schindler's list (1993)

Sicuramente un ottimo film per l'interpretazione magistrale di Fiennes e Neeson nonché per la regia che, con il sapiente uso del bianco e nero, immerge lo spettatore all'epoca dei fatti.
Tuttavia Spielber, nelle sua qualità di ebreo, è troppo condizionato nel rappresentare una vicenda così drammatica (Polanski proprio per questa ragione, aveva vissuto nel ghetto fino all'età di 8 anni, rifiutò la regia).....circostanza che nel film lo porta a caratterizzare i personaggi nazisti più per la loro stupidità che per la loro perfidia, o a voler impressionare lo spettatore rappresentando i campi di concentramento non in maniera del tutto fedele (le riprese, sono state fatte in ambienti ricostruiti).
Insomma un ottimo film educativo per ragazzi ma non un capolavoro quale quello che l'Accademy vorrebbe celebrare.

Un buon film indubbiamente, ma trovo che tutto il clamore che ha scuscitato e che susciterà sia esagerato. I pregi? Prima di tutto il bianco e nero, stupendo, struggente. Il cast, ottimi gli attori protagonisti e non, bravi e mai sottotono. La storia, sicuramente valida e ottima fonte d'ispirazione.
I difetti vanno imputati principalmente alla squisita retorica con la quale il buon Spielberg ci rifila la sua propaganda. E' evidente che -posto il mio assoluto rispetto per le vittime del conflitto- su fatti tremendi come quelli narrati cavalchi con facilità l'onda del buonismo, lasciando una sensazione di "patinato" lungo tutto l'arco della pelicola che stride proprio con la drammaticità della storia. Inoltre, come spesso accade nei film sul nazismo, i tedeschi sembrano tutto fuorchè tali. Va bene che non si può essere perfetti, ma più che a Cracovia sembrava di essere a New York, dato l'alto tasso di tratti somatici americani!
Diciamola tutta, bello ma non impossibile. La simpatia dell'academy per i film sull'olocausto ha poi fatto il resto.

un film che trasmette forti emozioni che ti fa capire quanto puo essere crudele l'uomo nei confronti dei suoi simili ma per fortuna esistono uomini che mettendo a rischio la loro stessa vita per salvarne altre riescono cambiare il corso degli eventi

Bellissimo e soprattutto molto commovente seppur hollywoodiano (in questo Spielberg non si smentisce mai).

Un cast non eccelso limita le possibilità espressive del film. La storia affascinante e alcune chicche indimenticabili la rendono una delle pellicole più significative sotto tutti i punti di vista. La realizzazione è curata, tanto che non ci si rende conto di guardare un film.

Sfiora il capolavoro. Spielberg racconta la storia di Schindler con precisione senza togliere nulla. Si poteva eliminare qualcosa ma rimane un ottimo film. Da notare un fantastico gruppo di attori.

Spielberg gira tra epica e storia, documento e romanzo. Alterna la tensione alla riflessione più intima mentre si aggira sapientemente e con estrema delicatezza fra alcune delle pagina più terribili della nostra storia. A parte l'elegante bianco e nero, gli ritornano utili Neeson, Kinglsey e Fiennes... perfettamente immedesimati nel ruolo rispettivo tra dubbio, speranza e follia omicida.

