hero (2002)

Uno dei wuxia migliori.

Se uno cercasse un esempio limpido e spavaldo dell'epica orientale, quella leggendaria e "fiabesca", in cui l'appartenere ad un altro tempo e ad un'altra dimensione la fa diventare impossibile, YING XIONG (Hero) è l'esempio perfetto.
Il potere spirituale di questi samurai e le loro abilità sono messi in scena in maniera, probabilmente, più superlativa che mai, con scontri sovrumani e privi di senso, celebrativi delle potenzialità spettacolari che solo il cinema può esprimere.
Sarà pure una storia semplificata e relegata ai soli combattimenti ma il wuxia con questo capolavoro tocca dei punti massimi storici che non si possono ignorare. Zhang Yimou è sempre stato un regista di storie umili ma anche un esteta meraviglioso, nei suoi primi lavori, e lo conferma qui con una caratterizzazione cromatica delle inquadrature sbalorditiva. Il risultato è elegantissimo.

Spettacolare nella forma, quanto poetico nel contenuto che esso vuole trasmettere. Non mi vengono altre parole per descrivere il soave lavoro svolto dal regista Zhang Yimou, applicando uno raffinatezza degna di Akira Kurosawa nel trasmettere coi colori le ideologie e mentalità dei suoi protagonisti. La fotografia di Christopher Doyle in questo è un saggio di tecnica, non da meno le scenografie di Huo Tingxiao, per non parlare dei costumi di Emi Wada e come non citare la colonna sonora di Tan Dun. Tutto il reparto tecnico mostra il portento celebrativo del soggetto scritto da Zhang Yimou, in ogni suo più piccolo dettaglio (come la scrittura e l'arte della spada). Gli assassini dei colori, che non uccidono ma scelgono di non porre il colpo finale per un bene maggiore. Gran cast: Jet Li, Tony Leung, Maggio Cheung, Daoming Chen, Donnie Yen e la sempre gradita Zhang Ziyi offrono una prova magistrale al servizio della pellicola. Il cinema della arti marziali non è solo violenza.

Dopo kim ki dik ecco un altro film che purtroppo molti occidentali non hanno del tutto compreso .
Hero del regista cinese zhang Yimou è un film sicuramente molte pretenzioso per il cinema cinese di quel tempo costato la bellezza di 33 milioni di euro. con grandi attori del calibro di Tony Leung Chiu Wai, Maggie Cheung, Daoming Chen, Jet Li, Zhang Ziyi, Donnie Yen. siamo nel secondo secolo prima di cristo. a quei tempi la cina era divisa in sette regni tutti in lotta fra loro. ma nel regno di Qin un nobile spadaccino di nome indovinate un po "senza nome" è andato a fare udienza al re dicendo che ha ucciso cielo, neve che vole e spada spezzata tre spadacini del regno di Zhao rivale dei Qin. si scorirà che in realtà senza nome era in combutta con i tre per assasinare il re di Qin. tuttavia grazie ai flashback veniamo a scoprire che spada spezzata al ultimo scrive sulla sabbia 天下 tiānxià che tradotto siginifica sotto un unico cielo . quindi senza nome risparmierà la vita al re dicendo che il re per porre fine alla guerra deve unire tutti i regni sotto il suo in nome della pace
Neve Che Vola sfida in combattimento Spada Spezzata e si uccidono . senza nome si lascia uccidere trafitto dalle frecce dei soldati del re. senza nome morirà come un assasino ma verra celebrato come un eroe al suo funerale. e il re unira la cina.
per molti hero potrà sembrare un film cappio e spada, un film storico , azione, profonde riflessioni filosofiche ma invece il tutto è visto in modo molto superficiale e la cosa piu' grave è che questo film in realtà è un film di propagnda comunista. ebbe la sua anteprima alla Grande Sala del Popolo. Zhang Yimou che faceva film che molti definivano scomodi per i comunisti cinesi , è dovuto venire a miti consigli facendo questo film. è evidente lo stile autoritario nella scena di massa del palazzo del re quando Jet Li cammina in mezzo alla folla dei ministri c'è una palese citazione al Il trionfo della volontà di Leni Riefenstahl.
inoltre dietro la produzione si nascondeva l'allora dittatore cinese Jiang Zemin noto per la sua spietatezza nei confronti degli attivisti del falun gong e dei tibetani e altri attivisti. il messaggio del film e che finche c'è un re e i suoi consiglieri ( il partito comunista e il presidente ) la cina sarà unità. ribellarsi contro il tiranno è sbagliato.
il re deve uccidere senza nome perché i suoi burocrati pensano che debba farloCiò rende ancora peggiore il messaggio del film: dovresti sacrificare la tua vita per uno stato totalitario effettivamente governato da burocrati senza volto e senza cuore? Non riesco a immaginare niente di peggio. i consiglieri del re sono anonimi e parlano come degli automi in modo collettivo dicono tutti la stessa cosa
" lunga vita al guerriero" " sire uccidiamolo fate giustiuzia la legge va rispettata" sono tutti vestiti di nero, nessuno di loro ha un idea diversa palese propaganda al collettivismo comunista in cui c'è un solo pensiero e devi essere un caprone che rispetta il tiranno. ironia della sorte il regno di Qin fu una delle dinastie peggiori di tutte duro' poco il re Qin Shi Huang era un tiranno paranoico che aveva fatto uccidere diversi studiosi , e precedendo di molti secoli Mao e Hitler aveva dato fuoco ai libri. rimasero solo libri legati alla burocrazia. il film dal punto di vista della fotografia è molto bello utilizza colori nei vari racconti dei personaggi il racconto di Senza Nome: il rosso.il racconto del re di Qin: il blu. il flashback di Senza Nome: il bianco e il marrone chiaro; il flashback di Spada Spezzata: il verde;
le scenografie ho scoperto con tristezza che sono riciclate dal film del 1998 L'imperatore e l'assassino che appunto racconto in modo molto piu' interessante la storia del imperatore Qin mostrandoci come diventi sempre piu' paranoico e la brutalità delle sue guerre, e il suo tentativo di assasinio . non capisco dove abbiano speso quei 30 milioni di euro forse negli interni e nei costumi.
la trama praticamente è inesistente senza nome va dal re racconta alcune sue versioni della storia e alla fine dice al re la verità tutto qui la trama. senza nome è anonimo Jet li a solo un espressione serio e basta. il personaggio di cielo ad un certo punto sparisce dalla trama e non si sa che fine abbia fatto Jet li dice che la colpito in modo non grave e basta. i comabattimenti sono quasi tutti sopra le righe con gente che saltella e svolazza a rallentatore oggi risulta molto datato. battaglie epiche non se ne vedono. la scene piu' imbarazzante è quando i soldati del re scagliano frecce che fanno voli lunghissimi e si trosformano in una pioggia di frecce che si schiantano contro la città del regno di Zhao. i soldati addirittura le scagliano coi piedi ( i soldati di quella scene erano vero soldati del esercito comunista cinese) il vecchio della scuola di caligrafia dice "non ha importanza quanto siano crudeli le loro frecce, non distruggeranno mai la nostra cultura ( amico questa frase vale anche per i tibetani massacrati dai soldati ,gli uiguri ) oggi apprenderete il nostro linguaggio " il vecchio invece di dire agli studenti di andare a combattere si siede e fa la caligrafia e tutti gli altri rimangono li a scriuvere mentre le frecce penetrano nella stanza se non è imbarazzante questo.
altra delusione il film ha solo tre location il palazzo, la casa da gioco, delle stanze a Zhao e basta.

