il suo rigido bushido è ampiamente motivato da Miike che amalgama bene sangue, onore e morte in un film di forte impatto visivo che non disgnegna anche di momenti più pacati.
Non in possesso di un grandissimo ritmo ma capace di coinvolgere e mantenere vivo un certo interesse fino alla fine.

Buba Smith  @  16/12/2012 00:28:36
   5 / 10
Molto lento e noioso per la grande maggioranza della pellicola. Il film in sè non vale nulla; dialoghi piattissimi e di scarso interesse, la noia fà veramente da padrone.

Si salva solo combattimento finale che non è male, ma non riesce del tutto a decollare. Un susseguirsi di scene che alla fine risultato essere quasi del tutto uguali,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER se non per qualche modestissimo "colpo di scena", che di certo non riesce a stupire. Finale abbastanza scontato e prevedibile.

Per quanto mi riguarda non raggiunge la sufficienza. La mediocrità della battaglia finale non riesce a stare a galla, dovendosi appresso un macigno troppo pesante: la restante parte del film.

Trixter  @  28/10/2012 17:15:51
   6½ / 10
Film in chiaroscuro questo di Miike: da un lato una bella ambientazione, bei costumi, dialoghi interessanti, dall'altro un pò di lentezza, una trama confusa (ho fatto davvero tanta fatica, all'inizio, a distinguere nomi e personaggi) e, soprattutto, un infinito scontro finale (più di 40 minuti) che, essendo l'esito naturalmente prevedibile, mi è parso alquanto stucchevole e tutt'altro che epico. Insomma, l'impressione è che si potesse fare decisamente meglio, tuttavia nel panorama cinematografico attuale quest'opera mi pare più che apprezzabile.

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  24/10/2012 01:28:26
   4 / 10
Essenzialmente il film è lento e noioso , dalla trama sviluppata in maniera banale quanto contorta.
Le azioni di battaglia sono grottesche oltre che poco credibili.
Un velo pietoso sui dialoghi, altrettanto artificiosi quanto spesso incomprensibili.
Delusione.

paride_86  @  17/10/2012 22:08:24
   7 / 10
Storie di tredici uomini - samurai e non - e della loro missione: uccidere un arrogante e prepotente nobile giapponese.
A parte la difficoltà nel seguire la storia - nomi simili, pettinature e costumi identici - questo film ha un fascino particolare che verte sull'ossimoro onore-orrore.
La scena finale della battaglia è decisamente epica.

nyc93  @  14/09/2012 12:59:33
   6½ / 10
mi aspettavo molto di più, ma nonostante ciò, la battaglia finale merita la visione di questo film..

clubdelmariachi  @  01/09/2012 10:19:41
   6½ / 10
Carino. speravo meglio la battaglia finale.
Mi spiego: sono deluso perchè gli scontri con la spada sono fatti senza le coreografie tipiche del cinema d oriente; è gente che mena la spada a caso quasi, senza tecnica e lo scontro diventa ripetitivo.
Cmq storia interessante.

m3tal  @  03/08/2012 11:09:33
   7 / 10
Non certo il meglio che Miike possa offrire, ma la battaglia finale, che occupa una bella fetta di film, vale la visione.

JOKER1926  @  24/07/2012 00:11:13
   3 / 10
"I 13 assassini" della regia orientale del famoso e caratteristico regista Takashi Miike non è altro che una tribolata produzione da debordare con critiche efferate.
Nato come film "storico" "I 13 assassini" si pone, legittimamente, lo scopo di romanzare le varie situazioni su un gruppo di samurai.
Fin qui il tutto potrebbe pure andare ma, ben presto, le pecche iniziano ad invadere pesantemente la scena.
La pellicola insomma offre una trama poco chiara in cui , facilmente, vien fuori una confusione non indifferente. I fatti si susseguono in base ad un ritmo blando che porta con se solo caos, manca totalmente una sana ed equilibrata esposizione dei fatti.
Sceneggiatura e narrativa si fondono quindi nel nome di una scadenza astrale. Tanta freddezza e inoltre, come detto, il ritmo è veramente basso, ennesima mazzata all'egemonia del film del 2010.

"I 13 assassini" dopo la visione non lascia assolutamente nulla, film pesante che cerca (a modo suo) di giochicchiare su qualche scena di azione e di violenza, quelle di azione si registrano specie nella parte finale, quelle violenti, invece, circondano un po' tutti i lassi temporali della produzione.
Regia svogliata che cura, ammesso e non concesso, la faccenda che fa verso alla fotografia e agli effetti speciali, per il resto il discorso diventa più che oscuro.
Visione violenta e commerciale allo stesso tempo ove emergono quei balordi cliché a tinte drammatiche/comiche veramente penosi; il fattore violenza inoltre potrebbe essere abbastanza "disturbante", chissà quale fetta di pubblico riesce a sorbire questo repellente quadretto cinematografico. Chissà…

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Ultima risposta 05/01/2014 14.32.11
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Neurotico  @  16/07/2012 16:54:49
   6 / 10
Tanta forma ma poca sostanza. Film d'azione a dire il vero un po' troppo noioso per gli standard e la media dei film del Grande Miike. Invero neanche troppo violento. Ma il punto è che non ha infiammato il mio cuore di miikiano convinto. Per completisti.

laky  @  20/05/2012 18:03:44
   8 / 10
Film per nostalgici appassionati del Giappone, dei samurai, dell'onore e delle gesta epiche.