Bello. Mi ha colpito, impresso, mi ha fatto pensare. Le tre ore sono volate. L'unica nota forse un po' stonata è l'eccesso di sentimentalismo nel finale. Per il resto il film è ottimamente girato e altrettanto ben recitato (su tutti l'attore che interpreta Schindler).
C'è da dire che è un film stilisticamente insolito per Spielberg. Infatti rinuncia ai grandi mezzi tecnici (quali effetti speciali, scene acrobatiche, scenografie maestose) e alle atmosfere di tensione, meraviglia e pericolo che fino ad allora avevano assicurato alle sue opere grandi successi e grandi guadagni. Si tratta però di un semplice cambio di tattica: dalla conquista arrembante si passa alla conquista suadente dello spettatore.
Prima di tutto la scelta del bianco e nero oltre ad essere quella più indicata per una storia del genere (si evitano distrazioni estetiche ed è più intonato con la crudezza e cupezza della storia), dà un'aura di realismo (sembra un documentario a volte) e un tono da prodotto artistico e di qualità.
Soprattutto non si rinuncia alla caratteristica base del cinema di Hollywood, quella di far immedesimare lo spettatore in personaggi positivi, buoni, far passare a questi personaggi brutte avventure, pericoli estremi, ma tutte le volte salvarlo fino all'apoteosi finale del lieto fine.
Il soggetto è molto crudo ed estremo e Spielberg non ci risparmia alcune scene forti; però l'impronta generale è piuttosto moderata, viene mantenuto sempre un certo decoro, si evitano le accentuazioni espressioniste. Basta fare un confronto con Il Pianista di Polansky per capire la differenza.
Nel film poi ci si concentra esclusivamente sui personaggi protagonisti e sulla loro storia, lasciando da parte ogni altra considerazione (perché si è arrivati alla shoah, il contesto generale, ecc.). Ci si concentra quindi sul lato umano della storia, sul fatto di venirsi a trovare alla mercé di una forza potente, cattiva, distruttiva e soprattutto imprevedibile (gli ebrei sono come paralizzati, non sanno mai qual è il comportamento giusto, un errore può causare la loro morte). E' una situazione simile a quella di Duel, Lo Squalo, Jurassic Park, dove i "mostri" arrivavano all'improvviso e non si comprendeva come avrebbero agito. Tra l'altro in SL si accentua soprattutto l'aspetto sadico e morboso dei nazisti. Da corollario di un regime lo si fa divenire quasi causa e se ne evidenzia l'assolutezza (Goth non riesce ad essere magnanimo, è "naturalmente" sadico).
Fra le pieghe del film filtra però un'altra immagine del regime nazista, essenzialmente quella di un sistema capitalistico portato alle estreme conseguenze. Al primo posto c'è sempre e solo un interesse privato (non dimentichiamoci che tutto è potuto avvenire solo grazie ai soldi, ai favori e alla corruzione) e poi un interesse di casta. Tutto è ridotto sempre e solo ad un fine produttivo (la cultura non vale niente). Schindler stesso appartiene in tutto e per tutto a questo sistema e si differenzia per il solo fatto che non arriva alle estreme conseguenze.
Non dimentichiamoci che era nazista (porta la spilla fino all'ultimo) e trattava con estrema naturalezza le discriminazioni e le differenze. Il suo comportamento con i gerarchi nazisti è estremamente spontaneo e convincente, come se dentro non avesse apparentemente alcuna remora. Per lui tutta questa storia delle leggi razziali, della segregazione non è altro che una ghiottissima occasione di lucro. Si capisce quindi benissimo l'estrema esitazione e la diffidenza di Stern nei suoi confronti.
Cambia qualcosa in Schindler solo con la carneficina al ghetto di Cracovia. Semplicemente non è un sadico e non capisce la cattiveria gratuita. Non si ribella quindi contro il nazismo ma contro l'aspetto sadico del nazismo. A quel punto esce fuori tutto il positivo e l'umano che è dentro di lui e che lo porta pure a sacrificare del proprio per non diventare come una "bestia".
Questo atteggiamento un po' ambiguo (il potere in sé non viene condannato, ma solo la sua degenerazione) si riflette anche nel film. In fin dei conti il fatto che della gente lavori sottopagata e quasi schiavizzata viene preso quasi come naturale, non è certo questo il fatto più grave. L'enfasi è soprattutto sul valore irrinunciabile che ha la vita umana.
Insomma non ci si vuole accanire troppo sul sistema capitalista, non è quello il problema.
Il messaggio in ogni caso è molto nobile e coinvolgente. A parte la scena dell'addio (fin troppo carica emotivamente), originale e ben riuscita è stata l'idea di affiancare gli attori con i personaggi veri. Le ultimissime immagini colpiscono e sono molto più efficaci della scena dell'anello.
Si tratta comunque di un film molto istruttivo, soprattutto se si astrae dai fatti storici in sé. Purtroppo questo tipo di situazioni continuano a ripetersi sotto altre spoglie, addirittura rovesciate. La frase: "sono venuti e hanno detto -andate via, ora qui ci abitiamo noi-" purtroppo è stata pronunciata di nuovo; "ci hanno ammassato in uno spazio ristrettissimo, segregati, controllati, ridotti alla fame", anche questo successo di nuovo. Percepire una cultura o una religione diversa come invadente, come corruttiva e distruttiva di qualcosa di superiore e puro, anche questo purtroppo sta di nuovo succedendo.

un film indimenticabile su una delle pagine più orrende della storia dell'umanità!!!!! un uomo che ha sacrificato a rischio della propria vita se stesso per salvare i suoi eberei, un uomo opprtunista e sfruttatore, che finirà per trasformarsi in uomo dalla grande generosità, una storia toccante e commovente, il miglior film di steven spielberg e della storia del cinema!!! oscar meritati

lascia il segno. una volta visto è indimenticabile.

Davvero magnifico, merita tutti gli elogi e i premi vinti. Fantastici gli attori principali Neeson, Fiennes e Kingsley.
La durata è abbastanza proibitiva e probabilmente si poteva accorciare qualcosa quì e lì, ma credo che si possa sorvolare.
Non so se il tema trattato è un tema abbastanza "facile", cioè che fa puntualmente colpo sullo spettatore (e/o su di me), ma sta di fatto che ho puntualmente apprezzato tutti i film che ho visto sulla shoah (seppur molto diversi tra loro): questo, il pianista, la vita è bella, train de vie.
A parte queste considerazioni, non posso far altro che elogiare Schindler's list e consigliarne assolutamente la visione.

