i complessi (1965)

Film ad episodi come andava di moda ai tempi, tutti incentrati su figure sintomatiche della nostra società. Tra il timido, il moralista ed l'aspirante giornalista sapientone spicca Sordi con dentoni d'ordinanza nei panni di quest'ultimo, che strizza l'occhio ai personaggi Rai di allora ( c'è una bella sfilata di pezzi grossi, dalle Kessler a Lelio Luttazzi ) e muove i passi contro l'irregolarità dei concorsi. Nel complesso però la pellicola non va oltre la sufficienza.

Il rischio che si correva con queste pellicole a episodi era che si poteva accostare una storia molto valida ad altre che invece lo erano meno generando così perplessità su come valutare l'opera nel suo complesso. In questo caso abbiamo sempre uno di quei film splendidi che fanno parte delle colonne portanti della nostra commedia italiana, quella di cui andiamo fieri, diretta da signori registi, ottimamente scritta ed interpretata. Ma non si può negare che i primi due episodi non siano all'altezza del terzo: Manfredi e Tognazzi, sempre mostri di bravura, sono i protagonisti di due scenette divertenti e spensierate ma che a parer mio non vanno oltre una onesta sufficienza. E' con il terzo episodio del dentone che si raggiunge l'apice; Sordi è sempre perfetto nel ruolo del simpatico sbruffone un pò invadente ma oltre questo è la sceneggiatura ad essere, oltre che comica, dotata di quel graffiante cinismo e di quel surreale che negli anni '60 ha fatto la differenza. Poi ci sono molti volti noti della televisione dell'epoca (e pure Ugo Pagliai, in un piccolo ruolo, alla sua seconda apparizione cinematografica). E' questo che rende il film imperdibile, ma non del tutto perfetto, avrei voluto dargli un voto più alto ma faccio una media con i primi due episodi carini ma non eccelsi.

Non parte proprio benissimo con un primo episodio di Manfredi lentuccio, fortunatamente va in crescendo regalando un buon episodio interpretato da Tognazzi (penalizzato forse da una storia non troppo interessante) e chiudendo con un grande episodio diretto da Risi e con un Sordi in piena forma.
Si inserisce tra le migliori commedie ad episodi.

Film a episodi in un periodo in cui erano in voga. Grandi attori si cimentano in questa divertente girandola di situazioni.Su tutti l'episodio di Manfredi molto divertente, con gusto amarognolo, a dimostrare che nella vita la faccia tosta è vincente e la timidezza si paga a caro prezzo.

Molto carino, mi sono piaciuti allo stesso modo tutti e tre gli episodi, anche se è indubbio che Sordi e i suoi dentoni catturino più degli altri e coronino questo prodotto.

Film piuttosto famoso, se non altro per l'incredibile interpretazione di Sordi, non soltanto sprizzante bravura da tutti i pori, ma capace anche di trasmettere una carica assurda. Un Manfredi carino nella sua timidezza rende godibile il primo episodio, un Tognazzi sottotono rende il secondo fiacco e difficile da seguire ed appunto, eccezionale è il terzo per merito di Albertone. Nel complesso (appunto), un gran film.

Fantastico film italiano del 1965 che vede per protagonisti,in tre episodi differenti,Nino Manfredi,Ugo Tognazzi e il grande Alberto Sordi.
Ogni episodio è diretto da un regista diverso e ognuno affronta un tipo di complesso che può possedere una persona e le relative consenguenze che ne possono nascere.
Tra ironia e cinismo, con la regia anche del grande Dino Risi,assistiamo ad un film italiano davvero straordinario...
Inoltre mi viene anche da Dire che il terzo episodio con Alberto Sordi è anche molto particolare...mostrando che la vera gente ad avere dei complessi sono coloro che non accettano le persone che risultano un pò insolite per qualche motivo(come nel caso di Sordi,che nonostante fosse un "Dentone" non si faceva alcun problema...erano gli altri a farseli per lui).
Meraviglioso.

Tutti e tre gli episodi di questo film sono piacevoli e simpatici. I migliori restano quello con Tognazzi (finale splendido) e quello del dentone Sordi; lievemente inferiore quello con Manfredi.

Il film è conosciuto perlopiù grazie al terzo episodio: "GUGLIELMO IL DENTONE" in cui uno strepitoso Alberto Sordi è l'artefice di una performance esilarante e di grande riflessione.
Gli altri due episodi con Manfredi e Tognazzi non raggiungono lo stesso livello di simpatia e divertimento, anche se hanno una loro funzione nel descrivere difetti e "complessi" di interesse sociale, sempre evidenziati con ironia.
Visione gradevole.

Culto l'episodio di Sordi,passabili Manfredi e Tognazzi

Film composto da tre cortometraggi. Qui i voti singoli:
1) Una giornata decisiva, diretto da Dino Risi. Cortometraggio di trenta minuti, dove un grande Nino Manfredi interpreta il ruolo di un ragazzo troppo timido e pauroso per conquistare il cuore della sua amata. E così, dalla bella, si ritroverà a casa della bestia. Divertente! Voto: 7
2) Il complesso della schiava nubiana, diretto da Franco Rossi. Altro simpatico corto di mezz'ora, in cui Ugo Tognazzi è un marito ossessivo. Un Furio Verdoniano per capirci. Una volta venuto a sapere che la moglie ha girato una scena nuda in un film, ne combinerà di tutti i colori, prima di finire arrestato in un locale a luci rosse… la struttura della sceneggiatura è la stessa che verrà usata, anni dopo, in molti altri film comici di Villaggio e Boldi. Comunque da vedere. 7
3) Guglielmo il dentone, diretto da Luigi Filippo D'Amico. Senza dubbio questo è il più bello dei cortometraggi. Un Alberto Sordi in grandissimo spolvero nelle vesti di un insopportabile e inguardabile dentone, dalla mente prodigio. Faranno di tutto per liberarsi di lui, ma saprà uscirne vincitore assoluto. Bello rivedere anche le sorelle Kessler. Da applausi. 8,5