catdog  @  15/04/2012 20:25:21
   7 / 10
Il regista è un grande, ma questo film non è uno dei suoi migliori, comunque a me è piaciuto questo film. Bellissima la crescente e parossistica battaglia finale, certo una visine classica dei film giapponesi fatti di katanate furibonde. Trovo strana la scena finale, quando "resuscita" uno dei 13 "vendicatori", forse era un fantasma? Comunque il film merita una degna visione.

toniobr  @  08/04/2012 23:50:27
   3 / 10
non mi va nenche di commentare...una boiata

Sbrillo  @  25/03/2012 01:51:54
   8½ / 10
film lirico ma mai gratuìto nella sua spettacolarità, epico per certi versi e persino riflessivo nella sua metafora sulla morte!!
miike takeshi non delude le attese nel suo nuovo film e il sol combattimento finale vale il prezzo del biglietto....

dima  @  21/03/2012 00:34:38
   3½ / 10
davvero allucinante! non sono un esperto né un amatore dei film orientali quindi sono abituato ad altre sensibilità ma davvero non capisco come sia possibile definire un film del genere un capolavoro o anche semplicemente sostenere che sia un buon film.

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MarcoCam  @  07/03/2012 03:04:43
   6 / 10
non mi ha entusiasmato, poco coinvolgente ed eccessivamente lungo, i personaggi sono caratterizzati in maniera approssimativa, a questo punto mi chiedo a cosa sia servito prolungare il film fino alla durata di 2 ore, le scene d' azione sono fatte abbastanza bene ma la battaglia finale è talmente lunga da divaìentare addirittura noiosa, concludendosi poi in uno scialbo finale, in definitiva: un film guardabile, ma niente di eccezzionale.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  26/02/2012 21:04:01
   7½ / 10
Chiaramente ispirato ai sette samurai, pietra miliare del genere al quale deve molto, riesce comunque a ritagliarsi un suo spazio di tutto rispetto. La narrazione è veloce, i cali di tensione nulli -considerato il crescendo continuo di violenza- e gli interpreti capaci. Ottima la scelta delle luci che conferisce carattere alla prima parte del film; riusciti gli effetti speciali con qualche piccola sbavatura.
Un gustosissimo massacro totale.

sama84  @  04/02/2012 12:24:30
   8 / 10
Bello dall'inizio alla fine.
La storia di fondo è solita, certo: il padrone cattivo e i guerrieri buoni che lo devono fermare... Ma il film è fatto veramente bene: mette in mostra molto della cultura giapponese.
Il sacrificio, l'impegno, il senso del dovere e il desiderio di una morte onorevole.
La battaglia finale è stupenda.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  27/01/2012 11:27:43
   6½ / 10
La storia è quella abbastanza classica di un gruppo di samurai che deve ammazzare il feudatario cattivo. La prima parte è abbastanza noiosa poi però la battaglia finale (finale per modo di dire visto che dura quasi mezzo film) è decisamente bella e ben fatta. Il risultato finale è un film discreto che può piacere anche a chi, come me, non è amante dei film orientali.
C'è ovviamente il solito difetto presente in tutti i film giapponesi, cinesi, coreani,ecc...: i personaggi sono tutti uguali e non si riesce a distinguerli in nessun modo!

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/01/2024 20.58.01
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  09/01/2012 15:25:43
   7 / 10
Se devo essere onesto non avevo grandissime aspettative sul film, e chi conosce un po' la filmografia di Miike avrà percepito la sostanziale differenza estetica rispetto agli altri, un film che per ovvie ragioni sembra destinato a un pubblico più vasto. Nonostante questo ho trovato un film piacevole e affascinante!

Beefheart  @  27/11/2011 10:51:43
   7½ / 10
Ambientazione feudale del Giappone medievale con 13 samurai che affrontano eroicamente un esercito nemico; impossibile non rammentare "I 7 samurai" o qualche altrettanto mitico western alla Sergio Leone. E' vero che c'è molta violenza (a partire subito dalle primissime immagini) e che quindi a molti potrebbe non piacere, ma questo film, finale a parte, è comunque ben fatto: registicamente eccellente, scenografie e location ottime, così come ottima è la fotografia. I combattimenti brillano per estenuante realismo ed in generale gli attori si calano perfettamente in una storia di cui i film di Kurosawa furono archetipo.