Splendido

Indubbiamente un film realizzato in modo magistrale. Solo il personaggio di Schindler in alcuni punti non era ben delineato e poco convincente.

Stupendo film/documento su come è stato terribile e spietato il regime nazista e sulla sofferenza umana............chi dà un giudizio negativo a questo film è (a parer mio) senz'anima.

Un capolavoro di film, regia e recitazione sono ipeccabili,come anche le scenggiature.La parte piu bella é la scena finale,la piu toccante che abbia mai visto.Un gioiello di Spielberg

Probabilmente l'unico capolavoro di Spielberg,regista bravissimo ma che è sempre stato un furbacchione.
In questo caso mette da parte la voglia di far soldi,anche perché l'argomento da trattare,difficilissimo,comunque assicura visibilità. Considero,infatti,Schindler's list come il film più sincero ed emozionante del regista,che finalmente ci dà sfoggio di tutta la sua bravura tecnica grazie ad una magnifica storia (vera) e senza la presunzione di voler narrare una storia con la convinzione che si sia svolta ESATTAMENTE così.
Difatti il film,per quanto realistico,più volte esce fuori dalla realtà per mostrarci il film per ciò che è: esempi eclatanti sono la famosa bambina dal cappottino rosso e il meraviglioso finale in cui la finzione cinematografica viene palesata,ma non la finzione del'argomento trattato.
Non voglio fare paragoni riguardo film sulla Shoà,così dirò solo che se il film di Spielberg analizza a fondo l'animo degli uomini e la loro bestialità,per vedere un trattato ancora più freddo e "vero"sulla Shoà è meglio vedersi Il pianista di Polanski,lui che questa storia di Schindler al tempo si rifiutò di dirigerla peché "troppo personale".
Lo stesso Spielberg,di origini ebree,vuole dire la sua sull'argomento e lo fa in maniera convincente.
Ci sono i momenti retorici alla Spielberg,inutile negarlo,ma per una volta non fanno male al film.

Schindler's list non tratta solo dello sterminio degli ebrei,ma allarga le sue riflessioni anche sull'animo umano,sulla scelta. Meravigliose le parole simbolo del film: "Colui che salva una sola vita salva il mondo intero", frase che viene ripresa dal Talmud babilonese.
Analoge e diverse (e diverse per pochissimo per quanto non possa sembrare) sono le figure di Schindler e Amon Göth,il macellaio nazista. Entrambi si assomigliano sotto molti punti di vista,ma per quanto ci provi Göth non riesce a cambiare la sua natura,ne è un esempio una delle scene più famose dell'opera.

Meravigliosa sia la scelta del bianco e nero, sia la fotografia di Janusz Kaminski.
Le musiche di Williams sono eccezionali. Peccato che di lui l'academy si ricordi spesso (giustamente) e di Morricone si dimentichino sempre.

Bravissimi gli attori,specie il trittico Neeson,Kingsley e Fiennes.
In questo caso la monoespresività del bravissimo Fiennes gioca a suo favore e dà vita ad un personaggio magnificamente inquietante e mostruoso. E pensare che Göth era,se possibile,un mostro anche peggiore di come viene dipinto nel film,veramente un macellaio inumano.

L'unico capolavoro di Spielberg che quando decide di fare il regista serio può regalarci gemme come questa.

Nulla da dire. Un film eccezionale, bellissimo in ogni sua parte, a partire dalla regia, dalla sceneggiatura e dalle ambientazioni. Poi quel bianco e nero rendono meglio l'idea di vedere un film molto vecchio. Un turbinio di emozioni e sentimenti che, nonostante la lunghezza, non annoia mai. Magnifico Neeson, una parte perfetta per lui. Il miglior film sul tema dell'olocausto.

Non so come abbia fatto a vivere 19 anni senza aver visto questo capolavoro. Devo dire che anche se la maggior parte dei film di Spielberg non mi sono piaciuti questo in assoluto è quello che mi ha toccato di più insieme a Il colore viola. Direi anche il più bel film sull'olocausto insieme a La vita è bella. Tocca le corde dell'anima per il tema, per il modo in cui è raccontato e per le interpretazioni fantastiche dei tre attori principali che avrebbero dovuto vincere anch'essi l'oscar. Da vedere immancabilmente. Io ho scelto di vederlo oggi perchè a punto è una giornata importante in cui occorre ricordare e fare da testimoni anche se noi ancora non c'eravamo.