Parto subito col dire che lo stile dei combattimenti adottato in "Hero" non è propriamente quello che prediligo (ma capisco il motivo per cui in questa specifica pellicola possa funzionare). Preferisco sicuramente uno stile più verosimile e "sobrio" quando ci sono le arti marziali di mezzo.
Dettò ciò, questo film è una goduria. È incredibilmente suggestivo. La struttura narrativa è peculiare ed è realizzata in un modo tale che è difficile staccare gli occhi dallo schermo. Stupendo anche il finale.
L'andamento nel complesso è molto lento, quindi può risultare una visione ostica a tratti, ma arrivati ai titoli di coda, ne sarà valsa assolutamente la pena.

Uno dei wuxia più famosi degli anni 2000, nonché quello che ha portato questo genere al grande pubblico, grazie anche al lavoro di mediazione di Tarantino. Lo stile di Yimou, se vogliamo, è piuttosto elegante e raffinato rispetto ad altri, ma nel complesso "Hero" è un film scorrevole, che ho apprezzato. Indubbiamente la fisica di questi film non è molto realistica, ma è una caratteristica del genere... per cui se "Hero" non piace per questo motivo, non è un problema del film.

Purtroppo sarò limitato mentalmente con il mio giudizio su questo film ma c'è uno stridore per ma assolutamente insopportabile: vedere la splendida fotografia o la romanticità di alcuni passaggi susseguirsi a combattimenti in volo che neanche Goku mi ha letteralmente devastato la visione. Forse i miei gusti sono eccessivamente limitati, ma avrei apprezzato più realismo e meno spettacolarità, per giunta spesso resa con effetti speciali raffazzonati.

non male, ma a volte ci si perde nelle metafore

Wow!
La prima volta che l'ho visto sono rimasto incantato!
Tanta metafora e un messaggio finale bellissimo ed epico.

Action movie in cappa e spada ( versione orientale) estremamente esagerato, pieno di rallenty, scene ad alto tasso spettacolare e irrealisticità, ma di pregevole fattura, ambientato nella Cina imperiale, agli inizi della fondazione dell'impero, mostra i tratti caratteristici del fascino orientale, le ambientazioni sfarzose e la scrupolosa attenzione ai dettagli donano un grandissimo fascino al film, l'utilizzo dei colori, spesso fatiscenti e sgargianti (il rosso acceso è presente ovunque), dona uno spettacolo visivo non da poco.
Gran bel film d'intrattenimento

Bellissime le fotografie e il comparto sonoro. Bravissimi gli attori e buona trama.

Grazie alla tv, proseguo il recupero di film. Trama molto piacevole. Sempre molto attratto da questi film orientali. Molto affascinante la cina medievale. Ben fatto sia come degno finale.

Jet li, l'attore. intramontabile attore del genere!

Il regista sforna un grande film, un pezzo di storia orientale cinese, ambientazioni, fotografia e costumi all'altezza! top anche per le scene di azione!

Film consigliato a tutti gli amanti del genere storico!

La storia è più o meno quella di Ip man, ma con più morale zen e maggior compiacimento nell'esibizione delle arti marziali. Jet Li è bravo con i pugni ma anche a rappresentare i conflitti interiori di un campione di kung fu che dopo aver esagerato con l'ambizione (e averne pagato il prezzo) si riscatta combattendo per il bene comune invece che solo per se stesso.

Ci sono pugni, valori Zen, storia, amicizia, riscatto, rispetto e molto altro in questo film cinese, che non è una giostra di combattimenti fini a se stessi, non è noioso e, soprattutto, non è assolutamente scontato.

Sebbene il film vada a narrare le vicende di un periodo storico che lo collocherebbe tra le pellicole per pochi appassionati, viene raccontato in una maniera che riesce ad interessare chiunque. La trama è ben strutturata e si incastra alla perfezione nel finale. Moltissima la simbologia inserita nella pellicola ed è presente una stupenda scelta cromatografica che differenzia i diversi punti di vista dei narratori. La fotografia è qualcosa di mozzafiato!!!
UNA GIOIA PER GLI OCCHI.