Voto positivo solo per l'episodio geniale del mitico dentone di Alberto Sordi che colma la pochezza degli altri due episodi scialbi e noiosi

Uno dei più celebri rappresentanti della moda del film a episodi dilagante in quel periodo. Sinceramente l'ho sempre considerato molto sopravvalutato, tre spente barzellette sulle ipocrisie della medietà italiota dalle quali si sgancia solo il terzo frammento, grazie ad un Sordi che entrerà nell'immaginario collettivo nel ruolo del tenace giornalista dalla dentiera impressionante. Divertente a sprazzi, deprimente nel resto dei momenti. Ma resta il piacere di ammirare tre mostri sacri del nostro cinema.

Come spesso accade nei film ad episodi, la discontinuità artistica e qualitativa abbassa notevolmente la fruibilità della pellicola.
Il mio voto discende quasi esclusivamente dall'episodio Il Dentone che definire geniale è semplicemente riduttivo.

Comicità esplosiva e intramontabile. Esilarante Sordi nei panni del "dentone"!

Comicità imperdibile.Film molto carino anche se ad episodi.

Come in quasi tutti i film ad episodi, (e in quegli anni se ne facevano parecchi) è la qualità discontinua che si caratterizza da episodio ad episodio. In questo caso specifico non ci sono eccezioni alla norma: "Il dentone" è su un livello superiore agli altri, godibilissimo con un Sordi in formissima. L'episodio di Manfredi non è certo da buttare via, mentre di occasione mancata è quello di Tognazzi, l'unico personaggio decente in un mare di manicheismo.

Il film è caratterizzato dalla qualità altalenante dei tre episodi: passabile il primo, mediocre il secondo, geniale il terzo, con Sordi alle prese con la propria dentatura ingombrante e con l'ipocrisia del "servizio pubblico".

commedia anni '60 a episodi molto simpatica e piacevole da guardare..l'episodio di sordi è il migliore

Una perla della commedia all'italiana (quella vera, non quelle cag.ate di Christian De Sica!), dove tre mostri sacri del nostro cinema (Manfredi, Tognazzi e Sordi, il migliore) sono i protagonisti di tre bellissimi episodi. Al primo posto metto Guglielmo il Dentone perché è il più divertente, al secondo Una giornata decisiva, in cui si vede molto bene la mano di Dino Risi, e all'ultimo Il complesso della schiava nubiana, anche se forse è quello che si presterebbe maggiormente ad un film tutto intero. COMPLESSIvamente direi che è una commedia gustosa da vedere e da riscoprire, anche perché in futuro non ci saranno mai più dei film così!

il top è sicuramente l'episodio del Dentone, vedibile anche il primo con Manfredi, più noioso il secondo con il morigeratissimo Tognazzi

Vedi recensione

Commedia ad episodi degli anni '60 che si fa guardare molto piacevolmente...
Del resto con quel cast non poteva essere altrimenti!!!
Molto pungente l'episodio con Sordi, 'Dentone' -il migliore tra tutti-.

l'episodio del dentone è semplicemente un caplolavoro, il resto un pò meno...

L'episodio di Sordi e il suo dentone meriterebbe voto 8.
Gli altri episodio sono ddi gran lunga inferiori, per cui facendo una media esce il voto che gli ho dato.

Film datato, comprensibile solo se lo si accetta nel suo contesto storico. Un Italia che cresce economicamente al di là di ogni previsione ottimistica, grandi emigrazioni interne, le rigidi morali e i vecchi schemi di relazioni sociali saltano a vantaggio di piaceri trasgressivi in ogni campo: dalle religioni alle relazioni politiche, nelle gerarchie di lavoro e nei costumi sessuali, il rigido e il liturgico non trovano più nel culto un punto di soddisfazione, la ricchezza si estende creando una classe media di vaste proporzioni come accade oggi in India, i sogni di speranze nuove verso la conquista del bello si moltiplicano, l'identificazione e l'odio verso i ricchi alimenta la vita...ma le raccomandazioni non cessano di infoltire ogni ufficio di collocamento...

simpaticissima opera ad episodi che punta sulla bravura dei protagonisti che riescono ad incarnare alla perfezione tre personaggi completamente diversi!
il terzo si discosta un po dagli altri ma rimane comunque memorabile la filastrocca di Sordi!
che oltretutto chiunque vede il film prova a ripetere sfidando i propri amici!
bello

Tre episodi: Nel primo, diretto da Risi, Manfredi è un vigliaco, che perderà la Occhini per una brutta, odiosa zitella che lo arpiona: è il meno divertente ed il meno azzecato dei tre, e l'Italia della gita aziendale viene descritta in maniera bozzetistica. Poi il film si riscatta e cresce con l'episodio di Tognazzi, dove, con pochi folgoranti tratti, viene dipinta la vita di un rampante democristiano di quegli anni.

SPOILER
Infine l'apoteosi con Guglielmo il Dentone: non cè nulla da dire se non gustatevelo; è una delle migliori interpretazioni di Sordi, che domina sull'intero episodio, che sarebbe, comunque gustoso anche come "documentario" della Tv anni '60.
In conclusione: non perdetelo e (ri)guardatelo; merita veramente ... seguirebbe, ma ve la risparmio, la solita geremiade sulk cinema italiano di oggi e di allora.