greystoke - la leggenda di tarzan, il signore delle scimmie (1984)

Quando pensiamo a Tarzan ci immaginiamo subito avventure scanzonate per adolescenti ma il capace Hugh Hudson si rifà solo per metà al romanzo originale di Burroughs (che non ho mai letto) per un film che affronta la storia in chiave ancor più realistica di quanto non sia il libro. Sembra una vicenda vera quella del bambino che per varie circostanze e disgrazie viene allevato dalle scimmie per poi diventare parte del branco ma, come potrebbe essere nella vita reale, senza spettacolari e poco credibili combattimenti volanti con enormi felini o continui voli da una liana all'altra ed urla belluine battendosi il torace...piuttosto con la visione di una cruda e violenta legge della giungla ed una quotidiana lotta per la sopravvivenza. La pellicola poi è pienamente immersa nel suo particolare periodo storico, ovvero quello del colonialismo britannico arrogante e privo di rispetto per persone od animali. Magari il film cala leggermente di tono nella seconda parte con il ritorno di Clayton nella civiltà; soprattutto non spiega come gli siano state insegnate le buone maniere (forse per questo gli autori intendevano rimandare a "Il ragazzo selvaggio" di Truffaut) ma è sempre vivo il contrasto tra civiltà meno civile di quello che sembra e mondo selvaggio più umano di quello che si pensa. Hudson è straordinario nello sfruttare al massimo i paesaggi africani e rendere ogni singolo fotogramma un quadro. Dopo anni di ruoli marginali Christopher Lambert è qui chiamato per la prima volta a protagonista ed è bravo nelle movenze da primate; anche la sua monoespressività in questo caso cade a fagiolo. Eccezionali e di un realismo impressionante i trucchi delle scimmie di uno dei più grandi effettisti speciali al mondo quale Rick Baker. Prima apparizione per Andie MacDowell che qui pare una contadinotta.