Devo dire la verità: non ho capito una mazza riguardo il discorso dei colori e di ciò che rappresentano.
E nonostante abbia già visto il film già due volte, non sono ancora riuscito a cogliere le numerose sfumature dipinte nella magnificenza della sua struttura ad incastro.
Pertanto, mi sono limitato a godermi lo spettacolo visivo e la bellezza delle coreografie marziali, che definirei quasi poetiche per come sono realizzate e contestualizzate.
Perfetti i costumi, ottime le musiche, eccelsa la fotografia, però....c'è un però: l'eccessiva complessità della trama e il tripudio di messaggi subliminali rendono "Hero" un prodotto eccessivamente di nicchia, per palati raffinati, che solamente i cultori e gli appassionati delle antiche arti ed usanze orientali potranno apprezzare nella sua totalità.
Io personalmente ne riconosco l'epicità, il valore, l'importanza storica e la bontà nella realizzazione, ma non riesco a considerarlo un capolavoro del cinema.
Rimane un ottimo film, esteticamente sublime, ma che necessita di essere visionato più volte prima di essere capito a fondo e quindi giudicato.

Un elaborato esercizio di stile, dove la tipica regia di Zhang Yimou esprime a pieno il suo potenziale. Gli va riconosciuto a questo regista di avere un taglio estremamente personale e riconoscibile, credo definibile questo con una semplice parola: "talento".
Tuttavia in questo film la regia è un po' fine a sé stessa. Un pregiato lavoro per gli occhi sostenuto da musiche coinvolgenti. La trama è elaborata, in quanto viene raccontata e stravolta per 3 volte durante lo svolgimento del film, ma è un po' difficile emozionarsi o farci coinvolgere per queste vicende, per cui il lavoro rimane bello da vedere ma trasmette poco. Ho trovato molto più poetico e magico "Lanterne Rosse".

Malgrado "Hero" sia un film che palesemente non ha pretese di realismo e attendibilità si riesce ad apprezzarlo grazie ad una serie di elementi che ora andrò ad elencare.
I combattimenti sono spettacolari e strabilianti , mai confusionari o eccessivamente caotici. Certo , in alcuni casi risulteranno parecchio esagerati , ma questo aspetto più che infastidire può creare una certa ilarità.
La storia è semplice ma è intrisa di tradizioni e usanze orientali che la rendono più interessante al di là del puro intrattenimento. Nel finale poi ci sarà spazio anche per delle riflessioni , e le polemiche scaturite all'uscita del prodotto lo testimoniano.
Da lodare sicuramente il lavoro svolto per quanto riguarda le scenografie , le comparse , i costumi e la ricostruzione estetica del mondo in cui è ambientata la vicenda. Ammirevole anche la colonna sonora , maestosa e pertinente in ogni fase della pellicola.
Di prim'ordine gli attori e le interpretazioni , convincenti e mai sopra le righe.
Ovviamente "Hero" non è un'opera perfetta e pecca in ripetitività ed una certa tendenza alla lacrima facile che esplode soprattutto nel finale.

Gran bel film sulle arti marziali. Jet Li strepitoso , ma anche tutto il resto del cast non è stato da meno. bella , la storia e le musiche ma ovviamente bisogna essere predisposti al genere per goderlo appieno.

Sfarzosa pellicola asiatica, pregna di riferimenti visivi e contesti splendenti.
La trama quasi si prostra di fronte all'imponenza delle immagini, alla forza dei colori e alla dinamica del scene.
Se non si è tanto avvezzi a tutto ciò, dopo un pò ci si stanca.. ma nel complesso rimane un buon film.

bello, colori molto vivi, arti marziali fatti con poesia, paesaggi stupendi, bravi gli attori! Lo consiglio per chi ama le arti marziali orientali!

Non è un film ma un opera d'arte... Spettacolare la fotografia, bravissimi gli attori, la storia inoltre è molto interessante, non sono il massimo gli effetti speciali... però c'è da dire che il film è del 2004 quindi va bene così. Unica pecca verso il finale, le storia diventa un po' ridondante. Consigliato!!!

Non sono amante dei combattimenti cinesi; salti innaturali e abilità da supereroi.
Il film comunque l'ho apprezzato abbastanza per i valori di cui ne è intriso e per la narrazione tipicamente alla "Rashomon", in cui la verità è in realtà un mistero da snocciolare (Kurosawa docet).
I miei complimenti ai realizzatori degli effetti speciali che hanno creato immagini bellissime. Bbbone le due attrici cinesi ^^ molto bbone... ehmehm comunque dicevo che anche la musica è suggestiva!

I tre racconti mi hanno ricordato molto rashomon....cmq per i miei gusti troppa gente che vola....

Amo Zhang Yimou ma questo film mi ha proprio annoiato. Ho apprezzato la storia e le diverse narrazioni come dire "cromatiche", bellissimi i paesaggi, ma non sono un'amante dei combattimenti volanti, non li digerisco proprio, inoltre ho trovato che nella prima parte il film sia trascorso meglio e in modo piacevole ma nella seconda è stato davvero lento ed ho fatto fatica a finire di vederlo. Peccato!

Un film molto orientale e visivamente molto bello in cui ho apprezzato davvero tanto l'intreccio narrativo e la caratterizzazione dei protagonisti.
Pur non essendo particolarmente amante dei film orientali (ad eccezione di quelli d'animazione) ho davvero apprezzato questo "Hero" anche se sono convinto che a molti non piacerà per le sue caratteristiche che lo rendono molto lontano dalla nostra cultura occidentale.

Orientalissimo, improbabile, forse un po troppo...



bellino

Brutto... Parte discretamente per poi andare sempre peggio.

Nemmeno i combattimenti mi sono piaciuti; tutte queste scene di persone volanti, gli ha resi davvero banali. Il combattimento tra le due donne poi, rasentava davvero il ridicolo.

Senza contare la seconda parte in cui la noia opprime qualsiasi altra sensazione.