Uno dei migliori di Spielberg.Aldilà di tutti i retoricismi sul tema che non ho trovato comunque eccessivi,il film è straordinario per regia e fotografia,davvero sublimi.Ottimi Neeson e Fiennes

Un film che mette d'accordo tutti quanti o quasi: pubblico di massa e cinefili, anche se questi ultimi storceranno il naso per alcune forzature acchiappa pubblico tipiche di Spielberg. È il film più ambizioso e riuscito del regista, che sa gestire nel modo più consono momenti epici a momenti di riflessione. Imperdibile

Immortale capolavoro sulla shoah, con l’ottima idea di girarlo quasi interamente in bianco e nero. Film abbastanza pesante, ma com’è giusto che sia, per aumentarne l’effetto sugli spettatori. Ha pienamente meritato tutto il successo avuto.

assolutamente film capolavoro, stupendo, trama attori sceneggiatura da favola. davvero emozionante e chi non lo guarda non sa davvero cosa si perde. film visto più volte, sempre bellissimo.

Ok, film bellissimo, però ora basta, pietà! Non se ne può più! Alla tv lo fanno ad ogni celebrazione della shoah e non solo, in tutti i canali, ma non ce ne sono di altri e ad ottimi livelli?

il migliore di spielberg...
capolavoro

Tutto ciò che viene toccato dal ragazzo di Hollywood, si trasforma in oro! Regista capace di passare tra più generi, sempre con risultati eccellenti. Il film rimane è ovviamente un capolavoro. Grande la recitazioni degli attori e molto realistiche tutte le sequenze. Da vedere!

Film eccellente,tra i migliori di Spielberg...

Ottimo film, e ottimo affresco della Germania Hitleriana e della situazione degli ebrei di quel periodo.

Liam Neeson immenso... Da vedere

Oltre a dire che merita l'eccellenza che dire?
Effettivamente, film come questi Ti fanno capire che, anche fra i crucchi, qualche savio c'era.

Premetto che a me questo genere (storico/guerra) non piace … Comunque questo e senza dubbio un capolavoro, del geniale e unico Steven Spielberg. Un film forte, crudo e reale (una storia vera), bella idea quella del bianco e nero per sottolineare quel periodo nero e ottima idea la bambina con il cappotto rosso che significa, vita, morte e speranza o dipende dal punto di vista !!
Un film che tutti dovrebbero vedere per molti suoi aspetti …
Metto l'otto (8) perchè come detto il genere non è il mio ...

Il capolavoro Spielberghiano per eccellenza, dove tutto, ma proprio tutto, è curato sin all'eccellenza.

Perfetta la scelta degli attori (spicca un Fiennes mai così cattivo, con uno sguardo gelido davvero inquietante), regia eccellente (rigorosamente in elegante bianco/nero per consentire l'immissione di cinegiornali d'epoca e per far rassomigliare il film il più possibile a questi ultimi), chiave di lettura tutta improntata sul discorso che Schindler fà, ad un certo punto del film, sul potere (avere il potere di punire, ma non farlo).

Un pò troppo edulcolorato e retorico?
Forse, almeno a tratti, anche se il messaggio di Spielberg lo si comprende comunque appieno nel suo progetto cinematografico che portava avanti da anni.

Un capolavoro.
Da non perdere.

eccolo di nuovo qua lo spielbergone......il più grande mestierante di hollywood, proprio per questo il migliore dei mediocri, cioè il pessimo.
Fuffa in salsa propagandistica targata Zyon , di cui lo spielbergone ne è uno dei tanti megafoni negli USA.
Ci si dovrebbe vergognare ogni volta che uno pensa solo alla parola arte associata al nome infame di questo parvenù dell'industria, ma per colpa della tirannia delle plebi troviamo il nome spielberg associato all'idea del grandioso regista con una storia importante alle spalle che elargisce a cadenza biennale la sua profumata dose di ***** elegantemente coricata su di un piatto d'argento: la famosa ARTE cinematografica.
Caro spielberg, sionista miliardario, parvenù pericolosissimo che inganna le menti giovani con una propaganda letale, il tuo cinema è tutto uno sciaguratissimo auto compiacimento del set, bisogna fare altro, dov’è quest’altrove in cinema?? Dov’è la differenza? Ma è organizzata, accurata, le sartorie, le premiate ditte, è un cinema da oscar il tuo, caro spielbergone Zyon, e chi più ne ha di oscar più e un cretino, ma non cretino nel senso nobile, è cretino furbo. Pensiamo agli zombi della massa che ne hanno decretato il successo mondiale, e anche a coloro che elargiscono i voti alti per questo vergognoso contenitore di propaganda sionista, dopo aver visto un filmaccio del maestro dicono sempre: "“e ben girato” “ e girato benissimo, che vuol dire è ben girato?? su se stesso?, tra uno spielberg e un muccino davvero la differenza è poca, è sempre un cinema che non smargina, è un cinema di coppie, di coppiette, discutono, tacciono, litigano, vanno verso camere, campo, contro campo, è una descrizione di una battaglia campestre non certo una battaglia kafkiana. Spielberg grazie ai tuoi film ci sono sempre più idioti zombeschi assrviti al 666 sulla faccia della terra: NON E QUESTO FORSE LO SCOPO ULTIMO DELL'INDUSTRIA PER CUI LAVORI DA PIU DI 30 ANNI? RINCITRULLIRE LE MASSE.
Non ti do uno ma 2 perchè sui costumi tua nonna ci ha lavorato proprio bene.