trickortreat  @  25/11/2011 00:08:46
   7 / 10
Film molto bello e molto brutto, tipico di Miike, regista che mai capirò fino in fondo. Stupendo tutto si può dire, ma con siparietti comici talmente fuori luogo da irritare ed un finale orrendo che non ho nemmeno capito bene. La parte della battaglia, con tutto quel sangue, è fantastica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/11/2011 11:05:42
   7½ / 10
La concezione cinematografica di Takashi Miike è quasi sempre spiazzante,soprattutto quando dal re degli eccessi arriva un pellicola che di fatto elude la struttura libertaria e pulp che ha reso celebre il regista giapponese in tutto il mondo.
"13 Assassini" è un film che guarda al passato con sommo rispetto, miscelando le tradizioni del Sol Levante con il cinema classico zeppo di chiari riferimenti a Kurosawa ,al jidai-geki e al western di Leone o Peckinpah.
Non può mancare quindi il signorotto crudele oltre ogni immaginazione,protetto dallo Shogun e libero di dar sfogo alla sua natura sadica e sanguinaria.Per fermare la sua ascesa si trama nell'ombra e un manipolo di coraggiosi samurai,ai margini della società in quanto l'assenza di guerre ne ha svilito l'immagine ma non il valore o la dignità di guerrieri,si getterà in quella che a tutti gli effetti sembra una missione suicida.
Ed è proprio sul senso dell'onore che Miike plasma la sua epica bellica,attraverso guerrieri fedeli ad un'onesta rappresentazione di giustizia e ad un integerrimo senso morale,o per contrasto sottomessi al proprio squilibrato signore, cui giustificano ogni insano gesto nel rispetto di un giuramento che prevede solo totale fedeltà.Il regista pur soffermandosi poco sulla definizione dei personaggi coglie e innalza il valore assoluto di questi uomini a favore di quella che può considerarsi un'elegia della morte,da qualunque angolazione si guardi male e bene sono motivati da un profondo attaccamento al proprio ruolo, di conseguenza soggetto al culto della battaglia in cui perdere la vita è massima gratificazione.
Il film è girato magnificamente con una parte introduttiva in cui spicca un utilizzo della luce ,anche naturale,particolarmente efficace e di una fotografia lugubre,adatta a infondere un senso di cospirazione. Poi la grande battaglia,un gioia per gli occhi nelle sue straordinarie coreografie.Eccessiva,esagerata,violenta,senza tregua ed interminabile,eppure mai noiosa,Miike mette da parte i suoi effetti grandguignoleschi ed utilizza l'azione per glorificare la rettitudine e il coraggio di uomini logicamente imperfetti ma depositari di valori destinati a perdersi di lì a poco.
Un film che fa del classicismo il suo punto di forza,elevato dalla classe di Miike ad un'essenza cinematografica visivamente godibilissima e virtuosa per la lettura eticamente inattaccabile che offre.

Constantine  @  07/11/2011 00:37:50
   7½ / 10
Il Jidai-geki di Miike vanta una scenografia meticolosa, una regia superba, ottime interpretazioni ed il fascino inconfondibile della figura del samurai, qui, indagata con occhio scevro da condizionamenti, perfino criticata, ma non irrisa. La lunga battaglia finale è un vero trattato di cinematografia ai posteri, anche se i nemici da 130 passano ad essere circa il doppio. Per quanto mi riguarda i pochi difetti vanno ricercati in un finale ambiguo che non ho condiviso: dall'esito dello scontro tra Shinzaemon Shimada e Naritsugu all'apparizione (?) del cacciatore salvato nel bosco, anche per quanto riguarda la sceneggiatura, si sarebbe potuto fare qualcosa di più, ma è un remake. Consigliatissimo agli amanti del genere.

Col.Badass  @  27/10/2011 18:01:40
   2½ / 10
Mettete un cattivo "100% Malvagia". Venti ettolitri di sangue finto. Un pizzico di gente impalata e corpi maciullati quanto basta. Spolverate con poveracci indifesi uccisi gratuitamente.
Da questa ricetta rubata al Grand Guignol cosa otterrete? Il solito film di musi gialli in accappatoio e ciabatte che massacrano qualsiasi cosa si muova. Nel modo più cruento possibile.
I sette samurai più frattaglie.
O, secondo interpretazioni diverse, un grande capolavoro da vedere in lingua originale, durante la cerimonia del the, mentre si legge un libro zen capovolti, e rigorosamente col montaggio analogggico. Se proprio non si ha dimestichezza col giapponese possono essere aggiunti i sottotitoli in urdu.

Argon  @  15/09/2011 11:01:16
   7½ / 10
Un grande film, assolutamente da vedere in lingua originale sottotitolato perchè la versione doppiata purtroppo non rende e impoverisce la qualità di questa pellicola.

Braddock  @  05/09/2011 20:56:16
   8 / 10
Finalmente arriva nelle sale cinematografiche un violento e sanguinario samurai movies dopo il deludente ZATOICHI di Kitano. Il film di Miike si ispira al chambara ( il cappa e spada giapponese ) classico ricordando i numerosissimi film con Toshiro Mifune, Shintaro Katsu, Tomuaburo Wakayama, Sonny Chiba... degli anni '60 e '70. Rispetto ai film cinesi del genere, più conosciuti in occidente, qui restano le scenografie simmetriche e paesaggistiche ma lo stile è meno estetico e patinato ma più crudo e violento. La storia è interessante e ben sviluppata e vede 12 samurai più un giovane accodatosi al gruppo fronteggiare un esercito di oltre 200 soldati per uccidere il loro capo, un sadico sanguinario che aspira al potere. Ovviamente la cosa più esaltante del film è l' infinita battaglia finale, con continui duelli di spade, veramente spettacolare e ben realizzata. Sicuramente è un film che non si risparmia in violenza, tanto che trovo strana la mancanza di un divieto ai minori di 14 anni, e non mancano decapitazioni, sangue e morti a volontà. Del resto non è solo una pellicola di violenza gratuita ma illustra bene i valori e le abitudini dei guerrieri samurai, argomento poco noto nei film che escono nelle sale. Paragoni col classico di Kurosawa I SETTE SAMURAI non saprei farne vista la distanza del tempo trascorso ma di certo c'è qualche riferimento nelle rappresentazione fotoscenografica comune poi a tutti i film del genere. Nel complesso un lavoro interessante e avvincente, dovrebbero uscirne di più di film come questo

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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/09/2011 17:18:48
   6½ / 10
Premesso che mi aspettavo meglio, è un discreto film con protagonisti 12 (+1) samurai giapponesi disposti a tutto pur di proteggere la patria.