Stupendo solo il lato visivo, ma tutto il resto non mi è piaciuto per niente! Non arriva alla sufficienza, questa volta la suggestione dell'oriente non è bastata. Confusionario.

Un pò troppo surreale per i miei gusti,ma intrattiene fino alla fine

Avevo già avuto modo di vedere alcune parti di questo film mentre passavo da un canale all'altro, ma la particolarità dei combattimenti e la lentezza, rispetto agli standard odierni, mi avevano sempre dissuaso dal proseguire la visione; alcune settimane fà però vedendolo dall'inizio mi ha molto incuriosito e ho avuto l'opportunità di trovarmi di fronte ad una vera chicca. E' vero che per il primo quarto d'ora ci si trova disorientati da questa pellicola così distante dallo stile americano a cui siamo abituati, ma è proprio grazie al procedere lento della trama e ai dialoghi essenziali che si ha tutto il tempo di ammirare la stupenda fotografia e farsi trascinare da una stupenda selezione di musiche che sottolineano una trama ben congegnata. Ottima la recitazione e i dialoghi che non annoiano con la vuota retorica.....un film da 8 sicuramente, basta la buona volontà di cimentarsi in qualcosa di diverso dalla spazzatura che ora mai sommerge le nostre sale.

EMOZIONANTE...

Splendidi paesaggi e ambientazioni colorate , una fotografia superba ma al tempo stesso il film pecca proprio nei combattimenti spesso troppo irrealistici , Zhang Yimou da troppo risalto ad una visione leggendaria degli eventi con balzi e salti dei guerrieri iverosimili , in poche parole c'è troppa gente che vola a destra e a sinistra , troppa poesia nei combattimenti sminuisce il combattimento stesso.

Come film d'azione è comunque da vedere sopratutto per i costumi impeccabili e per ammirare l'arte cinese nelle sue forme d'espressione architettoniche.

Bello come impatto visivo !

Esasperato combat-movie messo in scena da "Mr. Lanterne Rosse Yimou".La favola attira su di sé qualche attenzione (va detto), e se, qualcuno nutrisse ancora dei dubbi riguardo le potenzialità estetiche ed espressive del regista, questi, verranno ulteriormente fugati.Detto ciò, gli eroi "Kong-fu pandiani" di Zhang, sicuramente curati sotto l'aspetto caratteriale, risultano oltremodo pacchiani e inverosimili nel compimento delle loro memorabili gesta, e questo, a causa di scelte a mio avviso poco condivisibili nell'impiego – a sproposito – del digitale.Effetti speciali che dileggiano la figura del guerriero nella Cina del terzo secolo A.C., impoveriscono una pellicola già di per sé modesta, nella quale, l'unico incentivo alla visione, resta la fotografia.Impacchettato e infiocchettato a regola d'arte, il film, in merito esclusivamente al suo iridescente impatto visivo, viene posto al di sopra dei più dozzinali e pomposi Action d'occidente, vedendosi così riservare un suo personalissimo spazio all'interno del genere stesso.Obbiettivamente però, al di là di questo aspetto, non vedo null'altro in grado di distinguersi e soprattutto dissuadermi dal pensare che, il suddetto lavoro, possa tutt'al più esser considerato come: una vivace epopea manhua.

Hero è un film visivamente straordinario, che ha il respiro epico del grande cinema e una cura maniacale nella ricostruzione che lascia sbigottiti dalla perfezione. Ciò che rende magnifico è il fatto di possedere un'anima in ogni suo personaggio, ogni cromatismo usato sembra evidenziare un particolare stato emotivo. Zhang Yimou con Hero ha fatto la sua Nascita di una nazione tra guerra, sangue e sacrificio.

Una gioia per gli occhi,bellissimo!

Sicuramente è uno tra i miei film preferiti.

Non mi è piaciuto, troppo noioso e lento. Le scene di azione non entusiasmano per niente, e i paesaggi che dovrebbero ammaliare lo spettatore restano inerti, come non ci fossero. La fotografia è buona, ma non coinvolge … La cosa che mi fa dire di questo film che è brutto è che lo trovo troppo forzato e poco convincente. La scelta di variare i colori di sfondo è un’ottima idea ma non aiuta …
Insomma è un film che ho visto, ma che non rivedrei …

Un film che mi ha convinto poco.
La parte iniziale non mi è piaciuta per niente (soprattutto la pioggia di frecce, ridicola), dopo nel susseguirsi è migliorato fortunatamente.
Ho apprezzato molto il “gioco” di colori e di fotografia, anche i costumi e le scenografie non erano male e senza dimenticare la presenza di Zhang Ziyi una delle pochissime attrici cinesi che stimo tanto, sempre molto carina !
La storia è debole, come la regia, i personaggi e anche i combattimenti non mi hanno entusiasmato molto ! Niente di speciale nemmeno la colonna sonora.
Un film che si più guardare, ma senza aspettarsi chissà che. Imparagonabile al magnifico La tigre e il dragone !

film di una noia mortale...troppo lento e con una storia insignificante... la prima mezz ora l ho seguita normalmente, poi data l ipertrofia delle gonadi derivante da questo apparente infinitometraggio ho iniziato a mandare a velocità 4x le parti senza dialoghi ed il film è risultato essere molto piu accettabile. Visto a velocita 4x nelle parti senza dialogo meriterebbe anke 6, ma sarebbe un film della durata di 20 minuti. Invece gli do 5 in quanto non mi va di bocciarlo totalmente, perke gli effetti alla "kung fusion" non sono male, cosi come i costumi e la scenografia che sembrano fatti bene.

SPOILER

Un prodotto abbastanza notevole nella fotografia e curato nei costumi ma a parte i paesaggi non ci ho trovato niente di poetico. Per me l'oriente rimarrà un mistero.