Una grosso prodotto commerciale sulla seconda guerra mondiale.
Il lecca**** Spielberg sfrutta i suoi grandi mezzi economici per produrre un film storico davvero penoso dall'inizio alla fine.
Rispetto per QUALSIASI tragedia come quella riportata furbescamente nel film ,ma il cinema è un altra cosa.

Senza ombra di dubbio un caolavoro moderno.
La storia struggente, la forografia, i dialoghi...tutto perfetto

SPOILER

Non è questo il cinema che amo, non meritevole certo di 7 statuette, ma tanto si sa sugli Oscar ricevuti dai vari film potremo discutere anni senza arrivare a nulla. Per quanto riguarda Schindler's list, direi che è un discreto prodotto, forse uno dei migliori di Spielberg, ma quelle sequenze troppo retoriche e l'eccessiva ricerca di strappare le lacrime dagli occhi degli spettatori mancano di arte, di "savoir faire", che invece altri registi possiedono in modo naturale. Un pò troppo forzato in diversi punti. Straordinario successo di pubblico, per me un film nella media o poco più

Non amo particolarmente Spielberg. Specialmente di questo film, non mi fidavo. Rimandavo il vederlo. Una volta visto, mi sono ricreduto: il film è bello; resta in perfetto equilibrio tra dramma e documentario per quasi tutta la durata. Crolla nel patetismo, ahimè, nel finale; ma ciò non guasta le più di tre ore di ottimo cinema.
In bianco e nero. Appare a un certo punto un solo colore: il rosso tenue d'un petalo struggente e indimenticabile.

Un attimino troppo spielberghiano, ma è senza ombra di dubbio la sua miglior produzione. Forse in altre mani sarebbe stato un capolavoro

Un capolavoro assoluto!
Forse il miglior film di Spielberg.
Attori di grande calibro come Liam Neeson e Ben Kingsley e una sceneggiatura davvero perfetta.

Sull'olocausto preferisco "Il pianista" del polacco Polansky, più "vero" e meno stereotipato. Resta però senza dubbio una grande opera per quello che è il miglior Spielberg, regista non certo tra i miei preferiti

Concordo pienamente con chi mi precede. Troppo retorico ma bel film

Concordo pienamente con chi mi precede. Troppo retorico ma bel film

gran film,ma purtroppo fnisce nel diventare estremamamente retorico in alcune parti,mi riferisco solo alla fine,ma in questo caso ci può stare.d'altronde anche questo ha sempre fatto parte dei canoni di Spielberg.ottima la scelta del b/n.indubbiamente è uno dei migliori film sul tema olocausto.

COMMOVENTE, OPERA D'ARTE. Ottima l'idea del bianco e nero

Che dire, ti prende il cuore, dall'inizio alla fine e tutte le solite imperfezioni "spilbegriane"vengono meno davanti a certe scene.
Ralph Fiennes e Ben Kingsley?? dei signor attori.

Il capolavoro assoluto di Spielberg.
Questo film ha la capacità di oscurare tutta la produzione del regista, salvo che per "Il colore viola".

Il miglior Spielberg, senza i banalismi registichi che affollano le sue produzioni. "Schinder's List" è una perla esclusa in un bianco e nero freddissimo.

"Schindler's list" è decisamente un ottimo film, uno dei migliori realizzati sull'Olocausto. Quella narrata è la vera storia di un nazista che riuscì a salvare 1100 ebrei comprandoli dai campi di concentramento e spacciandoli per operai.
Che dire, regia e sceneggiatura sono magnifiche, come la fotografia in bianco e nero; gli attori sono molto convincenti e la sopraffazione del potere sulla vita è rappresentata egregiamente. Il monologo finale di Schindler che parte, invece, non mi è piaciuto: l'ho trovato troppo cinematografico e buonista. Dopotutto anche il protagonista del film era un nazista, e sarebbe stato interessante conoscere le motivazioni che l'hanno spinto prima a condividere certe idee e poi a rifiutarle (anche se il film lascia intendere - non troppo esplicitamente - che Schindler fosse affiliato al partito per puri interessi economici).
Bellissime anche le musiche.