Vinicius  @  02/09/2011 23:11:38
   4 / 10
Film senza senso. Scene volutamente crude e violente solo per catturare i patiti del macabro, ma tolto questo non rimane più niente. Delusione.

Il Criticone  @  28/08/2011 19:00:50
   1 / 10
UNA CACATA PAZZESCA

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Ultima risposta 28/03/2013 11.42.21
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pistry  @  26/08/2011 15:42:35
   7 / 10
bello,coinvolgente e crudo.Un po' caotica la lunga battaglia finale,visto che gli assassini non principali si assomigliano tutti,ma comunque epica.

movieman  @  24/08/2011 14:25:43
   7½ / 10
Conosco da poco il regista Miike ma posso esser certo che un film diretto da lui non si dimentica. La cruda violenza delle immagini, che riescono a disgustare anche gli stomaci più impassibili, rimane perfettamente impressa nella mente, dimostrando quando l'uomo possa essere crudele e aggrapparsi a falsi principi come "torturo i miei servi per assicurarmi la loro obbedienza" giusto per giustificare il proprio sadismo. Impressionanti sono i personaggi femminili, avvolti in una maschera di trucco bianco, che le rende inquietanti e immagine stessa della sofferenza. Purtroppo questo film non è accompagnato da una trama altrettanto innovativa e pecca di un'eccessiva longevità, almeno nella prima parte. Infine un buon film ma lontano dai suoi capolavori.

Riddler  @  22/08/2011 10:49:23
   6½ / 10
Miike ha sempre stupito, come dice qualcuno, in positivo o negativo che sia.
Personalmente l'ho sempre amato, mi ha quasi sempre impressionato in maniera positiva. Ad eccezione di Imprint che ho giudicato troppo "viulenta ed esagerata".
Questo film lascia un po' l'amaro in bocca ma non delude nemmeno. Il regista abbandona i suoi canoni, l'originalità per la quale è conosciuto e affonda la sua storia in un contesto nuovo per sé stesso ma stra-abusatissimo già per un certo tipo di cinema.
Giustamente lento inizialmente, il ritmo è ben dosato e la divisione voluta di rappresentare prima l'aspetto più riflessivo, più narrativo (ma sicuramente non poco cruento) e successivamente lo scontro vero e proprio è non magari da lodare, ma nemmeno da buttar via. Forse troppo prevedibile, da uno come Miike, ma sinceramente efficace.
La storia scivola in fretta senza infamia e senza lode con una buona dose di azione, con un po' di frasi da bacio perugina che non gustano mai e personaggi femminili in pieno stile Miike, secondo me, sempre abbastanza inquietanti, poco importanti ma quasi letali e allucinanti.
Finale passabile e qualche inverosimilità.
Tutto sommato non male.
Solo, incredibilmente sottotono.

Ricky91  @  15/08/2011 14:14:18
   5 / 10
E' il primo film di questo osannato Takashi Miike che vedo.
Beh,è stata una delusione.
Con questo rifacimento Miike ha provato di ridare voce sugli schermi allo jidai-jeki, genere tipicamente giapponese simile al nostro "cappa e spada" ma il risultato è nettamente al di sotto delle mie aspettative.
Se non c'è nulla da dire sulla bellissima scenografia per tutto il resto l'utima fatica di Miike ha molte falle.
La storia risulta fredda,distaccata e nonostante la buona prima parte non si riesce ad instaurare una vera empatia verso i personaggi,neanche con il cattivo(che qui è proprio cattivo) ritratto in maniera troppo caricaturale.
Quasi inevitabile che Miike strizzasse l'occhio a "I sette samurai",capolavoro di Kurosawa, ma lo fa in maniera goffa facendo risultare incredibilmente sotto tono il personaggio del 13° assasssino sopprattutto mettendolo a confronto con il 7° samurai di Kurosawa.
Anche la battaglia finale è espressione di questa "goffagine" da parte di Miike: il lunghissimo scontro è infatti confuso,poco credibile e alla lunga noioso( e lo dice un' appassionato di battaglie cinematografiche).
Il film si risolleva un pò nel duello conclusivo ma cade in un finale che definirei imbarazzante con dialoghi senza senso e un avvenimento inspiegabile.
Insomma se volete vedere un bel film sui samurai vi sconsiglio di scegliere questo e con il consiglio invece di ripiegare sul maestro Kurosawa o anche ,per esempio, su L'ultimo Samurai che risulta molto più interessante e profondo.

thetruth34  @  13/08/2011 00:14:32
   9 / 10
sulla bellezza del film non si discute il risultato è eccellente! per alcuni dettagli si può discutere... ho visto che nei commenti precedenti qualcuno è rimasto deluso dall'assenza di "personaggi caratteristici" ma così si sarebbe trasformato in un'americanata, ti puoi immaginare la banda formata dal samurai forte e muscoloso, dall'intelligente o dal bello e dal samurai simpatico??.... no per carità! invece il gruppo composto così è perfetto da 12+1 samurai tutti "normali" accomunati dallo stesso ideale cioè morire con onore. Anche i dialoghi sono molto belli spiegano la differenza di pensare e di intendere la vita tra le varie classi della società di un tempo che (purtroppo) si può riscontrare anche al giorno d'oggi. Da vedere ;-)

TheLegend  @  06/08/2011 04:55:54
   6 / 10
Da Miike mi sarei aspettato un film totalmente diverso;alla fine è risultato essere un film dall'impianto classico.
I personaggi non sono per niente caratterizzati,cosa che mi ha un pò deluso.
Ottimo dal punto di vista tecnico ma non va oltre.

mrPink85  @  05/08/2011 10:58:13
   7 / 10
no no, lasciate stare! sto film spacca!!! non capisci mai chi sia il personaggio che viene inquadrato.. SONO TUTTI UGUALI! il combattimento finale di 1 ora è proprio top!

