E' il desiderio del settimo anno. Rimasto solo in casa (la famiglia è in villeggiatura),un funzionario editoriale è messo a dura prova dalla procace e svampita vicina di casa. Resisterà la sua virtù?
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Un gran bel duetto, scritto in punta di penna e interpretato con fomento, che dà un ritmo incredibile ad una messinscena chiaramente teatrale, arricchita dai vibranti ed accesissimi primi colori degli anni 50. Sicuramente diverte questo lungo sketch in cui il protagonista sposato cerca di resistere ad una Marylin Monroe svampita che "provoca" con la sua innocente sensualità. La verità di fondo è che THE SEVEN YEAR ITCH diverte perché il personaggio di lei, che le è stato cucito addosso su misura, non è propriamente un personaggio femminile emancipato ma è un'idea di seduzione maschile chiara e data in pasto a quello specifico pubblico. Insomma, si parlava al tempo di commedie sofisticate ma probabilmente in questa fase erano più delle commedie sexy, una sorta di evoluzione del cinema pantomimico in chiave sensuale. Billy Wilder, che è comunque un mostro di regista, sapeva di poter giocare e manipolare le emozioni del pubblico, ma in questi casi il pubblico non veniva certo stimolato intellettualmente facendolo riflettere sul suo matrimonio. Non è né il primo film provocatorio di quegli anni e le commedie romantiche con tecniche di scrittura di così alto livello si vedevano sin dagli anni 30, con i film di Howard Hawks per esempio.