Qualche debito a Kurosawa (sì Rashomon, ma anche Ran) e richiami al genere Wuxia in generale e tragedia epica alla Shakespeare, più colori e coreografie spettacolari. E una folla di attori leggendari! A me è piaciuto moltissimo.

Bruce Lee attraverso la spettacolarità delle sue scene di combattimento cercava di avvicinare l'occidente alle arti marziali e al pensiero che c'è dietro di esse (storica la scena del frustino di bambù che tocca il pavimento, ad esempio).
Hero va oltre il semplice avvicinamento.
Attraverso un uso della cromatica e una fotografia superbi, una buona regia, una storia avvincente e delle coreografie spettacolari, addentra lo spettatore nelle arti marziali e nei loro concetti più alti, nel pensiero orientale, in riflessioni filosofiche e politiche, poi condivisibili o meno.
Di più, questi concetti li spiega, li rende comprensibili al punto che la trama stessa, seppur intrigante, diventa secondaria rispetto ai messaggi lanciati e spiegati attraverso un passaggio da un colore all'altro, da un'inquadratura all'altra. Un'arte, marziale, pittorica o musicale, diventa metafora della vita, una lama metafora dell'anima, un colore metafora di uno stato mentale in un'allegoria complessa e intrigante.
Il film non è semplicemente un film d'azione, è una riflessione che scorre con un ritmo lento e calmo, come è giusto che sia una riflessione.
Chi si aspettava uno spettacolo vuoto di contenuti e pieno di soli effetti speciali sarà rimasto giustamente deluso. E' un must per chi pratica arti marziali o per chi ama il cinema d'arti marziali o la filosofia orientale.

SPOILER

Non raggiunge le vette di noia della Foresta dei pugnali volanti ma resta un prodotto abbastanza vuoto e inconcludente.Si salvano come al solito fotografia e scenografia.
Un appunto:ma tutti voi che esaltate tanto le coreografie dei combattimenti avete mai visto un qualsiasi film di John Woo?

Ne La critica del giudizio Kant dava una definizione del sentimento del bello:
non un qualità propria degli oggetti ma, come ogni altra cosa da lui analizzata, attributo dato dalla percezione dell'uomo. Il bello per Kant doveva essere puro, disinteressato, universale e necessario, ovvero escluso dal campo della logica e dalla morale e riconosciuto da tutti.
Sebbene una simile schematizzazione di un filosofo appaia troppo didascalica e sebbene la categoria dell'universalità, applicata alla realtà, possa dirsi totalmente inesistente, si potrebbe ancora oggi partire da questa deduzione kantiana per giudicare parecchie opere (d'arte e non), e in particolare partire da due definizioni di bello: disinteressato e necessario, quest'ultimo nel senso di alogico.
La verità è che io adoro i film che mi fanno riflettere e che mi intasano la mente per settimane, tuttavia bisogna riconoscere ad altri un potere diverso: quello dell'evocazione. Queste sono le opere che vanno giudicate attraverso le due definizioni kantiane di bello: senza ragionare, guardando e basta, senza pensare a una presunta o imposta morale, ammirando.
Hero è un capolavoro per questo.
Anzitutto è un kolossal, ma mentre in America spendono i soldi per distruggere il mondo, i cinesi con la metà riescono a fare poesia.
E' un quadro in movimento; uno wuxiapan con effetti speciali alla Matrix che disegnano splendide coreografie in aria laddove, nell'illustre americanata, riuscivano solo ad annoiare; una storia leggendaria che ha dell'epico, anche grazie ai personaggi eroici, dove realtà e menzogna si incontrano perchè, alla fine, non conta se sia l'una o l'altra; una serie di flashback disposti a incastro, ciascuno con la propria tonalità nella fotografia e anche un sapiente mix di generi (come già era successo con La tigre e il dragone) riuscendo a toccare punte di puro e delicato sentimentalismo, a parlare di guerra e a stupire con ripetuti colpi di scena.
Senza contare che un occidentale come noi, all'oscuro della cultura cinese e del complesso sistema degli ideogrammi, potrebbe essersi perso l'altra metà dell'opera, quella della corrispondenza tra le arti della spada e dalla scrittura, una cosa inconcepibile per noi, che fatichiamo anche a capire.
Il messaggio finale, esplicitato prima dei titoli di coda, è talmente ridicolo da sembrare incredibile. Si tratta, ovviamente, di un'imposizione della produzione, cui ha ampiamente collaborato il governo cinese.
Ma in questo caso facciamo fuori la stupida morale imposta e ignoriamo il contesto in cui il film è nato. Rimane un gioiello, da vedere e da godere, incantevole nella sua essenza scrostata da tutto ciò che solo può intaccarlo.

Poetico e coinvolgente. Un film visivamente potente. Forse un attensione maggiore alla sceneggiatura avrebbe giovato, ma il risultato è assolutamente ottimo.

Non ho mai capito il messaggio, mi hanno sempre annoiato i combattimenti, ho odiato i personaggi, quei colori sgargianti mi hanno sempre dato l'idea di qualcosa di finto. Eppure questo film è apprezzato da tanti, io purtroppo non ne ho colto la poesia.

Credo sia un film sin troppo orientale, talmente diverso dalla nostra cultura che è difficile comprenderlo appieno. 5 di fiducia e stima (verso la mia lista amici).

Ammetto che prima di poter valutare questo film ho dovuto vederlo 3 volte. Il ritmo un pò onirico e favolistico con cui viene raccontata la storia, le immagini spettacolari, sontuose e ricche di colori più volte mi hanno deconcentrata.
Ma dopo la terza visione, finalmente, ho realizzato meglio la trama e il significato del film. E' un film molto bello, con un significato profondo, lo stile riflette una cultura molto diversa dalla nostra, forse per questo non sempre viene apprezzato.