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badlands81  @  28/07/2011 14:43:07
   7 / 10
non sono un appassionato di takeshi mike per questo film l'ho apprezzato molto...belli i dialoghi a 2 personaggi con telecamera fissa un po alla tarantino...stupenda la scena della battaglia finale....complimenti!

hellknight2  @  27/07/2011 00:39:40
   7½ / 10
Pur non brillando per originalita´(calcolando l'infinita´di film che hanno per tema i samurai, le loro regole ecc...), il film risulta piu' che riuscito grazie ad alcune brillanti trovate nella rappresentazione dei combattimenti e alla regia di Miike stilisticamente quasi perfetta. Restera´ pero´ deluso chi si aspetta le solite efferratezze che hanno reso famoso il regista .

Bruce Campbell  @  24/07/2011 20:26:34
   9½ / 10
Epico!
Come la maggior parte dei film di Miike! Non è sicuramente per stomaci deboli! Chi conosce Miike già lo saprà!
Però splatter miike style a parte anche le scenografie e le scene di combattimento sono fatte molto bene!
é una rievocazione dei vecchi film samurai giapponesi con in più il tocco del maestro!
Consigliatissimo!

kurtsclero  @  22/07/2011 16:24:05
   5 / 10
Un film a contenuti ideologici alti ma nonostante questo resta una grande delusione, non lo consiglio a nessuno.

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Delfina  @  20/07/2011 18:49:40
   9½ / 10
Grandioso film epico giapponese, molto kurosawiano. Avvincente dall'inizio alla fine, regia ottima, bravissimi attori, azione sapientemente dosata, grandiose scenografie storiche, un classico dal sapore avventuroso e tragico, ma dove si fonde anche una sottotraccia ironica.
Bella la sceneggiatura, che ci immerge completamente nella lotta tra uno spietato signorotto feudale sadico e i "paladini" samurai che cercano di ostacolarlo per ristabilire la giustizia.

Le scene violente sono calibrate al punto giusto e non disturbano mai troppo lo spettatore. Del resto, la rappresentazione della crudeltà feudale è suggerita e rappresentata quasi solo a posteriori, con un effetto tragico forse ancor più conturbante, che pervade tutta la prima parte del film. Nella seconda, a prevalere sarà invece la dimensione epica della battaglia, consigliata a tutti gli appassionati del genere, ma anche dei film storici in generale nonché dei film d'azione.

Assolutamente da vedere.

corvo4791  @  14/07/2011 13:39:47
   3 / 10
SPOILERS in bella vista... siete avvisati. Se non avete visto il film non leggete il commento.

Belle scenografie... STOP.

Il cattivo: un cattivo che è cattivo solo perchè è cattivo. Ammazza, stupra, vuole fare la guerra... perché ? perché "IO SONO IL CATTIVO". Ci vuole il cattivo nei film, no ? ecco... in questo film c'è un cattivo che è cattivo. Sauron a confronto è una mammoletta.

Un gruppo di Samurai: allora... 13 attori, tra i quali solo i due più anziani sanno tenere una spada in mano.

Recitazione: quella sana e vecchia recitazione giapponese dei film di samurai di un tempo, in cui l'interpretazione lascia spazio a smorfie da cartone animato fino ad arrivare ai tipici "occhi sgranati".

Storia: noia all'inizio. Noia alla fine.

Combattimenti: 13 samurai distruggono un esercito di 200 uomini che in realtà sembrano essere 4000. Un colpo e ... morto. Un altro fendente e ... morto. Poi si avvicina uno alle spalle e ... morto. Questo per tutta la seconda parte del film.

Personaggi: abbastanza ben delineati ma su due c'è perplessità. Il nipote del capo, che entra in scena ubriaco in mezzo a ******** e gioco d'azzardo il quale, senza alcun motivo, decide di lanciarsi in una missione suicida diventando il più ligio dei samurai e poi quello che dovrebbe essere il personaggio comico. Un tizio trovato nella foresta che viene ammazzato ma che, alla fine del film, è vivo e vegeto. Il nipote del capo gli chiede: "ma sei immortale ?" e l'altro non risponde. Poi il film finisce... non prima che il nipote del capo dica di voler diventare il più grande criminale del Giappone (???).

Capisco che queste operazioni nostalgiche possano piacere a molti ma io non le apprezzo molto. Odio profondamente anche le operazioni da Grindhouse di Tarantino e Rodriguez per intenderci. Questo genere di film ha fatto il suo tempo e, riproporlo al giorno d'oggi, risulta incredibilmente artificioso e finto. Hanno un loro pubblico ma ce l'hanno anche i cinepanettoni, se è per questo.

Ho visto questo film perché trovo che la figura del samurai sia quanto di più carismatico ci possa essere stato nella storia dell'umanità. Ma mi aspettavo qualcosa di più serio.

So che vi è piaciuto ma, scusandomi, lo boccio totalmente.