Be alla fine sono riuscito a rivedere anche lo straziante Schindler's list, l'avevo visto ancora molto tempo fà, ma non me lo ricordavo molto bene.
Insomma su questo film penso che non ci siano dubbi nel dire che sia uno dei migliori film che tratta il tema dell'olocausto, molto straziante e molto commovente, e sinceramente la lunghezza penso che sia quasi il pezzo forte del film, commoventi anche le magnifiche colonne sonore.
Insomma un film storico che racconta il massacro fatto contro gli ebrei per mano dei nazisti durante la seconda guerra mondiale in modo sensazionale e straziante, certamente uno dei migliori film della storia del cinema in generale, e penso che qualcosina in più (ma proprio qualcosina) del comunque straordinario film Il pianista sia stato fatto.

Meritevole di una visione.

Via di mezzo tra il bel fil e il capolavoro, gli manca qualcosina

E sicuramente capolavoro di Spilberg.

Il solito Spielberg acchiappaoscar e acchiappasentimenti, in una pellicola che poteva e doveva essere maggiormente curata senza inutili e ridondanti stereotipi e facili moralismi. 7 oscar? Kubrick solo 1 in carriera? Ahhh....ora capisco quanto valgono quelle statuette dorate....

Qualcuno sostiene che sia un film strappalacrime, una trovata commerciale per far soldi ecc... ma inutile negare l'importanza e la bellezza dell'opera. Ottima l'idea del bianco e nero.

Spielberg butta al vento l'opportunità di sfornare un vero capolavoro sfruttando abilmente le delicatezza del tema per riempire il film di retorica e di elementi strappalacrime. Come regista può andare mano nella mano con Frank Darabont, entrambi molto bravi nel costruire capolavori di facciata adatti alle grande masse, ma lontani anni luce da essere grandi registi

un commovente capolavoro!! merita un applauso perenne!

bellissimo film!

Il film potrebbe essere quasi un capolavoro se non fosse farcitissimo dei soliti elementi strappalacrime sbancabotteghino tanto cari a Spielberg.

No mi spiace, ma bisogna decidere se fare un opera di neorealismo o un film romanzato. Se si sceglie la prima, insistere sul clichet dei tedeschi psicopatici e dell'immagine toccante del rosso del cappottino mi portano ad abbassarne la media.


Rimanendo sempre in ambito Jewish ho preferito di gran lunga Munich

Ci sono film che in alcune occasioni si spogliano delle vesti di passatempo e nel loro totale nudo esprimono concetti e fatti di vita , di storia che la razza umana non può dimenticare. Film come questo , che racconta dell'olocausto di un periodo della storia che non dobbiamo dimenticare e anzi che ci faccia riflettere su quello che anche oggi accade ma che difficilmente viene pubblicizzato.La regia è perfetta gli attori sono perfetti e gli ambienti perfetti , la trama non necessitava certo di una spinta visto l'argomento trattato che prende da subito lo spettatore più sensibile .DA VEDERE E DA NON DIMENTICARE
sconsigliato agli scem1!

Non sono mai stato un grande ammiratore di Spielberg ma questo è decisamente il suo film migliore. La fotografia in bianco&nero è fantastica e gli attori bravissimi, Ralph Fiennes su tutti. Film che fa riflettere e commuovere. Indimanticabile la scena della bambina con il vestito rosso e quella dove Goeth spara agli ebrei dal balcone.

SPOILER

Realizzazione Superlativa, a spielberg piace sempre fare le cose in grande, e questo film non è da meno.
Di una crudeltà e crudezza che non eccedono mai più del dovuto, è uno spettacolo per gli occhi, direi che più centrato non poteva essere, e più soddisfatto per la riuscita spielberg non poteva ritenersi

Quanto c'è di morale nel continuare a dedicare pellicole sul genocidio degli ebrei quando basterebbe guardarsi indietro di poche decine di anni per capire che non solo certe cose succedono ancora ma che colpevolmente, a differenza dell'Olocausto, vengono dimenticate.

Quindi quanto c'è di morale nel ricordare ancora l'Olocausto?

Spielberg fa una operazione commerciale finalizzata a guadagnarsi il favore del pubblico e dell'Accademy (a cui l'olocausto fa una sorta di effetto viagra visto che premia spessissimo film sul tema) e ci riesce.

Fatta questa premessa sarebbe però stupido non riconoscere le pagine di grandi cinema che questo film ci regale, momenti di rara intensità come lo sgombero del ghetto non si dimenticano facilmente.
Lo vidi alle medie e ieri sera ancora ricordavo tantissime scene, segno del grande cinema che si respira in ogni fotogramma.
Il personaggio di Shindler è reso in tutte le sue sfumature umane e si cerca di evitare i toni epici.