Sicuramente un film dagli splendidi scenari e costumi e da una fotografia pregevole ma che noia ragazzi!..dialoghi soporiferi e scarni,una sceneggiatura un pò sterile e combattimenti che sinceramente mi hanno fatto un pò ridere..hanno volato più loro che Superman in quattro film..vuole essere tutto epico e poetico forse, ma risulta noioso e pompato all'eccesso per i miei gusti..

Epico festival del colore e delle raffinate coreografie di combattimento che incantano. Attenendomi alla storia materiale... neanche troppa velata inchiesta sulla bipolarità di un potere. Cast artistico di rara bellezza.

bel film....non riesco a capire cosa centra quentin tarantino cmq come film è da vedere

bello come tutti i film di yimou

Eccolo l'ennesimo, pomposo, vuoto ed inutile film di Zhang Yimou.

Il regista cinese è uno dei peggiori esempi di come l'esteriorità, l'apparenza, le scenografie, prevalgano in maniera assolutamente decisiva sulla storia, sui personaggi, lasciando spazio a combattimenti sicuramente spettacolari..ma che dopo 2 minuti hanno già stancato.

Hero è il trionfo e l'emblema di un regista che, non avendo nulla da dire, punta tutto sugli effetti scenici e la pomposità più estrema e spinta, creando un pessimo film soprammobile, senza senso e fastidioso.

Leggendo le opinioni precedenti, ho un senso di profondo disprezzo per chi critica ferocemente questo film, scrivendo frasi del tipo "Questo film è troppo lento, irreale, inguardabile, una palla...". Mi puo' star bene che il genere non piaccia a tutti: si metta un 4, un 5 e così sia, ma dare 1, 1 e mezzo, 2 con motivazioni assurde è da analfabeti. Li considero dei poveracci senza cervello: qui siamo di fronte a un grande film, con un cromatismo stupefacente e alcune scene memorabili.
Sono un praticante di arti marziali cinesi e lettore di filosofia cinese, questo cinema va' capito e assaporato lentamente. I combattimenti poco realistici di cui si parla spesso, sono rappresentazioni simboliche, non bisogna cercarvi del realismo. Quelli che lo fanno, farebbero bene a pensare alla spazzatura americana che sicuramente apprezzano, dove gli effetti speciali mirabolanti nascondono il nulla.

ECCEZZIONALE!!!!!!!!!

Il nome del santo Tarantino troneggia come presentatore/produttore (e a ragione, visto che nota/produce sempre prodotti cinematografici interessanti e/o ottimi), ma il film di Yimou (Lanterne Rosse) ha senza dubbio suoi propri meriti indipendenti (come per esempio aver reso mainstream almeno in un film un genere che tanto mainstream di per sè non è).

Si cita, come per l'altrettanto ottimo La tigre e il dragone, a propria musa ispiratrice Matrix, almeno nei conflitti, dando al tutto un aurea fantasiosa molto riuscita e spettacolare; splendide poi certe sequenze, come quella della moltitudine di frecce scagliate in cielo.

Ottimo Jet Li per un film d'azione orientale di qualità.

Difficile da definire. Opera tutta estetizzante di sontuosa bellezza coreografica, quasi un picchiaduro elevato ad arte ornamentale, di meravigliose fantasie cromatiche che si mischiano con l’iperrealismo delle spade.
I duelli sono raffigurati come vere e proprie danze folcloristiche. Le scenografie, d’imponenti nature artificiose, d’oro, di rosso, d’azzurro, di bianco, posseggono vita esse stesse, partecipano attivamente alle competizioni dei guerrieri danzatori. Eroi anacronistici, belli come divinità, nella Cina del terzo secolo avanti Cristo.

**da leggere solo se si è visto il film!

Stupendo. Più lo guardo e più mi piace. Hero è una favola, un mondo a sè, e penso sia proprio questo che mi esalti. Non esiste nulla, ma i gesti per cui fanno le cose hanno il loro significato. Le parole espresse a volte fin troppo elaborate avvolgono lo spettatore in facili citazioni, ma che dan senso a ciò che accade. Fotografia eccezionalmente bella, maniacale come l'uso dei colori e ogni preposizione pronunciata non a caso. Colori che raccontano una parte dei personaggi, dei loro stati d'animo e sentimenti. Infine troviamo una colonna sonora, che non è tra le migliori, ma è emozionante; le musiche di Tan Dun da dopo La tigre e il dragone, non smentiscono la sua bravura. Alla fine ci ritroviamo a un film che comunica non solo attraverso le parole. Crede tanto in se stesso, in quello che dice e in quello che fa. A dirla tutta, qui una parodia troverebbe tanta carne da mettere al fuoco :)

Le note dei cavalieri erranti e della tradizione wuxiapan danno atto alla loro fantasia ed incantano facilmente con tradizionali combattimenti inverosimili. I personaggi son tutti molto originali. In particolare l'astuto imperatore e Spada spezzata sono geniali. In conclusione il film ci darà una sua morale buonista, che come tale può essere apprezzata oppure no. Io penso che il messaggio del film sia sicuramente molto bello: pacifismo, ma forse pacifista non è nemmeno il termine corretto. Capire il senso delle cose, capire se stessi; quando un guerriero giunge alla conclusione che la miglior cosa per il suo paese, per il suo popolo e se stesso è NON battersi, ma addirittura passare alla causa opposta. la dice tutta. Cambierei il messaggio in pacifista in Comprensione. Bello! No Stupendo!

Il neo:
L'unica nota poco chiara che da europeo potrò solo in parte capire. Il film manda un chiaro messaggio di "globalizzazione" (non del mondo occidentale, i vari g8 oppure altro, ma della cina e basta), che non so quanto ad un cinese possa piacere. Io osservando la Cina da fuori ed da ignorante, vedo la Cina come uno Stato dove vige una libertà poco umanistica e limitata, ma in passato han dato parecchio, portato il mondo avanti di peso con idee ed innovazione che tutt'ora oggi non possiamo comprendere. Non so quanto tutto questo messaggio global sia una cosa positiva o negativa. C'era un intento del regista in questo? O solo una leggenda, come lo è Guglielmo Tell? bah...chissà.....