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Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  13/07/2011 23:40:15
   7 / 10
Premetto due cose: non ho visto nient'altro di questo regista, e questo genere non è certo il mio preferito. Da qui il mio commento profano.
Il film mi è piaciuto, la storia è semplice e un po' scontata ma la regia sapientemente sviluppa il tutto con tempi e modi adeguati. Stonano a mio avviso il cattivo di turno, eccessivamente folle e sadico, e il ragazzo dei boschi: due personaggi inutilmente sopra le righe che stonano con l'atmosfera del film. Ridicolo anche qualche effetto come gli animali "incendiati" realizzati davvero sommariamente. Peccato anche che per i primi 5 minuti di combattimento le spade siano pulite senza un filo di sangue ne arti mozzati.. dettagli che "controllo" sempre in film di combattimento e che raramente vengono curati. Al di là di questi particolari, una bella ricreazione del giappone dell'800 e del mondo ormai estinto dei samurai,ma soprattutto degli uomini dietro alle vesti.
Bella e azzeccata la quasi assenza di colonna sonora. Fotografia perfetta.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  11/07/2011 13:40:16
   7 / 10
Film teso di impianto classico. Quasi un omaggio al cinema di Kurasawa.
Curati i dettagli, belle le ambientazioni, suggestiva la scena della battaglia nel finale.
Il doppiaggio non mi è parso dei migliori.

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Ultima risposta 11/07/2011 17.48.49
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Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  05/07/2011 15:21:05
   7 / 10
Cose già viste, ma proposte bene, me l aspettavo più macabro trattandosi di Miike ma ha trovato un buon equilibrio, film difficile da girare soprattutto la battaglia finale ma ogni scena è diretta in modo ineccepibile, trama quasi superficiale per carità, ma con i dialoghi, le battaglie e tutto il resto non si nota, da vedere.

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Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  05/07/2011 14:58:21
   7½ / 10
Miike che rivisita il genere classico mi ha fatto l'effetto di una miscela Kurosawa + Dario Argento. Alla bellissima fotografia che fa sembrare il film una vecchia pellicola, ai dialoghi asciutti, ai meravigliosi costumi, si alternano infatti sangue, mutilazioni, torture, crudeltà, morte, atti di sadismo, rappresentati con il gusto proprio di Miike. Rispetto alla lunga filmografia non posso purtroppo dire di aver visto molto: Audition, Ichi The Killer, il bellissimo Imprint (M.O.H.) e Box...in ognuno di questi c'è un sadico/a che mette in pratica terribili torture, non credo sia un caso piuttosto una passione personale del regista. Il finale mi è sembrato di rottura con tutto il resto del film, dissacrante verso la figura dei samurai e di concetti quali l'onore, la vendetta, la morte gloriosa, denunciando invece la vanità della guerra.

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willard  @  05/07/2011 12:12:48
   7½ / 10
Bel remake di un film del 1963 dal regista Takashi Miike.

Un manipolo di samurai, ultimi depositari dei principi di un'antica saggezza che viene richiamata per combattere un sanguinario signorotto di una provincia del Giappone che deve essere fermato prima che riesca ad avere ancora maggior potere.

Una storia che si svolge intorno alla metà dell'800, (un secolo prima dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima, come viene ricordato) fatta di nobili principi estranei alla nostra cultura e testimonianza di una casta di guerrieri in via di estinzione.

Ottima recitazione degli attori sotto una regia asciutta ed essenziale e una splendida fotografia fra paesaggi incontaminati e cieli tempestosi.

Harakiri vari nel corso della vicenda e la lunga battaglia finale a suon di katane affilate fa impallidire le più efferate pellicole "slasher" hollywoodiane, paragonabile allo scontro finale Uma Thurman contro tutti in "Kill Bill 1" (2003) di Tarantino.

"E' assai difficile aborrire il male e vivere con rettitudine." (Hagakure 1.44 - Il libro segreto dei Samurai)

Fumoffu  @  05/07/2011 11:32:55
   6 / 10
Due motivi non mi fanno dare un voto alto al film, seppure in parte lo avrebbe anche meritato: il cattivo... stupra, taglia arti e lingua, gioca al bersaglio con donne e bambini, la prima cosa che vuole fare al potere è ripristinare la guerra, ma dai... ridicolo eccesso di cattiveria nemmeno caricaturale, per me personaggio sbagliato completamente, che si riprende un po' nel finale, va bene la sua ostentazione al divertimento, ma quando si supera un certo livello perde tutto il significato, assieme al personaggio dell'uomo dei boschi, che dovrebbe essere la parte "divertente" del gruppo, non mi è piaciuto. Le battute migliori sono quando sono i samurai stessi a farsele: infatti ho apprezzato molto l'"umanizzazione" del gruppo, persone "normali" che fanno fatica, si perdono, hanno usato la spada solo in allenamento, non si prendono troppo sul serio. Un ottimo gruppo, ben caratterizzato nel limite di tempo, nonostante il numero elevato. Si riesce a fare una buona "distinzione" tra loro, schierandosi più o meno verso l'uno o l'altro.
A livello della battaglia, invece, si innalza soprattutto nella parte finale, avrei apprezzato un po' più di "splatter", ma tutto sommato a parte un paio di eccezioni si rimane sempre in un ferisci e muori subito, basta un taglietto e giù per terra.
I personaggi migliori: il capo dei samurai, il suo socio più vecchio, il grassoccio che chiede i soldi, il ronin, il nipote col vizio del gioco, il capo delle guardie del signore. Il pregio migliore è proprio quello, secondo me, di aver ben focalizzato i samurai, di non averli resi banali, scontati e anche come uno se li aspetta. Persone pronte alla morte, piene di valori, ma alla fine normali.
E' un film che si fa apprezzare, ma si farà anche dimenticare, nonostante la buona volontà del regista. La fine mi è piaciuta, anche se grazie ad una recensione parlata (grazie tante) il recensore si era sentito in dovere di svelare il numero di sopravvissuti, alla fine è una cosa importante.