Nonostante tutto però i trucchetti sono tanti, il manicheismo anche, che si voglia dipingere un intero popolo come psicopatico e assassino è qualcosa cui non mi si convincerà mai.

rivedere questo film mi emoziona ogni volta!!!
non ci sono parole...solo che è un CAPOLAVORO curato nei minimi particolari, in una parola PERFETTO!

Come fai a commentare un film che ha vinto 7 premi oscar, insomma un capolavoro in cui il regista sa orchestrare e trasmettere dei sentimenti e dei momenti di altissimo cinema.

chi è scettico legga qui è unpò lungo ma capirà molte cose http://www.municipio.re.it/cinema/catfilm.nsf/741ab4abcd15d8e1c1256f48002fec02/cdc98ab0af01a84cc1256c0f005083ea?OpenDocument

Un CAPOLAVORO firmato Spielberg...Il film sulla shoa per eccellenza a livello mondiale!...Il film è tratto da una storia vera di come un ricco imprenditore "Oscar Schindler" abbia combattuto lo sterminio della razza Ebraica...Con la sua lista Oscar,riesce ad assumere ebrei nella sua fabbrica allontanandoli dalla ferocia nazista..Per i tedeschi gli Ebrei erano considerati "morti che camminano" senza un nome senza un cuore e senza significato di esistenza...Oscar con la sua lista invece registra molti nomi di queste persone,cercando di dare loro una dignità umana,e una speranza di vita...Da notare infatti come Oscar si rivolge al suo fedele capo operaio,chiamandolo sempre per nome...Ma questo non basta per arrivare al capolavoro...Spielberg gioca anche sui colori della pellicola...infatti il film registrato in b/n,richiama (una sola volta in in tutto il film)il colore rosso dell'abito di una bambina ebrea,per fare in modo di entrare con maggiore attenzione nell'orrore di quel periodo,in cui le uniche bestie,indossavano una divisa ed imbracciavano un fucile contro la loro stessa razza...QUELLA UMANA!

E' uno dei pochi film con cui concordo con la vincita degli oscar. Toccante, girato benissimo col b/n. Non una parola in più.

Sinceramente sentitolo raccontato per me è stato molto più bello. Ciò non toglie che sia un Ottimo Film che tratta di un argomento storico e rende l'idea di ciò che era l'inferno in quel periodo. I miei Complimenti a Spielberg.

Schindler's list non è un documentario ma non è nemmeno finzione...è una specie di miracolo fatto a film che annulla il mezzo secolo che separa quest'opera dai fatti narrati, sbattendo lo spettatore in un vortice di drammaticità stordente che riesce a descrivere in maniera superba uno dei periodi della storia dell'umanità dove veramente si è toccato il fondo... Tutto magistrale in questo film... I 7 oscar stanno stretti...

Spielberg in tutta la sua presunzione. ''Schindler's list'' è un film dove i buonismi si sprecano e lo trovo un polpettone concepito per commuovere e per spillare un pò di soldi! L'argomento dell'olocausto è un tema abusato dal cinema in questo periodo, in questo caso Spielberg lo tratta con ipocrisia. Il bianco e nero è una gran trovata ma il resto non mi ha fatto gridare al capolavoro. L'ho trovato pieno di retorica, gli aspetti tecnici sono buoni ed è per questo che arriva alla sufficenza!
Sopravvalutato.

una sola parola.....bellissimo !!

“Schindler’s List” è obiettivamente un gran bel film, che però si arena nelle intenzioni furbesche e tendenziose di Steven Spielberg, sempre troppo preoccupato di compiacere il più elevato numero possibile di spettatori. A mio avviso, si tratta di un potenziale capolavoro, che tuttavia non difetta di intensità emotiva, fatta eccezione di certa retorica di consumo. La pellicola è, per di più, incorniciata da un sontuoso bianco e nero rappresentativo dell’epoca più buia dell’umanità –il cui passaggio al colore rievoca tanto un espediente “tarkovskjiano”, nonché dall’ottima fotografia firmata da Janusz Kaminski.

uno dei film più belli e struggenti che io abbia mai visto....grande liam neeson che riesce a donare l'onore che si merita una figura generosa come oskar schindler....regia superba e colma di segni e significato....grandi anche gli altri attiori