Io so solamente che se foste in cerca di divertimento con una storia fantastica e fuori dagli schemi occidentali, andate preferibilmente sulla quasi trilogia di Zhang Yimou, Hero in particolare. Oppure il più noto "La tigre e il dragone" che però visto più volte, mi sembra cadere nel ridicolo nei discorsi, o forse solamente un'impressione distratta. Se vorrete farvi 4 risate per quanto un film possa essere fatto male, andate su Shinobi.

In conclusione cito Goffredo Parise dal libro "Cara Cina".
"La Cina deve imparare dall'occidente l'analisi e la sintesi: cioè la libertà.
L'Occidente dalla Cina lo stile di vita e l'aiuto reciproco: cioè l'amore" ... ed in Hero dietro alla sottile cortina avventuresca, si nasconde amore e passione

I combattimenti tra samurai sono forse al limite del credibile per uno spettatore occidentale, probabilmente in oriente esistono racconti di samurai con ancora più spettacolari battaglie. Questo è un film che racconta l'avventura di un samurai che architetta tutto un piano per giungere a parlare con il Re. E' un film piacevole, non annoia, incuriosisce lo spettatore nel vedere come sarà la conclusione. Ottimi i combattimenti tra i samurai, che ripeto, sono forse inverosimili, ma accattivanti. Il film non è comunque tutto e solo nei combattimenti, esistono le tematiche del sacrificio a buon fine, dell'amore, dell'odio, dell'astuzia.

Bello! è un ottimo film con una cura maniacale della fotografia che da risultati visivamente splendidi!
Non adatti a tutti i palati.
FILM: 7
FOTOGRAFIA: 8,5

mo lo ricordo pochissimo questo film cn jet li che vidi anni fa....
ricordo che c'èrano belle scene di kung fu....
comuqnue mi piaciucchiò....

Film con ambizioni stilistiche orientali che però risente gravemente della cinematografia americana e per questo motivo non raggiunge la poesia dei film di Takeshi Kitano o Kim Ki-Duk. Fotografia fantastica e un ottimo Tony Leung, anche se lo preferisco nei film Romantici di Wang Kar-Wai. Avrebbe potuto essere migliore, ma rimane comunque un buon film rispetto alla media.

Hero è uno di quei film che, se compreso, regala emozioni indescrivibili. La trama è un intreccio di racconti e flashback magistralmente conditi da combattimenti tanto lunghi quanto avvincenti. Tutto il cast di attori svolge un ruolo fondamentale nella pellicola in quanto esprimono alla perfezione le caratteristiche dei personaggi da essi interpretati. Inoltre in quanto a sceneggiatura, fotografia e musica, non si fa fatica ad usare la parola "capolavoro".
Assolutamente da vedere.

Mmmh...mi aspettavo di meglio.
Le scene di combattimento quasi al limite dell'irrealtà mi vanno bene [anke se $embra che questi c'hanno i razzetti a motore sotto i sandali, ditemi voi.. ;-) ], visto che è impossibile di norma non trovarle in un film come questo; il vero problema è un altro, cioè che (cercherò di essere il più preciso possibile)...

SPOILER

Va bene che il tutto è stato progettato (credo) per coinvolgere maggiormente lo spettatore [e per pur minima parte ci riesce, non dico il contrario], ma alla fine non riusciamo ad appassionarci pienamente a questa storia. C'è abbastanza confusione purtroppo, e il voto finale ne risente per forza di cose.

Aaaaaaahahahahahaha..
Ma cosa dovrebbe essere? Un ibrido fra Matrix e qualche episodio dei Power Rangers?

Fotografia eccezionale, ok. E tutto il resto?
Uno smaronamento di proporzioni mastodontiche, duelli (??) insulsi, con la ciliegina dei minuti finali che più simil-poetici nausanti non si può.
Mostruoso.
Le movenze dei combattimenti devono averle prese dal Dragon Ball dell'89.

C'è poco da fare, non è proprio il mio genere di film...i cinesi non li capisco
Comunque la sufficienza glie la dò per le belle scenografie e l'ottima fotografia.

Hero contiene
-Scene di combattimento unici,che fanno scogliere il cuore da quanto sono originali.
-Colori vivaci e brillanti che sbocciano dai bellissimi costumi che indossano questi assassini e dai suggestivi paesaggi deserti.
-Una tra le migliori interpretazioni di Jet Li.
-Attori di controno che donano ai loro rispettivi personaggi una particolare brillantezza grazie alle battute preparate furbescamente per far riflettere gli spettatori.
-E storia che contiene moltissimi punti di vista e colpi di scena,quindi veramente intrigante e coinvolgente.
-Sfiora il 9 per il finale ke alla fin fine lo prevedi prima di arrivare incontro alla scena kiave.
Bisogna vederlo a tutti i costi,da mangiarselo con gli okki prima di addentrarsi di nuovo nei filmoni hollywoodiani.

Non so, forse mi lascio influenzare dalla fotografia bellissima, o forse dal digitale qui usato in maniera perfetta. Dai combattimenti di una musicalita incredibile. Ma questo film per quanto mi riguarda è bellissimo. Di una poesia incredibile. Sarà anche soltanto estetica, ma a me non sembra.

Altro polpettone in esposizione al blockbuster. E questo lo chiamate cinema? Ma mi faccio una grossa e grassa risata! La vuotezza fatta pellicola. Disgusto più totale!!!