phemt  @  04/07/2011 21:19:54
   8 / 10
Un Miike più rigoroso del solito, samurai movie dall'impostazione abbastanza classica (non per nulla è un remake), il geniale regista nipponico si adegua alla storia ma la riplasma tra le sue mani e infatti si possono notare un paio di Miikate qua e là (il contro finale per esempio)…
In realtà lo stile è facilmente riconoscibile tanto che è possibile fare un parallelo tra questo film e Django e addirittura i due Crows Zero (e qui in un certo senso ci si riallaccia al finale)…

Cast adeguato, un villain caratterizzato in maniera sublime, regia come sempre ad alti livelli, un tocco di ironia e un combattimento di 50 minuti a dir poco notevole per come orchestrato e messo on screen...

Mi fa ridere chi senza capire il finale lo bolla come stupido… Ma ragionarci un pelo su pare brutto?


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Magari la mia lettura è sbagliata ma almeno proviamoci a ragionarci su quanto si vede on screen invece di bollare il finale come stupido solo perchè non lo si capisce... Poi magari è una presa per il **** di Miike al pubblico vallo a sapere, di Miike è meglio non fidarsi mai!

Comunque il regista nipponico ha fatto di meglio in carriera e non serviva 13 Assassins per capire quale regista completo, poliedrico e di livello superiore fosse…
Di certo è tra i Miike più "classici" che si possano vedere e di certo il passaggio al mainstream sancito ai tempi del primo Crows Zero non ha per nulla intaccato le qualità del regista nipponico!
Il film chiaramente è da vedere!

Burdie  @  03/07/2011 20:50:56
   6 / 10
...poco spessore, ottima fotografia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  03/07/2011 18:28:23
   8 / 10
Il commento contiene spoiler.


Il ritorno in grande stile di Miike.
Solitamente abituati ai suoi eccessi visivi ancora una volta non vi rinuncia ma dimostra la sua ecletticità infinita andando a raccontare di samurai e del Giappone feudale a modo suo,dando al tutto un sapore epico che non stona mai. E per quanto contenuto nella violenza splatter e pesante dei suoi film più famosi e controversi,inutile dire che praticamente il film è diviso in due parti distinte e ben separate: la prima è lenta e misurata,si conoscono i vari samurai che tenteranno di compiere l'impresa ma non mancano momenti di crudeltà e violenza neanche qui,per quanto si limitino a mostrare le nefandezze compiute da Naritsugu; la seconda parte ed è in pratica un'ora di pellicola è la lunghissima battaglia decisiva,adrenalinica e da seguire fino al finale intenso.
Una violenza quindi sempre presente ma ancora una volta non centrale,l'ennesima dimostrazione di come il cinema di questo regista sia stato etichettato troppo velocemente con il marchio semplice e superficiale di "violento" quando di certo non è sua intenzione compiacere il pubblico,né dargli emozioni facili per quanto siano forti e dirette come un pugno nello stomaco.

Due ore sono molte ma Miike non riesce nell'impresa di conferire a tutti e 13 i samurai un carattere che li distingua l'uno dall'altro,ci riesce soltanto in parte. Abbozza perfettamente però per quei pochi il loro senso dell'onore,i loro obiettivi e alcuni,come il protagonista saggio Shinzaemon,si imprimono bene nella memoria. Invece chi davvero risulta spaventoso da subito per la crudeltà e l'orrore di cui gode in continuazione è Lord Naritsugu: ancora una volta il prototipo della crudeltà miikiana,senza senso,folle ma soltanto perché quest'uomo non ha mai provato su sé stesso il dolore e la morte come spiega felicemente il finale,e quindi li infligge con un piacere abominevole.
Ancora: 13 Assassini è anche un interessante critica al codice samurai; d'altronde ad affrontarsi sono due samurai pieno del loro senso dell'onore ma che hanno deciso entrambi di perseguire un'ideale diverso,e per questo diventa davvero difficile capire come Hambei possa proteggere un padrone spietato, questo perché ancoràto a codici che ormai non possono più garantire giustizia. Il finale crepuscolare in cui i due sopravvisuti decidono di seguire (forse) una strada diversa dal diventare samurai parla del tramonto di un'epoca,ma il sorriso enigmatico finale con il quale si chiude la vicenda rimane comunque una nota ambigua...
Quanto al samurai indisciplinato che sembra tornare dalla morte,inutile porsi tante domande: una delle trovate grottesche e fuorvianti di Miike,una piccolissima dimostrazione del suo stile che,unita a tanti altri momenti inquietanti o nonsense (la donna mutilata,la famiglia sterminata con perversione da Naritsugu) rende anche questo film diverso da tutto il resto che c'è in giro.