MOLTO TRISTE MOLTO LUNGO MOLTO BELLO

Certi film non sono immediati, bisogna vederli più di una volta per apprezzarli al meglio. E questo è uno di quelli, o almeno lo è stato per me. La prima volta che lo vidi non mi piacque: troppo lungo, troppo triste, noioso in generale. Lo liquidai velocemente. Qualche anno dopo mi ricapitò sotto gli occhi, e già fu una sensazione nuova. L'ho rivisto ieri, per la terza volta, e sono sinceramente convinto che sia un capolavoro assoluto del cinema. E' semplicemente perfetto, maestoso nella sua estrema drammaticità, profondo e complesso nell'analisi delle diverse leggi morali che i protagonisti seguono. In questo senso, secondo me la pellicola tocca l'apice nel dibattito tra Schindler (Liam Neeson) e Amon (Ralph Fiennes) su cosa sia il potere, un dialogo monumentale, che spazza via qualsiasi retorica e giunge dritto alla verità, al grande principio morale su cui si fonda tutta la vicenda. Si può discutere, dubitare di tale assoluta rettitudine morale che, mi rendo conto, puzza alquanto di bruciato conoscendo un po' l'uomo e la sua natura. Potremmo tirare fuori il filosofo che è in noi, ma sarebbe tutto oltre il film, sarebbero discussioni a posteriori. Rimanendo al film, ci troviamo obiettivamente di fronte a un capolavoro del realismo, dove ogni attore è perfetto nella sua imperfezione, nel suo essere umano, e quindi nel suo avere dentro una complessità impressionante, una molteplicità di pensieri e sentimenti impossibili da indagare tutti insieme. In definitiva è realista nel suo non celare nulla: la cruda verità è mostrata così come si presenta, morale compresa.

"Il vero potere non è poter uccidere, ma avere tutti i diritti di farlo e trattenersi"

Bellissimo!!!!!!!

mi ricordo che quando lo vidi al cinema rimasi di sasso, è vero che la shoà la si studia a scuola (poco veramente), però una cosa è leggerle e un altra è vederle certe cose, quindi lodi a chiunque ci mostri la realtà al 100%, e ci aiuti a renderci conto sul serio di quello che è stata la shoà.

da vedere e da far vedere.

Ottimo film in bianco e nero di uno Spielberg all'apice della carriera. Un'opera non esageratamente cruda nè retorica. Finale emozionante.

Eccolo!!! Lo spielbergoneeee, il buonista dei buonistiiii!!! "Cosa facciamo caro andiamo a ballare, al bowlind o a vedere quella MEEEERDA FUMANTE di Steven "Olocausto per Famiglie" Spielberg?" Mahh siii diamoli più potere a questo ebete senza talento. Giudizio Critico? LLAAAMMMMERDDDDDAAA

Il miglior film di Spielberg è anche il più commovente, il più struggente.
Il regista mostra allo spettatore un tema a lui particolarmente caro e lo fa in maniera magistrale, grazie a un Liam Neeson da oscar, ad un Ralph Phiennes perfetto nella parte dello spietato generale nazista e un bravo Ben Kingsley.
Azzeccata e coraggiosa la scelta di usare il bianco e nero x ricordare quale periodo buio è stato quello del nazismo e della seconda guerra mondiale.
Anche se dura 3 ore non mi ha mai annoiato xké la storia è ricca di scene e immagini che colpiscono, anche se ovviamente non sono paragonabili, x il rispetto di Spielberg x le vittime, a certi documentari sui campi di sterminio che andrebbero visti da tutto il mondo.
La forza del film è che ti fa riflettere e non dimenticare...
Mi chiedo come caxxo sia possibile che ancora oggi qualcuno neghi l'olocausto...

"Il potere è quando abbiamo ogni giustificazione x uccidere, ma non lo facciamo"
"La lista è un bene assoluto, la lista è vita"

Il film è bello.

Sarebbe stato un ottimo prodotto nel periodo del Neorealismo Italiano e anche molto competitivo.

Peccato che è uscito nel 1993.

Il problema non è quanto è bello o brutto il film, la regia l'interpretazione etc. ma il tema che tratta.

Ho come l'impressione che ogni qualvolta si tiri fuori l'argomento dell'Olocausto in un film vengano a pioggia gli Oscar.
Boh!! sarà,

guarda caso è riuscito a vincere ben 3 Oscar anche Benigni con la "Vita e Bella"... vada per il miglior film straniero, vada per la colonna sonora ma addirittra miglior attore protagonista!!.

Fatta sta premessa.

Il FIlm è un pò pesante e lungo.
Poteva essere sicuramente ridotto.
Qualcosina l'avrei tolta.

Un film che non stanca mai di commuovere. Ben recitato, ben diretto, ben costruito. E' nella storia del cinema.

Sicuramente un film furbetto (come molti del regista), ma la storia è commovente è ben resa, e la regia attenta ed esaudiente. Alcuni momenti davvero toccanti (come il dialogo finale tra Schindler e il contabile), pennellate di straordinaria forza narrativa (la bambina che grida ai giudei di andarsene via) compensano qualche pateticità di troppo (il famosissimo cappottino della bambina: era meglio continuare ad utilizzare il bianco e nero!). Da vedere, almeno una volta