Gran bel film orientale raccontato in un modo insolito, ma sicuramente originale e interessante.
Molto bravi gli attori con un Jet Li che sembra maturato rispetto alle sue prime pellicole.
Sorprendente il finale. Piuttosto inaspettato.

credevo fosse la solita boiata dove la gente combatte volando, invece c'è una morale molto più profonda e tipicamente orientale

Una fotografia più che spettacolare e scene mozzafiato e poetiche. Chiaro che non è un capolavoro, ma richiama a certi soggetti del passato che qui vengono realizzati benissimo( anche perchè prima non si potevano fare per via degli effetti speciali ) e il film scorre tranquillo. Una scena in particolare è meravigliosa sono rimasto di stucco, non mi sarei aspettato che mi colpisse così. Sulla storia forse c'è qualcosina che non va, magari non si capisce il comportamento di certi personaggi ( infatti ti chiedi spesso, ma perchè fa così???) Tutto sommato vale la pena di vederlo specialmente per amanti di questo genere.

Ottimo Film con Buona Regia e Particolarità di scene.

qualche frase a effetto e un paio di scene spettacolari..ma senza gran sostanza

Un buon film con effetti speciali e combattimenti magnificamente coreografati, discretamente recitato e con una splendida fotografia. E' un film esteticamente molto valido che merita la visione.

L' Oriente ci regala i combattimenti più eleganti della storia.
La storia regge bene e inoltre, forse pochi lo sanno, hanno fatto altri film sulla leggenda delle aspirazioni del re di Qin.
Bellissimi i messaggi che ci sono dietro, da far riflettere.
Termina la serie.

La tigre e il dragone, i pugnali volanti, Seven swords e Hero.
Tutti rispettivamente 8, 7 1/2, 5 e 8

e io che comprai addirittura l'edizione 2 dischi con allegata la spada tagliacarte....
di questo film si apprezza l'ottima fotografia e la bella sceneggiatura, il film però rimane impersonale e sterile di contenuto. L' interpretazione appena sufficiente e combattimenti improbabili, affondano inevitabilmente tutti gli sforzi fatti dal regista a dare sostanza al film... insomma bello solo esteticamente.

Con Hero si arriva all’apice dello wuxiapian, questo venne presentato nel 2002 e si interpose a distanza di 2 anni da “La tigre e il dragone” di Ang Lee e “La foresta dei pugnali volanti” di Zhang Yimou riuscendo così a bissare con quest’ultimo la sua perfetta armonia con il genere. Ciò non è un caso se questa pellicola riunisce le principali caratteristiche e gli strabilianti stili dei due già prima nominati film: la curanza dei vivacissimi colori si riflettono sul messaggio e lo stile del regista, la delicatezza dei combattimenti su di un pacato lago, gli esagerati duelli a colpi di spada .
Il perfetto equilibrio tra potenza e precisione, tra controllo dei propri impulsi e vendetta, vengono dipinti su di uno specchio d’acqua, con colpi di pennello e frecce di giustizia, facendolo traboccare di poesia e valori. Questo capolavoro di fantasia e storia vuole proiettare le origini di una Cina spaccata nei vari regni, in conflitto tra di loro, dove il progetto di unificazione e coesione stava nella mente di un unico, perspicace e saggio imperatore, ma questo non fu compreso profondamente da tutti...
Questo grande componimento poetico, vedrà “sotto un unico cielo” un finale da applausi, una meraviglia per gli occhi e per il cuore, l’amore verso qualcosa di più grande ed oltre terreno verrà appreso soprattutto da coloro che ottenebrano i propri occhi, attraverso una pura dimostrazione d’amore.
Hero è veramente il climax di queste nuove opere orientali: con parsimonia Zhang Yimou avvolge tra i veli delicati e colorati del suo capolavoro una cast stellare per il mondo della Cina: un Jet Li determinato e perfetto nel ruolo, Maggie Cheung, Donnie Yen, già incontrati in Blade II e la graziosa Zhang Ziyi regina del cinema Orientale ed Occidentale ( La tigre e il dragone, La foresta dei pugnali volanti, 2046, Memorie di una Geisha). Quest’amalgama di vivacità viene resa strabiliante dalla sublime colonna sonora del già premiato ed acclamato Tan Dun, un perfetto abbinamento artistico tra arte figurativa e suono.
Tutto quest’elogio viene esteriorizzato dopo aver rivisto Hero per una seconda volta, poiché alla prima visione il tutto può sembrare confusionario e monotono, non riuscendo così ad apprezzare la forma poetica che il film presenta. In effetti ciò che lo penalizza è senza dubbio la lentezza nelle sequenze fatto che caratterizza quasi tutti i film wuxiapian, comunque Hero riesce a coinvolgere e ad appassionare;
Un film che spacca in due i pareri del pubblico, lo si può amare oppure detestare.
Una poesia delle terre Orientali, raffinata e melodica.

Freddezza mancanza di umanità e personalità degli interpreti...
(si salva solo la discepola di spada spezzata)
è questo che caratterizza questa tipologia di film orientali
basato tutto sulle immagini devo dire però spettacolari questo si.
I combattimenti che poi sono un gioco tutto di immagini alla lunga annoiano
trama quasi inesistente e poche emozioni.

SPOILER

Finalmente ho visto Hero.
Che dire, film piuttosto vuoto ma pieno di fascino.
Il cast infatti è stellare, i costumi e i combattimenti magnifici, la fotografia è più unica che rara.
Il film però manca di un anima propria. Paragonarlo a Rashomon mi sembra quasi eresia.
Restando sul genere ho preferito, anche se di poco, "La Foresta Dei Pugnali Volanti" e "La città proibita", inferiori per esercizio di stile, ma con contenuti ben più definiti.
Mi dispiace ma non raggiunge l'8.

Le premesse erano buone, ma personalmente l'ho trovato moolto noioso. La trama sarebbe anche abbastanza interessante se non fosse per il modo in cui viene raccontata e Il film nonostante la durata solo di h 1.30, con i suoi interminabili (e spettacolari... davvero ben fatti) combattimenti risulta essere di una lentezza esasperante e a tratti irritante.
La fotografia comunque è bellissima ma il film in se è una vera delusione.