Diverso nonostante sia frutto di un palese miscuglio di citazioni a Kurosawa e anche ai western: solo il Mucchio Selvaggio prima d'ora conteneva una sequenza impressionante di battaglia suicida con una tale potenza di autodistruzione (sia chiaro che quella del film di Peckinpah rimane unica nel suo genere ed innovativa). Quanto a Kurosawa,inutile dire che i suoi 7 Samurai e tutte le pellicole in cui ha esplorato a modo suo quel mondo del Giappone feudale fungono da spunto per la storia,ma Miike non è stato il primo a prendere dall'Imperatore e non sarà l'ultimo.

Confido in un premio importante per Miike prima o poi,di certo se 13 Assassini avesse vinto a Venezia,per quanto non sia il suo lavoro migliore,non credo ci sarebbe molto da ridire.

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  03/07/2011 11:47:16
   7 / 10
Di solito Takashi Miike punta molto sullo splatter, ma questa volta no, questa volta il regista gira tutto attorno ad un film particolare, pieno di azione e scene spettacolari, a tratti somigliante allo stile di Tarantino. Di certo una pellicola da vedere per gli appassionati di questo genere.

gemellino86  @  02/07/2011 20:03:06
   2½ / 10
Non posso non andare controcorrente. Questo film non l'ho proprio digerito. Posso capire la violenza gratuita e l'uso dello splatter ma non scene truculente e disgustose. La vendetta è un tema già visto e molto usato ma questo non giustifica un massacro di innocenti. Una schifezza immonda. Forse a qualche folle può piacere.

10 risposte al commento
Ultima risposta 26/07/2011 09.11.58
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Orfeo  @  02/07/2011 11:55:37
   6½ / 10
Discreto film. Più per appassionati del genere e dei film del sol levante.
Io il confronto lo farei con "I sette Samurai" di cui alcune trovate vengono malamente riprese.
Conosco Miike e non l'ho mai apprezzato molto per via della sua visione troppo forte e splatter, in questo caso è riuscito a trattenersi tranne in un paio di occasioni già evidenziate in cui proprio non ce l'ha fatta ed è andato fuori dal seminato.

Ci sono film più belli, consiglio "The Twilight Samurai"

ciao

Dante12  @  02/07/2011 01:17:35
   6 / 10
Più che penso al film... più lo paragono a "l'ultimo samurai", e a mio parere "13 assassini" il confronto non lo regge per nulla. Non che sia brutto, ma a giudicarlo in maniera obbiettiva vedo una trama terra terra che si tramuta in uno spara tutto... anzi taglia tutto... Credo che lo stesso Itto Ogami nel suo pellegrinare con la carrozzina abbinava ai suoi combattimenti un contorno più interessante e variegato. Mi spiace, ma personalmente più di una sufficenza non riesco a darla.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  01/07/2011 14:44:03
   7 / 10
Miike ci prova con il genere "classico" e il risultato è un buon film sui samurai,sull'onore dei Giapponesi e sulla "morte"!
Dopo una prima parte di reclutamento e strategia che ricorda "I sette samurai" assistiamo a una lunga carneficina!
Malgrado tecnicamente sia molto valido rimangono ignoti alcune decisioni registiche...come il fatto di far sopravvivere samurari trafitti alla gola con spade e colpiti al petto o cascate di sangue di provenienza oscura...un po' di surrealismo in una vicenda piuttosto concreta di cui non sentivo la necessita'!
Cruda e spietata la sequenza della donna senza arti,la scena a cui è piu' facile ricondurre il cinema di Miike!

Tom24  @  01/07/2011 10:47:51
   8 / 10
L'originale del 1962 in bianco e nero mi aveva stupito per le belissime scene d'azione.

Miike qui rende tutto più sanguinolento e assuefacente, come giusto che sia, ma esagera troppo con alcune scene trash e soprattutto tradisce l'originale in diversi punti.

Sostanzialmente distrugge la figura e il mito del samurai.

Bellissime scene d'azione.

AirCount  @  01/07/2011 01:05:52
   8 / 10
Un film ben fatto,non eccelle in originalita perche per tutta la durata del film mi e parso di sembrare il remake dei 7 samurai,ma comunque piacevole da guardare.
La fotografia e ottima,quando caminano in mezzo alla natura ti viene voglia di vivere in Giappone,la recitazione e nella media ma forse questa impressione e dovuta al doppiaggio in italiano che anche se non e scarsissimo un mezzo voto lo fa perdere al film.
La storia e ben costruita,al inizio con tutti quei nomi non facili per noi occidentali ti perdi che e una meraviglia,infatti i primi 10 min non ci stavo capendo un caxxo,ma poi il puzzle si completa da solo.
La battaglia nella seconda parte e molto divertente e dura quanto una battaglia vera (forse leggermente di piu).
La critica verso ia classe dirigente e l'idea che caraterizza il film,classe dirigente impersonificata benissimo dal nobile Natuz-qualcosa.
In realta il 7.5 e il voto che si merita,ma metto otto per alzare leggermente la media e invogliare la gente a vedere questo film che merita di essere visto.


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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  01/07/2011 00:54:42
   7½ / 10
Deve molto a Kurosawa (anche se le scene di battaglia mancano di quella profondità di campo che avevano col maestro scomparso) e soprattutto ai 7 samurai (che qui sono 13 ma che ricalcano gli stessi personaggi dello storico film). Più o meno tutto prosegue senza grandi sorprese. In stile Miike, tutto è amplificato e più occidentalizzato, senza perdere però nulla della magia di quel mondo perduto.

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Ultima risposta 05/07/2011 20.44.33
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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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